Nel linguaggio comune sarebbe come pretendere che la L e la M, per esempio, possono assumere il significato di N e di C... o di O e di T, a seconda di quello che mi serve che ne venga fuori... dopotutto e' una questione di fede, sempre e comunque. Si puo' fare quel che si vuole, ma con coerenza... sempre lettere rimangono (ecco la coerenza riscontrabile...).
Non sei ovviamente tenuto a conoscere il linguaggio dei Simboli, Mc, io stesso mi ci sto semplicemente avvicinando, ma quello che sarebbe utile capire è che come linguaggio, una volta comprese le regole è possibile comprenderne anche il messaggio.
Questa falsa convinzione che ad un simbolo è possibile dare qualsiasi significato è fuorviante, allo stesso modo in cui nella lingua italiana quando abbiamo appreso il significato di una parola, poniamo “cuore”, saranno limitate le associazioni che potremo fare con quel termine (c’era stata una interessante scambio a tale proposito tra Matelda e Ziomao, che ne avevano parlato meglio di quanto potrei fare io).
Per intraprendere uno studio del simbolismo la “fede” non è necessaria, chiunque lo può approfondire. E’ una disciplina, che richiede comunque una apertura mentale. In altre parole, meglio evitare di intraprendere tale studio se a priori si considera il tutto un ammasso di assurdità, però sarebbe forse opportuno evitare anche di proferire sentenze su argomenti di cui si ignora la essenza, e la si vuole continuare ad ignorare.
E’ lecito farlo, ovviamente, ma rappresenta forse uno spreco di tempo.
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