Mi dispiace inserirmi solo ora nella discussione, non vorrei essere arrivato tardi. Per molte pagine si è parlato del rapporto tra scienza e metafisica. Spero di aggiungere qualcosa di interessante lla discussione.
C'è un punto in cui il razionalismo scientifico e la metafisica si incontrano e questo è la meccanica quantistica. Chi indaga nel mondo della meccanica quantistica può essere considerato un fisico-metafisico a tutti gli effetti e se non lo è evidentemente non ha capito la meccanica quantistica.
- Non esiste una realtà obiettiva della materia, ma solo una realtà di volta in volta creata dalle "osservazioni" dell’uomo.
- Le dinamiche fondamentali del micromondo sono caratterizzate dall'acausalità.
- E’ possibile che, in determinate condizioni, la materia possa "comunicare a distanza" o possa "scaturire" dal nulla.
- Lo stato oggettivo della materia, è caratterizzato da una sovrapposizione di più stati.
La conclusione più sconvolgente che si può trarre da quanto sino ad ora affermato è senza dubbio quella che asserisce che la realtà è tale solo se è presente l’uomo con le sue "osservazioni" ; con i suoi esperimenti. A differenza delle precedenti rivoluzioni scientifiche, le quali avevano confinato l’umanità ai margini dell’universo, la Teoria Quantistica riporta l’uomo ("l’osservatore") al centro della scena. Alcuni eminenti scienziati si sono spinti a ipotizzare che la Teoria dei Quanti abbia perfino risolto l’enigma del rapporto tra Mente e Materia, asserendo che l’introduzione nei processi di misura quantistica dell’osservazione umana è un passo fondamentale per il costruirsi della realtà.
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