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  •  Geremys
      Geremys
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#1
So tutto
Iscritto il: 12/9/2006
Da Legnano (MI)
Messaggi: 6
Offline
..mi trovavo a cercare alcune informazioni sui movimenti di estrema destra in italia e nel veneto; ho trovato un documento, tratto dal sito http://utenti.lycos.it/fuser/fn.htm che mi sento in dovere di riproporre:

1. Forza Nuova: cos’è?

L’organizzazione Forza Nuova è un movimento politico con un ventaglio di penetrazione che va da Avanguardia nazionale ai naziskin: essa fa capo a due dirigenti, Roberto Fiore e Massimo Morsello condannati in contumacia per la strage di Bologna. Attualmente vivono a Londra e gestiscono una serie di ostelli denominati "Meeting Point", una rete di agenzie di viaggi presenti in Italia con la denominazione "Easy London", case discografiche, una colonia estiva per ragazzi diretta da un esponente di AN che ha ricevuto denunce dai genitori per maltrattamenti (Il servizio d’ordine è costituito da naziskin) e esibizione di svastiche, strutture sportive e una casa editrice.
"Forza nuova" è in contatto con associazioni culturali, come ad esempio il circolo culturale Guido Cavalcanti di Bergamo che si occupa di studi su un tema apparentemente innocuo come il Medio Evo, interpretato nella chiave di lettura del fascismo storico. Questo circolo propaganda l’ideologia e le pubblicazioni di Forza Nuova ed ha recentemente organizzato un convegno su Julius Evola. con il finanziamento dalla Regione Lombardia.
"Forza Nuova" gestisce inoltre un sito Internet sfruttando con competenza il potenziale di impatto che la nuova forma di comunicazione offre in forma di scatole cinesi, dove un’organizzazione rimanda all’altra (http://www.forzanuova.org. http://www.rsociale20.co.uk). Questo movimento è legato a sua volta ad un’associazione, "Il revisionismo storico", che sostiene che la camere a gas avevano la funzione di eliminare la propagazione di malattie fra gli ebrei.
Elementi di AN, fra i quali il deputato e presidente della regione Lazio Francesco Storace e rappresentante della destra storica all’interno del partito, hanno partecipato a un incontro organizzato da Forza Nuova. Questa organizzazione è presente non solo su scala nazionale, ma è collegata ad una struttura europea denominata Gilda che si rivolge ad insegnanti. Forza Nuova si è data come ideologo di riferimento lo stesso della Repubblica Sociale Italiana, Julius Evola, sul quale ha organizzato una mostra in Lombardia. La stampa alla quale si appoggia è rappresentata dal Borghese di Feltri, l’università è Monteridolfo, presso Rimini. Anche sul piano politico “Forza Nuova” si muove all’insegna di una certa duttilità, non disdegnando la politica delle alleanze: offre a Padova, nelle ultime elezioni comunali i propri voti al Polo nel turno di ballottaggio, partecipa con propri banchetti alla raccolta delle firme promosse dalla Lega per indire il referendum abrogativo della legge Turco-Napolitano sull’immigrazione. Sempre con la Lega occupa il Consiglio Comunale di Venezia nel giugno scorso in occasione di una discussione sul diritto di asilo per i profughi Rom.

Non limitandosi al “rituale “ scontato ( per un’organizzazione neofascista ) della “celebrazione” della “marcia su Roma”, protesta all’insegna di un Europa “cristiana, indipendente ed armata” contro gli Stati Uniti per la strage alla teleferica del Cermis, contro-manifesta in occasione del Gay Pride, promuove presidi contro la “droga di stato” e la “società multinazionale”. Si fa denunciare per l’affissione di alcuni manifesti antiaboristi che ritraggono dei feti.

Nelle ultime elezioni europee ha tentato la carta elettorale presentando propri candidati nella “Lista Cito”.

Un risultato deludente controbilanciato però da alcune affermazioni ( dato preoccupante ) conseguite invece con la presentazione di liste autonome ad elezioni provinciali e comunali: Provincia di Lodi 1,6% ( con punte del 14% a Somaglia e Salerano ), Comune di Padova 1,15%, Comune di Metaponto 8%, Comune di Bernalda ( Matera ) 2%.


2. La politica di FN

Il programma di Forza Nuova si articola sui seguenti punti:

-abrogazione delle leggi abortiste famiglia come fulcro della crescita demografica per superare l’espansione dei musulmani e creare una razza italica;
- blocco delle immigrazioni;
- principale nemico il "mondialismo" (la globalizzazione) e all’interno di questo la barbarie musulmana che avanza verso l’Europa;
- azzeramento del debito pubblico come rifiuto di un sistema bancario in mano agli ebrei;
- abrogazione delle leggi liberticide Mancino e Scelba perché applicano l’articolo della Costituzione che vieta la ricostituzione del partito fascista;
- rivendicazione di uno stato forte con un unico partito al potere;
- ricostituzione delle corporazioni che imponevano l’iscrizione obbligatoria di dirigenti e dipendenti in un unico organismo, per abolire la conflittualità. La soluzione dei problemi è demandata allo Stato imprenditore;
- uscita dalla democrazia formale;
- l’Italia è proclamata "eletta dal cielo all’impero radioso sull’umanità".

3. Estrema destra in Europa

Si chiama Euro-nat, è la rete europea dei gruppi della destra estrema e a cui, oltre quelli italiani, aderiscono il Partito Nazionalista Slovacco, il Vlaas Block belga, il Fronte Ellenico e Democracia Nacional (gli eredi della falange spagnola). In questo circuito sono presenti anche il Movimento Pattriottico Popolare Finlandese, il Partito della Grande Romania, il Partito Svedese Democratico, Aliancia Nacional portoghese, il Deutsche Volksunion e il Partito Nazionalista serbo.
Per consolidare questi contatti, nello scorso agosto, a Villa Umbra (Perugia), la rivista Orion di cui è editore Maurizio Murelli (condannato per l’uccisione del poliziotto Antonio Marino, avvenuta durante una manifestazione tenuta dall’MSI a Milano nel 1973), con la sigla Sinergie Europee, ha organizzato un convegno dal titolo innocuo, Università Estate, dove si sono dati appuntamento diversi esponenti della destra radicale europea.
L’articolazione delle presenze dà le dimensioni del fenomeno, che non può essere sottovalutato, sia per la capacità di mobilitazione che nei loro paesi alcune di queste sigle hanno, sia perché il successo avuto da Haider in Austria ha dimostrato che possono esistere, per queste frange neo-fasciste e neo-naziste, prospettive diverse da quelle che le hanno viste fin ad ora relegate al minoritarismo.

4. Far finta di niente?

Puntualmente, a chi protesta contro le adunate dei neofascisti, viene posta la solita questione: non siete democratici, tutti hanno il diritto di manifestare le idee in cui credono. Alla base di quest’accusa vi è una concezione mistificata della democrazia come contenitore universale. In effetti la democrazia deve favorire il libero sviluppo di qualsiasi tendenza, tranne di quelle che negano la democrazia, in particolare se lo fanno o progettano di farlo con mezzi violenti.
Un esempio interessante arriva dalla Germania, dove per anni Helmut Kohl, pressato dalle componenti più integraliste del suo partito (abbagliate dal cattolicesimo estremo propinato dai movimenti neonazisti, in risposta alla presunta islamizzazione della società tedesca) ha lasciato che neonazisti e simpatizzanti hitleriani sfilassero con i loro simboli bene in vista.
Adesso in Germania dopo l’escalation di violenze neo-naziste cominciano a dare le prime risposte (ricordiamo l’esemplare condanna di qualche settimana fa), ben coscienti della seria minaccia rappresentata da movimenti che fanno presa nelle classi sociali più emarginate. Fromm asserì che Hitler senza la necessaria dose di fortuna sarebbe stato un ottimo burocrate, lo vedeva dietro lo sportello di un ufficio postale, chiudere la porticina alle dodici in punto davanti ad una vecchietta pronta a ritirare la pensione. Così il nazifascismo oggi come ieri rappresenta l’unione tra diritto esasperato e la violenza. Ed oggi come ieri gli stati democratici non sanno rispondere, non sanno arginare la prepotente forza della violenza in nome del diritto. Gli esponenti di spicco delle forze nazifasciste europee (e non solo) si prodigano a costruire una fitta rete di odio, che fa presa sulle classi sociali più emarginate, poichè i concetti espressi sono drammaticamente semplici e di facile applicazione, dato che la "selezione sociale" non è basata sulla competitività o sullo status socio-economico (sistema capitalistico) nè sull’imperitura ed estremamente complicata lotta di classe, quanto piuttosto sul fenotipo dell’individuo.

5. Da noi che facciamo?

Mentre in Germania si sta lavorando per mettere fuori legge l’NPD, dunque, in Italia FN sta organizzando le sue adunate.
Inviato il: 9/12/2006 14:16
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  •  nike
      nike
Re: ...mmm...
#2
Mi sento vacillare
Iscritto il: 7/3/2006
Da
Messaggi: 845
Offline
Leggevo l'altro giorno questi articoli:
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CHI FABBRICA I NAZISTI?

Violenza nera, fascino del male e fallimento della Legge Mancino
di Wu Ming 1
Alla carogna verminosa di Augusto Pinochet, in memoriam

[...]Se ad impedire a David Irving di tenere una conferenza non sono i compagni, la gente, gli ebrei autorganizzati, ma la Polizia che lo blocca all'aeroporto, allora l'ultimo dei cretini rapati lo pensera' un reietto, un perseguitato, etc...E si crederà antagonista e trasgressivo per il fatto di stare dalla sua parte [...]

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RAZZISMO, ANTISEMITISMO, SIONISMO - Appunti 1992

a cura di Wu Ming 1


[...] Il biennio 1992-93 fu un periodo di attentati neonazisti e antisemiti in tutta Europa. Fu anche un periodo di intenso dibattito sui nuovi tratti del razzismo, non più giustificato in base a un'obsoleta discriminante biologica, bensì articolato secondo una logica "differenzialista", fondato su un'assolutizzazione delle diversità culturali e antropologiche, viste come perenni, inconciliabili, astoriche, chiuse a ogni possibilità di evoluzione.
Oggi - in tempi di "scontro di civiltà", "difesa dell'Occidente", "pericolo-Eurabia" etc. - pare la scoperta dell'acqua bollente, ma all'epoca non erano in molti a studiare il guizzare delle fiamme sotto la pentola.
Lo scopo di queste acerbe note era stimolare un dibattito sulle dialettiche antisemitismo-sionismo e razzismo-antirazzismo, ma soprattutto sul pericolo di accettare una loro "equivalenza", proposta in modo implicito nel discorso pubblico sul razzismo. [...]

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Resistenza e revisioni storiche: cazzi nostri

Wu Ming


Chi ci conosce sa che non ci siamo mai stracciati le vesti sbraitando contro i "revisionismi", né abbiamo mai presidiato i mausolei della Memoria Storica. Il passato va rimesso in gioco, costantemente, radicalmente. Non si può che essere revisionisti, nel senso che bisogna ri-vedere, adottare nuovi sguardi, giocare d'anticipo.
Siamo una "stecca" nel coro di proteste indignate contro Storace e la sua proposta da Min.Cul.Pop., ma è il coro che stona, non noi [1]
Questa querelle è solo la più recente conseguenza di gravi errori della sinistra, in particolare di quella istituzionale, togliattiana, il filo nero della realpolitik che va dal PCI ai DS.

Per decenni ci è stata proposta una stucchevole oleografia, "pedagogia resistenziale" fondata sull'edulcorazione, rimozione degli aspetti più controversi della guerra partigiana a vantaggio di una rappresentazione patriottica-frontista sciapa come il testo di "Bella ciao" (c'erano canzoni partigiane molto più forti e belle, da "Pietà l'è morta" alla "Badoglieide").

Nel 1990 le facoltà occupate pullulavano di superficiali cultori di una non-violenza a-storica, trascendentale; ebbene, a volte capitava di sentirli cantare "Bella ciao", e se gli facevi notare che i partigiani erano armati, sparavano, condannavano a morte, ecco che gli sguardi si spegnevano.

La Resistenza era diventata uno dei tanti elementi di un'identità di sinistra fai-da-te, annacquata, buonista, tipo foto del Che Guevara incollata su una pagina della Smemoranda (il Che era un guerriero coriaceo e spietato, altro che non-violenza!).

In questa ricostruzione sembra quasi che i partigiani non sparassero, non fucilassero, non spargessero sangue né toccasse loro rimestare nelle interiora umane.
Effetto boomerang: l'edulcorazione fa il gioco dell'avversario, che non fatica a rovesciarla in demonizzazione. La destra propone come oggetto di scandalo il fatto che i partigiani... uccidessero. Bella scoperta!

[...]
_________________
Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
Inviato il: 9/12/2006 16:35
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