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Indice del forum Luogocomune
   Guerre e Terrorismo
  Il complotto per distruggere gli Stati Uniti

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  •  Fabyan
      Fabyan
Il complotto per distruggere gli Stati Uniti
#1
Mi sento vacillare
Iscritto il: 29/7/2008
Da nowhere
Messaggi: 671
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"Le elezioni di medio termine del 2010 avevano un solo scopo: una guerra con l’Iran, anche se il rischio è un conflitto mondiale ed il vero perdente sul campo di battaglia, qualunque cosa accada, saranno gli Stati Uniti."

I piani per un attacco false flag contro l’America ci sono già; l’Iran ne sarà incolpato, tutti lo sanno, e l’Iran sarà completamente estraneo a tutto ciò. Questa è l’ultima cosa che l’Iran potrebbe mai volere; lo scenario più verosimile è un attacco nucleare. Mancano due bombe, costruite da Israele in Sud Africa, di cui si sono perse le tracce moltissimo tempo fa. Si supponeva che fossero queste le bombe di Saddam, ma adesso ci dicono che le ha l’Iran. Le aveva tutte Israele, e c’è il timore che possano già essere negli Stati Uniti. Il gioco israeliano con queste armi è il segreto meno segreto al mondo ed è già costato la vita a molti. Non servirà altro che l’esplosione di uno di questi ordigni nucleari israeliani, delle dimensioni di quello di Hiroshima, per precipitare l’America nella guerra di Israele contro l’Iran, tanto quanto la loro ricerca, la cui presenza in Iraq fu assicurata al presidente Bush proprio da Israele, condussero "l’uomo delle decisioni" a commettere una delle tante bestialità della sua carriera. Il nostro prossimo 11 settembre sarà nucleare. Lo scopo è di sprofondare l’America in una guerra di 20 anni che distruggerà l’Iran ed il Pakistan, farà salire il prezzo del greggio a 300 dollari al barile e collassare l’Euro. L’Iran non è l’Iraq del 2003, inerme ed affamato: questa sarà l’ultima avventura militare dell’America e la fine del suo posto nel mondo come noi lo conosciamo. Conosciamo i dettagli della campagna militare proposta, ed i nomi dei militari e dei politici che la sostengono e che sono i più incompetenti traditori che si possano immaginare. Invadere l’Iran è un compito impossibile anche per l’America. L’unica ragione per imbarcarsi in questa follia è qualcosa che, negli ultimi anni, sembra preoccupare sempre meno americani; accendete la televisione e, se il clown da rodeo dice spazzateli via, allora noi lo facciamo. Invadere l’Iran è un compito impossibile anche per l’America. Era più facile andare sulla luna. Non importa quanto sia insensata la cosa, quanto impossibile: la decisione è stata presa, certamente molto più a Tel Aviv che a Washington, ma obbediremo a quell’ordine.

Ci sono soltanto due scenari che rispondono all’incubo che Israele ed il suo nuovo congresso hanno in serbo per noi. Uno è un attacco nucleare preventivo all’Iran, e l’altro una guerra totale, con oltre 500.000 americani sotto coscrizione militare.

Il fallimento del’esercito volontario… , come lo vede Israele.

Obbligare l’America a ritornare alla coscrizione militare ed iniziare una nuova grande guerra, una guerra che l’America non potrà mai vincere, come in Iraq, in Afghanistan e, non dimentichiamolo, in Vietnam, è una pietra che è fondamentale attaccare al collo di un presidente del Partito Democratico.


L’odio razziale, la kriptonite americana

Specialmente uno di discendenza afro-americana. Chiunque affermi di non credere che il vero nocciolo della politica americana sia il razzismo è uno spudorato bugiardo. I valori della famiglia significa i valori della famiglia bianca. Gli afro-americani conoscono la vergogna del sollievo provato quando hanno visto la persecuzione spostarsi sui mussulmani. Ogni posizione politica nell’America contemporanea deriva da un razzismo istituzionalizzato, che si tratti di immigrazione, servizio sanitario o costituzione.

Quando si sente parlare di ritorno alla costituzione da parte di gente che non distingue quel documento dal menù di un fast-food croato, la realtà è sempre razza, odio, timore, invidia, il collante che tiene prigioniera la società americana. Decenni fa, ed anche più recentemente durante le ultime elezioni presidenziali, gli afro-americani sono stati rappresentati come animali, come i goyim Uccidi il cammelliere. E’ questo il motivo per cui l’esercito cristiano che abbiamo mandato in Afghanistan massacra civili innocenti per sport? Un’America in pieno collasso economico avrà bisogno di un altro "uomo delle decisioni" e più Patriot Acts, ancor più totalitari e subdoli dell’ultimo, che metteranno fine anche alle farsesche elezioni che sono adesso inondate di denaro dei trafficanti di droga e di fondi neri di grandi compagnie statunitensi con base all’estero. Questo è il piano, ed una banda criminale in America, nel governo, nell’esercito ma ancor più dietro le scene, banchieri delinquenti e pezzi grossi dei media, moltissimi strettamente legati ad Israele, sta lavorando febbrilmente per avviarlo. Ma per quanto intelligenti possano ritenersi questi cospiratori, le loro macchinazioni possono essere scovate nei media, quell’esercito di guerrieri da scrivania che si lavorano il popolo americano con la sottigliezza di esperti magnaccia.


Perché ci odiano tanto?

Perché qualcuno dovrebbe voler distruggere l’America, uccidere milioni di persone, ridurre virtualmente questa grande nazione in un deserto? Se vi illudete che gli eunuchi che compongono il governo americano o le sue forze armate, ora ridotte al ruolo di mercenari agli ordini dei signori della droga, dei cartelli del petrolio e di bizzarri cospiratori sionisti, abbiano la capacità di fermare ciò che è già iniziato, vuol dire che non siete stati attenti già da molto tempo. Mentre il circo dell’inganno si esibiva, con il fasullo spettacolo della guerra al terrorismo, ai nemici immaginari, con la tragedia dell’11 settembre, orchestrata da Israele e dai suoi burattini, Israele decideva che l’America doveva fare la guerra all’Iran. L’attuale congresso, quello che Israele sostiene, apertamente, di avere sotto il proprio totale controllo, farà sì che ciò accada; è stato messo lì per questo. La guerra che già si prepara lascerà gli Stati Uniti a pezzi, castrati, una potenza nucleare da terzo mondo come l’ex Unione Sovietica. Il complotto non è contro l’Iran ed il Pakistan, quelli sono soltanto una scusa: il vero nemico è ciò che resta della libera e democratica America. Il vero obiettivo è porre fine alla leadership americana nel mondo. Israele ha pronti i piani anche per Russia, Cina e India, specialmente l’India, per governare il mondo con loro tirandone i fili. L’America, per Israele, è stata la vacca da latte per un lungo periodo: adesso la vacca può essere macellata.

Come inizierà

Ecco come andranno le cose. I media hanno ricevuto le direttive, Wikileaks è coinvolta. Da adesso in avanti importanti membri del Congresso, secondo l’imbeccata del momento, cominceranno a battere il tasto della minaccia rappresentata dall’Iran. I governi del Medio Oriente che sono sotto il totale controllo di Israele e i militari americani contribuiranno in tutti i modi. In effetti, di tutte le nazioni islamiche al mondo, soltanto Siria ed Afghanistan non prendono ordini da Tel Aviv.

Il passo successivo sarà la sostituzione di personaggi chiave negli alti comandi militari (come fu fatto prima dell’11 settembre) con burattinai amici di Israele, fautori della teoria del dominio e di Israele-prima-di-tutto, gente che pone la mitologia religiosa del “tempo della fine” al di sopra del benessere, della sicurezza e della sovranità degli Stati Uniti. Questo gruppo si è infiltrato nelle forze armate americane ormai da anni ed ha preso il controllo di tutte le armi, eccetto il corpo degli US Marines, a cominciare dall’aviazione, la United States Air Force. Gli esperti militari, con i loro stipendi riciclati ed i viaggi gratis in Israele, e le dozzine di siti web di propaganda hanno già cominciato. Se avete un computer potete facilmente controllare da voi stessi; aprite la posta elettronica e la vostra casella sarà inondata di allarmi relativi all’Iran ed al terrorismo nucleare. Tutto grazie ad un’adolescente israeliana, ben pagata per portare quel messaggio, che ha passato una dura nottata in un albergo con uno dei nostri politici o militari pro Sion.
Presto anche la nostra banda del Tea Party recentemente eletta visiterà Israele; aspettate e vedrete se non ci sarà anche nel loro futuro una Monica Lewinsky. Funziona così, ha funzionato così per moltissimo tempo, ed è questo il motivo per cui siamo caduti così in basso. Chiunque parli di media “liberali” ne fa parte. Un rapido controllo di chi possiede media liberali o di altro genere e semplice: Israele possiede tutti i nostri media. Inizieremo sentendo storie sull’Iran che controlla il governo sciita dell’Iraq; poi ci diranno che controlla anche il governo Karzai in Afghanistan.

Fase uno

E nasceranno le leggende, dato che è necessario collegare l’Iran agli attacchi terroristici alle truppe americane; aspettatevi di veder cominciare a morire americani e buttare la colpa addosso all’Iran. Wikileaks ha iniziato con le sue fantasiose storie di iraniani che addestrano l’Iraq nella fabbricazione di esplosivi. Anni fa abbiamo invaso l’Iraq perché credevamo che stessero costruendo armi nucleari (o, almeno, così ci avevano disinformato) e adesso questi non sono in grado di costruire bombe artigianali senza l’aiuto degli iraniani? Wikileaks è una chiara dimostrazione di quanto infantili e bizzarre saranno le menzogne; stanno facendo le prove di attacchi terroristici contro gli americani esattamente come se le costruissero essi stessi, su questo non c’è discussione. Qualsiasi tipo di media che, su specifiche istruzioni, accetti la linea di Wikileaks e del resto, per quanto assurdo, accetti queste falsificazioni senza dubbi o vergogna dovrebbe essere considerato un’organizzazione terroristica ed i suoi dipendenti quali soldati nemici.
Sarà Israele a portare avanti il massacro, esattamente come l’11 settembre e come con la nave USS Liberty nel 1967 e, francamente, come tante altre volte in cui morirono americani, per esempio i marines uccisi a Beirut, in un attacco di cui Israele ammise di essere stato a conoscenza in anticipo. Ogni giorno di più scopriamo che tutto era noto in anticipo, noto perché coloro che sapevano lo avevano pianificato. Preparare lo scenario, predisporre tutti i mezzi, comprare o ricattare il Congresso, circondare il presidente di consiglieri israeliani (come oggi), zittire le voci dei militari che invitano alla ragione, tutto ciò sta accadendo adesso. Anni sono stati spesi per etichettare come pericolosi l’Iran ed il Pakistan, con la stampa che continua ad ignorare tutti i rapporti (degli stessi servizi segreti USA, ndt) che l’Iran non ha alcun programma nucleare o a ripetere senza fine le voci che le armi nucleari pakistane stanno per cadere nelle mani delle forze talebane che si avvicinano. Con il governo Karzai che negozia apertamente con i talebani dopo che le forze americane, in 9 anni di combattimenti, sono riusciti ad assicurare soltanto il 3% del Paese, costruire artificiosamente un casus belli legato ad una pretesa intereferenza iraniana nel conflitto è qualcosa di assolutamente non praticabile. Ciò lascia il Pakistan scoperto. Gli attacchi dei droni (aerei teleguidati) in Pakistan hanno prodotto una considerevole destabilizzazione ed aumentato il terrorismo in quel Paese. Sono serviti, come apparentemente pianificato, a danneggiare gli interessi americani nella regione, tentando al tempo stesso di provocare la dissoluzione del Pakistan. I continui rapporti di mercenari americani in Pakistan, al soldo della CIA e del Dipartimento di Stato, che aiutano i terroristi vengono totalmente ignorati dai media americani. Anche quando (relativi a mercenari) catturati con armi ed esplosivi all’interno del Pakistan, questi rapporti vengono distrutti. In più, vi sono le prove che l’attacco a Mumbai, il massiccio assalto terroristico in India, di cui si è addossata la responsabilità al Pakistan, è stato organizzato da uno di questi gruppi (di traditori) americani.

Il denaro non c’è, e noi lo sappiamo

Comunque, considerando il collasso finanziario organizzato tramite le frodi della deregolamentazione dell’era Bush, combinato con politiche fiscali instabili ed aumento massiccio delle spese governative, con l’aggiunta del costo di due guerre fallite, le opzioni dell’America sono limitate. Non ci sono profitti che possano pagare le attuali spese militari senza ritirarsi o sostenere modeste capacità e grado di preparazione. L’America è troppo squattrinata non soltanto per combattere una nuova guerra ma persino per continuare le due che già combatte e neppure per mantenere ai livelli attuali un adeguato apparato militare da tempo di pace.

In effetti, le nostre spese militari dovrebbero essere ridotte del 30% o più, come mostrano gli studi sottoposti al Dipartimento della Difesa ed al Congresso. Dobbiamo scegliere tra ridurre adesso o subire le conseguenze in seguito, non soltanto in termini di tagli alle spese militari ed all’assistenza sanitaria ai veterani ma anche con sostanziali tagli alle pensioni ed alle indennità di disabilità.

Un’altra guerra, e non vi sono dubbi che un’altra guerra non sia stata programmata, spingerà il debito americano a 20 trilioni di dollari o più, la metà del quale per spese militari, sempre una combinazione di corruzione, mazzette ed armamenti non adatti, col resto saccheggiato all’economia da parte delle massicce manipolazioni del prezzo del petrolio reso possibile dalla chiusura degli approvvigionamenti petroliferi mondiali.


A marzo 2010 è stata impiantata in Iran una fabbrica di missili cinese dove vengono costruiti vari tipi di ordigni, in particolar modo missili anti-nave con portata tra 100 e 300 miglia ed oltre. Si tratta di ordigni avanzati che possono essere lanciati da installazioni fortificate lungo le accidentate coste iraniane, da aerei ed elicotteri, da motovedette, praticamente da qualsiasi postazione. Uno di questi missili può affondare una fregata, forse anche un cacciatorpediniere. Diversi di questi missili possono mettere fuori combattimento una portaerei. Avvicinarsi all’Iran dal mare è praticamente impossibile. L’Iran controlla Hormuz non soltanto con i missili ma anche con le motovedette, e non solo dalle proprie coste, ma anche dalle isole del golfo, alcune delle quali conquistate con la forza 30 anni fa e tutt’ora sotto il suo controllo.



Come l’Iran controlla la fornitura mondiale di petrolio, 8.000 missili iraniani bloccheranno lo stretto di Hormuz ed il petrolio mondiale in un’ora



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Il governo degli Emirati Arabi Uniti ha preso in cosiderazione di tanto in tanto la possibilità di un canale attraverso l’Oman fino al Golfo Persico, evitando così il transito attraverso lo stretto di Ormuz. Il costo sarebbe stato però esorbitante data la necessità di attraversare una catena di colline, cosa molto difficile da gestire con un sistema di chiuse adeguate alla necessità di far passare le più grandi navi del mondo, le superpetroliere.
I missili, i cacciatorpediniere e la sconfinata rete di isole e di paludi lungo le coste renderebbero impossibile reprimere/sopprimere/soffocare le capacità dell’Iran. Lo stretto chiuderebbe, la fornitura di petrolio dall’Iraq, certamente dall’Iran, dal Kuwait e dall’Arabia Saudita si interromperebbe. In pochi giorni le valute crollerebbero, i mercati azionari chiuderebbero, si formerebbero lunghe code ai distributori di benzina ed il carburante verrebbe razionato in tutto il mondo. Tutte le economie occidentali sparirebbero dall’oggi al domani.

Installazioni iraniane nello stretto di Hormuz



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Perché il Pakistan deve cadere

Semplicemente, non c’è alcuna possibilità di entrare in Iran per via di terra. Possiamo a malapena rifornire le truppe americane in Afghanistan con strade lunghe centinaia di miglia, strade strette, dal porto di Karachi in Pakistan. Ci siamo resi conto recentemente di quanto sia facile che questa via di comunicazione possa essere tagliata fuori. Accordi con l’Iran, le varie affiliazioni religiose tra sciiti in Iraq, la maggior parte lì ed il governo a maggioranza sciita in Iran rendono l’approccio attraverso l’Iraq impossibile. Potremmo anche considerare che le nostre attuali forze in Iraq nonché l’intero Golfo Persico potrebbero essere tagliate fuori dall’Iran senza possibilità di rifornimenti, sia via mare che attraverso non solo l’Iraq, ma anche Qatar, Barhain e Kuwait. Queste nazioni e le forze USA sarebbero immediatamente isolate. L’unica via di accesso all’Iran, ristretta a causa della topografia, sarebbe quella che attraversa la provincia del Belucistan, un’area remota del Pakistan al confine con l’Iran.


Belucistan

Questa regione isolata è diventata teatro di attacchi contro l’Iran, presumibilmente da parte dei ribelli Jundallah, attualmente orchestrati dal Mossad e dalla CIA. Esistono due movimenti indipendenti che vogliono la separazione del Belucistan dal Pakistan. Uno dei leader di tali movimenti l’ho incontrato ad Islamabad mentre si stava ristabilendo dopo essere stato ferito con armi da fuoco. Gli altri, sorpresa sorpresa, vivono in Israele. A causa della topografia dell’Iran, l’unico modo per avvicinarsi a Teheran è attraverso oltre un migliaio di miglia di valli. L’unica via passa dal Pakistan e c’è un solo porto che serve quella regione. L’unica via di rifornimento, oltre a quella rappresentata da questo piccolo porto costruito dai cinesi, Gwadar, è quella di trasportare merci su camion attraverso Kandahar, per centinaia di miglia, e poi indietro verso il Pakistan seguendo un esercito di 500.000 uomini in marcia verso l’Iran; qualcosa di molto simile alla disgraziata invasione della Russia da parte di Napoleone, e forse anche peggio, se possibile.
Le analogie militari sono inevitabili, vengono alla mente Dien Bien Phu e Stalingrado. Anche se il governo del Pakistan manca di leadership tra la popolazione civile e dipende largamente dagli aiuti degli Stati Uniti, l’uso del territorio pakistano per un’altra guerra d’aggressione nel Medio Oriente, che verrebbe percepita praticamente da tutte le popolazioni del mondo, non solo musulmano, come la prova del controllo USA da parte di Israele e la capacità di indurre l’America a commettere qualsiasi crimine, non verrebbe accettato dai pakistani. E’ inoltre altamente improbabile che persino il governo Karzai in Afghanistan possa accettare tale situazione. In questo modo l’America potrebbe essere attaccata non soltanto dal Pakistan ma anche dai propri alleati in Afghanistan nonché, molto probabilmente, dal nuovo esercito iracheno recentemente addestrato e sorprendentemente efficiente. L’America diverrebbe uno Stato canaglia anche se agisse con l’intenzione di rispondere ad un devastante attacco terroristico. Dopo l’11 settembre l’America manca di qualsiasi credibilità. Nel momento in cui un disastro colpisse all’interno l’America, il mondo presumerebbe subito il peggio: Israele avrebbe giudicato necessario tale atto per spingere l’America alla guerra. Nessuna persona razionale potrebbe pensarla diversamente.

Missione impossibile

Per stabilizzare la situazione con i nostri alleati, quelli che stanno per diventare nemici, si renderebbe necessaria la decapitazione di diversi regimi, inizialmente Afghanistan, Iraq e Pakistan. Altri seguirebbero rapidamente a ruota, sebbene alcuni sarebbero sotto il diretto controllo in particolare dell'Iran, del Kuwait, dell'Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti. Diverrebbero così indifendibili se non attraverso massici invii di truppe aerotrasportate che sarebbero necessarie altrove. La metà delle truppe necessarie e garantire la sicurezza delle vie di rifornimento hanno lasciato il servizio militare dopo diversi schieramenti in Afghanistan e Iraq per circa 10 anni. Molti di questi ex militari sono malati, altri senza casa e centinaia di migliaia semplicemente "stufi" della guerra.
Questo lascia il nuovo esercito di cittadini, quello al quale l'America si è dovuta rivolgere a causa della "Pearl Harbor" dell'11 settembre, con sempre meno persone a credere nella versione ufficiale della storia. Persino in America, nonostante ciò che pensa il primo ministro Netanyahu, la gente pùò essere presa in giro fino ad un certo punto. L'esempio più eclatante di mancanza di lungimiranza da parte di alcuni nostri laureati della "Scuola di Guerra" si ha nel vedere gli impianti del Porto di Gwadar, l'unico posto che l'America può utilizzare per i rifornimenti per la più difficile invasione della storia, con la sola eccezione, forse, di Okinawa.



Solo un porto minuscolo, strade in terra battuta e ferrovia a scartamento ridotto



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Tirare la cinghia in patria

Le elezioni del 2010 richiedono una guerra, su questo non possono esservi dubbi. Era necessario rimpiazzare molti dei fantocci del governo americano, dato che vi era il timore che persino alcuni di essi avrebbero potuto obiettare a qualcosa di così osceno come quello che si sta preparando. Menzogne, terrorismo psicologico e retorica infantile non avevano mai raggiunto prima i livelli toccati nel 2010. Mai una nazione, dai tempi della Germania del 1932, era mai andata oltre il lato oscuro così evidentemente come ha fatto oggi l’America, con un totale rifiuto della decenza e del senso comune.

Quando sarà il momento di pagare il conto, e quel momento verrà, quel governo ridotto che tanti si sono augurati si realizzerà. Quello che non si realizzerà sarà il ritorno alla norma costituzionale, che sarà perduta per sempre. Lo Habeas Corpus non sarà rimpianto granché da coloro che, impossibilitati economicamente a comprarsi l’esenzione dal servizio militare (sì, la grande tradizione americana) si troveranno ad un passo dalle squadre di reclutamento forzato che si affacenderanno a mantenere i campi di addestramento militare riforniti di carne umana.

L’America avrà, molto verosimilmente, fatto un boccone troppo grosso, una guerra mondiale e, questa volta, senza alleati e senza alcuna possibilità.

Meno governo: il sogno della «destra» americana

Social security: i progetti per il meno governo ci sono sempre stati; molte volte abbiamo assistito ai tentativi di renderli effettivi, cominciando con i tentativi di far dichiarare incostituzionale la Social Security già dagli anni ‘30. Sarà la prima ad andarsene, la Social Security; è sempre stato questo il sogno del grande vecchio partito repubblicano, sia mettendola fuori legge come socialismo sia prendendo in prestito i fondi fiduciari per finanziare le spese di guerra o, più recentemente, per le privatizzazioni. Adesso niente di tutto ciò sarà più necessario, il denaro semplicemente sparirà all’improvviso, non per pagare le spese di guerra, non pensateci proprio. Verrà diviso ed accumulato in conti presso banche svizzere, quegli stessi conti che hanno già accolto il denaro del salvataggio delle banche, i fondi pensione degli americani ed i capitali delle nostre principali banche.

Medicare/Mediaid: saranno i secondi ad andarsene; agli Stati verrà chiesto di finanziare queste spese da sé. Non ci saranno più questioni a proposito di immigrati clandestini che utilizzano il nostro servizio sanitario: non ci sarà servizio sanitario per alcuno, né poveri né anziani che avevano pagato tutta la vita per averlo. Il fatto che fosse semplicemente stato pagato non significa che il governo non possa mancare all’impegno preso: ci sono lealtà che sono ben più potenti, per il nostro governo, ed importanti che non l’impegno preso con il popolo. L’11 settembre ne ha fornito la prova a qualsiasi persona razionale.

Aumento delle tasse: il tempo dei prestiti, del denaro falso, del sistema della Riserva Federale e della vendita dei Buoni del Tesoro finirà. La Cina e l’Iran sono vicini. La Cina la farà finita con noialtri, e così l’India e finirà anche il denaro arabo. Il dollaro USA, la valuta con cui compriamo petrolio, fertilizzanti, metalli e tante altre cose, non avrà più valore. Dovremo inventare un nuovo tipo di denaro del Monopoli, oppure tornare al sistema del baratto. Il dollaro, come valuta mondiale, semplicemente sparirà.

Chiusura delle scuole: una buona cosa almeno, le scuole chiuderanno. Così il sistema della scuola inferiore americana non provocherà più altri danni. Conseguentemente le madri staranno a casa a prendersi cura dei figli, un vero «ritorno al passato». Il rovescio della medaglia sarà che le madri avranno perduto il lavoro, le case non avranno riscaldamento, alcune neppure l’elettricità, molte senza acqua, tutte probabilmente tornate in possesso delle banche e, a meno che il governo non cominci a distribuire cibo come ha fatto in passato, vedremo la fame. Il denaro che aveva finanziato i Buoni Pasto sarà sparito da un pezzo.

Le pensioni dei militari e dei veterani dimezzate: da lungo tempo definiti parassiti i veterani ed i pensionati militari verranno eliminati. Le pensioni, una volta interpretate come una promessa, sono state adesso definite titoli di credito e, come tanti altri titoli di credito, non saranno onorati.

Riduzione delle paghe ai militari: i soldati in Vietnam ricevevano 30 dollari alla settimane. Sarà di nuovo così.

Questo è l’inesorabile futuro che ci attende, comprato e pagato

La coscrizione militare, la svalutazione del denaro, le code per il carburante, la legge marziale, metal detector anche nei supermercati, ciascuno di noi filmato e registrato, ciascuno di noi, ogni giorno, i dati biometrici, l’identificazione facciale, tutte queste cose diverranno, d’ora in avanti, parte della nostra vita di tutti i giorni. Questi sono i piani e mettere in piedi questo marchingegno, la maggior parte del quale progettata in Israele, è ciò per cui hanno votato gli americani; questo, e l’invasione dell’Iran, parte di una guerra in cui soltanto americani combatteranno e morranno.
A nessuno interessa l’Iran. Nessuna persona di buon senso ha mai creduto che l’Iran avesse armi nucleari o le volesse; non è mai stato questo il problema. Non sono mai stati un bersaglio, e neppure una minaccia.
La minaccia, il bersaglio, siamo sempre stati noi, gli Stati Uniti. Noi eravamo il pericolo: un popolo libero. Dei liberi non ci si può fidare, non è possibile manovrarli.
I piani vanno avanti verso tutto ciò: quanti americani continueranno ad esserne parte?

Il complotto per distruggere gli Stati Uniti di Gordon Duff
Fonte: http://luposolitariomiscellanea.blogspot.com/2010/12/il-complotto-per-distruggere-gli-stati.html
domenica 12 dicembre 2010
Articolo originale: GORDON DUFF: IN MOTION: THE PLOT TO DESTROY THE UNITED STATES
November 11, 2010
http://www.veteranstoday.com/2010/11/11/gordon-duff-in-motion-the-plot-to-destroy-the-united-states/
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Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso... E pubblica il falso. (Mark Twain)
Inviato il: 24/12/2010 2:10
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