Un breve testo sull’aborto in Islam, inviatomi a suo tempo da un amico cultore del mondo islamico..
……….. ciao a tutti .
ero impegnato su altri fronti..


Aborto: quale è, nell'Îslâm, la posizione in merito?

In linea di massima non è proibito, ma a queste condizioni:
la sola donna ha il diritto di decidere l'aborto, se lo desidera, osservando le quattro disposizioni della Legge religiosa concordate dalla comunità dei teologi ed espresse in particolare dall'eminente teologo turco Abû Hâmid âlGhazâlî (1058-1111).

Le quattro disposizioni sono:
1) una nascita che potrebbe portare pregiudizio alla salute della madre
2) una nascita che portasse nocumento al tono economico familiare
3) una nascita il cui concepimento è stato imposto con la violenza contro la volontà della donna
4) una nascita che potrebbe compromettere la bellezza della madre (sic!). Per l'aborto si veda anche

la scuola hanafita, che comprende la maggior parte dei giuristi negli ultimi secoli, risulta storicamente la più disponibile ad accettare comunque l'aborto.

Il Gran Muftì del Regno di Giordania, shaykh ÂbdÂllâh âlQalqili, in una fatwa del 1964 comunicava che le quattro scuole giuridiche ortodosse accettano i contraccettivi.
Allo stato attuale dei fatti, vige l'annuncio ufficiale della legittimità dell'aborto, dei contraccettivi e del controllo delle nascite fatto a Rabat nel 1971, ripreso in numerose fatâwâ dalla maggior parte degli Stati musulmani (in Algeria dal Consiglio superiore islamico; in Pakistan dall'Istituto delle Scienze di Deoband; e cosi via).

La fatwâ più determinante e completa in questo senso fu emessa nel 1995 da Muhammad S. Tantâwi, gran muftì della Repubblica di Egitto e rettor magnifico dell'Università di âlAzhar, al Cairo, la più antica Università al mondo.

Comunque prevale oggi l'opinione che l'aborto è attuabile solo entro i primi 120 giorni dal concepimento, mentre l'aborto terapeutico può superare del tutto questo limite.

Se la gravidanza minaccia la salute o la vita della madre, è addirittura obbligatorio e la questione esce dalla giurisdizione religiosa per entrare totalmente nell'ambito della scienza, la decisione essendo affidata esclusivamente al medico.