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  Gli studi di settore, il commercialista di Soros e...

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Autore Discussione
Gli studi di settore, il commercialista di Soros e...
#1
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 7/3/2006
Da Ground Zero
Messaggi: 1114
Offline
...la "Robustissima evasione" di Visco.

Mi chiedo da un paio di giorni, senza trovare risposta, nemmeno in trasmissioni illuminanti come Ballarò, cosa siano in definitiva gli studi di settore se non un contratto unilaterale con il fisco, attraverso il quale ci si impegna a versare una certa cifra, a fronte di guadagni stimati (e quindi non effettivi)?

Potrei avere frainteso, o non aver capito, ma mi pare che in sostanza più che uno strumento di lotta all'evasione sia uno strumento che ammazza la concorrenza e il libero mercato (mavà?!). Convinzione che è ulteriormente cresciuta con i nuovi provvedimenti economici del 2007.

Mi spiego: gli studi di settore, vengono utlizzati, d’accordo con le categorie interessate, per cercare di risalire ai ricavi dei singoli contribuenti. Quindi se si avranno redditi più alti della media stabilita da Ge.Ri.Co. (il nome del software per il calcolo, che ricorda tanto quella città che nel Libro di Giosuè è stata distrutta a suon di trombe) ci sarà una conseguente una convenienza, perchè si potrà dichiarare la media stabilita dalle stime. Il commercialista di Soros, ringrazia. La concorrenza anche. Al contrario se si hanno redditi più bassi e si dichiarano quelli, si riceve un controllo (mi pare la soglia sia del 20%). E generalmente bisogna sborsare ancora quattrini.

L'unica cosa che mi preoccupa è che questi evasori hanno accumulato ricchezze sufficienti, grazie anche al raddoppio dei prezzi con l'euro, per poter fuggire tutti nelle isole Cayman.
_________________
Inviato il: 20/6/2007 14:21
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Gli studi di settore, il commercialista di Soros e...
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/7/2005
Da
Messaggi: 3660
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Gli studi di settore sono semplicemente un.. ricatto.

Abbiamo stimato che uno che fa il tuo lavoro deve guadagnare almeno X. Se dichiari di aver guadagnato X bene altrimenti ti controlliamo

Lo so bene perché mia madre, che era parrucchiera in un paesino sperduto e con clienti anziane, si trovava ad avere un reddito imponibile minore del corrispondente studio di settore e, per evitare guai, denunciava la quota prevista dallo studio.

La paura di un controllo della finanza era più forte di tutto ("se vogliono qualcosa che non va te lo trovano sempre")

In realtà l'effetto (voluto o meno) dello studio di settore è mettere un'asticella e dire: ok dovete almeno denunciare tot.

Chi sta realmente sotto si trova quindi a pagare di più e chi sta sopra ha una scappatoia per pagare meno, evitando controlli.
Inviato il: 20/6/2007 15:12
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  •  ectobius
      ectobius
Re: Gli studi di settore, il commercialista di Soros e...
#3
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 9/1/2007
Da
Messaggi: 205
Offline
Sono miope ed ho appena ritirato gli occhiali. E con gli occhiali mi è stata anche consegnata fattura che mi è stato detto potrò detrarre dalla denuncia del reddito. Mi chiedo: e se a tutti, per ogni spesa, fosse concessa questa possibilità, che bisogno ci sarebbe degli studi di settore? Che, da una parte, consentono una evasione fiscale legalizzata; dall’altra si configurano come una minaccia.
Il dentista, a fine trattamento, mi ha presentato due conti: uno con fattura, ed un altro senza fattura con cifra sensibilmente inferiore. Cosa dovevo fare? Cosa avrebbe fatto un qualsiasi cittadino isolato, e a reddito fisso in un paese senza speranza? Ha represso un moto di rabbia ed ha preso la parcella, salata, ma scontata.
Mi risulta che altri Paesi, gli USA anche che sono il nostro modello, adottano il sistema della fatturazione con possibilità di detrazione. Perché qui si deve invece ricorrere agli studi di settore?
Che schifo essere presi sempre per il culo!
Inviato il: 21/6/2007 16:04
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  •  Dusty
      Dusty
Re: Gli studi di settore, il commercialista di Soros e...
#4
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/10/2005
Da Mondo
Messaggi: 2248
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Citazione:
Abbiamo stimato che uno che fa il tuo lavoro deve guadagnare almeno X. Se dichiari di aver guadagnato X bene altrimenti ti controlliamo

Magari fosse così, la realtà è ancora peggiore: io sono uno di quelli che è (abbondantemente) sotto agli studi di settore e quando il commercialista me lo ha detto ho risposto che per non c'era problema se mi fossero venuti a controllare visto che per il lavoro che faccio non mi è possibile evadere nemmeno una lira.

Invece lui mi ha detto che non funziona così: loro presumono che tu guadagni tot e quindi se sei sotto devi andarti a presentare al fisco portando opportuna documentazione che spieghi come mai hai guadagnato poco.
Usare scuse (reali) come "ho venduto poco" o "ho avuto poco lavoro" non è contemplato: accettano solo documentazione di avvenimenti "straordinari" come un incidente o altre cose che hanno impedito la normale (secondo i loro canoni) attività lavorativa.

Quindi coloro che non possono evadere, se guadagnano poco, sono gabbati due volte perchè oltre a pagare tutte le tasse su quello che hanno guadagnato, devono pagarle anche su quello che non hanno guadagnato, e meno guadagnano più (in proporzione) pagano.

Non ho parole per esprimere lo schifo che provo.
_________________
"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti"
-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
Inviato il: 21/6/2007 22:59
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Re: Gli studi di settore, il commercialista di Soros e...
#5
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/2/2006
Da
Messaggi: 1460
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Citazione:
Non ho parole per esprimere lo schifo che provo.

Sottoscrivo.

Una notizia del 20 giugno:

Da Confcommercio Abruzzo raccolta di firme contro gli studi di settore

(...) ha promosso una raccolta di firme da presentare al Ministero dell’Economia per contrastare l’attuale applicazione degli studi di settore, che non tengono effettivamente conto della realtà in cui operano le imprese del commercio, del turismo e dei servizi.
Analoga iniziativa è stata assunta anche nella regione Veneto.

La raccolta di firme, che avrà inizio nei prossimi giorni e verrà effettuata in tutte le strutture delle Confcommercio provinciali di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo, si è resa necessaria dopo l’introduzione dei “nuovi indici di normalità economica” elaborati dal Governo, che comportano un insostenibile aggravio della pressione fiscale sulle imprese.

Per quelle stesse imprese che fino all’anno scorso risultavano in piena regola con il fisco e che oggi, con l’applicazione dei nuovi indici e con il conseguente aumento del ricavo presunto, non risultano più “congrue” con gli studi di settore.

L’obiettivo è quello di far sospendere l’applicazione dell’attuale sistema impositivo e di ottenere la revisione concertata degli studi di settore e la cancellazione degli “indici di normalità economica”.


Ma in Italia, una persona che non sguazza nel denaro, cosa diamine deve fare per mettere in piedi un'attività tutta sua che gli permetta di sopravvivere?
Poi si lamentano che "i giovani non hanno più spirito d'iniziativa"... Ma andassero affanculo.
Inviato il: 25/6/2007 11:04
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  •  Dusty
      Dusty
Re: Gli studi di settore, il commercialista di Soros e...
#6
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/10/2005
Da Mondo
Messaggi: 2248
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Citazione:
Poi si lamentano che "i giovani non hanno più spirito d'iniziativa"... Ma andassero affanculo.

Sottoscrivo

In Italia le difficoltà peggiori che un imprenditore si trova ad affrontare nell'avviare una nuova attività non sono rappresentate dalla normale concorrenza e dall'individuazione di una nicchia di mercato, ma dalla burocrazia, dalle regole, e dalle tasse che bisogna pagare prima, dopo e durante lo svolgimento (o il tentativo) di qualunque attività.

I costi fissi di una struttura sono talmente alti che a mio avviso l'intento (non dichiarato ma perfettamente in corso di realizzazione) è quello di fare in modo che le piccole realtà chiudano in modo da lasciare spazio unicamente alle grosse multinazionali.

E la colpa non è da ricercarsi nelle multinazionali (che sono entità che "semplicemente" si adattano all'ambiente circostante in modo da seguire le strade che permettono il massimo del profitto con il minimo dello sforzo) ma a coloro che definiscono le "regole" da seguire, e quindi i politici.

In ultima analisi quindi lo stato: strumento largamente finanziato da tutti i cittadini ma al completo servizio dei potenti, nella maggior parte delle volte contro il cittadino stesso.
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Il portico dipinto
Inviato il: 25/6/2007 11:19
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  •  manolete
      manolete
Re: Gli studi di settore, il commercialista di Soros e...
#7
Mi sento vacillare
Iscritto il: 6/2/2005
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Messaggi: 470
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Salud Dusty,

Citazione:
loro presumono che tu guadagni tot e quindi se sei sotto devi andarti a presentare al fisco portando opportuna documentazione che spieghi come mai hai guadagnato poco


sì, più o meno funziona così. In realtà, non raggiungendo i parametri, sei passibile di accertamento (non assicurato, perchè hanno molto da fare e sono in pochi), se sei tra i "fortunati" estratti, sarai chiamato in Commissione Tributaria, dove dovrai giustificare tu il mancato introito.

Il pricipio, come spesso accade in Italia, è che non sono loro (in questo caso, ma anche in altri, sotto ti faccio un esempio), a dover dimostrare che "sei un ladro", ma sei tu che devi dimostrare di non esserlo.

Grazie agli astudi di settore, due anni fa ho chiuso la partita IVA. Guadagno (come collaboratore, quindi in regola col fisco) un terzo di quello che guadagnavo prima, ma la cosa più curiosa è che spendo anche mooolto meno (commercialista in primis) e mi ritrovo col conto corrente meno triste di prima. Paradosso? non credo, sono anni che son convinto che ci sia "del marcio in Danimarca"....

Storiella: era il 1976, mio zio alla veneranda età di 49 anni decide di sposarsi, a Napoli. Noi parenti partiamo (Emilia Romagna) e andiamo alla cerimonia, tranne un mio cugino e sua moglie a letto entrambi con mali di stagione.
Dopo alcune settimane a mio cugino perviene una multa dai vigili di Milano: la sua auto risultava aver commesso un'infrazione in città. Peccato che loro fossero allettati (con tanto di certificato medico: chi è dipendente è passibile di visita fiscale) e l'auto in garage. Come è finita? Ha dovuto pagare la multa, per lo "Stato" la sua auto era a Milano, con o senza lui a bordo.
Un comico allora chiudeva certe performance con la frase: Cuntent Bramieri?

Suerte,
manolete
Inviato il: 25/6/2007 11:23
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  •  Dusty
      Dusty
Re: Gli studi di settore, il commercialista di Soros e...
#8
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/10/2005
Da Mondo
Messaggi: 2248
Offline
Salut y libertad Manolete,
e grazie per le informazioni.

Citazione:
sì, più o meno funziona così. In realtà, non raggiungendo i parametri, sei passibile di accertamento (non assicurato, perchè hanno molto da fare e sono in pochi), se sei tra i "fortunati" estratti, sarai chiamato in Commissione Tributaria, dove dovrai giustificare tu il mancato introito.

Sei sicuro che funzioni così anche adesso?
Io infatti ne ho parlato con il commercialista e mi pare di aver capito che non rispettando gli studi di settore si è ormai chiamati a "giustificarsi" d'ufficio (comunque e sempre).

In ogni modo trovo scandalose entrambe le possibilità.

E se non ci credono che vengano a controllarmi e che mi spieghino come una persona con la mia professione (che lavora solo con aziende) possa evadere anche un solo €.
_________________
"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti"
-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
Inviato il: 25/6/2007 11:50
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  •  manolete
      manolete
Re: Gli studi di settore, il commercialista di Soros e...
#9
Mi sento vacillare
Iscritto il: 6/2/2005
Da
Messaggi: 470
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Pienamente d'accordo Dusty.

Sicuro per la dichiarazione del 2004 (stando alle parole del commercialista), tant'è che gli dissi più o meno che non mi interessava andare in Commissione, in quanto ritenevo di avere molte ragioni probanti.

Può essere che cambiando il governo, abbiano cambiato anche la legge. Anche se li vorrei vedere con la fila che rischiano di ritrovarsi agli uffici tributari (oltre a quella dei contribuenti che chiedono il rimborso)...

Suerte,
manolete
Inviato il: 25/6/2007 12:42
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Re: Gli studi di settore, il commercialista di Soros e...
#10
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 9/6/2004
Da u-oy-topos middle Oceania
Messaggi: 1304
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Non dite che l'ho detto, ma di solito i commercialisti spingono il cliente a far fare l'adeguamento per evitare controlli. Sempre a vantaggio delo stato, stesso criterio che si adotta quando si calcolano le tasse.

Ovviamente tranne lo studio dove per cinque anni ho lavorato io.
_________________
1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
Inviato il: 25/6/2007 20:35
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