Nell'esporre, (forse sarebbe più corretto dire :nel cercare di imporre) il tuo punto di vista, all'inizio spari a zero, poi come ti accorgi che il contrasto per le tue parole è forte, fai un passo indietro e cerchi di mitigarne l'impatto, per poi ricominciare rialzando il tiro Un alternarsi di prese di posizione che, tenendo conto delle esigue varianti, se visto dall'esterno, diventa con il passare del tempo, sempre più scontato e prevedibile. A corollario l'immancabile vittimismo,accompagnato quando gli scontri si fanno duri e richiedono risposte adeguate, dalle solite invettive contro i nemici di sempre. Viene da chiedersi se questo comportamento abbia come matrice una linea di pensiero esterna, o una scuola per propagandisti, dato che troviamo molti esempi simili, nel modo di fare, dei politici attuali.
Peccato che non hanno ancora prodotto un navigatore per la gente che inizia a scrivere (tanto per scrivere) e non sa come arrivare alla fine del percorso. Magari la prossima volta che scrivi abbassa il finestrino e chiedi informazioni: magari non finisci come al solito per perderti nelle tue solite banalità.
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