SOSTIENICI aiuta con semplice gesto i nostri bambini
firma la petizione
i bambini in questa situazione sono almeno un 4% della popolazione scolastica
http://www.petitiononline.com/amicar01/petition.htmlhttp://www.youtube.com/watch?v=6p5lZbwA6k8Mi chiamo Emanuela, sono mamma ed io e mia figlia siamo dislessiche. La dislessia non è una malattia, anche se spesso viene confusa come tale e non è neppure un deficit mentale.Per essere dislessici occorre avere un QI uguale o superiore alla media.
La dislessia è un modo diverso di elaborare le informazioni. Il pensiero del dislessico è NON verbale ovvero pensa per immagini. Per il dislessico è veramente difficile leggere perché per poterlo fare occorre avere un pensiero verbale, ovvero lineare nel tempo quindi in grado di leggere parola per parola fino a dare un significato a fine frase. Il pensiero del dislessico è come un quadro, come un film perciò l’insieme delle lettere e delle parole non riescono a rappresentare l’immagine. Per questo un dislessico quando legge fa molta fatica perché deve mettere tutte le lettere in fila darne un significato per poi arrivare ad un immagine. Molto stancante ve lo assicuro. I dislessici sanno leggere per carità, possono arrivare a leggere anche in modo scorrevole ma, e qui sta il bello, la fatica è tanta che spesso non c è la comprensione di quello che si è letto…e si deve ricominciare.Perciò quando si pensa che un dislessico si deve allenare e si deve impegnare di più nella lettura ci si sbaglia. La dislessia può viaggiare anche in compagnia della discalculia della disgrafia e della disortografia perciò, il bambino o il ragazzo può avere bisogno di accorgimenti diversi per poter effettuare il percorso scolastico serenamente. Per un ragazzo dislessico l’utilizzo, per esempio degli strumenti informatici è molto significativo infatti se i libri scolastici si potessero ascoltare il problema della stanchezza causata dalla lettura non ci sarebbe. Ci sono delle circolari ministeriali che consigliano agli insegnanti l’utilizzo dei cosiddetti “strumenti compensativi dispensativi” ma sono solo circolari e possono anche non venire applicate. Ci sarebbe pure un’altra cosetta che impegnerebbe le case editrici a fornire gli audiolibri ma è molto difficile averli (io su circa 20 libri ne ho avuti 2). Inutile dirvi che il percorso scolastico di un ragazzino dislessico è paragonabile ad una corsa ad ostacoli, non perché è svogliato o non si applica ma perché gli comporta un gran dispendio di energie. Naturalmente l’abbandono scolastico da parte di questi ragazzi è alto perché possono non trovare il giusto appoggio e subire anche delle gravi umiliazioni. La presenza dei dislessici nelle scuole non è da sottovalutare, c è chi dice un 5 % altri un 10% comunque sia sono tanti bambini. Io ed altri genitori ci confrontiamo in un forum.
www.dislessia.org/forum/ , sono almeno 2 legislazioni che attendiamo una legge a tutela e così è partita una campagna di raccolta firme per sollecitarla
www.petitiononline.com/amicar01 Io non vi chiedo di sottoscrivere la nostra petizione, non vi chiedo la vostra solidarietà ma vi ringrazio di aver letto e di tenere in considerazione che i nostri bambini sono come gli altri e come gli altri hanno diritto ad una istruzione. Emanuela S. Modena