ROMA. La reazione israeliana al sequestro del caporale di Gilad Shalit da parte di miliziani palestinesi è andata «al di là della ragionevole proporzione» stabilita dal diritto internazionale. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema in un'informativa urgente alla Camera sulla crisi mediorientale.
«La disintegrazione del Libano non rafforzerebbe Israele». È l'opinione espressa dal ministro degli Esteri, Massimo D'Alema in un'informativa alla Camera. «Il governo libanese - ha valutato il vicepremier - è posto in grave difficoltà e non dimentichiamo che il Libano è una fragile e giovane democrazia».
«In questo momento il terrorismo e il fondamentalismo sono più forti che in passato e alimentano un odio anti-occidentale in tanta parte del mondo arabo ed islamico che certamente la guerra in Iraq ha accresciuto». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, nel corso dell'informativa del Governo alla Camera sulla situazione in Medio Oriente.
«Il fondamentalismo religioso - ha proseguito - si è rafforzato, in particolare quello di marca sciita anche perché paradossalmente il regime di Saddam era un contrappeso rispetto alla sua forza. La situazione oggi è più esposta di prima e più rischiosa. E il rischio investe Israele, tutta la regione e il mondo intero».
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