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  Il diluvio

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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Il diluvio
#61
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Clorofilla ha scritto:
Mi sembra un pò infantile fare gli indispettiti. La tiritera del "non lo ripeto più" e comapgnia bella, mi sembra ormai un pò un clichè di chi poi non riesce a portare argomentazioni più approfondite.

Qui si fa la geologia a modo mio.
Gli strani fenomeni del Mar morto sono strani perchè si vuole continuare a vederli strani, senza considerare che il pianeta è pieno di luoghi particolari, con i loro bravi fenomeni geologici e climatici.

La zona della Rift è una zona geologicamente particolare ed attiva. Siamo all'incrocio di alcune placche tettoniche. Poi se tu vuoi ignorare la geologia, la geomorfologia, la climatologia fai pure, a me non ne viene niente.
Sta di fatto che il clima nella zona del Mar Morto (e non solo quella zona li in quel paese) è caldo e arido, con piogge poco abbondanti. Il Mar morto è in una depressione sotto il livello del mare, è in una zona ricca di minerali e sali, non ha fiumi in uscita ma solo in entrata, il Giordano, subisce molta evaporazione, è una zona termale...
Proabilmente, essendoci anche la presenza di monti, l'acqua viene scaricata li, per il fenomeno dello Stau-Phon e la massa di aria che arriva in quella zona è povera di umidità.

Poi io continuo a capire poco in cosa consista questa vetrificazione, se mi devo immagianare qualcosa simile a pasta di vetro, ossidiana o altro. I due geologi hanno capito che pietra è, le hanno dato un nome, l'ahhno classificata??
Se mi si parla di fondale vetroso e rovine con pietre vetrificate, anche il resto del territorio neii dintorni di queste rovine è vetrificato??? Se c'è stata un'esplosione e calore non credo che solo gli edifici si siano "cotti"!


Si hai ragione STAI facendo geologia a modo tuo.
E non prendere in giro con gli 'indispettiti' che tu stai facendo un gioco ancora più infantile... quello di non leggere le risposte, ripetere le domande, per far ripetere le risposte che non leggerai.
Hai già fatto perdere troppo tempo.
Prenditi un libro e studia.
Inviato il: 24/10/2008 12:09
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  •  buiore
      buiore
Re: Il diluvio
#62
Ho qualche dubbio
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Citazione:

redna ha scritto:
Probabilmente buoire, non hai seguito tutti altri forum fatti sull'argomento. Mi pare di capire che qualcuno si diverta a farci continuare a scrivere le STESSE cose, senza nemmeno proseguire in una discussione che potrebbe portare a risultati più consistenti.
Hai scambiato probabilmente per aggressività una certa stizza, quella di vedere utenti che, bollando il tutto come infantilismo, degli altri, frena in modo evidente la stessa discussione.


Stizza ben comprensibile e condivisibile.... ma allora se te come altri avete questa "sensazione" ignorate tali "trappole" create ad arte ed andiamo avanti. Ignoratelo..........
Ma non cadiamo nel becero....se no è la fine.
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Non sopporto i Debunkers di professione.
Inviato il: 24/10/2008 14:09
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  •  ahmbar
      ahmbar
Re: Il diluvio
#63
Dubito ormai di tutto
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Da Milano
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Non e' questione di trappole o provocazioni
Clorofilla rappresenta uno dei motivi per cui, nel 2008, siamo ancora qui ad essere considerati eretici, alternativi o, come ho appena scoperto, romantici :le metti davanti agli occhi 3 testimonianze enormi, inoppugnabili ed indiscutibili che qualcuno migliaia di anni fa' ne sapeva piu' di noi?
Non riesce ad affrontare l'argomento, lo nega, lo sminuisce...non puo' vederlo, deve ignorarlo per forza


Ma qui non siamo su di un libro di testo scolastico, Clorofilla, e se scrivi su Luogocomune di non credere ad una civilta' precedente superiore alla nostra con quei sassolini ci devi fare i conti, lascia stare le vetrificazioni, il mar Morto e quant'altro, parliamo delle pietre di Balbek



Chi era in grado di muovere certi pesi?
Noi non lo siamo ancora
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FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 24/10/2008 15:12
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  •  redna
      redna
Re: Il diluvio
#64
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
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da wikipedia:


Citazione:
Le origini di Baalbek risalgono a due insediamenti cananei che gli scavi archeologici sotto il tempio di Giove hanno permesso di identificare come databili all'età del bronzo antica (2900-2300 a.C.) e media (1900-1600 a.C.). L'etimologia del toponimo è legata al sostantivo báʿal o bēl che in varie lingue dell'area semitica nord-occidentale (come l'ebraico, il cananeo, e l'accadico) significa "signore". Il termine Baalbek significherebbe dunque "signore della Bekaa" e sarebbe probabilmente da correlarsi all' oracolo e al santuario dedicato al dio Baal o Bēl (spesso identificato come Hadad, dio del sole, della tempesta e della fertilità della terra) e ad Anat, dea della violenza e della guerra, sorella e consorte di Baal (più tardi identificata con Astarte), forse associati a Tammuz (più tardi identificato con Adone), dio della rigenerazione primaverile. Le pratiche religiose di questi templi contemplavano probabilmente, come in altre realtà culturali contigue, la prostituzione sacra, i sacrifici animali (e forse anche umani) e le offerte rituali di bevande alle divinità. La città, pur situata in una posizione favorevole dal punto di vista strategico, in prossimità delle sorgenti dei fiumi Lītānī e Oronte, non ebbe comunque, almeno inizialmente, un importante valore commerciale e strategico, non venendo menzionata da fonti coeve egiziane o assire. Anche l'identificazione con la biblica Baal-Gad (Libro di Giosuè 11,17; 12,7), rammentata come il limite settentrionale delle conquiste di Giosuè, viene oggi contestata, sostenendo piuttosto che la località biblica si debba identificare con la cittadina di Ḥāṣbayyā, nel sud-est del Libano, oppure con Bāniyās (l'antica Cesarea di Filippo), sulle alture del Golan.



http://www.satorws.com/baalbek.htm

qui vengono descritte le mura ciclopiche di baalbeck.
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 24/10/2008 15:38
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  •  Clorofilla
      Clorofilla
Re: Il diluvio
#65
Mi sento vacillare
Iscritto il: 6/7/2006
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Sarò pure io che non leggo, ma mi pare di avere ribattuto alle cose che avete scritto.

Allora, anche durante un'esplosione nucleare, visto il calore in gioco ed il dissesto che provoca, si formano residui vetrosi, la trinitite.
C'è o non c'è la trinitite in quel luogo?
Voi parlate sempre in termini generici di tante cose o di misteri fitti come funghi. Chi mi paventa il mar morto come un luogo stranissimo ed impossibile perchè è salino ecc..., chi mi dice che dopo la galciazione l'acqua copriva quasi tutta la terra, chi mi dice di fondali vetrificati e stop ecc... ecc...
Credo che sia inutile nascondersi dietro ad un dito no? Nozioni sbagliate o inframezzate di cose vere e meno vere o poco approfondite ne avete dette. Mi sembra sempre poco maturo non riconoscere ciò e passare sopra, spostando l'attenzione sull'interlocutore che "non vuol vedere" o "non vuol leggere", mentre sulle lacune proprie a quanto pare è più comodo soprassedere.

Sui possibili sistemi di costruzione del passato sto cercando di dare un'occhiata.

Magari sbaglio io, ma quando sento parlare di civiltà tecnologica, mi viene un pò da fare il paragone con noi oggi. Se poi devo considerare gli extraterrestri...E quindi sono un pò sorpresa di vedere solo rovine di pietra, anche se presentano dei problemi di grandezza e pesantezza.
Inviato il: 24/10/2008 15:49
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  •  buiore
      buiore
Re: Il diluvio
#66
Ho qualche dubbio
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Citazione:

Chi era in grado di muovere certi pesi?
Noi non lo siamo ancora....


In merito alla questione dei super-macigni, di cui abbiamo numerose testimonianze sparse in tutto il mondo proverei a spostare l'attenzione di questo consesso su altre possibili soluzioni.

Io che mi ritengo persona pratica e razionale, di fronte alla nostra impossibilità di costruire macchine in grado di "gestire" tali masse mi sono chiesto se può esistere un altro modo per "ottenere" questi stessi risultati senza scomodare energie psico-fisiche, navi spaziali, onde sonore e altro. Qualcosa di "concretamente" fattibile.

Sono rimasto affascinato dalla ipotesi avanzata da un francese che questi massi (come quelli delle piramidi) siano stati in realtà "fabbricati" sul posto.
Da quello che so, addirittura, il prodotto ottenuto da questo studioso è commercializzato ed impiegato nell'edilizia in francia.

Qualcuno ne sa qualcosa? Cosa ne pensate?
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Inviato il: 24/10/2008 15:51
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  •  redna
      redna
Re: Il diluvio
#67
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Voi parlate sempre in termini generici di tante cose o di misteri fitti come funghi. Chi mi paventa il mar morto come un luogo stranissimo ed impossibile perchè è salino ecc..., chi mi dice che dopo la galciazione l'acqua copriva quasi tutta la terra, chi mi dice di fondali vetrificati e stop ecc... ecc...


Quali sono i misteri fitti come funghi?
Quelli che ti proponiamo o quelli ai quali ufficialmente NON viene data alcuna speigazione?
Se credi agli studi attuali ufficiali allora resti alle piramidi che sono delle tombe, resti all'ufficialità che la civiltà d'egitto è nata (come un fungo nel deserto...?) dal nulla, resti alle loro 'storie' e buonanotte ai suonatori...

Se non vuoi sentir ragione, vai a trovare le ragioni altrove.


Citazione:
Credo che sia inutile nascondersi dietro ad un dito no? Nozioni sbagliate o inframezzate di cose vere e meno vere o poco approfondite ne avete dette. Mi sembra sempre poco maturo non riconoscere ciò e passare sopra, spostando l'attenzione sull'interlocutore che "non vuol vedere" o "non vuol leggere", mentre sulle lacune proprie a quanto pare è più comodo soprassedere.


Ti sei mai messa a guardare se veramente quello che ti dice l'archeologia ufficiale corrisponde al vero? Solo dopo potresti vedere se è il caso di dare una occhiata agli 'alternativi' e a quello che dicono.
Le prove se te le da la storia/scienza/archeologia ufficiale perchè andare a cercare qualcosa da altri ai quali si dice, a priori, che non ci sono prove, che non si approfondisce, che si danno anche nozioni sbagliate!?

Se qui è poco maturo non dare(come dici tu) spiegazioni sarà allora maturo dare spiegazioni ERRATE e imbeccare tutti che le piramidi sono tombe...ecc.ecc...e che dal cielo con le astronavi 450.000 anni fa NESSUNO poteva farcela ad arrivare (e ancora meno nel sud dell'irak...per giunta).

buiore

Citazione:
Sono rimasto affascinato dalla ipotesi avanzata da un francese che questi massi (come quelli delle piramidi) siano stati in realtà "fabbricati" sul posto. Da quello che so, addirittura, il prodotto ottenuto da questo studioso è commercializzato ed impiegato nell'edilizia in francia. Qualcuno ne sa qualcosa? Cosa ne pensate?


Ho sentito anch'io questa notizia. Questa teoria è stata fatta proprio perchè in un masso delle piramidi è stato rinvenuto un capello, quindi sono arrivati alla conclusione che era un impasto.
Al momento non ho trovato link, non appena trovo qualcosa lo incollo.
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 24/10/2008 16:05
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  •  ahmbar
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Re: Il diluvio
#68
Dubito ormai di tutto
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Clorofilla, attendo di vedere se sei onesta nelle tue disamine o se sei qui a fare la cicappina della situazione

Ammesso (e non concesso) che certe conclusioni siano errate e che certi aspetti geografici abbiano spiegazioni diverse, restano sempre i 3 pietroni a farti segnali sbracciandosi e cercando invano di richiamare la tua attenzione
Li vedi? Sono sempre li' a dirci "Ehi! Noi eravamo qui molto, ma molto prima dello sviluppo dell'ingegneria, chi si sta nascondendo dietro ad un dito?"


Buiore Citazione:
Sono rimasto affascinato dalla ipotesi avanzata da un francese che questi massi (come quelli delle piramidi) siano stati in realtà "fabbricati" sul posto. Da quello che so, addirittura, il prodotto ottenuto da questo studioso è commercializzato ed impiegato nell'edilizia in francia.

Era una delle ipotesi avanzate a Voyager (ancora quando era su La7, se non erro) che esistesse una certa erba che "scioglieva" il calcare, permettendone poi l'inserimento dentro cubi preformati di legno e risolidificata non ricordo come

Potrebbe essere, ma abbiamo testimonianze ovunque che i nostri ante-antenati lavorassero i macigni e le pietre come pareva a loro, e non avessero nessun problema a farlo, calcare o granito che fosse





Personalmente ritengo piu' valida l'ipotesi che avessero trovato il modo di "interagire" con le pietre mediante vibrazioni o suoni, annullandone il peso e/o rendendole "malleabili"

Ho letto di recenti esperimenti fatti in questa direzione che hanno dato esiti positivi Il suono per annullare il peso, e ricordo i racconti che circondavano Edward Leedskalnin ed il suo fantascientifico Coral castle




...Costruì, dal 1920 al 1940 circa, una grande abitazione di corallo su 4 ettari di terra, ma la cosa strabiliante è che la fece tutto da solo! Non si fece aiutare da nessuno. Lavorava solamente di notte e quando venivano a trovarlo, sospendeva temporaneamente i lavori, per poi continuare quando i suoi ospiti se ne andavano. Quando vi lavorava, da lontano si potevano scorgere solamente lampi nel buio della notte provenire dal sito in costruzione. Edward Leedskalnin, alto solamente 1 metro e 52 centimetri, pesante solamente circa 50 kg, era misteriosamente capace di sollevare pietre pesanti diverse tonnellate (fino a 30 t.), modellarle e collocarle, anche in bilico, in punti impervi. Un esempio su tutti, il grande modello di Saturno, pesante 18 tonnellate, posto ad una certa altezza, su un muro spesso solo 90 cm. Si pensa che Edward fosse capace di sollevare queste pietre, utilizzando una forza a noi sconosciuta. Lui stesso, affermò di usare la stessa tecnica usata dai costruttori delle piramidi! Ma non rivelò mai niente di più
Un castello di corallo
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FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 24/10/2008 19:04
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  •  Pyter
      Pyter
Re: Il diluvio
#69
Sono certo di non sapere
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A proposito della teoria della trinitrite, confermo quanto detto da clorofilla.
Esistono anche dei video con le prove di tutto ciò:

I - Lo chiamavano Trinitite.
II - Continuavano a chiamarlo Trinitite.

In tutti e due c'è molta Trinitite e anche un Mare di Morti.


Passando alle cose serie:

Che le frequenze e i suoni possano avere effetti sulla materia è del tutto probabile. Pensiamo alla materia, a come è fatta e agli atomi.
Sappiamo che gli atomi non sono fatti così come ce lo dicono i disegnini dei libri di fisica, con un nucleo e gli elettroni intorno, ma con un nucleo e una serie di livelli energetici posti uno accanto all'altro, e che se sollecitati
scambiano energia da un livello e l'altro alterandone quindi l'equilibrio.
E cos'altro è il suono, la musica, se non un insieme di frequenze che potrebbe così entrare in sintonia con la materia, "alleggerendola" e rendendola malleabile?

Alcune settimane fa ho letto di alcuni viticoltori che aumentano la produzione di uva con la musica di Mozart. Non so quanto ci sia di vero, ma il fatto che si tenti di farlo è già un primo indizio che qualche teoria al riguardo c'è.
_________________
"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 24/10/2008 21:14
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Il diluvio
#70
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Clorofilla ha scritto:
Sarò pure io che non leggo, ma mi pare di avere ribattuto alle cose che avete scritto.

Allora, anche durante un'esplosione nucleare, visto il calore in gioco ed il dissesto che provoca, si formano residui vetrosi, la trinitite.
C'è o non c'è la trinitite in quel luogo?
Voi parlate sempre in termini generici di tante cose o di misteri fitti come funghi. Chi mi paventa il mar morto come un luogo stranissimo ed impossibile perchè è salino ecc..., chi mi dice che dopo la galciazione l'acqua copriva quasi tutta la terra, chi mi dice di fondali vetrificati e stop ecc... ecc...
Credo che sia inutile nascondersi dietro ad un dito no? Nozioni sbagliate o inframezzate di cose vere e meno vere o poco approfondite ne avete dette. Mi sembra sempre poco maturo non riconoscere ciò e passare sopra, spostando l'attenzione sull'interlocutore che "non vuol vedere" o "non vuol leggere", mentre sulle lacune proprie a quanto pare è più comodo soprassedere.

Sui possibili sistemi di costruzione del passato sto cercando di dare un'occhiata.

Magari sbaglio io, ma quando sento parlare di civiltà tecnologica, mi viene un pò da fare il paragone con noi oggi. Se poi devo considerare gli extraterrestri...E quindi sono un pò sorpresa di vedere solo rovine di pietra, anche se presentano dei problemi di grandezza e pesantezza.


Le trinititi son esattamente il corrispettivo delle tectiti.
Premesso che le trinititi son state prodotte nell' esperimento Trinity nel 45, di colore verde poichè il terreno coinvolto nella fusione conteneva feldspato, son assieme alle tectiti le rocce più secche del pianeta.
Possono essere prodotte, come le tectiti, solo con altissime pressioni e temperature. Sono, esattamente come le tectiti, residui vetrosi prodotti dalla fusione della silice.

Le tectiti sono oggetti vetrosi che vengono purtroppo ancora definiti 'naturali'. Sono costituiti da silicati fusi ad alta temperatura e secondo la maggior parte degli scienziati si sono formati dall' impatto di grandi meteoriti sulla superficie terrestre. Hanno un contenuto d' acqua dello 0.005%. Questo fatto è controverso perchè quasi tutti i crateri da impatto in cui son stati rilevate tectiti son sott' acqua e lo erano al momento della formazione.
Le tectiti che si trovano intorno al mar morto e nella penisola del Sinai sono le UNICHE tectiti 'a cielo aperto' trovate. Le eruzioni vulcaniche, per esempio, non producono tectiti (questo va specificato perchè alcuni dicono che le tectiti del mar morto son state causate dall' esplosione vulcanica di Thera).
Il processo di produzione della tectite prevede temperature e pressioni normalmente non presenti in natura sulla terra.

E' usanza che i visitatori del mar morto e del sinai si portino a casa una pietrolina di tectite, nonostante questo ce ne son ancora a migliaia sparse per terra...
Da dove vengono? Direi da una esplosione atomica.
Ti si parla del mar morto non perchè é salino, ma perchè é l' unico lago al mondo con quelle caratteristiche. Sei tu che hai tirato fuori la motivazione della Rift valley, e anche tu come quelli prima di te, l' hai tirata fuori a sproposito. Anche tu come loro hai ignorato che in tutta la ampiezza di quella faglia solo il mar morto ha:
-tectiti tutte intorno
-resti di costruzioni su un lato
-un dislivello regolare di 400 metri
-un tasso di salinità del 70% (se non erro)
-radioattività anomala


X quanto riguarda le tecnologie ti ho già risposto e hai glissato con poco stile:
ti ho parlato di:
-armi atomiche (nell' erra epos e nella mahabarata)
-fertilizzazione in vitro (nella enuma elish)
-clonazione
-produzione di leghe di metalli

e aggiungo:

-estrazione mineraria 300 mila anni fa (reperti nello swaziland e in tanzania)
-costruzione di dighe e canali
-orinetamento dei megaliti con equinozi e solstizi
-creazione di calendari (il più antico: 3760 a.C.)

ne vuoi altri di esempi o inizi finalmente a rispondere a questi?
Inviato il: 24/10/2008 23:26
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Re: Il diluvio
#71
Ho qualche dubbio
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ahmbar ha scritto:
................
Era una delle ipotesi avanzate a Voyager (ancora quando era su La7, se non erro) che esistesse una certa erba che "scioglieva" il calcare, permettendone poi l'inserimento dentro cubi preformati di legno e risolidificata non ricordo come
Potrebbe essere, ma abbiamo testimonianze ovunque che i nostri ante-antenati lavorassero i macigni e le pietre come pareva a loro, e non avessero nessun problema a farlo, calcare o granito che fosse


Il francese in questione non credo abbia usato erbe che sciolgono.

Teniamo conto, se la notizia qualcuno riesce a confermarla, che al di là della dimostrazione che questa potrebbe essere "la" soluzione razionalmente accettabile, con questa formula sono andati in "produzione" industriale.
Cioè, sempre che sia confermata, è possibile acquistare un sacco di questo roba come si acquista cemento, intonaco civile o altro.
Questo è molto importante. Da tenere di conto.
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Inviato il: 25/10/2008 9:11
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  •  redna
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Re: Il diluvio
#72
Sono certo di non sapere
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Impatto fra i due fiumi (il Tigri e l'Eufrate)
http://www.edicolaweb.net/am_0105a.htm


Citazione:
Più di seimila anni fa, in Irak, non molto lontano dalla confluenza del Tigri e dell’Eufrate, un frammento di roccia cosmica impattò con il pianeta provocando una catastrofe d’inaudite proporzioni.
La clamorosa scoperta, effettuata dal geologo Sharad Master dell’Università di Witwatersrand, Johannesburg, pubblicata in un recente numero della rivista "Meteoritics & Planetary Science", è stata possibile analizzando foto satellitari dell’area.
Dopo l’impatto, avvenuto in una zona coperta da acque poco profonde, la terra ricoprì il luogo del cratere sul quale si formò un lago. Oggi il lago è stato prosciugato, ed il cratere è riaffiorato rendendo plausibile ciò che scienziati e archeologi immaginavano già da qualche tempo.
L’impatto avvenne verso il 2500 a.C. all’epoca in cui caddero i primi grandi imperi della storia, l’Antico regno in Egitto e il regno di Sargon di Akkad in Mesopotamia. Intere città furono rase al suolo o incendiate, da Troia a Byblos a Ugarit a Gerico. Altre furono improvvisamente abbandonate, come i molti centri della Siria settentrionale e dell’Anatolia.
Nel 1948 l’archeologo Schaeffer fu il primo a sostenere la tesi di una colossale catastrofe naturale che sconvolse il Mediterraneo. La sua idea non fu accettata dall’Establishment accademico e, soltanto oggi, grazie agli studi d’alcuni scienziati, analizzando vari luoghi del Medio Oriente, fino al golfo dell’Oman, hanno concluso che davvero attorno al 2500 a.C. iniziò una grandissima siccità, con venti fortissimi che spazzarono via ogni cosa.
La soluzione del mistero oggi sembra contenuta in quest’eccezionale scoperta e nella lettura dell’affascinante di alcuni documenti che soltanto ora hanno senso, alla luce della scoperta della grande catastrofe che generò nell’umanità un timore profondo per la punizione divina.
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Inviato il: 25/10/2008 16:26
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  •  Clorofilla
      Clorofilla
Re: Il diluvio
#73
Mi sento vacillare
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Noto una discrepanza nell anotizia sopra. Si parla di 6000 anni o più fa. per l'impatto per poi dire che solo nel 2500 a.c. l'impatto deve essere avvenuto.

Le tectiti e la trinitite non sono esattamente la stessa cosa, anche se c'è similitudine nella composizione. Non dimentichiamoci la presenza di radionuclidi visto che la trinitite si forma con un'esplosione nucleare!!! Inoltre non mi pareva che la forma della trinitite corrispondesse in tutto e per tutto alle teciti, le quali ultime sono spesso anche nere, non solo verdi, ed hanno spesso forma aerodinamica.
Dove sarebbe poi il segno dell'esposione avvenuta?

Poi ancora non capisco cosa c'entri la salinità del M. Morto, fenomeno conosciuto e spiegato con cause climatiche e geologiche, con il problema della distruzione di queste città evolute e l'esplosione nucleare.

Ho dubbi sull'esistenza della radioattività. Se fosse alta dubito poi che sarebbe una località turistica.

per quanto riguarda la teoria delle pietre impastate ed indurite, direi che un geologo dovrebbe essere in grado di capire se si tratta di roccia naturale o artificiale visto che le rocce sono conosciute e catalogate, osservate al microscopio nella loro struttura minerale (forma dei cristalli) e composizione mineralogica, presenza di microfossli.... Per cui, se pur interessante, si dovrebbe aver già capito di cosa si tratta.
Inviato il: 25/10/2008 19:36
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Re: Il diluvio
#74
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Noto una discrepanza nell anotizia sopra. Si parla di 6000 anni o più fa. per l'impatto per poi dire che solo nel 2500 a.c. l'impatto deve essere avvenuto.


ho notato anche io questo. Ma sorvolando questo si parla di un impatto nel sud dell'irak di un meteorite che ha sommerso le terre circostanti.



Citazione:
Dove sarebbe poi il segno dell'esposione avvenuta?


Nel centro del deserto sinai dal satellite ci può vedere una macchia scura, diversamente dal tutto il resto del deserto che è chiaro.
E'stato proprio in quel luogo che è avvenuta l'esplosione.
Poi il vento radiottivo è arrivato fino a sodoma e gomorra (l'evento è descritto nella bibbia) e le ha distrutte. Le due città erano proprio sul mar morto.


Citazione:
Ho dubbi sull'esistenza della radioattività. Se fosse alta dubito poi che sarebbe una località turistica.


Se si considerano gli anni che sono passati la radioattività dovrebbe essere per forza di cose bassa.
Altrimenti in giappone, dopo due atomiche di non molti anni fa, dovrebbero essere tutti morti



Citazione:
visto che le rocce sono conosciute e catalogate, osservate al microscopio nella loro struttura minerale (forma dei cristalli) e composizione mineralogica, presenza di microfossli.... Per cui, se pur interessante, si dovrebbe aver già capito di cosa si tratta.


Ci sono sia le rocce conosciute e catologate ma ce ne sono delle altre delle quali non si sa nulla, delle altre che non sono terrestri ....queste nella piramide.
Non è mai scontato che la scienza sappia tutto.
Se lo sapesse non ci sarebbero tante cose che ci tengono nascoste.
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Inviato il: 25/10/2008 21:30
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Il diluvio
#75
Sono certo di non sapere
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Faccio un paio di precisazioni. Nei testi non si parla di UNA esplosione atomica ma di ben SETTE armi, di cui 3 erano assimilabili alle bombe, le altre 4 erano da esse sprigionate.
I testi (Epica di Erra e le lamentazioni di Uruk) recitano:
"una grande tempesta dal cielo, una tempesta velenosa, coperto era il cielo: di giorno il sole era invisibile, e la notte non brillavano le stelle"

e ancora "Il vento del male sorprese l' uomo: le bocche piene di sangue, le unghie che cadono, i suoi icchi in lacrime velenose, la faccia resa bianca dal vento del male"

e ancora: "Le acque dei fiumi di Sumer sono ora cattive, portano la morte a chi beve" e poi "Ishum dal cielo il monte spazzò via con la sua mano... [...] allora Erra, per imitarlo, le città del lago colpisse: il vento del male sprigionò sulle città".
E la dichiarazione di Erra: "le montagne appiattirò, le città dell' uomo dalla testa nera avvelenerò... porterò loro fuoco e zolfo, e nessun animale nè albero risparmierò"
E poi 'parla' alle 7 armi, alcune righe son mancanti:
alla seconda disse: tu brucia come fiamma,
alla terza: sii come il fiero leone che aggredisce
alla quarta: fai che la montagna collassi al tuo colpo (!!)
alla quinta: Colpisci come il vento, ai limiti della terra
alla sesta: diffonditi ovunque come il diluvio e non risparmiare nessuno
la settima poi caricò con veleno temibile e le disse: vai e distruggi ciò che vive.

Il monte di cui si parla sia nel lamento di Uruk sia nella erra epos é la frattura che ha fatto notare redna, sta nel sinai.
Il 'vento del male' (radioattivo) che si liberò si mosse verso est e devastò sumer.
Questo fu l' attacco di Ishum (ninurta) al quale seguì l' attacco di Erra (Nergal) direttamente 'sulle città del lago' (sodoma e gomorra sul mar morto) con conseguente altro vento del male (radioattivo).
Inviato il: 25/10/2008 21:55
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  •  Clorofilla
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Re: Il diluvio
#76
Mi sento vacillare
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Mi par strano che un meteroite abbia causato un così vasto danno radioattivo.
Le metoriti, vagando nello spazio, possono avere reazioni con i raggi cosmici e formare alcuni isotopi radioattivi, ma non sono tali da creare problemi una volta raccolto il meteorite a terra, perchè la radiaottività è bassissima, rilevabile soprattutto in laboratorio. Ma anche se questo meteorite caduto nella zona del mar morto, grande non si sa quanto, ha prodotto un impatto creando dei danni alle popolazioni circostanti, direi che più che la radioattività è stato l'impatto stesso, i frammenti staccatisi ecc...
Se il metorite fosse stato grande da provocare un cratere tipo il Meteor crater in America, penso inoltre che quella sarebbe diventata un'altra zona famosa a testimonianza di certi eventi.

Per quanto riguarda la foto del deserto del Sinai, non avendola sotto gli occhi potrei dire che, visti i vari tipi di rilevamento, la prospettiva, l'angolazione col sole, il diverso assorbimento della luce ed irraggiamento degli oggetti al suolo, contrasti, foto a colori o in bianco e nero...che potrebbe trattarsi non di un cratere, ma di una macchia di vegetazione (oasi) ad esempio, oppur acqua, spacciati per altro. Dico questo tanto per fare l'avvocato del diavolo.

Per le pietre delle piramidi, mi pareva di ricordare anche la presenza di fossili nel calcare.
Ho trovato, sempre sull'argomento delle pietre fatte da impasti, questo link. Tanto per curiosità:

Pitre piramidi

Io comunque in casa ho il libro di quei due geologi che si sono accupati della geologia relativa al diluvio. Appena ho un poco di tempo gli darò un'occhiata.
Inviato il: 26/10/2008 13:30
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  •  ahmbar
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Re: Il diluvio
#77
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Citazione:

Mi par strano che un meteroite abbia causato un così vasto danno radioattivo.

Non solo strano, credo proprio impossibile
Eppure la radiazione c'e, le tectiti pure e le conferme delle leggende a completare un quadro inspiegabile di esplosioni atomiche anche
Farai anche qui come con le pietruzze di Balbek, distogliendo la testa e l'attenzione?

La foto del cratere di Guelb el Richat le puoi vedere bene qui dalla foto satellitare con due/tre ingrandimenti Cratere, senza dubbio alcuno, ma originato da cosa?


Piu' la scienza progredisce, piu' conferme abbiamo che le leggende sumere raccontano di eventi reali
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FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 26/10/2008 14:26
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  •  Clorofilla
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Re: Il diluvio
#78
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Io non distolgo nulla, conosco i miei limiti e se non so lo dico. Capisco che siano problemi aperti, però un conto è parlare di qualcosa come se si trattasse di verità o crederci fermamente, un conto è parlare di cose anche strane, ma con le dovute cautele o tanto per lasciarsi titillare da curiosità un pò più fantastiche.

Non capisco cosa c'entri il cratere in Mauritania con la foto del cratere nel Sinai di Redna!!!

Scusami se dubito ancora sulla radiazione nel mar Morto, non trovo conferme.
La fonte che ti dice che ci sono radiazioni quale sarebbe?

Volevo fare poi una precisazione sulle tectiti: sono 4 i luoghi, detti strewnfield, dove le tectiti si trovano maggiormente e cioè America (texas e georgia ad es.), cecoslovacchia, asia, detta Australasia e costa d'avorio.
Anche qui non trovo conferme alle tectiti sul mar morto.
Inviato il: 26/10/2008 14:58
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  •  redna
      redna
Re: Il diluvio
#79
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Mi par strano che un meteroite abbia causato un così vasto danno radioattivo.


clorofilla,
quello che ho messo circa una possibiltà del diluvio (si parlava di RRT tradotto come ararat ma potrebbe essere urartu...) nella zona mesopotamica non c'entra con le esplosioni atomiche e il mar morto.
Teniamo diviso questo.

Il diluvio potrebbe essere stato un evento locale (era questo il senso...) ma l'esplosione atomica che ha devastato sumer e sodoma o gomorra sul mar morto è un'altra.


Citazione:
Per quanto riguarda la foto del deserto del Sinai, non avendola sotto gli occhi potrei dire che, visti i vari tipi di rilevamento, la prospettiva, l'angolazione col sole, il diverso assorbimento della luce ed irraggiamento degli oggetti al suolo, contrasti, foto a colori o in bianco e nero...che potrebbe trattarsi non di un cratere, ma di una macchia di vegetazione (oasi) ad esempio, oppur acqua, spacciati per altro. Dico questo tanto per fare l'avvocato del diavolo.


Probabilmente non hai mai visto dal satellite la foto di quel punto nella penisola del sinai.
Macchie di vegetazione in quel punto non ce ne sono e nemmeno acqua.
Bisogna conoscere il perchè delle esplosioni (sitchnite dice che ce ne sono state diverse...) che non è una cosa che descrivono sui libri ufficiiali.
Nello stesso tempo si capirebbe il perchè anche di gerusalemme e del perchè sè stata costruita, come il perchè delle piramidi e del monte ararat.


Citazione:
Farai anche qui come con le pietruzze di Balbek, distogliendo la testa e l'attenzione?


Speriamo che clorofilla non parta dal principio che gli 'alternativi' non è il caso da tenerli in considerazione...


Citazione:
Piu' la scienza progredisce, piu' conferme abbiamo che le leggende sumere raccontano di eventi reali


ahmbar
qualcuno 'preventivamente' ha cercato di occultare il tutto andando sul posto (con la scusa della guerra...) così (per la radiottività della zona...) nessuno va più alla ricerca di reperti o di tavolette da tradurre
... ( e qualche religione (???) non potrebbe esserne 'sollevata'?)


Citazione:
Capisco che siano problemi aperti, però un conto è parlare di qualcosa come se si trattasse di verità o crederci fermamente, un conto è parlare di cose anche strane, ma con le dovute cautele o tanto per lasciarsi titillare da curiosità un pò più fantastiche.


Le cose strane con relativi titillamenti sono cose estremamente concrete solo che nessuno ne parla!
Ora si tratta solo di voler saperne di più o di meno di queste cose...
le verità poi lo sappiamo che sono gli ALTRI ad averle, quindi dove sta il problema?
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Inviato il: 26/10/2008 15:21
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  •  ahmbar
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Re: Il diluvio
#80
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Clorofilla Citazione:
Capisco che siano problemi aperti, però un conto è parlare di qualcosa come se si trattasse di verità o crederci fermamente, un conto è parlare di cose anche strane, ma con le dovute cautele o tanto per lasciarsi titillare da curiosità un pò più fantastiche.


Qui di fantastico si puo' vedere solo come funziona la mente umana
Hai 3 "verita' " da 1200 tonnellate cadauna, noi non siamo in grado di spostarle pero' qualcuno lo ha fatto, eppure non basta a farti scrivere :"Si, e' vero, la presenza di una civilta' evoluta precedente alla nostra e' indubbiamente provata

Cos'e una prova certa per te?
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FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 26/10/2008 16:53
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  •  Davide71
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Re: Il diluvio
#81
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Ciao a tutti: seguo con interesse la discussione, ma noto che non sta portando da nessuna parte.
A mio avviso:
1) "liquidare" il Diluvio Universale come una banale alluvione é assurdo.
2) Credere che i luoghi di cui parla la Genesi si trovino nell'attuale Palestina significa che state ancora brancolando nel buio.
A tutti i cultori di Sitchin consiglio di farsi qualche riflessione sulle opere di Vinci, iniziando magari da qua.
3) credere che l'unica tecnologia possibile e immaginabile sia la nostra significa dare prova di scarsa immaginazione, e non credo che in tali condizioni arriverete mai a concludere qualcosa di definitivo
4) la possibilità che esseri provenienti da altri pianeti interagiscano con noi é ammissibile solo con precise restrizioni (una certa comunanza genetica per esempio)
Comunque devo ammettere che numerose cose interessanti sono saltate fuori in questo periodo. Una delle mie preferite sono le Pietre di Ica, che aggiungerebbero qualche tessera curiosa al puzzle.
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Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
Inviato il: 26/10/2008 18:28
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  •  Clorofilla
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Re: Il diluvio
#82
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L'ipotesi e le ricerche dei due geologi infatti vanno nella direzione del fenomeno locale per il diluvio.

Sarei curiosa di vedere la foto.

Per quanto riguarda il resto, radioattività, bombe nucelari, se devo affidarmi ad un libro scritto dal solito "Mr. Misteri" di turno, bhè...ci sono anche cose che spacciate per strane, hanno poi una spiegazione o teorie pseudoscientifiche che non hanno riscontri, nè comunque sicurezze. Insomma ci vedo il solito specchietto per le allodole ed un mezzo per far soldi, notorietà ecc...

Ci sono ambiguità tipo la presenza di radioattività in una località turistica nonchè termale o la presenza di tectiti e\o trinitite, che non sono esattamente al 100% la stessa cosa....cose dubbie e di dubbia esistenza.

C'è un problema da capire. Ma non è che se non c'è ancora una soluzione allora è automatico e palese che sono stati gli alieni, la telecinesi o i suoni.
La posizione di Ahmbar è troppo ingenua e semplicistica. Anche se fosse, non funziona così. Alla fine è solo credenza propria e mancano delle certezze, una prova, un esperimento simulato che dica che si, certe frequenze sonore sollevano gli oggetti.

Chi mi dice che i massi non sono stati spostati da una scorreggia contemporanea di 5000 uomini??? Il che spiegherebbe anche la nube velenosa!!!
Inviato il: 26/10/2008 19:16
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Re: Il diluvio
#83
Sono certo di non sapere
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Davide71

1) cioè...hai letto quello che è stato scrito negli altri post
2)chi brancola nel buio potresti essere tu, visto che non spieghi il perchè di questo
3)???
4)????

Le pietre di Ica hanno qualcosa a che fare con il diluvio?
Qui il 3d è stato aperto con il titolo: il diluvio.


colorofilla

Citazione:
Chi mi dice che i massi non sono stati spostati da una scorreggia contemporanea di 5000 uomini??? Il che spiegherebbe anche la nube velenosa!!!


la tua conclusione è così interessante che passa immediatamente la voglia di perdere tempo a darti risposta.
Comunque c'era tutta l'aria che potevi arrivare 'solo' a cotanto.
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Inviato il: 26/10/2008 19:28
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  •  Clorofilla
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Re: Il diluvio
#84
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Ma dai, era una battuta!!!
Inviato il: 26/10/2008 19:35
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Re: Il diluvio
#85
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http://www.fmboschetto.it/religione/Genesi/Diluv_2.htm

ome narra lo stesso Ut-napyshti al nipote Gilgamesh, "tutti gli uomini erano divenuti fango"! Vale però la pena di leggere il testo originale, in modo da poter confrontare questo racconto dell'uragano cosmico con quello biblico, letto nell'ipertesto precedente:

« Presi con me tutto quanto avevo, l'intero frutto della mia vita, e lo portai nella barca: la famiglia e tutti i parenti, gli animali dei campi, le bestie del pascolo e le genti da lavoro, imbarcai tutti. (Gen 6,19-21, fonte P; Gen 7,1-4, fonte J)

Salii nella barca e chiusi la porta. (Gen 7,16b)

Quando il nuovo giorno sorse luminoso, una nuvola nera si raggomitolò lontano sull'orizzonte. Il chiarore del giorno si trasformò d'un tratto nella notte, il fratello non vide più il fratello, il popolo del cielo non si poté più riconoscere. (Gen 7, 11b)

Gli dei erano pieni di spavento davanti al diluvio, essi fuggirono e si rifugiarono sulla montagna celeste di Anu; gli dei si accovacciarono come cani contro le mura, e ristettero immobili.(---)

Durante sei giorni e sei notti si gonfiarono la tempesta e il diluvio, l'Uragano regnò sul paese. (Gen 7, 24, fonte P; Gen 7, 12 e 17a, fonte J)

Quando il settimo giorno spuntò, si placò la tempesta, si spianò la marea che aveva infuriato come un esercito in guerra; le onde si fecero tranquille, cessò il vento tempestoso, e i flutti smisero di salire. (Gen 8, 1b-3)

Guardai verso l'acqua: il suo mugghiare si era ammutolito, tutti gli uomini erano divenuti fango! La superficie terrestre era divenuta uniforme come un tetto! (Gen 7, 21-23)

Guardai verso la terra, verso l'orizzonte del mare: lontano, molto lontano, emergeva un'isola. L'imbarcazione arrivò al monte Nisir, presso il monte Nisir arrivò e si fermò come se fosse ancorata. (Gen 8, 4)

Quando spuntò il settimo giorno, liberai una colomba e la mandai lontano, e la mia colomba volò e poi tornò indietro: poiché non aveva trovato un posto dove posarsi, tornò indietro. (Gen 8, 8-12)

Presi una rondine e la lasciai volare, e la mia rondine volò via e poi tornò indietro: poiché non aveva trovato un posto dove posarsi, tornò indietro. (---)

Presi un corvo e lo lasciai volare, e il corvo volò via e vide che lo specchio dell'acqua si abbassava: esso si nutrì, volò intorno, gracchiò e non tornò più indietro. » (Gen 8, 6-7)

====

L'altro notevole punto di contatto tra poema di Gilgamesh e Genesi é costituita dall'arenarsi dell'arca su un monte. Il vascello di Ut-Napyshti andò a fermarsi sul monte Nisir, situato secondo i testi cuneiformi nell'attuale Kurdistan, tra i fiumi Tigri e Zab, in quella stessa regione montuosa dove é identificabile il biblico Ararat. E, a questo proposito, può essere utile una breve digressione, poiché nell'ipertesto precedente abbiamo sorvolato abbastanza rapidamente sulla meta dell'arca.

L'archeologia moderna, oltre che sulla letteratura sumerica ed assiro-babilonese, ci ha fornito lumi anche sui regni fioriti ai margini della valle del Tigri e dell'Eufrate. Nel periodo della decadenza assira, nella prima parte dell'ultimo millennio avanti Cristo, il declinare di Assur e di Babilonia favorì il sorgere di diversi regni guerriglieri in quelle che erano state le provincie periferiche dell'impero assiro. Fra questi, é da annoverare il regno di Urartu. Ecco quanto ci dice di esso la "Cronologia Universale" edita da Garzanti: il suo fondatore fu Sarduri I (835-825 a.C.), che creò una piccola potenza regionale tra i laghi Van ed Urmia; la sua capitale era Tushpa. Sotto i successori di Sarduri I, Urartu estese il suo dominio fino al fiume Eufrate, ai laghi Urmia ed Erevan e alla città di Aleppo. Sarduri II avanzò oltre il Tigri e l'Eufrate marciando su Assur, ma venne battuto da Tiglat-Pileser III (745-727 a.C.), il re che rifondò la potenza assira. Dal 750 a.C. in poi, inoltre, Urartu se la dovette vedere anche con i Cimmerii, popolazione nomade proveniente dal Caucaso, che compiva rapide scorrerie nei territori della mezzaluna fertile.


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Inviato il: 26/10/2008 21:24
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  •  sitchinite
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Re: Il diluvio
#86
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Citazione:

Davide71 ha scritto:
Ciao a tutti: seguo con interesse la discussione, ma noto che non sta portando da nessuna parte.
A mio avviso:
1) "liquidare" il Diluvio Universale come una banale alluvione é assurdo.
2) Credere che i luoghi di cui parla la Genesi si trovino nell'attuale Palestina significa che state ancora brancolando nel buio.
A tutti i cultori di Sitchin consiglio di farsi qualche riflessione sulle opere di Vinci, iniziando magari da qua.
3) credere che l'unica tecnologia possibile e immaginabile sia la nostra significa dare prova di scarsa immaginazione, e non credo che in tali condizioni arriverete mai a concludere qualcosa di definitivo
4) la possibilità che esseri provenienti da altri pianeti interagiscano con noi é ammissibile solo con precise restrizioni (una certa comunanza genetica per esempio)
Comunque devo ammettere che numerose cose interessanti sono saltate fuori in questo periodo. Una delle mie preferite sono le Pietre di Ica, che aggiungerebbero qualche tessera curiosa al puzzle.


Che c' entra Omero?
Che relazione ha con Sitchin?
Inviato il: 27/10/2008 8:42
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Re: Il diluvio
#87
Ho qualche dubbio
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redna ha scritto:
.......ma l'esplosione atomica che ha devastato sumer e sodoma o gomorra sul mar morto è un'altra.


Redna piano......non facciamo confusione.
Sodoma e Gomorra non sono state distrutte da nessuna esplosione nucleare e tantomeno si trovavano sul mar morto....

"Non occorre essere laureati in Geografia per sapere che la valle del Giordano finisce là dove comincia il Mar Morto e quindi rendersi conto che la Sodoma di cui parla la Bibbia si doveva trovare a nord di questo mare, non sulle sue sponde meridionali. Su questo punto il testo biblico non potrebbe essere più chiaro ed esplicito:
"Allora Lot alzò gli occhi e vide che tutta la valle del Giordano era un luogo irrigato da ogni parte ... Lot scelse per sé tutta la valle del Giordano ... e si stabilì nelle città della valle e piantò le tende vicino a Sodoma. (Gen. 13, 10-12)"
Nonostante queste indicazioni, che non lasciano adito al minimo dubbio, e al fatto che ancor oggi troviamo nella valle almeno una delle città della pentapoli, Adama (le altre erano Sodoma, Gomorra, Zeboim e Zoar), esegeti, studiosi e dilettanti di ogni livello insistono imperterriti a localizzare Sodoma nel bacino meridionale del Mar Morto, chi da un lato, chi dall'altro, chi nel mezzo, ma sempre almeno 100 km più a sud della fine della valle del Giordano, all'imbocco di tutt'altra valle, ben nota anche all'autore della Bibbia: la valle Aravà. E naturalmente si sentono in dovere di rettificare anche le cause della distruzione che, in mancanza di vulcani nelle vicinanze, vengono normalmente indicate in un disastroso terremoto.
Non è l'unico esempio in cui gli studiosi pretendono di saperne assai più della Bibbia sui fatti da essa riportati, e si sentono in diritto di rettificare e riscrivere il libro a loro piacimento."
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Inviato il: 27/10/2008 9:09
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Re: Il diluvio
#88
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buiore ha scritto:
Citazione:
redna ha scritto:
.......ma l'esplosione atomica che ha devastato sumer e sodoma o gomorra sul mar morto è un'altra.


Redna piano......non facciamo confusione.
Sodoma e Gomorra non sono state distrutte da nessuna esplosione nucleare e tantomeno si trovavano sul mar morto....

"Non occorre essere laureati in Geografia per sapere che la valle del Giordano finisce là dove comincia il Mar Morto e quindi rendersi conto che la Sodoma di cui parla la Bibbia si doveva trovare a nord di questo mare, non sulle sue sponde meridionali. Su questo punto il testo biblico non potrebbe essere più chiaro ed esplicito:
"Allora Lot alzò gli occhi e vide che tutta la valle del Giordano era un luogo irrigato da ogni parte ... Lot scelse per sé tutta la valle del Giordano ... e si stabilì nelle città della valle e piantò le tende vicino a Sodoma. (Gen. 13, 10-12)"
Nonostante queste indicazioni, che non lasciano adito al minimo dubbio, e al fatto che ancor oggi troviamo nella valle almeno una delle città della pentapoli, Adama (le altre erano Sodoma, Gomorra, Zeboim e Zoar), esegeti, studiosi e dilettanti di ogni livello insistono imperterriti a localizzare Sodoma nel bacino meridionale del Mar Morto, chi da un lato, chi dall'altro, chi nel mezzo, ma sempre almeno 100 km più a sud della fine della valle del Giordano, all'imbocco di tutt'altra valle, ben nota anche all'autore della Bibbia: la valle Aravà. E naturalmente si sentono in dovere di rettificare anche le cause della distruzione che, in mancanza di vulcani nelle vicinanze, vengono normalmente indicate in un disastroso terremoto.
Non è l'unico esempio in cui gli studiosi pretendono di saperne assai più della Bibbia sui fatti da essa riportati, e si sentono in diritto di rettificare e riscrivere il libro a loro piacimento."


Hai ragione non facciamo confusione:

Sodoma
Con Gomorra, una delle città della pianura fertile del Giordano Gen 13:10; 14:2, che probabilmente si trovano oggi sotto le acque della parte meridionale del mar Morto (la riva del mare avrebbe potuto cambiare dopo la distruzione). Lot andò ad abitare a Sodoma dopo che ebbe lasciato Abraamo Gen 13:12. Le due città facevano parte dell'alleanza che combatté nella battaglia dei nove re Gen 14. Furono distrutte da Dio a causa dei loro peccati Gen 13:13; 18:20-21; 19:12-29, un evento ricordato spesso nella Bibbia come esempio del giudizio e dell'ira di Dio De 29:22; Sir 16:8; Is 1:9-10; 13:19; Ger 49:18; 50:40; Lam 4:6; Am 4:11; So 2:9; Mt 10:15; 11:23-24; Lu 17:29; Rom 9:29; 2Piet 2:6; Giuda 7, e come esempio di malvagità De 32:32; Is 3:9; Ger 23:14; Ez 16:44-58; Ap 11:8.

e a proposito della battaglia dei 9 re (genesi 14)

3 Tutti questi ultimi si radunarono nella valle di Siddim, che è il Mar Salato. 4 Per dodici anni erano stati soggetti a Chedorlaomer; e al tredicesimo anno si erano ribellati.
5 Nell'anno quattordicesimo, Chedorlaomer e i re che erano con lui vennero e sconfissero i Refei ad Asterot-Carnaim, gli Zuzei ad Am, gli Emei nella pianura di Chiriataim, 6 e i Corei nella loro montagna di Seir fino a El-Paran, che è presso il deserto. 7 Poi tornarono indietro e vennero a En-Mispat, cioè Cades, e sconfissero gli Amalechiti su tutto il loro territorio, e così pure gli Amorei che abitavano ad Asason-Tamar. 8 Allora il re di Sodoma, il re di Gomorra, il re di Adma, il re di Seboim e il re di Bela, cioè Soar, uscirono e si schierarono in battaglia contro quelli, nella valle di Siddim: 9 contro Chedorlaomer re di Elam, Tideal re dei Goim, Amrafel re di Scinear e Arioc re di Ellasar: quattro re contro cinque.
10 La valle di Siddim era piena di pozzi di bitume; i re di Sodoma e di Gomorra si diedero alla fuga e vi caddero dentro; quelli che scamparono fuggirono al monte.


Da notare pure la menzione di Amrafel re di Scinear , Shin'ar = Sumer

e ancora:

The Vale of Siddim was the location for the first described war in the Judaic Torah and, therefore, the Bible´s Old Testament.

This battle was not that many thousands of years ago, within recent human records and memory, when the Dead Sea did not exist! Not long afterwards however, with the destruction of Sodom and Gomorrah, the Vale of Siddim changed into the Dead Sea area.
Inviato il: 27/10/2008 10:25
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Re: Il diluvio
#89
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esegeti, studiosi e dilettanti di ogni livello insistono imperterriti a localizzare Sodoma nel bacino meridionale del Mar Morto, chi da un lato, chi dall'altro, chi nel mezzo, ma sempre almeno 100 km più a sud della fine della valle del Giordano, all'imbocco di tutt'altra valle, ben nota anche all'autore della Bibbia: la valle Aravà. E naturalmente si sentono in dovere di rettificare anche le cause della distruzione che, in mancanza di vulcani nelle vicinanze, vengono normalmente indicate in un disastroso terremoto. Non è l'unico esempio in cui gli studiosi pretendono di saperne assai più della Bibbia sui fatti da essa riportati, e si sentono in diritto di rettificare e riscrivere il libro a loro piacimento."


ognuno disquisisce alla sua maniera, ma ancora NON si sa la vera ubicazione di Sodoma e Gomorra...

Quello che intendo dire è che le due città non sono sparite per un'esplosione atomica ma come CONSEGUENZA dell'esplosione atomica (mi sembrava di essermi espressa in tal senso anche in altri post..)

Perchè, allora, se si sa dove erano esattamente le due città non si sono trovati i reperti, le vestigia, qualcosa che ci dia un qualche oritentamento?
Da quelle parte gli scavi sono sempre stati fatti e i tedeschi,britannici e francesi in tal senso hanno fatto studi approfonditi.
Resta sempre in piedi l'ipotesi che NON lo si sappia ancora.
Teniamo presente che nemmeno le località descritte nella bibbia sono facilmente localizzabili....




Citazione:
Sodoma Con Gomorra, una delle città della pianura fertile del Giordano Gen 13:10; 14:2, che probabilmente si trovano oggi sotto le acque della parte meridionale del mar Morto (la riva del mare avrebbe potuto cambiare dopo la distruzione).


....da notare...probabilmente si trovano...la riva del mare avrebbe potuto cambiare...

se mi dite che queste sono cose certe, allora la mia teroria che si trovassero sulle rive del mar morto ....potrebbe.....essere valida!?


Citazione:
Non è l'unico esempio in cui gli studiosi pretendono di saperne assai più della Bibbia sui fatti da essa riportati, e si sentono in diritto di rettificare e riscrivere il libro a loro piacimento."



....e chi si arroga un diritto, appunto per l'arroganza, NON è mai in buona fede.
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 27/10/2008 11:06
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  •  Davide71
      Davide71
Re: Il diluvio
#90
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 8/7/2006
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Ciao a tutti:

in questo post cercherò di analizzare le critiche che avevo espresso sinteticamente nel post precedente.

Liquidare il "Diluvio Universale" come una banale alluvione é assurdo.

Sitchin afferma che il racconto della Genesi sul Diluvio va preso alla lettera. In tal caso vorrei che spiegasse a me a a Clorofilla da dove é arrivata l'acqua che avrebbe coperto la Terra fino alle cime più alte dei monti e dove se ne sarebbe poi andata.

Nel frattempo esporrò il mio pensiero in materia.
Io sono il primo ad affermare che i racconti mitologici vanno presi in considerazione, e sono il primo ad affermare che le spiegazioni scientifiche sui fenomeni naturali, soprattutto quelli avvenuti in un lontano passato, vanno riviste. Io personalmente ritengo non credibile, per come viene esposta attualmente, né la teoria dell'evoluzione delle specie, né la teoria ufficiale della deriva dei continenti. Non dico che non ci sia nulla di vero; dico che la descrizione degli eventi sia giusta, ma sono sbagliate le cause.
Per intenderci:
2) le specie si sono "evolute" nel corso delle ere geologiche, ma non a causa di mutazioni genetiche casuali;
3) i continenti si allontanano gli uni dagli altri a causa dei movimenti che avvengono nel magma, ma ritengo che non esistano zone di subduzione nelle quali le terre tornino nel magma; attualmente mi sento di sostenere la teoria della Terra in Espansione, e consiglio la visione del seguente filmato in inglese.
Magari voi accettate le spiegazioni ufficiali di questi fenomeni, ma sono sicuro che, nel campo di cui vi state occupando, avrete frequentemente trovato delle "spiegazioni ufficiali" per lo meno semplicistiche se non puerili.

Sull'argomento "Diluvio" io concordo sul fatto che tale evento abbia coinciso con la fine del Pleistocene, e che tale evento sia stato ricordato nella Genesi e in altre mitologie.
Tuttavia esso non assunse, se non in alcuni casi, la forma di un'alluvione MATERIALE, ma si trattò in generale di un'alluvione PSICHICA. Bisogna rendersi conto che in quell'epoca la classe sacerdotale aveva scarso interesse per i fenomeni che interessano a noi oggi, e che erano orientati in maniera pressoché esclusiva verso lo studio dei fenomeni psichici. Questo spiega il loro interesse per l'astrologia.
Un esempio per tutti: i Maya davano un enorme importanza ai moti di Venere, (anche noi in Occidente, del resto, ma meno), ma se Venere influenza i destini degli uomini non é certo grazie ai meccanismi studiati oggi dagli scienziati (gravità, magnetismo etc.)!

La Genesi distingue le acque in "superiori" e "inferiori", ma non si riferisce certo alla piogge o al mare, ma alle "sorgenti" delle influenze che agiscono sugli uomini e su tutte le altre forme di vita sulla Terra.
Quando si aprirono le cateratte del Cielo e della Terra nel mondo si verificò un MUTAMENTO CONSISTENTE DELL'AZIONE DELLE FORZA FISICHE!
La forza di gravità si fece più consistente e questo determinò la scomparsa degli animali giganti; certe molecole che "prima" manifestavano un comportamento "plastico" si indurirono, e questo spiega i fenomeni di pietrificazione degli alberi.
Le stesse pietre enormi sistemate in maniera così precisa, come indicato nel post numero 68 di Ahmbar, lasciano pensare che, prima del Diluvio, tali pietre fossero lavorabili in mniera molto diversa da quella attuale.
Gli uomini che si rifugiarono nelle caverne, sulle cime dei monti o dentro dei "gusci" si rifugiarono in realtà in regioni di quello che potremmo definire "mondo intermedio", che é il mondo dive risiedono i sentimenti,i pensieri, i sogni e via discorrendo.
In queste regioni essi subirono delle trasmutazioni, perché non avrebbero potuto probabilmente sopravvivere, semplicemente con il corpo precedente, nel mondo così mutato.
Detto questo temo che mi darete del pazzo, ma prima che arrivi la neuro voglio scoccare ancora qualche freccia.
Gli scienziati propongono una curiosa descrizione della pietrificazione del legno. Esso dovrebbe essere sepolto sotto la terra e le infiltrazioni d'acqua miste a silice sostituirebbero MOLECOLA per MOLECOLA la lignina con la silice; curiosamente questo fenomeno é oltretutto limitato a certe particolari varietà di sequoie oggi estinte. Adesso io mi domando: se fosse vero noi dovremmo avere degli alberi con la corteccia pietrificata e la parte interna "legnosa", in quanto man mano che procede l'opera di pietrificazione, dall'esterno verso l'interno, la pietra renderebbe sempre più difficoltosa l'opera dell'acqua. Non solo, ma si dovrebbero anche notare i segni lasciati dall'acqua che penetra nella pietra, per cui la pietra "esterna" dovrebbe essere in qualche modo levigata o corrosa o cos'altro.
Tutto lascia invece pensare che il fenomeno sia stato istantaneo e che non vi sia stata nessuna "sepoltura". Inoltre, e questo infittisce ancora di più il mistero, molti di questi alberi appaiono "segati" con una precisione che lascia perplessi, in un fenomeno "naturale".

A questo punto, se non mi piombano in casa dei tizi in camice bianco con siringhe e aria accondiscendente, cercherò di spiegare perché ritengo estremamente improbabile l'interazione con gli alieni e le localizzazioni proposte dagli archeologi delle città citate nella Bibbia.
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Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
Inviato il: 27/10/2008 11:35
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