DjGiostra cit.:
Io (E non solo io) sostengo che un dio onnipotente perfetto e misericordioso
non puo' aver creato un mondo totalemente imperfetto e che non sa cosa
sia la misericordia ! PUNTO.
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Tempo fa era venuta anche a me questa tua riflessione.
Poi mi son detto: ma chi o che cosa sarebbe questo dio, un'essenza che sa fare di tutto,
dal creare materia e creature "viventi" dal nulla, al distruggere ciò che non gli pare riuscito
di suo gradimento (o che comunque gli va di distruggere)?
La definizione di "onnipotente e perfetto" l'abbiamo assorbita da insegnamenti "autorevoli"
che, allora (quando ce l'hanno insegnato), non si potevano mettere in discussione.
Definire onnipotente direi che è comprensibile che vuol dire che può fare tutto;
Con "perfetto" però, esprimiamo una valutazione che scaturisce dalle nostre
esperienze umane, personali e, lo sappiamo perfettamente, limitate alle nostre
capacità di comprensione.
Secondo me, perciò, la definizione di "perfetto" è solo e unicamente nostra, di esseri umani
"limitati".
Perchè definiamo "perfetto" un atto, un uomo, un capolavoro?
è perchè abbiamo dei termini di riferimento "nostri" tangibili con i nostri sensi, le nostre
capacità e nostri gusti, in base ai quali definiamo "perfetto" ciò che esaminiamo e troviamo tale secondo noi.
Possiamo comparare, confrontare a qualcosa di conosciuto un qualcosa di sconosciuto, di
natura quasi certamente diversa dalla nostra natura umana?
Intendo dire che se abbiamo dei riferimenti conosciuti di tutti i termini in oggetto, possiamo fare confronti e valutazioni "oggettive".
In mancanza di anche solo uno dei dati (chi o cosa è dio?) non mi sentirei in grado di
valutare se esso sia perfetto o non perfetto, giusto o sbagliato, buono o cattivo.
Se "il barba" c'è, può quindi interessarsi o disinteressarsi di noi a suo piacimento, che ci
piaccia o meno, ricordandoci che il concetto di "perfetto" è strettamente dal nostro punto
di vista e non necessariamente dal "suo".
Se "il barba" non c'è, ci stiamo "litigando" (come umani) su questioni di tifo (le religioni).
Ciò che ricade sotto i nostri sensi, o rientra nel nostro saper sentire è tutto ciò su cui
possiamo "lavorare" per renderci l'esistenza più gradevole o accettabile.
mon bavardage
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ciao