Paolo Barnard getta la spugna.
http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=224Chiude il suo blog e lo lascia aperto solo per le consultazioni.
Non gli sono particolarmente affezionato, anzi.
Qualcuno di voi già sa che non condivido la sue idee sulla guerra israelo palestinese (sebbene forse ciò è dovuto più alla mia crassa ignoranza in materia, che non a fronti ideali "contrapposti").
Eppure, provo un'amarezza enorme.
E' una mente brillante, capace di contribuire in maniera consistente a molte questioni politiche, sociali ed economiche (suo è "Il Più Grande Crimine", che inquadra in maniera estremamente acuta la situazione economica e sociale in cui versiamo).
E si è arreso.
E' l'ennesima luce che si spegne, in questo paese torpido, imbelle e agghiacciante.
Ecco le ultime righe dal suo blog:
"PER QUESTO PAESE HO SACRIFICATO UNA CARRIERA CHE ERA ARRIVATA IN ALTO, TUTTO IL MIO REDDITO, E HO SUBITO PENE CHE NEPPURE IMMAGINATE. PER NULLA. LE SCONFITTE ESISTONO. VANNO ACCETTATE."