Li ho letti quasi tutti (mi mancano Adorno e Horkeimer, ma rimedierò prima o poi). Cartesio parte dal dubbio, ma poi approda a ertezze ben maggiori di quelle sensoriali. Berkeley e Hume fanno a pezzi il principio filosofico di causalità (particolarmente Hume), più che dedicarsi al mondo sensibile. Kant:che ci azzecca qui Kant? L'unica sua differenza riguarda le categorie..Boh.. Hegel parla solo di spirito, ma la sua (leggiti la dialettica del frutto di Marx), è una vera e propria inversione di causa ed effetti. Wittgenstein: eh, no,qui hai torto. Wittgendstein fa l'opposto: afferma che appunto gli unici discorsi chiari sono quelli sulla scienza naturale, ul resto per lui è meglio tacere. Heidegger: la sua riflessione è poetica e metafisica, ma non tratta il fisicocome immaginario. Mai letto invece Abbagnano,Hofstadter,Schlick o Popper?
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