Considero, forse mi sbaglio, tutta la spiritualità non religiosa - comunemente intesa - una risposta fai da te alla religione. Una soddisfazione in stile "la volpe e l'uva" di un bisogno che però, al contrario di come la si pensa, non è naturale dell'uomo ma creato dalla presenza della religione nella società.
Ci sono quelli che la religione l'hanno rifiutata, per un qualsiasi motivo, ma non hanno perso il "bisogno" di spiritualità e tentano di soddisfarlo in qualche altro modo; e ci sono quelli che, pur non essendo mai stati religiosi e non disposti ad esserlo, si sentono comunque in dovere, per emulazione o spinti dalla pressione sociale, di cercare un lato spirituale.
Io personalmente non sono pompato verso la trascendenza proprio da nulla e per nulla.
Montanelli era un ateo devoto, quanto di più triste esista.
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