Citazione:
dr_julius ha scritto:
Non vorrei sembrare né superficiale, né perentorio da voler uccidere sul nascere la discussione. Io la metto così: se vedi un quadro e ti piace, è più importante se il pennello usato è consumato oppure nuovo , o invece è più importante il risultato finale?!? Se usa colori sintetici oppure colori naturali ottenuti con ricette segrete di secoli?!?
e perché scusa?
non sei stato né superficiale né perentorio. Anche perché non ho asserito verità e ho messo davanti il mio - io credo che -..
L'unica osservazione che muovo, e vale anche per il mio amico Garrett
, è che ho focalizzato il discorso su come psicologicamente il fotografo sapendo di poter avere un risultato immediato sul dorso della fotocamera (ma neanche perfetto però.. comunque non rappresenta il massimo della qualità raggiunto in realtà), tralascia instintivamente quella cura e quel metodo che portano, a mio vedere, a una ricercatezza e a dei risultati anche più instintivi. La troppa certezza non è sempre sinonimo di risultati interessanti.
Senza contare che ho precisato che questo tipo di ragionamento andava al di là della qualità artistica eventualmente raggiunta e che non è, quindi, paragonabile.
Ma, bensì, sulla "disonestà" (messa tra virgolette nel titolo) che comporta una certa filosofia e metodo di lavoro.
Sul discorso qualità non mi trovo assolutamente d'accordo con Garrett (che coincidenza
).
Ne deve passare di acqua sotto i ponti ( e questo è un dato obiettivo) prima che una valida fotografia in diapositiva - magari un Velvia 25 - proiettata con un proiettore professionale, possa essere raggiunta qualitativamente da un apparato digitale.
Il discorso costi, tempo, comodità ecc. ecc. .. non l'ho mai messo in dubbio. Anzi ho anche detto che mi piacerebbe acquistare una Reflex Full-frame digitale..
Se ci sono esperti sul discorso della comparazione tra la qualità della diapositiva e una digitale professionale, sono i benvenuti