l grande game-over: è davvero una fine, e soprattutto, una sconfitta?
dipende da come si osserva. La morte è una consenguenza della vita, e se vogliamo la vita è la conseguenza della fine di una condizione originale (la singolarità ). Nel nostro corpo, vita e morte si alternano per tutto il corso dell' esistenza, quindi io non riesco a vedere questa condizione come una sconfitta, piuttosto la considero una mutazione della materia organica. Così come penso che il nostro corpo sopravviva a noi (intesi come individui) modificandosi in ogni molecola. Ho il sospetto che la molecola sia viva, o meglio che presenti parametri vitali che non siamo ancora in grado di comprendere.
Sulla capacità di provare emozioni ho postato una teoria in merito all'evoluzione del cervello e alle funzioni del sistema limbico (il sistema al quale si attribuisce tale capacità) mi pare un' ipotesi verosimile.
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