Uno stralcio dell'articolo postato da benitoche:
"Quando Vittorio fu ucciso dai palestinesi, lui che a Gaza era venuto per aiutare i palestinesi, lui che contestava a Israele il diritto di sigillare un milione e mezzo di persone, la bara non fu rimpatriata da Tel Aviv.
Hamas non sta ricambiando tanta amicizia.
L’inchiesta è riassunta in due paginette di mattinale: si sa chi è stato; non si sa se, quando e a quanto potrà mai essere condannato.
L’ultimo che vide Arrigoni vivo, Salman Hat, il custode della casa dove viveva, non è neppure stato ascoltato.
Due degl’imputati erano a libro paga di Hamas: non hanno ancora spiegato chi li abbia mandati, né perché abbiano scelto proprio Vittorio.
Gli stessi giudici, barbe lunghe uguali a quelle degl’imputati, si guardano bene dal chiedere qualcosa di più delle semplici generalità.
Anche la mente della banda, Abdel Rahman Breizat, il misterioso giordano entrato nella Striscia due settimane prima del delitto: si disse subito che volesse scambiare l’ostaggio Arrigoni con lo sceicco salafita Al Maqdisi, sua guida spirituale, detenuto a Gaza.
Ma nessuno potrà mai accertarlo: il giordano, con un altro del gruppo, fu ammazzato subito dalla polizia islamica."Una farsa. Per chi è un poco addentro alle dinamiche interne ad Hamas, e alle relazioni politiche di questo gruppo con israele, e alle sue origini, non si può fare a meno di ripensare a quando Vittorio cominciò a sostenere il GYBO,
ed il loro manifesto."C'è una rivoluzione che cresce dentro di noi, un'immensa insoddisfazione e frustrazione che ci distruggerà a meno che non troviamo un modo per canalizzare questa energia in qualcosa che possa sfidare lo status quo e ridarci la speranza.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso facendo tremare i nostri cuori per la frustrazione e la disperazione è stata quando il 30 Novembre gli uomini di Hamas sono intervenuti allo Sharek Youth Forum, un'organizzazione di giovani molto seguita con fucili, menzogne e violenza, buttando tutti i volontari fuori incarcerandoni alcuni, e proibendo allo Sharek di continuare a lavorare.
Alcuni giorni dopo, alcuni dimostranti davanti alla sede dello Sharek sono stati picchiati, altri incarcerati. Stiamo davvero vivendo un incubo dentro un incubo. E' difficile trovare le parole per descrivere le pressioni a cui siamo sottoposti. "Hamas non vuole essere messo in discussione. e, come ogni potere, non processa se stesso. Nè si lascia processare.
Oggi è l'anniversario della morte di RACHEL CORRIE: 9 anni fa moriva schicciata da un bulldozer israeliano.
In ricordo di Rachel.Appena un anno fa, un mese prima che l'ammazzassero, Vittorio la ricordava così:
In Memoriam.