Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
Da roncello (mi)
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Innanzitutto “bentornato Ashoka”! Mi fa sempre piacere incontrarti/scotrarmi. Cit: “Dice che per definizione l'inflazione è l'aumento della quantità di moneta e l'aumento dei prezzi è una delle conseguenze che l'inflazione ha” Bene io dico invece che l’inflazione (aumento di quantità di moneta) può, forse , e non si sa se e quando, causare un aumento dei prezzi. (cosa che sta avvenendo proprio ora) Inoltre l’inflazione PUO’ essere una causa dell’aumento dei prezzi , ma anche una conseguenza. Vogliamo discuterne ?
Dal testo citato. Cit:” Di forma evolutiva e spontanea, a livello mondiale, e fino all'espropriazione dello stato compiuta in maniera violenta e coercitiva, il mezzo che ha predominato è stato l'oro (accompagnato in misura minore dall'argento).” Che fino a metà del secolo scorso questo fosse vero, sono d’accordo, ma da quando l’industria (elettronica in particolare, ma non solo), ha cominciato a CONSUMARLO, e non solo per ornamenti o gioielli, ma per il funzionamento di apparecchio che oggi sono di larga diffusione, il discorso cambia leggermente. Già oggi, l’oro estratto NON è sufficiente a coprire le esigenze dell’industria E della gioielleria, e si deve ricorrere alle riserve accumulate nel passato, pertanto un bene del genere che futuro può avere come moneta ? potremmo parimenti prendere il petrolio, anch’esso in via di estinzione, o il platino, vedi marmitte catalitiche, ecc…. Per essere usato come moneta deve essere si raro, ma non in via di esaurimento! Dopo cosa useresti ? la carta di nuovo ? Tutto il ragionamento funzionava finchè a compensare le nuove estrazioni, provvedeva solo la gioielleria ed il conio, ma in futuro ?
Cit:” Inoltre funziona da riserva di valore nel tempo.” Un bene destinato a rarefarsi, chi lo spenderebbe più ? di nuovo raro va bene, ma con prospettiva di possibile aumento in funzione dell’aumento degli scambi. Una moneta troppo rara viene comunque sostituita da qualcosa d’altro. Forse tu eri molto giovane o forse non ancora tra noi quando trasferirono la zecca e per circa due anni si verificò una grande carenza di monete (50, 100, 200, 500 lire). Essa venne soddisfatta con i “miniassegni”metà dei quali erano emessi da banche immaginarie, ma funzionavano ugualmente. Un domani, in carenza di denaro potremmo avere i “buoni” del panettiere, quelli del fruttivendolo, ecc…. ti pare una bella prospettiva ?
Cit:” Non è importante la quantità di denaro, ma le variazioni della stessa” Altra affermazione che ritengo falsa. È vero invece che è vera se considerata tra un minimo e un massimo. Il minimo è quello che consente di effettuare gli scambi quando si desidera e non quando avremo disponibile il denaro (cioè se devo aspettare di incassare per poter fare la spesa, gli scambi ne soffrono), il massimo è quello che induce in coloro che ne dispongono molto oltre le loro capacità di spesa e volontà di risparmio, a percepirne una diminuzione di valore.
cit:"la conoscenza teorica ci permette di interpretare meglio la storia" allora sai benissimo che le "note di banco" furono emesse proprio in funzione prima dell'oro depositato, poi come anteprima dei depositi frazionati. cioè , cosa voglio dire è che la "carta" non arrivò sul mercato per una combinazione strana, ma per soddisfare una esigenza. se poi lo unisci all'esempio che dopo la vittoria piemontese sulle truppe austriache (s. martino della battaglia), con conseguente ritirata volontaria dei piemontesi su posizioni più arretrate (e relativo pagamento dei "danni di guerra"), i piemontesi che avevano in circolazione monete d'oro, cominciarono a PREFERIRE quelle di carta per minore peso e maggior maneggevolezza dovresti pensare che la storia non è una voce sola. sei piemontese e questi particolari storici dovresti conoscerli. anche in questo caso la moneta cartacea non fu imposta, ma richiesta.
Potrei proseguire ancora, ma il post diventerebbe illeggibile e soprattutto noioso, ma come vedi, qualche obiezione è sollevabile, senza doversi arrampicare sui vetri.
Solo una risposta alla tua ultima domanda: dipende da che prezzi intendi. e cito a memoria. Case esistenti sono scesi di un buon 30%, immobiliare nuovo molto variabile da zona a zona, ma in media in diminuzione. L’alimentare è pressoché stazionario mentre sono aumentati a dismisura i “food stamp” ovvero la sovvenzione alimentare che interessa ormai più del 13% della popolazione (oltre 40 milioni di persone vivono grazie a essi ovvero 91 dollari al mese). Cosa è stabile è tutto quanto importato dalla cina, con il reminbi ancorato al dollaro. La media totale, compresi energia e materie prime, in leggero aumento (pochi decimali). arrivederci.
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