Mi sento vacillare ![](https://old.luogocomune.net/site/uploads/rank3dbf8e9e7d88d.gif)
Iscritto il: 17/5/2009
Da Codroipo (UD)
Messaggi: 705
|
C’è una regola che proibisce di utilizzare licenze poetiche o artifizi letterari per far ragionare gli ascoltatori? Credo che rientri nella normale dialettica collaudata da secoli, dall’epoca di Cicerone, se non altro. Il punto è che i suoi concetti sono altamente pericolosi, perché veicolano l’autorizzazione a fare degli esseri inferiori ciò che più aggrada. Non ci vedo alcuna differenza tra il suo atteggiamento specista e quello di un esponente del Ku Klux Klan. Dalla bocca di entrambi può uscire la seguente frase:
“Insomma NON sono uomini e pertanto FACCIAMO DISTINZIONE”.
E’ proprio facendo distinzioni che i razzisti opprimono i gruppi, le persone, le etnie, le razze e le specie che loro, e solamente loro, reputano inferiori. I nazisti storici, quelli che ufficialmente si chiamavano nazionalsocialisti, arrivati al culmine del potere in Germania nella prima metà del secolo scorso, erano arrivati a coniare il termine di “Untermenschen”, letteralmente “i sotto-uomini” per riferirsi agli ebrei, e in base a questo assunto hanno potuto fare loro quello che la storia ha registrato. In base a questo pernicioso meccanismo mentale, i naziskin moderni fanno spedizioni punitive notturne contro omosessuali, barboni e a volte anche portatori di handicap. Tutte tre queste categorie hanno in comune di essere diversi agli occhi della cosiddetta, accettata, ortodossa normalità della gente. In molti casi sono anche non garantiti, nel senso che un barbone che dorme sulla panchina del parco e a cui i razzisti danno fuoco, non ha nessuno che garantisce per lui. Che se ne prenda cura. Anche un gay isolato, in quartieri poco frequentati, si trova nella condizione di essere un non-garantito. In alcune scuole, il bullismo, specie verso un portatore di handicap, altro non è che l’atteggiamento razzista di chi pensa di essere superiore a lui solo perché dotato di membra e cervello perfettamente funzionanti e dimenticando invece di non avere perfettamente funzionante la parte più nobile della mente umana: la Compassione. Casi come questi assurgono agli onori delle cronache, suscitando sdegno unanime, ma provocando anche nei lettori una reazione difensiva che li porta a pensare: “Sono casi isolati, marciume della società, ma io non sono così!”. Salvo poi assistere a spedizioni punitive verso i campi nomadi compiute non da naziskin esaltati, ma da cittadini che fino a un momento prima si potevano definire persone normali, ma che di fronte al caso di un rom ubriaco che al volante investe e uccide un “gagi”, si sentono autorizzati ad andare a bruciare le roulotte del campo dove quel rom viveva. O anche un altro, ché tanto fa lo stesso. Infatti, a essere preso di mira non è quel rom che ha investito dei pedoni, ma l’intera categoria di zingari, vista come un’entità diversa, aliena dal resto della popolazione. E qui siamo già in ambito prettamente razzista, non catalogabile come una forzatura altamente ideologizzata dei nazisti di Destra. Il razzismo è una “forma mentis”, la stessa che subdolamente emerge quando il sindaco emette un decreto di sfoltimento dei piccioni, quando un’amministrazione comunale dà inizio a una campagna di derattizzazione (notare come i tedeschi chiamavano “rats” gli ebrei e come gli americani durante la II Guerra Mondiale chiamassero “scimmie gialle” i giapponesi). Lo stesso strisciante razzismo, diffuso nella mentalità delle cosiddette persone normali, emerge quando a gran voce contadini e montanari chiedono l’abbattimento di volpi e cinghiali perché ritenuti dannosi per l’agricoltura, oppure quando raccolgono firme per ottenere l’allontanamento di un campo Rom, oppure quando protestano contro “l’invasione” dei musulmani che non solo vengono a portar via il lavoro agli italiani, ma vengono a minare le nostre sacre basi culturali cristiane. E’ sempre di razzismo che sto parlando, sia che a esser presi di mira siano piccioni, ratti, zingari o islamici. E ne ho conferma nel momento in cui lei o Florizel o Sitchinite vi scandalizzate se paragono gli animali agli umani, senza rendervi conto che sto cercando di farvi ragionare sui meccanismi mentali del razzismo. E non potete rendervi conto di tali meccanismi, per il semplice motivo che vi siete dentro fino al collo, anzi ancora più su. Cioè siete cripto-razzisti. Vi scandalizzate del paragone che faccio mettendo sullo stesso piano dei diritti (e solo su quelli) umani e animali, così come il razzista standard, tipo KKK, si scandalizza (o sarebbe meglio dire si scandalizzava) se qualcuno mette sullo stesso piano bianchi caucasici e persone di colore. Anche il razzista puro direbbe: “Negri ed ebrei saranno tuoi fratelli, sporco comunista! Io sono altro”, come mi è stato detto pochi giorni fa da Florizel, con solo la piccola variante di aver messo vermi e pantegane al posto di negri ed ebrei. Dunque, Redna, poiché questo potrebbe essere il mio ultimo tentativo di farla ragionare, che prevedo andrà incontro, come previsto, a risultato nullo, la saluto e spero di non aver in futuro altri motivi di scontro con lei. Ovvero, che ognuno vada, con Dio, per la sua strada. Ché il mondo è grande e non sarò certo io a cambiarlo.
|