Citazione:
Timeo parla dell'origine dell' universo.
Distingue tra essere e divenire.
Il primo immobile, attingibile dal puro pensiero, il secondo mutevole e percepibile con i sensi.
Distingue una terza specie “difficile ed oscura” ma necessaria alla creazione. La chiama “substrato”, “madre”, “sito”, “accoglitrice” di ogni cosa.
Per essa il divenire uscì dal kaos, per essa si attuò la genesi dei quattro corpi detti elementi, che in realtà non sono che aggregati mutevoli della materia, composta di elementi più semplici di forma triangolare: dal triangolo infatti si formano le figure stereometriche di cui si servirono gli dei per costruire i quattro corpi:
il cubo per la terra, l'icosaedro regolare per l'acqua, l'ottaedro regolare per l'aria, il tetraedro regolare per il fuoco.
E'interessante questo rimando al fuoco, elemento centrale della grande opera.
Anche la piramide è associata al fuoco.
Il fuoco rubato da Prometeo agli Dei e donato agli uomini.
la conoscenza data agli uomini da Lucifero, il portatore di Luce.
Fuoco associato al Sole all'adorazione del Sole.
Dimmi un po' TAD, PERCHE' hai parlato del tetraedro?
Visto molti tuoi interventi sarebbe VERAMENTE INTERESSANTE saperlo.
Intanto sono sicuro che questo ti piacerà
Prometeo è un personaggio di misteriosa vastità.
È il protettore degli uomini, un semidio una via di mezzo tra l'Arcangelo, strumento della potenza divina e Adamo, punito da Dio per aver voluto gustare il frutto dell'albero della conoscenza.
Prometeo è il protettore degli uomini, rappresenta il loro genio inventivo e le illimitate capacità speculative del loro ingegno.
Non cerca la “sapienza”, poiché è più sapiente di Giove, tanto da potergli preannunciare la fine, ma, attraverso la sapienza, vuole giungere all'essenza del divino e dell'eterno, al dominio del mondo dello spirito, simboleggiato dal fuoco. Prometeo non è un uomo ma l'espressione universale del genio umano, che mai soddisfatto della meta raggiunta, sale di conquista in conquista e lotta contro i limiti imposti dal Fato.
È un ribelle e contiene tutta la maestà di una ribellione che non potrà mai essere vinta, perché è la manifestazione essenziale della libertà dello spirito umano, ma che non sarà mai vincitrice perché non può infrangere l'ordine delle cose, che pure comprende.
“Il Signore viene con il fuoco, i suoi carri sono come il turbine.” (Isaia)
Il fuoco è davvero una parola-chiave, tuttavia non è essenziale capire tutto ciò che riguarda le diverse norme e misure, regole e regolamenti che devono essere procurati dagli dei o dagli eroi destinati ad aprire nuove vie. Prometeo, nell'antico mito, salì al cielo a rubare la Vita eterna, cioè il fuoco divino dell'Alef, che mai si consuma, per donarla all'Uomo.
Ma l'Uomo con la sua vista sdoppiata, spezzò in due parti quel dono.
La Vita non tollera di essere divisa e reagisce attraverso il dolore ad ogni mutilazione. Questa funzione rappresenta quindi, la dolorosa reazione che si manifesta quando il flusso vitale, la grande pulsione, viene arrestato.
Da questo squilibrio nascono la malattia e il dolore rappresentati dall'incatenamento di Prometeo alla roccia e dall'aquila che lo strazia.
Di uguale significato è la rappresentazione simbolica del patibolo e quella della croce di Gesù.