ciao Timor,
per poco non mi sfuggiva questo forum.
Secondo me hai colpito nel punto (per quanto abbia veramente poco tempo e non sia riuscito a leggere a fondo tutti i tuoi post).
Mi sono informato molto sull'argomento in passato, leggendo ed analizzando tutto quello che trovavo sull'argomento, dai libri di Castaneda alla documentazione sui sogni lucidi (c'è anche un gruppo che li studia ad Harvard, gli inventori del NovaDreamer), alle tradizioni orientali quali lo yoga e gli stati meditativi buddisti, ed ho sempre avuto l'impressione che tutte puntassero nella stessa direzione, che volessero dire la stessa cosa:
ovvero la percezione è la chiave,
il sistema di riferimento.
Se muta il sistema di riferimento, muta la stessa realtà, in quanto la realtà a livello personale non è altro che la percezione che la determina.
Questo è lo stesso cardine su cui poggiano gran parte delle principali tradizioni buddiste (non tutte, però) quando asseriscono che tutto ha un'esistenza relativa ed interdipendente (
link). Curiosa l'analogia ovviamente con la relatività dei concetti di spazio e di tempo messi in luce dalla fisica moderna.
Per quanto riguarda i sogni lucidi, penso sia una delle cose più affascinanti mai scoperte, tra l'altro sperimentabili a livello personale, occhio che c'è da perderci la testa, magari lo saprai meglio di me.
Hai esperienze a riguardo?
Per quanto riguarda le sostanze capaci di alterare la percezione, ho esperienze frammentarie, e personalmente non so esattamente da cosa derivi la demonizzazione delle stesse: è ovvio che sia tutta una questione di quantità. La cosa certa è quanto possano inficiare la percezione, e quindi la realtà stessa: in poche parole tutto è diverso, anche se tutto resta uguale.
Un'ipotesi malsana che mi è saltata in testa negli anni è proprio quella che tu hai espresso nei post precedenti, ovvero che la realtà sia un insieme di tutti i sistemi di percezione, ovvero un sistema di percezione dominante (che è quello che Castaneda chiama punto d'unione).
Ma qui si fa già fantascienza, ed i metodi per investigare sono tanto stupendi quanto pericolosi.
pà