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   Politica Interna & Estera
  Ecco cosa intendeva Gesù quando parlava di povertà

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  •  giacomon5
      giacomon5
Ecco cosa intendeva Gesù quando parlava di povertà
#1
So tutto
Iscritto il: 30/10/2013
Da
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La povertà materiale è davvero la condizione per essere perfetti agli occhi di Dio? Ecco il testo evangelico dell’incontro tra Gesù e il giovane ricco:

“Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?». Egli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Ed egli chiese: «Quali?». Gesù rispose: «Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso». Il giovane gli disse: «Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?». Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, và, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi». Udito questo, il giovane se ne andò triste; poiché aveva molte ricchezze. Gesù allora disse ai suoi discepoli: «In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli». A queste parole i discepoli rimasero costernati e chiesero: «Chi si potrà dunque salvare?». E Gesù, fissando su di loro lo sguardo, disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile». Allora Pietro prendendo la parola disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?». E Gesù disse loro: «In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi”. Mt 19, 16-30

Gesù sapeva che il denaro era per quel ricco la cosa più importante della sua vita, più importante di Dio, quindi la prova di essere un vero discepolo era costituita per lui nel rinunciare alla sua ricchezza. Non era una prova universale e Gesù non ha fatto la stessa richiesta ad altri, neanche se erano ricchi. Infatti Gesù e i suoi discepoli erano anche sostenuti da alcune delle donne benestanti che li accompagnavano:

“In seguito egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni, Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni.” Lc 8, 1-3

Gesù non aveva chiesto a queste donne di distribuire tutta la loro ricchezza ai poveri. La povertà non viene imposta da Gesù per essere un suo seguace.

“Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.” Mt 5, 3

La parola ebraica adoperata da Gesù per indicare i poveri era anawîm: questi ultimi sono i “poveri di Dio”, nel senso di persone con una particolare spiritualità, le persone che si fidano di Dio e si affidano a lui. Il concetto di anawîm, tipicamente semitico, non è assolutamente reso bene in greco con ptochòs (povero); si tratterebbe di una traduzione “a calco”, una parola che ne rende un’altra meccanicamente; ma cambiando cultura non si può fare questo passaggio meccanico. Ecco allora che il redattore greco di Matteo, proprio per essere fedele all’originale, deve aggiungere qualcosa e decide di aggiungere un dativo di relazione: poveri to pneumati. Quello “spirito” è inteso proprio in senso greco: “poveri in spirito” indica una ben precisa specie di povertà, dove lo spirito determina la condizione, l’ambiente, il pensiero. Non è un discorso di tipo economico o sociale, non è una povertà determinata dal conto in banca o dalla condizione sociale, dal mestiere o da altre situazioni del genere: è una povertà “in spirito”, cioè il riconoscimento della propria povertà personale. Il concetto di anawîm dunque è quello di colui che, riconoscendo la propria povertà e debolezza, riconosce di dipendere da Dio. http://www.atma-o-jibon.org/italiano/don_doglio23.htm

Il benessere economico e l’istruzione impediscono la costituzione di una società organizzata gerarchicamente che basa il suo potere sulla povertà e sull’ignoranza della popolazione.



http://conoscererendeliberi.wordpress.com/2013/11/20/ecco-cosa-intendeva-gesu-quando-parlava-di-poverta/
Inviato il: 20/11/2013 22:29
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  •  invisibile
      invisibile
Re: Ecco cosa intendeva Gesù quando parlava di povertà
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
Messaggi: 7912
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Gesù.

Un comandamento è "non rubare".

C'è un solo modo di diventare ricchi: rubare.

Ricchi non vuol dire che hai quello che ti serve per vivere, vuol dire che hai di più di quello di cui hai BISOGNO.

Se hai di più di quello di cui hai BISOGNO, e c'è chi non ha quello di cui ha BISOGNO per vivere dignitosamente, stai rubando.

Stai rubando la vita altrui.

Ecco uno dei motivi del perché non puoi entrare nel regno dei cieli.

************************

Tao.

Chi è ricco accumula, possiede e di conseguenza accumula peso.

Le pietre non vanno in Cielo. Ci vanno le farfalle.

In Cielo può andare solo chi è leggero.

Solo chi vive nella realtà.

E nella realtà il possesso non esiste, è una forzatura, una illusione che però ha un effetto su noi stessi.
Anche l'illusione di possedere crea peso in noi.

Ecco un altro motivo.
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 20/11/2013 22:44
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  •  Pyter
      Pyter
Re: Ecco cosa intendeva Gesù quando parlava di povertà
#3
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/9/2006
Da Sidonia Novordo
Messaggi: 6250
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C'è un solo modo di diventare ricchi: rubare.

Questa è una cosa molto... molto opinabile.

Dimostralo o ti facciamo fare la fine di Notturno.
_________________
"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 21/11/2013 12:06
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  •  Davide71
      Davide71
Re: Ecco cosa intendeva Gesù quando parlava di povertà
#4
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 8/7/2006
Da
Messaggi: 2108
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Ciao a tutti:

quoto invisibile.

In generale, per progredire nella via di realizzazione spirituale, occorre essere abbastanza ricchi da essere sereni, ma mantenendo comunque la percezione che i beni materiali sono uno strumento per la realizzazione spirituale.
Perciò un povero che maledice la sua povertà, che pensa ogni giorno a come sbarcare il lunario, e che invidia chi sta meglio di lui, ovviamente avrà più ostacoli di una persona che goda di una certa tranquillità economica.
Tuttavia anche la ricchezza costituisce un ostacolo. Innanzi tutto occorre sapere come la si è ottenuta. Se uno ha ereditato da un mercante d'armi, ancorché sia personalmente integerrimo, incontrerà degli ostacoli enormi se vorrà sfruttare il denaro ereditato. So che può apparire assurdo ma è così.
Inoltre la ricchezza spinge facilmente in tentazione, soprattutto in un'epoca di palese consumismo come la nostra; spesso implica il tessere una fitta trama di relazioni sociali, il mantenimento delle quali implica uno spreco di tempo colossale (senza contare che nella via di realizzazione spirituale conta anche la qualità delle frequentazioni); infine la ricchezza espone a dei rischi legati all'invidia di chi la desidera.
In sintesi, tanto più si è progrediti nella via di realizzazione spirituale tanto più si è poveri (in quanto da un certo punto in poi la ricchezza serve sempre meno e oltre tutto una spiritualità elevata attira la generosità delle persone); perciò agli inizi è preferibile una situazione economica non stressante.
Tuttavia ogni uomo sappia che, in qualunque situazione egli sia, può procedere alla realizzazione spirituale, e visto che la maggior parte della gente non è ricca...
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Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
Inviato il: 21/11/2013 12:08
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  •  invisibile
      invisibile
Re: Ecco cosa intendeva Gesù quando parlava di povertà
#5
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
Messaggi: 7912
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Citazione:

Pyter ha scritto:

Questa è una cosa molto... molto opinabile.

Dimostralo o ti facciamo fare la fine di Notturno.

Bastardo

Comunque è facilissimo.

Quanto può lavorare un uomo in un giorno?
Quanto è una paga dignitosa per un giorno?
Se hai di più stai rubando perché con il tuo lavoro non potresti mai guadagnarlo onestamente.
La controprova è che se sei in questa situazione, ci sono sempre altre persone che ci guadagnano sopra, in genere non facendo assolutamente nulla.
Se sei pagato di più di quello che è ragionevole stai rubando.

Se poi non lavori nemmeno... tipo speculazione finanziaria...
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Chuang Tzu
Inviato il: 21/11/2013 13:08
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  •  Pyter
      Pyter
Re: Ecco cosa intendeva Gesù quando parlava di povertà
#6
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/9/2006
Da Sidonia Novordo
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Quanto può lavorare un uomo in un giorno?
Quanto è una paga dignitosa per un giorno?


Se hai di più stai rubando



Prima di stabilire il di più bisogna capire che significa dignitosa o altre parole che usi tipo ragionevole.

Chi è, e con quali criteri, che stabilisce ciò che è dignitoso e ragionevole?



-edit-
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Inviato il: 21/11/2013 16:54
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  •  captcha
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Re: Ecco cosa intendeva Gesù quando parlava di povertà
#7
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/3/2010
Da
Messaggi: 832
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Citazione:
Pyter ha scritto:

Prima di stabilire il di più bisogna capire che significa dignitosa o altre parole che usi tipo ragionevole.

Chi è e con quali criteri si stabilisce ciò che è dignitoso e ragionevole?

Qualche pubblicazione peer reviewed, ovvio.
Inviato il: 21/11/2013 19:29
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  •  invisibile
      invisibile
Re: Ecco cosa intendeva Gesù quando parlava di povertà
#8
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
Messaggi: 7912
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Citazione:

Pyter ha scritto:

Prima di stabilire il di più bisogna capire che significa dignitosa o altre parole che usi tipo ragionevole.

Chi è e con quali criteri si stabilisce ciò che è dignitoso e ragionevole?

Sei serio o cerchi spunti?
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 21/11/2013 19:40
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  •  Davide71
      Davide71
Re: Ecco cosa intendeva Gesù quando parlava di povertà
#9
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 8/7/2006
Da
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Ciao a tutti:

sempre in tema di realizzazione spirituale, bisogna ricordare che chi si arricchisce sul lavoro altrui finisce per avere un debito nei suoi confronti, esattamente come chi mangia carne ha un debito nei confronti dell'animale ucciso. So che sono concetti assurdi in un'epoca del genere, ma quando ci si interessava seriamente di realizzazione spirituale queste cose venivano prese in considerazione.
Nel percorso di realizzazione spirituale i debiti devono essere pagati oppure "rimessi come noi li rimettiamo ai nostri debitori"...
_________________
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Inviato il: 22/11/2013 11:40
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  •  Ingmar
      Ingmar
Re: Ecco cosa intendeva Gesù quando parlava di povertà
#10
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 3/12/2009
Da Cagliari
Messaggi: 184
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Citazione:

Pyter ha scritto:
Quanto può lavorare un uomo in un giorno?
Quanto è una paga dignitosa per un giorno?


Se hai di più stai rubando



Prima di stabilire il di più bisogna capire che significa dignitosa o altre parole che usi tipo ragionevole.

Chi è, e con quali criteri, che stabilisce ciò che è dignitoso e ragionevole?



-edit-


In base ad un equilibrio tra il dare e l'avere che secondo me dovrebbe essere il fondamento del concetto di partecipazione e di contributo alla società (come individui) che si dà con la propria attività, con i propri sforzi.
Spesso qualcuno prende troppo di più di molti altri senza che effettivamente dia di più, dove ci sono invece troppi lavori in cui è materialmente impossibile per la costituzione stessa di quel lavoro guadagnare più di tanto.
Quindi attualmente questo dipende dalla posizione di potere che la modalità di fruizione e di produzione di una determinata attività fornisce in ragiona della sua posizione e dei rapporti di forza che lo stato di diritto garantisce, in maniera diversa a seconda del contesto, ma che è completamente avulso da alcun discorso di reciprocità e partecipazione.
Inviato il: 24/11/2013 3:56
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  •  invisibile
      invisibile
Re: Ecco cosa intendeva Gesù quando parlava di povertà
#11
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
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Citazione:

Davide71 ha scritto:

sempre in tema di realizzazione spirituale, bisogna ricordare che chi si arricchisce sul lavoro altrui finisce per avere un debito nei suoi confronti, esattamente come chi mangia carne ha un debito nei confronti dell'animale ucciso. So che sono concetti assurdi in un'epoca del genere, ma quando ci si interessava seriamente di realizzazione spirituale queste cose venivano prese in considerazione.
Nel percorso di realizzazione spirituale i debiti devono essere pagati oppure "rimessi come noi li rimettiamo ai nostri debitori"...

Anche chi mangia carote ha un debito verso le carote. Chi beve l'acqua, chi respira aria...

Chi ha ricevuto la Vita in dono.

Per il discorso sul "ragionevole", direi che si può riassumere così: è ragionevole avere quello di cui si ha bisogno, non è ragionevole avere quello che che si desidera.
Più dirigi la tua vita verso i desideri, più i tuoi atti diventano irragionevoli, semplicemente perché non hai bisogno di quello desideri, praticamente mai.

EDIT
Non è che è un crimine in sé, ottenere quello che si desidera, ma molto spesso ottenerlo significa causare sofferenza ad "altro", perché non è ragionevole, perché è fuori dall'Armonia.
Se ci si attiene ai bisogni si resta nell'Armonia.
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Inviato il: 24/11/2013 9:18
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  •  Merio
      Merio
Re: Ecco cosa intendeva Gesù quando parlava di povertà
#12
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
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Citazione:
Per il discorso sul "ragionevole", direi che si può riassumere così: è ragionevole avere quello di cui si ha bisogno, non è ragionevole avere quello che che si desidera.
Più dirigi la tua vita verso i desideri, più i tuoi atti diventano irragionevoli, semplicemente perché non hai bisogno di quello desideri, praticamente mai.


Beh, questa sarebbe da scrivere a caratteri cubitali...



Però uno potrebbe obbiettare: come comprendo quale siano i miei desideri, e quali le cose di cui ho bisogno?

Esempio... io ho bisogno di mangiare, ma di certo non di ingozzarmi come un maiale... quello di ingozzarsi è un desiderio...

In altri casi potrebbe essere più sottile il confine tra necessità e desiderio...
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Ezra Pound
Inviato il: 24/11/2013 12:03
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  •  invisibile
      invisibile
Re: Ecco cosa intendeva Gesù quando parlava di povertà
#13
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
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Citazione:

Merio ha scritto:

Esempio... io ho bisogno di mangiare, ma di certo non di ingozzarmi come un maiale... quello di ingozzarsi è un desiderio...

...semplicemente perché sei un essere umano, e non .... un maiale

Se sei un maiale è un bisogno. Pare...

Citazione:

In altri casi potrebbe essere più sottile il confine tra necessità e desiderio...

Si e no.

Detta così sembra vero, ma se non fai un esempio concreto non si può valutare.

In realtà, a livello materiale, abbiamo veramente BISOGNO di poco, molto poco.
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Chuang Tzu
Inviato il: 24/11/2013 12:33
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  •  Pyter
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Re: Ecco cosa intendeva Gesù quando parlava di povertà
#14
Sono certo di non sapere
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Più dirigi la tua vita verso i desideri, più i tuoi atti diventano irragionevoli,


Se mi trovo davanti a una bella ragazza e gli dicessi, no, non ti desidero perché la mia etica non lo permette, perché commetterei peccato, ma sappi che di te ne ho bisogno, lei potrebbe venire con me perché gli faccio pena.
E' questo che vuoi, eh? E' questo?


In realtà, a livello materiale, abbiamo veramente BISOGNO di poco, molto poco.

Una palpatina. Almeno una palpatina. Posso?
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Inviato il: 24/11/2013 12:38
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Re: Ecco cosa intendeva Gesù quando parlava di povertà
#15
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Citazione:

Pyter ha scritto:

Una palpatina. Almeno una palpatina. Posso?


No, niente!! Il signore ha inviato gli addetti per queste cose, io sono uno di quelli!
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"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
Inviato il: 24/11/2013 12:56
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  •  invisibile
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Re: Ecco cosa intendeva Gesù quando parlava di povertà
#16
Sono certo di non sapere
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Da Sabina
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Citazione:

Pyter ha scritto:

Se mi trovo davanti a una bella ragazza e gli dicessi, no, non ti desidero perché la mia etica non lo permette, perché commetterei peccato, ma sappi che di te ne ho bisogno, lei potrebbe venire con me perché gli faccio pena.
E' questo che vuoi, eh? E' questo?

Chi, io? Dipende. Se non viene con te ma gli dai il mio telefono ci può stare

Ma potrebbe funzionare... dipende il tipo...

Citazione:

Una palpatina. Almeno una palpatina. Posso?

Solo per questa volta. Poi basta.

Comunque io non parlavo ne di etica ne di "peccati". Quelli sono affari personali.
Da come la vedo io è peccato fare quello che tu pensi non si debba fare.
Ed è "peccato" perché ti fa male, non perché infrangi un etica (infrangi la tua, solo).

Parlavo di bisogni e desideri e della grande confusione che c'è a riguardo.
E non è un caso che ci sia la confusione... molte persone sono convinte di avere bisogno di molti soldi, quando magari per un tale, per come è fatto, gli farebbe bene essere povero... e via così.

Non è un caso che la stragrande maggioranza dei ricchi siano persone sole e tristissime... desideri.
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Chuang Tzu
Inviato il: 24/11/2013 13:10
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  •  Merio
      Merio
Re: Ecco cosa intendeva Gesù quando parlava di povertà
#17
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
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Citazione:
Non è un caso che la stragrande maggioranza dei ricchi siano persone sole e tristissime... desideri.


Sarà per questo che i bastardi si uniscono in gruppo a fare robe tipo Cremation of Care etc...

Ma comprarsi una Wii no, eh?
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Inviato il: 24/11/2013 15:21
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  •  Davide71
      Davide71
Re: Ecco cosa intendeva Gesù quando parlava di povertà
#18
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 8/7/2006
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Ciao a tutti:

Citazione:
Anche chi mangia carote ha un debito verso le carote. Chi beve l'acqua, chi respira aria... Chi ha ricevuto la Vita in dono.


Sicuramente. Ma un conto è mangiare una carota un conto è estrarre l'olio di carote da un ettaro di carote per abbronzarsi. (E' un esempio) Se procedi lungo la via di realizzazione spirituale anche la carota che hai mangiato viene con te; questo basta a ripagare il debito.
Se vai all'inferno con la pelliccia di foca sarai giudicato anche per i cuccioli di foca innocenti che ti sei portato dietro.
_________________
Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
Inviato il: 24/11/2013 17:37
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