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IBM annuncia il processore sinaptico di seconda generazione che promette di rivoluzionare il concetto di computer. Adatto alla risoluzione di problemi complessi ma con consumi ridottissimi.



IBM ha annunciato il suo nuovo microprocessore SyNAPSE di seconda generazione, basato su un design cognitivo che vuole simulare il funzionamento del cervello umano. Il nuovo processore sinaptico è costituito da 1 milione di neuroni programmabili, 256 milioni di sinapsi ed è in grado di effettuare 46 miliardi di operazioni sinaptiche al secondo per watt. Ciascun neurone è costituito da un'unità computazionale completa della sua memoria e del suo sistema di comunicazione e le singole unità sono interconnesse su una rete mash a due dimensioni in grado di auto adattarsi in funzione non solo del carico computazionale, ma anche di eventuali guasti a singole unità.



Il processore si discosta completamente dal modello classico della macchina di von Neumann dei processori tradizionali ed è pensato per elaborare le informazioni in modo parallelo e in tempo reale esattamente come il nostro cervello. Ciò fa di un computer basato su questa tecnologia capace di adattarsi continuamente al contesto in cui opera e di analizzare sistemi complessi e dinamici.



Ma SyNAPSE ha un'altra importante caratteristica ed è quella di essere, nonostante la sua complessità e versatilità, un processore a basso consumo. SyNAPSE monta su un singolo chip CMOS 5,4 miliardi di transistor ma consuma solo 70 mW, diversi ordini di grandezza in meno rispetto ai processori tradizionali. Un risultato che è stato ottenuto utilizzando la tecnologia a 28 nm di Samsung, azienda che ha collaborato alla realizzazione di SyNAPSE che nell'attuale forma sarebbe già pronto per la commercializzazione. I bassi consumi ne fanno il candidato ideale anche per tutti quegli ambiti in cui l'autonomia della batteria è cruciale, compresi dispositivi portatili come smartphone e tablet.



Inoltre la capacità di auto-apprendimento e di risoluzione di problemi complessi potrà offrire le stesse funzionalità che oggi sono disponibili unicamente con una connessione via Internet a grossi centri di elaborazione cloud, direttamente all'interno di un dispositivo portatile. IBM sta sviluppando un intero ecosistema basato sull'elaborazione cognitiva, compresi nuovi paradigmi di programmazione e un nuovo linguaggio.