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Iscritto il: 7/10/2009
Da Roma
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Buona sera a tutti, riporto una semplice nota sulla crisi economica.
CRISI ECONOMICA
Le oscillazioni del mercato delle demolizioni controllate e le ripercussioni sull'occupazione.
Qualche anno fa, fu dimostrato empiricamente, di factu, con l'avallo della comunità scientifica, un nuovo metodo per ottenere una demolizione simmetrica, rapida ed economica.
Il mercato ebbe un'eccezionale impulso. Per gli imprenditori fu una manna dal cielo, i risparmi erano notevoli e, di conseguenza, i profitti sarebbero saliti. Molte imprese già specializzate si riconvertirono e molte nuove imprese vennero aperte con un minimo di investimento.
Il nuovo metodo prevedeva: minimo sforzo preparatorio al posto di lunghi studi progettuali e calcoli precisi minor impiego di materiali tempistica ridotta minor personale impiegato
Ridotti drasticamente i costi, il settore ebbe una notevole spinta; ma la crisi iniziò dopo appena qualche mese.
Nonostante le dimostrazioni in situ, universalmente verificate, gli edifici non crollavano nel modo previsto. Alcune volte la parte superiore cadeva di lato, altre volte distruggeva qualche piano sottostante e si fermava; in ogni caso più della metà restava in piedi.
I costi delle imprese decuplicarono. Infatti, se chiedi al committente la cifra X per demolire il palazzo, ti pagherà X.
Ma con più di mezzo edificio ancora in piedi, devi, per finire il lavoro: ripulire l'area dalle macerie mettere in sicurezza la zona e la costruzione studiare e progettare la successiva demolizione ordinare molto più esplosivo impiegare molto più personale
In pratica: incassi X e spendi, se ti va bene, 10 X !!!
Le grande maggioranza delle imprese dovettero chiudere, solo quelle più robuste ressero il colpo e per affrontare il mercato assunsero nuovo personale e tornarono alla precedente metodologia.
Si calcola che in tutto il mondo, nel settore, siano state perse diverse migliaia di posti di lavoro. Il ritorno alle tecniche precedenti ha innescato un aumento delle assunzioni del personale; anche se lentamente, in pochi anni la crisi è stata assorbita.
Per chi volesse approfondire
Il nuovo metodo:
Scegliere a caso 2-3 piani dell'edificio, meglio se tra i più alti. Posizionare, senza troppi calcoli, cariche esplosive per abbattere il 15-20 % dei pilastri portanti, scelti a caso, ma meglio se tutti nello stesso lato. Danneggiare solo parzialmente, con cariche ridotte, un altro 10-15% dei pilastri limitrofi. Riempire i piani prescelti di vecchi materiali di risulta (ulteriore introito per lo smaltimento dei rifiuti): mobili da ufficio, apparecchiature elettriche ed elettroniche, carta e cartone, vestiti usati, contenitori di plastica, tazze, vasi, vasetti, matite, penne, il ficus del capo, etc. Cospargere il tutto di cherosene. Dare fuoco alle cariche e di conseguenza incendiare il resto. Dopo circa un'ora e mezzo, massimo due ore, l'edificio si disintegra. Il tutto può essere fatto in una sola giornata di lavoro.
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