Penso che tutti siamo d’accordo sul fatto che bisogna rispettare i sentimenti altrui. Al limite, sarei disposto anche a lasciare che la vecchina devota, che per un’intera vita ha creduto a falsità, continui a credere a quelle falsità, perché non avrebbe senso turbarla. Ma alle persone giovani, sveglie, colte o presunte tali e, soprattutto, oneste intellettualmente, bisogna dire le cose come stanno. Permettete che le riassuma: 1) ci furono molti ribelli in Galilea, in quel periodo di turbolenze politiche, e molti furono giustiziati, con un palo di tortura come si usava all’epoca; 2) Gesù fu uno dei tanti, era discepolo del Battista, ma volle prendere il suo posto; 3) ci riuscì quando al Battista mozzarono il capo, senza rendersi conto che si stava candidando a fare una fine ben peggiore di suo cugino; 4) Gesù mirava a prendere il comando politico della Giudea e al momento opportuno avrebbe preso le armi insieme agli Zeloti, per scacciare i romani; 5) i quali, su istigazione del clero, non gliela perdonarono; 6) in nessun caso Gesù aveva in mente l’intera umanità da redimere e “salvare”, ma mirava più modestamente alle sue genti di Palestina; 7) ciò che è stato detto nei vangeli sinottici è stato in gran parte manipolato; 8) il vero artefice del cristianesimo fu Saulo di Tarso, che Gesù non lo aveva mai conosciuto, che parlava per sentito dire e che ellenizzò la dottrina predicata dal Maestro per renderla esportabile. 9) Il resto è storia nota, o quasi.
Se c’è qualcosa che non quadra con quanto su esposto sono disposto ad apportare modifiche. Grazie a tutti.
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