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1 Utenti anonimi
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audisio |
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Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #1 |
Sono certo di non sapere
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http://www.repubblica.it/esteri/2011/01/25/news/egitto_15_mila_in_piazza-11639666/?ref=HRER1-1La domanda è: rivoluzioni spontanee o rivoluzioni "colorate"? La mia idea al momento è questa. Rivoluzioni spontanee che i think tank USA avevano ampiamente previsto per cui hanno cercato di operare per indirizzarle nei giusti binari. Questo spiegherebbe i movimenti in tal senso di Open Society e NED. Tendo ad una spiegazione ottimistica perchè mi sembra che la gente non accetti i governi fantocci (ovviamente molto pro Occidente e pro Israele) che si è cercato di metter su con i soliti leader di presunti partiti di opposizione come al solito residenti all'estero. Mi sembra che la popolazione voglia un reale cambiamento sociale. Speriamo che sia effettivamente così...
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Pispax |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #2 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/3/2009
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Citazione: Ohhh.. In che modo, se si può chiedere? Citazione: Questo spiegherebbe i movimenti in tal senso di Open Society e NED.
O anche di Amnesty International. Si sta parlando di DITTATURE. Citazione: Tendo ad una spiegazione ottimistica perchè mi sembra che la gente non accetti i governi fantocci (ovviamente molto pro Occidente e pro Israele) che si è cercato di metter su con i soliti leader di presunti partiti di opposizione come al solito residenti all'estero.
Analisi SOPRAFFINA. Visto che se questi moti di piazza avranno successo, si apriranno le porte ai partiti islamici radicali, che oltretutto sono i grandi candidati alla vittoria, mi scappa da ridere a leggere di futuri governi "pro Occidente e pro Israele". I governi "pro Occidente e pro Israele" sono quelli che ci sono ORA. SVEGLIA! In particolare in Tunisia, dove i golpe che depose Bourguiba per mettere al suo posto Ben Alì (quello che è fuggito qualche giorno fa) fu appoggiato anche dall'Italia. L'Algeria ha il governo che ha ora, tanto per dire, perché i militari con un colpo di stato hanno deposto il Fronte Islamico di Salvezza, cioè il partito che aveva vinto le elezioni. Anche se la gente non vuole avere a che fare con i "cani infedeli", il governo algerino è più che felice di fare affari con l'occidente. Per esempio Finmeccanica è impegnata da anni nell'operazione di retrofitting dei carri armati algerini. L'Egitto è l'unico paese "resistente" della Lega Araba ad aver sottoscritto un trattato con Israele, gli protegge i confini e coopera MOLTO attivamente all'embargo palestinese. Si prende dagli USA sovvenzioni di alcuni miliardi di dollari all'anno in soldi e materiale bellico, e queste sovvenzioni in alcuni anni sono state persino SUPERIORI a quelle che gli USA davano allo stesso Israele (in particolare quando gli USA aggiornarono l'aviazione egiziana con i propri aerei) Non a caso l'ultimo "solito leader di presunto partito di opposizione come al solito residente all'estero" che ha preso il potere in quell'area è stato Khomeini - che fin da subito ha dato inizio a un governo pro Occidente e pro Israele, come no. Sveglia Audi': scendi dall'albero. Persino wiki a volte è sufficente. Prima di sparare cazzate, prova a documentarti un minimo.
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redna |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #3 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
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Citazione: La domanda è: rivoluzioni spontanee o rivoluzioni "colorate"? la seconda che hai detto..... ![](http://www.voltairenet.org/IMG/jpg/1-2510-71f65.jpg) Marketing: il logo della "Rivoluzione dei Gelsomini" appare al momento esatto della caduta di Ben Ali. Al centro, riconosciamo il pugno alzato, un simbolo ex comunista usato da Otpor in tutte le rivoluzioni colorate in Serbia. Visto da Washington, è importante affermare che gli eventi sono finiti e che sono parte di una dinamica internazionale liberale. Inoltre, il titolo è scritto in inglese e la bandiera della Tunisia è ridotto ad un mero ornamento sulla lettera R. Verso la rivoluzione? Contrariamente a quanto è stato detto dalla stampa occidentale, l’insurrezione non è ancora finita e la Rivoluzione non è ancora iniziata. E’ chiaro che Washington non l’ha incanalata del tutto, tranne che per i giornalisti occidentali. Ancora di più oggi che a fine dicembre, la situazione è fuori controllo. questo per quanto riguarda la Tunisiaper quanto riguarda l'Egitto staremo a vedere. Li ci sono i fratelli musulmani che stanno con ElBaradei.... Citazione: Mi sembra che la popolazione voglia un reale cambiamento sociale. Speriamo che sia effettivamente così...
mi sembra che la popolazione voglia PANE cioè da MANGIARE.... forse l'occidente non ha nemmeno capito che cosa ancora significa NON AVERE IL PANE. Al di la di chi li governa qualcuno toglie anche il cibo a quelle popolazioni per farle andare in piazza.
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audisio |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #4 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 29/4/2008
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@ Pispax: hai detto un mucchio di sciocchezze. Ma dove li vedi i fondamentalisti islamici? Non ce n'è uno in piazza. Quello che ha fatto il governo algerino ai tempi della guerra civile è orrendo. Il FIS aveva vinto le elezioni, in modo assolutamente democratico, ma lo so per voi sionisti le elezioni vanno bene solo se le vincono i "vostri". Poi i militari hanno fatto un golpe, hanno ammazzato, incarcerato e torturato migliaia di oppositori politici e poi... Poi è venuta la parte più schifosa. E' provato che la stragrande maggioranza (ci sono le testimonianze delle milizie popolari di villaggio, cittadini che hanno preso le armi per difendere le proprie case) delle stragi sono state opera di corpi speciali dell'esercito travestiti da fondamentalisti. Addirittura la gente ha riconosciuto vicini di casa che sapevano prestare servizio nell'esercito... Che l'Egitto sia oggi il miglior alleato di Israele lo sanno tutti, ed è per questo che penso che queste rivoluzioni siano spontanee e che nel futuro Israele se la vedrà brutta.
@ redna: per le ragioni scritte or ora, penso che i moti siano spontanei. Tra l'altro, ho amici tunisini in Italia che mi hanno potuto testimoniare in tal senso, attraverso i loro contatti sul posto. Una cosa è certa, Soros e la sua cricca di sionisti stanno provando a smontare la rivolta, quel simbolo che posti è stato veicolato appunto da Radio Kalima che è un prodotto Soros ma i tunisini rifiutano l'approdo "morbido" e prooccidentale della rivolta. Tra l'altro, detestano quel nome "rivoluzione dei gelsomini" perchè fu il nome dato anche al golpe con il quale ha preso il potere Ben Alì ed è quindi una sorta di codice di marca yankee/sionista...
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redna |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #5 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
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Citazione: per le ragioni scritte or ora, penso che i moti siano spontanei. vorrei anch'io che lo fossero. Ma invece vedo gente che non ce la fa più e non ha nemmeno da mangiare oltre a vivere nella corruzione da troppo tempo. Non sono questi i presupposti perchè il popolo possa scegliere liberamente. Se qualcuno gli da da mangiare corrono da loro e non importa se è democratico o tiranno. Qualcuno anche stavolta ha in mano la carota per far trottare l'asino. E mi pare siano sempre i soliti, da quelle parti. Citazione: Tra l'altro, detestano quel nome "rivoluzione dei gelsomini" perchè fu il nome dato anche al golpe con il quale ha preso il potere Ben Alì ed è quindi una sorta di codice di marca yankee/sionista... ora in Egitto hanno chiuso Twitter e da poco anche Facebook. La stampa sarà costretta ad andarsene al più presto. Quello che potremo sapere è evidente da chi ci verrà 'filtrato'. Inquetante che anche a Gaza ci siano sommosse per destituire Abbas che risulta abbia 'regalato' tutta Gerusalemme ai sionisti. Se tutti si rivoltano, allora si, qualcosa succede e, come dice Meyssan nell'articolo, c'è qualcosa fuori controllo.Finalmente. Contrariamente a quanto è stato detto dalla stampa occidentale, l’insurrezione non è ancora finita e la Rivoluzione non è ancora iniziata. E’ chiaro che Washington non l’ha incanalata del tutto, tranne che per i giornalisti occidentali.
Ancora di più oggi che a fine dicembre, la situazione è fuori controllo.
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audisio |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #6 |
Sono certo di non sapere
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Abu Mazen è uno sporco traditore. Uno che accetta che i propri connazionali siano deportati in Argentina è una merda inqualificabile. E credo che ormai Al Fatah sia praticamente fuori gioco in Palestina. Comunque, la situazione è altamente infiammabile in tutto il Medio Oriente, per questo credo che stia sfuggendo di mano alla cricca sionista. Non mi spiegherei altrimenti gli ordini dati dalla Clinton a Mubarak di mollare la stretta repressiva e elargire un pò più di ricchezza al popolo. Sono molto preoccupati. Oltre alla Palestina ormai in mano ad Hamas, c'è il fatto che non riescono a controllare Iraq e Afghanistan, il complotto contro Ahmadinejad è fallito, non parliamo del tentativo di includere la Siria negli stati canaglia, ormai abortito da mesi. In Libano gli Hezbollah controllano la situazione, anche lo Yemen non è più tranquillo e ci sono state rivolte. Il Nord Africa è in fiamme, l'unica mossa che sembra essere andata a segno è la bipartizione del Sudan, ma ancora non è conclusa. La stessa strage di copti in Egitto secondo me va letta in questa chiave. Il Mossad e la CIA avevano avuto sentore di sommovimenti tra i giovani egiziani e hanno cercato di anticipare il tutto volgendolo in una guerra di religione. Ma anche questo tentativo è fallito, alle reazioni violente dei cristiani copti i musulmani non hanno risposto grazie anche alla posizione lungimirante presa dal Gran Muftì che ha sputtanato la lmatrice religiosa della strage.
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Pispax |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #7 |
Sono certo di non sapere
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Citazione: audisio ha scritto: @ Pispax: hai detto un mucchio di sciocchezze. Ma dove li vedi i fondamentalisti islamici? Non ce n'è uno in piazza.
E infatti è una roba che ti sei levato tu dalla testa. Hai fatto tutto da solo. Io ho parlato di "partiti islamici radicali", che al momento sono fuorilegge in tutti e tre gli Stati interessati. Smettila con le overdosi di basilico. Citazione: Quello che ha fatto il governo algerino ai tempi della guerra civile è orrendo. Il FIS aveva vinto le elezioni, in modo assolutamente democratico,
Intanto questa roba se non la dicevo IO te non l'avevi detta di certo. Ti ricordo che sei TU quello con il dubbio delle "rivoluzioni colorate". Secondo TE questa roba è fatta per deporre i governi di quei paesi per sostituirli con governi "pro Occidente e pro Israele". PECCATISSIMO che tralasci un piccolo particolare: che i governi "pro Occidente e pro Israele" sono quelli che ci sono adesso. Citazione: ma lo so per voi sionisti le elezioni vanno bene solo se le vincono i "vostri". Ma lo so che per voi imbecilli se qualcuno va contro alle vostre stupide teorie dev'essere per forza un sionista. Lo so perché siccome voi imbecilli non siete capaci di fare un ragionamento serio e articolato, allora se non etichettate immediatamente l' avversario in qualche gruppo che ritenete deteriore, avete subito l'acqua alla gola. Minchia se vi conosco bene. Citazione: Poi i militari hanno fatto un golpe, hanno ammazzato, incarcerato e torturato migliaia di oppositori politici e poi... Poi è venuta la parte più schifosa. E' provato che la stragrande maggioranza (ci sono le testimonianze delle milizie popolari di villaggio, cittadini che hanno preso le armi per difendere le proprie case) delle stragi sono state opera di corpi speciali dell'esercito travestiti da fondamentalisti. Addirittura la gente ha riconosciuto vicini di casa che sapevano prestare servizio nell'esercito... Che l'Egitto sia oggi il miglior alleato di Israele lo sanno tutti, ed è per questo che penso che queste rivoluzioni siano spontanee e che nel futuro Israele se la vedrà brutta. Lo vedi? E' bastato che ti dicessi che i governi "pro Occidente e pro Israele" sono quelli che ci sono ADESSO (perché te mica lo avevi capito), e subito hai abbandonato il sospetto della "rivoluzione colorata", indirizzata da Open Society e NED. Ora sono addirittura diventate rivoluzioni SACROSANTE. Ma io mica ce l'ho con te: ce l'ho con me che ti rispondo.
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audisio |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #8 |
Sono certo di non sapere
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Pispax, se prima di scrivere leggi bene i miei post eviti di fraintendermi e in tal modo eviti che io fraintenda te. Io non ho detto che SICURAMENTE sono rivoluzioni colorate. Proprio il contrario e credo di essermi spiegato chiaramente perchè Redna ha capito benissimo il senso del mio intervento. Quindi potevi farcela anche tu con un pò di sforzo. Mi sono posto semplicemente il dubbio che potessero esserlo proprio per evitare di cadere in facili tranelli. Ma ho anche scritto che propendo per moti spontanei e le ragioni di questa mia convinzione. Poi, francamente, la tua distinzione tra partiti islamisti radicali e fondamentalisti assomiglia molto a quella tra "libri della fisica" e "libri di fisica" per rievocare una figura di merda ormai storica su questo sito (e che è anche la tua firma, per cui sai di cosa parlo ![](https://old.luogocomune.net/site/uploads/smil3dbd4e398ff7b.gif) )... P.S.: poi tutte le altre tue farneticazioni sono sinceramente incomprensibili, il fatto che i governi attuali siano pro Occidente non esime l'Occidente, di fronte ad una rivoluzione spontanea, di cercare di cavalcarla per fare in modo che "tutto cambi affinché nulla cambi". Voglio dire, lo fanno da che mondo è mondo... P.S.2: sui militari algerini e sulle stragi da loro perpetrate fatte passare per islamiste credo di aver scritto appena registrato su LC, sei tu che credi ai barbuti cattivoni, io ci ho anche discusso molto piacevolmente a Marrakesh, sul Corano e sull'idea di donna nell'Islam, discussione devo dire molto interessante e istruttiva, con persone assai cordiali...
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Pispax |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #9 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/3/2009
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Tanto per chiarezza Citazione: audisio ha scritto: Pispax, se prima di scrivere leggi bene i miei post eviti di fraintendermi e in tal modo eviti che io fraintenda te. Io non ho detto che SICURAMENTE sono rivoluzioni colorate. Proprio il contrario e credo di essermi spiegato chiaramente perchè Redna ha capito benissimo il senso del mio intervento. Quindi potevi farcela anche tu con un pò di sforzo. Mi sono posto semplicemente il dubbio che potessero esserlo proprio per evitare di cadere in facili tranelli. Ma ho anche scritto che propendo per moti spontanei e le ragioni di questa mia convinzione.
Col cazzo che c'è stato un fraintendimento. A quanto ne so l'italiano non è ancora una lingua morta. Visto che secondo TE queste rivoluzioni erano state "previste", e c'è la possibilità che si sia operato per renderle "colorate", spiega i punti di contatto con le "rivoluzioni colorate" ucraina, serba, georgiana o quelle che vuoi. Là si discuteva di paesi in bilico fra due sfere d'influenza, e sospettare una rivoluzione "colorata" poteva avere senso. Qui si ragiona di Paesi GIA' saldamente agganciati agli USA o all'Occidente. Anzi, così tanto agganciati che ogni mutamento può solo peggiorare la situazione degli USA. L'unica scelta per loro ragionevole, visto che secondo TE l'avevano prevista, era quella di impedirla. Dunque? Citazione: Poi, francamente, la tua distinzione tra partiti islamisti radicali e fondamentalisti assomiglia molto a quella tra "libri della fisica" e "libri di fisica" per rievocare una figura di merda ormai storica su questo sito (e che è anche la tua firma, per cui sai di cosa parlo )...
Questo perché parli senza neppure sapere il significato delle parole che usi. Un fondamentalista islamico, cioè quelli che dici tu, è una persona che ha fatto una precisa scelta religiosa INDIVIDUALE. Ma che volendo può anche votare socialista. Un partito islamico radicale, che invece sono quelli di cui parlavo io, è un movimento politico COLLETTIVO che ha fatto una precisa scelta etico-morale. E che volendo può essere votato anche da un ateo. Fermo restando che si sta parlando di due dittature, l'Algeria è una nazione piena di fondamentalisti islamici, ma non ha nessun partito islamico radicale; l'Arabia Saudita è una monarchia islamica radicale con pochi fondamentalisti islamici fra la popolazione. Entrambi i paesi hanno una posizione filo-americana indipendentemente da quanti fondamentalisti islamici ci sono dentroIl Pakistan è una repubblica islamica con un forte tasso di fondamentalismo fra la popolazione. Prima era ferocemente avverso agli USA, ora ha cambiato posizione. In linea di massima comunque la scelta POLITICA dei partiti islamici radicali è quella di essere ostili agli USA e all'Occidente e a Israele. Tutto questo di norma è abbastanza indipendente dal numero di fondamentalisti che ci sono fra la popolazione - anche visto che di solito si sta parlando di dittature. Indipendentemente da come uno la pensi, di questa cosa tocca prenderne atto. Se poi la differenza fra una posizione religiosa individuale e una posizione politica collettiva ti sfugge, utilizzerò un paragone più chiaro: se qualcuno ti dice "il pollo era buono", non ha alcun senso rispondere "non è vero, l'insalata era cattiva". Ti è più chiaro così? Citazione: P.S.: poi tutte le altre tue farneticazioni sono sinceramente incomprensibili, il fatto che i governi attuali siano pro Occidente non esime l'Occidente, di fronte ad una rivoluzione spontanea, di cercare di cavalcarla per fare in modo che "tutto cambi affinché nulla cambi".
Già, dimenticavo la litania. E naturalmente non esistono più le mezze stagioni. Citazione: P.S.2: sui militari algerini e sulle stragi da loro perpetrate fatte passare per islamiste credo di aver scritto appena registrato su LC, sei tu che credi ai barbuti cattivoni,
Ti lascio scegliere: la prendiamo come la dimostrazione del fatto che non ci hai capito un cazzo, oppure come dimostrazione del fatto che non sei capace di fare un discorso senza appiccicare per forza un'etichetta addosso alla gente? Ti consiglio di accettare una di queste due, altrimenti arriviamo a quello che penso davvero, che è ancora più squallido: cioè che non eri capace di rispondere alle cose che dicevo, e pur di non avere torto hai cercato di inventarti la cosa che io sono una specie di fascioleghista anti-islamico e pieno di pregiudizi.
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Makk |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #10 |
Mi sento vacillare ![](https://old.luogocomune.net/site/uploads/rank3dbf8e9e7d88d.gif)
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Mah, veramente l'Algeria è un paese abbastanza avanzato. Proprio perché sono filo-occidentali, accettano le ricette FMI e WTO e spingono forte per lo sviluppo. Solo che la cosa gli capita in un momento economico di merda. Ecco che, non ostante tassi di crescita a due cifre, non gli corrisponde un aumento del benessere, tipico dell'inizio delle altre espansioni capitalistiche (come capitò in polonia o in romania o anche spagna e portogallo). Il fatto che anche le altre espansioni siano finite in bolle non lo sanno o non lo vogliono sapere. Quelli che sono in strada adesso non sono contadini affamati, ma diplomati e laureati che si vedono scippare il promesso benessere (uno intervistato, l'altro giorno, diceva "piuttosto che continuare a vivere così tanto vale andarsene in italia" ![](https://old.luogocomune.net/site/uploads/smil3dbd4dbc14f3f.gif) ) Non sono paragonabili alle rivoluzioni colorate dei pecorai o contadini estoni, uzbekistani, moldavi, ecc che da un'economia allo sbando voglion passare un'economia all'occidentale sperando in chissà quali evoluzioni benefiche. Questi "hanno fatto i compitini": hanno aperto alle multinazionali, hanno studiato facendo sacrifici, regalano le loro risorse, e adesso pretendono il posto da bancario, analista software, broker assicurativo e compagnia bella. E non ce n'è. Neanche per creare quella "sana" sperequazione fra borghesia e salariati per cui una discreta fetta della società civile sta bene e quindi i mugugni degli sfigati passano sullo sfondo. Lì stanno maluccio tutti. No classe media no party. E ancora: difficile qui contare su una minuscola aristocrazia intellettuale (provinciale e ingenua) per diffondere gli accurati manualetti della rivoluzione di Soros e della CIA e tirarsi dietro il popolo bue con quattro parole d'ordine populiste. Qui a cento "sorosini" corrispondono 10.000 laureati. La "rivoluzione" se la fanno senza fottersene di fèisbuk e tuitter. O meglio: intenet non è carboneria e chi legge è gente sveglietta. Che siano manipolabili non c'è dubbio. Dove c'è confusione c'è spazio per farne di più. Ma non saranno movimenti e messaggi così rozzi come le rivoluzioni colorate a spadroneggiare. Vedremo.
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audisio |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #11 |
Sono certo di non sapere
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@ Makk: purtroppo l'Algeria è da decenni sotto il tallone ferreo di una oligarchia militare e di una classe dirigente corrotta oltre ogni limite. Per questo la soluzione tunisina è inevitabile, come per l'Egitto. E' solo questione di tempo. @ Pispax: i tentativi di trasformare la rivoluzione tunisina in una "colorata" sono evidenti. Gli investimenti di Open Society e NED nella formazione di pseudo rivoluzionari che cerchino di spostare l'attenzione su fumosi diritti umani piuttosto che su reali cambiamenti sociali e sul ripristino della sovranità nazionale, ci sono stati e sono documentati. Il finanziamento di Radio Kalima, dei blogger, uno dei quali è stato fatto addirittura ministro (cosa mai vista al mondo), il tentativo di comporre un governo di transizione con i residui del vecchio regime e fantomatici leader di fantomatici partiti di opposizione residenti, come sempre, nei paesi occidentali. Solo che la gente non sta accettando questo. Ancora ieri si è sparato, la gente ha assaltato i ministeri, insomma non ci sta.
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audisio |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #12 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 29/4/2008
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Citazione Un fondamentalista islamico, cioè quelli che dici tu, è una persona che ha fatto una precisa scelta religiosa INDIVIDUALE. Ma che volendo può anche votare socialista.
Fermo restando che si sta parlando di due dittature, l'Algeria è una nazione piena di fondamentalisti islamici, ma non ha nessun partito islamico radicale; l'Arabia Saudita è una monarchia islamica radicale con pochi fondamentalisti islamici fra la popolazione.
----------------------------------------------------------------- Oddio! Ma pensi veramente ciò che scrivi? Un fondamentalista può votare socialista? UAH UAH UAH L'Algeria aveva un partito islamista. L'ha sterminato. Esattamente come il Marocco. E attenzione, islamista non vuol dire automaticamente fondamentalista. Un islamista è uno che vuol fare politica sulla base delle proprie convinzioni religiose. Esattamente come la DC in Italia ieri e l'UDC oggi. L'Arabia Saudita non ha fondamentalisti islamici? Stai scherzando? Ne è piena e non intendo di Al Qaeda (che non esiste) ma del wahabismo, ossia di una deviazione fanatica del messaggio coranico. Sono loro i veri fondamentalisti, non certo i Fratelli Musulmani o Hamas o Hezbollah, i quali rappresentano piuttosto l'anima sociale dell'Islam mentre il wahabismo propaganda una lettura fortemente individualista e formalistica del messaggio coranico. Ai wahabiti non interessa nulla del benessere dei propri fratelli, ma solo dell'osservanza pedissequa di precetti esteriori e della lettura letterale del Corano.
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Pispax |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #13 |
Sono certo di non sapere
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Citazione: Makk ha scritto: Mah, veramente l'Algeria è un paese abbastanza avanzato.
... Quelli che sono in strada adesso non sono contadini affamati, ma diplomati e laureati che si vedono scippare il promesso benessere ... Che siano manipolabili non c'è dubbio. Dove c'è confusione c'è spazio per farne di più. Ma non saranno movimenti e messaggi così rozzi come le rivoluzioni colorate a spadroneggiare.
Vedremo.
Ho riportato solo le parti "salienti", ma quoto tutto il discorso. Per inciso la situazione tunisina pare essere persino migliore. Certo che queste cose sono difficili da far capire a chiunque pensi nel profondo del cuore che "gli islamici" sono evoluti solo ed esclusivamente perché sono in grado di discutere "piacevolmente" (e persino "cordialmente") della situazione della donna nell'Islam. Ho testimonianze dirette sul fatto che il fenomeno del fanatismo integralista è comunque una cosa abbastanza sviluppata, che il governo, con una certa evidenza, non riesce a reprimere. Questo appoggia il fatto che le "rivoluzioni colorate" sono ancora più improbabili: difficile allettare un fondamentalista islamico con la promessa di MAGGIOR progresso. ![](https://old.luogocomune.net/site/uploads/smil3dbd4e398ff7b.gif)
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audisio |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #14 |
Sono certo di non sapere
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@ Pispax: bè, chi è che può dare dell'evoluto a chi? Gli aborigeni australiani vivevano nudi e con gli ossi nel naso ma, per molti versi, erano molto più evoluti della cricca di fuorilegge tagliagole che ha colonizzato il proprio paese riducendoli ad un'accozzaglia di alcolizzati. E, per esempio, è molto più facile discutere di aborto con un islamista che non con il più progressista dei cattolici. Per non parlare di evangelici, pentecostali e feccia simile...
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Pispax |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #15 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/3/2009
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Citazione: audisio ha scritto: @ Pispax: i tentativi di trasformare la rivoluzione tunisina in una "colorata" sono evidenti. Gli investimenti di Open Society e NED nella formazione di pseudo rivoluzionari che cerchino di spostare l'attenzione su fumosi diritti umani piuttosto che su reali cambiamenti sociali e sul ripristino della sovranità nazionale, ci sono stati e sono documentati.
Che ragionamento da caproni. Persino i peggio fascisti proverennero imbarazzo a fare un ragionamento del genere. Quindi la soluzione è sostituire la dittatura con UN'ALTRA dittatura, però "illuminata"? Che so, uno dei "fumosi diritti umani" rivendicato con più forza dai tunisini nelle manifestazioni è quello di poter aderire a un partito d'opposizione senza finire in galera. Molto fumoso, certo. Un altro è quello che quando ti sbattono in galera per motivi politici, sarebbe almeno carino avere un processo. Solo per sapere quanto dura la carcerazione, sai com'è. Meglio ancora sarebbe non finire in galera del tutto solo perché si è criticato il governo. Ovviamente tutti questi "fumosi diritti umani" sono del tutto inutili ai fini dei cambiamenti sociali. Ma come ho fatto a non pensarci. Citazione: .... Il finanziamento di Radio Kalima, dei blogger, uno dei quali è stato fatto addirittura ministro (cosa mai vista al mondo), il tentativo di comporre un governo di transizione con i residui del vecchio regime e fantomatici leader di fantomatici partiti di opposizione residenti, come sempre, nei paesi occidentali. Solo che la gente non sta accettando questo. Ancora ieri si è sparato, la gente ha assaltato i ministeri, insomma non ci sta.
Non che ti passi anche solo lontanamente dalla testa che questa sia semplicemente la vecchia classe politica che non vuol mollare il potere, ovvio. No, certo che no. Tutto ciò necessariamente è colpa degli americani, cazzo! Mi stupisco un po' del fatto che ancora non hai citato il Mossad, non ho dubbi che la pratica verrà sbrigata presto.
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audisio |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #16 |
Sono certo di non sapere
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Vabbè ciao Pispax. Con te è inutile parlare. Sei troppo annebbiato dalla tua pregiudiziale proIsraele che suppongo ti derivi dalle tue origini ebraiche. D'altronde, non mi stupisco. Non sono mai riuscito a fare un discorso serio con un ebreo. Sapete solo diffamare e insultare...
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Pispax |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #17 |
Sono certo di non sapere
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Citazione: audisio ha scritto: Citazione Un fondamentalista islamico, cioè quelli che dici tu, è una persona che ha fatto una precisa scelta religiosa INDIVIDUALE. Ma che volendo può anche votare socialista.
Fermo restando che si sta parlando di due dittature, l'Algeria è una nazione piena di fondamentalisti islamici, ma non ha nessun partito islamico radicale; l'Arabia Saudita è una monarchia islamica radicale con pochi fondamentalisti islamici fra la popolazione.
----------------------------------------------------------------- Oddio! Ma pensi veramente ciò che scrivi? Un fondamentalista può votare socialista? UAH UAH UAH L'Algeria aveva un partito islamista. L'ha sterminato. Esattamente come il Marocco. E attenzione, islamista non vuol dire automaticamente fondamentalista. Un islamista è uno che vuol fare politica sulla base delle proprie convinzioni religiose. Esattamente come la DC in Italia ieri e l'UDC oggi.
Oh, grazie per avermelo spiegato. Ora non ti resta altro da fare che spiegare a tutti noi qualè la dottrina islamica ufficiale rispetto alla gestione della ricchezza e alla politica estera, solo per citare un paio di casi. Così saprò - finalmente - perché un partito islamista non può essere socialista. Citazione: L'Arabia Saudita non ha fondamentalisti islamici? Stai scherzando? Ne è piena e non intendo di Al Qaeda (che non esiste) ma del wahabismo, ossia di una deviazione fanatica del messaggio coranico. Sono loro i veri fondamentalisti, non certo i Fratelli Musulmani o Hamas o Hezbollah, i quali rappresentano piuttosto l'anima sociale dell'Islam mentre il wahabismo propaganda una lettura fortemente individualista e formalistica del messaggio coranico. Ai wahabiti non interessa nulla del benessere dei propri fratelli, ma solo dell'osservanza pedissequa di precetti esteriori e della lettura letterale del Corano. Sarebbe utile che tu spendessi qualche secondo per capire quello che viene scritto, prima di rispondere a cose che non hai capito dicendo cose che non hai capito molto bene neppure quelle. Come dicevo, l'Arabia Saudita ha un REGIME integralista. Quanto i precetti integralisti del regime siano rispecchiati dalla popolazione, fra le altre cose lo puoi capire anche dal fatto che a un certo punto si sono dovuti introdurre dei funzionari pubblici, i mutawwin, che hanno come unico compito quello di vigilare sul rispetto dei precetti del Corano. Non è l'unico indicatore, chiaro. Però l'unica parte realmente integralista saudita è la struttura di regime. Tolta quella, il sentimento religioso che c'è fra la gente mi dicono che non è troppo diverso da quello che c'è in Italia.
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redna |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #18 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
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anche lo Yemen in rivolta.... http://www.corriere.it/esteri/11_gennaio_27/yemen-migliaia-in-piazza_637788ac-2a11-11e0-88f8-00144f02aabc.shtmlin Algeria tra poche ore presidente annuncerà riforme e rimpasto di governo ALGERI – Fonti informate in Algeria dicono che per paura “dell’effetto Tunisia” il presidente Abdelaziz Bouteflika ha deciso di cambiare il premier del paese ed alcuni dei ministri, al potere da oltre 10 anni. Secondo l’IRIB, Boutflika dovrebbe annunciare nelle prossime ore il rimpasto e dare inizio ad una serie di riforme nella speranza di evitare di fare la fine di Ben Ali.
L’Algeria è già stata teatro di alcune manifestazioni popolari; anche in questo caso il carovita e la mancanza di libertà politica il principale motivo delle proteste.http://italian.irib.ir/notizie/mondo/item/88552-algeria-paura-di-effetto-tunisia-tra-poche-ore-presidente-annuncerà-riforme-e-rimpasto-di-governo.......è sempre più evidente che 'qualcosa' è andato fuori controllo. Il controllo degli occidentali s'intende.... anche in Palestina continuano le rivelazioni di Al-Jazeera...... Palestina: Al-Jazeera, Anp bloccò risoluzione condanna guerra a GazaDOHA – I documenti segreti pubblicati dal sito di Al-Jazeera rivelano che l’Anp di Mahmoud Abbas accettò di non agire a favore del resoconto Goldstone per la condanna dell’aggressione israeliana a Gaza. Secondo l’IRIB, in base ai 1600 documenti segreti sui negoziati palestinesi rivelati da Al-Jazeera, dopo un incontro tra il negoziatore di Al-Fatah Saeb Erekat, George Mitchell e l’israeliano Davie Hale, Abbas accettò di non avviare denunce internazionali dell’aggressione accordando così ad Israele una incredibile concessione. Non è chiaro al momento cosa abbia ricevuto in cambio Abbas ma nei documenti si parla di una promessa per la ripresa dei negoziati e di forti pressioni americane su Abbas. Le rivelazioni rischiano di rovinare ulteriormente la figura dall’amministrazione Abbas, che non ha avuto il consenso popolare e che non è da considerare il governo legale della Palestina visto che fu Hamas a vincere le elezioni democratiche del 2006. http://italian.irib.ir/notizie/palestina-news/item/88547-palestina-al-jazeera-anp-bloccò-risoluzione-condanna-guerra-a-gaza......... questi si che sono volatili amari (altro che dispute fra Pispax e Audisio)
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audisio |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #19 |
Sono certo di non sapere
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Ahi ahi Pispax. Un ebreo non può parlare con un caprone come il sottoscritto. Al massimo può sgozzarlo...
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redna |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #20 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
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Citazione: Un ebreo non può parlare con un caprone come il sottoscritto. Al massimo può sgozzarlo...
o tenerlo in apartheid come a Gaza. ![](http://www.infopal.it/writable/img/gaza%20sotto%20assedio.jpg) Citazione: Come dicevo, l'Arabia Saudita ha un REGIME integralista.
ma il regime integralista non prevede nemmeno che si tengano prigioniero un intero popolo perchè ha votato liberamente chi voleva votare.
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Pispax |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #21 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/3/2009
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Citazione: audisio ha scritto: Vabbè ciao Pispax. Con te è inutile parlare. Sei troppo annebbiato dalla tua pregiudiziale proIsraele che suppongo ti derivi dalle tue origini ebraiche. D'altronde, non mi stupisco. Non sono mai riuscito a fare un discorso serio con un ebreo. Sapete solo diffamare e insultare...
Minchia, l'avevo detto anche prima! Lo SAPEVO che si arrivava a questo! "Ma lo so che per voi imbecilli se qualcuno va contro alle vostre stupide teorie dev'essere per forza un sionista ebreo.
Lo so perché siccome voi imbecilli non siete capaci di fare un ragionamento serio e articolato, allora se non etichettate immediatamente l'avversario in qualche gruppo che VOI ritenete deteriore, avete subito l'acqua alla gola. Minchia se vi conosco bene.E finalmente, stretto all'angolo dalla sua incapacità di dire "scusate ragazzi, quando ho aperto questo thread ho detto una cazzata", il fantastico audisio si mette a dare dell'EBREO a chi non la pensa come lui! Perché EVIDENTEMENTE non è possibile che qualcuno provi a riflettere sulle cose. Almeno NON se si sta parlando di qualunque cosa stia a meno di 2000km. dal Medio Oriente: in quel caso, qualunque cosa stia succedendo, è SICURAMENTE colpa della CIA e/o del Mossad. E chiunque dica il contrario per forza di cose è EBREO. Cazzo, si vede subito: chiunque non passi tutto il suo tempo a sparare addosso agli ebrei ai sionisti deve avere qualcosa che non va, giusto? Cazzo, ce n'è di gente malata al mondo. Ma malata forte.
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redna |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #22 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
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Perchè Pispax quando si incomincia a parlare della questione mediorientale ti incazzi tanto e porti sempre il discorso TU in direzioni che prima nessuno voleva portare? Poi se qualcuno risponde ovviamente dici che è fuori tema e non vedi che in fuori tema CI SEI SEMPRE ANDATO TU. Che gioco stai giocando? ![](https://old.luogocomune.net/site/uploads/smil3dbd4e29bbcc7.gif) Citazione: Cazzo, ce n'è di gente malata al mondo. Ma malata forte. se c'è tanta gente al mondo malata forte TU pensi di essere l'unico a NON esserlo?
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audisio |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #23 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 29/4/2008
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@ Pispax: guarda che ho voluto essere gentile con te. E' un dato di fatto che difendi a spada tratta Israele, ci sono valanghe di post al riguardo. Ora chi difende Israele può essere solo o pazzo, o venduto o ebreo. La prima categoria è infelice, la seconda è spregevole, solo la terza ha una ragione comprensibile se non giustificabile. Quindi, io ho cercato di salvaguardare la tua persona, mentre tu in precedenza mi hai dato del caprone. Vedi un pò tu...
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Makk |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #24 |
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Citazione: Pispax ha scritto: Per inciso la situazione tunisina pare essere persino migliore.
![](https://old.luogocomune.net/site/uploads/smil3dbd4d8676346.gif) Che coglione che sono! Ho scritto "algeria" invece di "tunisia" per tutto il post! ![](https://old.luogocomune.net/site/uploads/smil3dbd4d75edb5e.gif) Sì, è vero: l'Algeria è un po' più indietro. Citazione: Ho testimonianze dirette sul fatto che il fenomeno del fanatismo integralista è comunque una cosa abbastanza sviluppata Se parli degli eccidi indiscriminati, è una piaga che però si sono voluti grattare (parlo al passato perché quello che so risale a un po' di tempo fa) con determinazione e anche dignità: una cosa interna che non si affronta solo con la polizia ma con una dibattito trasversale a tutto campo, senza le semplificazioni e i dualismi piattipiatti che sono tutto ciò che noi occidentali sembriamo in grado di poterci permettere.
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audisio |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #25 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 29/4/2008
Da
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@ Makk: tieni conto che una discreta parte (non tutti) degli eccidi sono stati false flag, ossia opera di squadroni dei corpi speciali travestiti da fondamentalisti, con tanto di barbe islamiche. Sono stati riconosciuti dagli abitanti dei villaggi, c'è un'abbondante documentazione. Ora, noi sappiamo benissimo come sia facile con la strategia della tensione scatenare violenze via via crescenti, ci siamo passati. E come il risultato della strategia della tensione sia la stabilizzazione del potere in mano alle elites dominanti. Siamo su LC proprio per parlare di questo, il 911 ne è un mirabile esempio...
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Santro |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #26 |
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Per calmare gli animi ![](https://old.luogocomune.net/site/uploads/smil3dbd4d6422f04.gif) , vorrei focalizzare l'attenzione su di un aspetto di queste proteste che trovo inconsueto e macabro. Perlomeno mai così accentuato, nel passato, in queste situazioni: mi riferisco a questa mania di darsi fuoco! A parte il dolore che si prova nel BRUCIARE e la vita distrutta in caso di sopravvivenza, perché, per protesta contro chi si ritiene la causa del proprio malessere, ci si dovrebbe suicidare? Mi sembrerebbe più sano e ragionevole tentare di strangolare il porco (dittatore o chi per lui) che ti opprime; se poi nel provarci ti fanno secco.... bè, morire era già nei piani originali, però qualcun altro, imitandoti, potrebbe essere più fortunato e portare a termine la missione. Sembra quasi che si voglia passare il messaggio: "Ragazzi, per protesta diamoci fuoco!". Idea che mi pare alquanto stupida; di grande utilità ai soli detentori del potere... o no? Inoltre, e qui viene il bello, mi sa tanto di Sacrificio (Olocausto) agli "dei"! Mah.
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Makk |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #27 |
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Citazione: Inoltre, e qui viene il bello, mi sa tanto di Sacrificio (Olocausto) agli "dei"! Mah.
Dai bonzi a jan palach al bancarellaio tunisino, a me dà l'idea di atto estremo di protesta quando si ha la disperazione dentro e la sensazione che niente di meno sarà ricevuto come segnale che "adesso basta!", segnale ricevuto sia da chi ti opprime che da chi si dovrebbe sollevare contro l'oppressore. Ma non sono nella testa di questi che a buon bisogno mi sento di chiamare martiri (unici dei quali mi sento abbastanza tranquillo nell'usare questa abusata parola). Quindi magari mi sbaglio (nelle loro motivazioni, intendo). EDIT: in particolare dei bonzi e Jan Palach sono *certo* del significato politico del gesto. Del ragazzo tunisino non so abbastanza dell'episodio, ma visto che comunque era un discorso in generale sul gesto di darsi fuoco...
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redna |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #28 |
Sono certo di non sapere
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28/01/2011stampainvia +++ Egitto, bloccate le reti cellulari: niente sms e telefonate +++ Dopo i collegamenti a internet saltate anche le connessioni alle reti cellulari Dopo il blocco dell'accesso a internet da alcuni minuti, in tutto l'Egitto, risultano essere saltate anche le comunicazioni vocali fra telefoni cellulari. Il servizio sms è già inutilizzabile da alcune ore. articolo qui******* IL CAIRO – Un ministro israeliano che ha chiesto l’anonimato ha invitato il regime Mubarak a riprendere in mano il controllo della situazione facendo uso esteso della forza ai danni dei manifestanti. Secondo l’IRIB, il ministro israeliano che ha parlato al Washington Post su condizione di anonimato, ha detto di sapere dell’ottima preparazione e delle attrezzature adeguate in possesso dell’esercito egiziano che devono essere usate contro la gente per impedire che si ripeta ciò che è accaduto in Tunisia. È degno di nota che il regime di TelAviv ha annunciato in precedenza di considedrare pericoloso per se il crollo del regime Ben Ali in Tunisia. articolo
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Santro |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #29 |
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@ Makk Tu riesci ad immaginare una situazione in cui ti daresti fuoco? Io no. Mi sembra puro autolesionismo patologico. Il classico, tagliarsi il pene per far dispetto alla moglie, portato all'estremo. Poi non si tratta solo del tunisino, (quello che ha dato il via a questa "singolare" protesta); il suo gesto è stato imitato da una quindicina di altri, oltre che in Tunisia, in Algeria, Egitto, Mauritania e Arabia Saudita! A me la cosa puzza di...... di carne bruciata. ![](https://old.luogocomune.net/site/uploads/smil3dbd4e398ff7b.gif)
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audisio |
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Re: Dopo Tunisia e Algeria ora tocca all'Egitto? | #30 |
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@ Santro: all'inizio anch'io ho diffidato, anche perchè mi ricordava la miriade di "kamikaze" che agiscono in Iraq e Afghanistan, la maggior parte delle volte contro la popolazione civile con l'ovvio risultato di avvicinare quest'ultima alle truppe occupanti. Ho sempre pensato che quelli siano robot mind/controlled. Ma qui, però, l'effetto di questi gesti è quello di contribuire alla sollevazione popolare. Allora mi sono chiesto: queste sollevazioni sono funzionali agli interessi di Tel Aviv e Washington? Non mi sembra proprio, tant'è che Sion appare molto innervosita dalla situazione, visto che tutti i regimi coinvolti sono legati a filo doppio con Tel Aviv. Lo dimostrano ampiamente le dichiarazioni di questo ministro israeliano citato da redna, che fa capire di conoscere molto bene gli apparati di sicurezza egiziani, ovviamente perchè li hanno addestrati loro. Un cambio di regime a Il Cairo come potrebbe perseguire maggiormente gli interessi di Tel Aviv, visto che già Mubarak obbedisce come un cagnolino a Sion? Caso mai un nuovo governo potrebbe decidere di riaprire le vie di rifornimento a Gaza, specie se nel nuovo governo giocassero un ruolo anche i Fratelli Musulmani e così pare visto che il loro sito è stato chiuso per i continui aggiornamenti e informazioni che dava sullo stato della rivolta. Insomma, l'analisi dei fatti mi fa propendere per la spontaneità delle sollevazioni in corso e per un loro innesco simultaneo dovuto alla potenza evocatoria del successo ottenuto dalla rivolta tunisina. In sostanza, all'improvviso i popoli arabi si stanno rendendo conto che le loro oligarchie sono tigri di carta e che possono essere buttate giù con una spallata perchè non godono di alcun sostegno tra i cittadini.
P.S.: vedo molto male (o bene) la Giordania e quella sarebbe la cartina di tornasole dell'esattezza delle mie sensazioni. Se si accende anche la Giordania sarà la prova provata che Tel Aviv non è dietro questi moti, visto che non approverebbe mai la destabilizzazione ai suoi confini e la defenestrazione della famiglia Hussein, loro grande alleata e grande traditrice degli interessi palestinesi, i quali fra l'altro sono una grande fetta degli abitanti di quel paese. Insomma, Tel Aviv si ritroverebbe con un Iran più saldo di un anno fa, un Libano sempre più in mano a Hezbollah, la Giordania in fiamme, l'Egitto pure. Aspetto quindi i prossimi moti ad Amman. Senza considerare che la rivolta in Yemen potrebbe essere da preludio ad un rovesciamento anche degli sceiccati (Qatar, Bahrein, Kuwait, Arabia Saudita), ossia dele riserve petrolifere del mondo, appannaggio finora solo di predatorie elites ma che dovrebbero essere destinate alla ricchezza e allo sviluppo di tutto il mondo arabo.
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