Essere dei veri credenti, oggi, significa in realtą avere una visione pił profonda delle cose e non accontentarsi di 'lasciarsi vivere' dai ritmi imposti dallo Stato.
wow... Fammi capire: ai ritmi del rosario e' meglio? Ma non ti accorgi che sono riti ipnotici ed e' solo grazie a questo che possono impressionare?
Se ripetessi "sono un aquilone", per 10 anni ogni settimana in un "mantra" monotonico e ossessivo ("ripetere all'inverosimile"... a proposito la catechista e' sparita?), alla prima occasione, convinto dalla mia fede cieca, mi caccerei giu' dal primo dirupo che mi venga voglia di sorvolare... No, ma questo non si prende in considerazione...
Se lo stato fosse un mal di testa, e la fede fosse la cura, questa consisterebbe in una ghigliottina...
"Essere dei veri credenti..." poi... Sento puzza di elitarismo... sento puzza di "autocelebrazione" e "autoconvinzione" quando mi si parla di "approfondimenti" che non si capisce perche' dall'altra parte, non dovrebbero esserci (certo che queste insinuazioni sono davvero tristi, arrivati a questo punto...!!!!!) ... Semmai la ragione fornisce dei mezzi molto piu' efficaci di approfondimento, ma questo, evidentemente, e' nullo rispetto alla "Luce".
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