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audisio |
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Re: La verità e le versioni ufficiali nella storia italiana | #1 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 29/4/2008
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Comincio con la prima. Portella della Ginestra: versione ufficiale, è stato il bandito Salvatore Giuliano fomentato dagli agrari mafiosi. Piccolo problema: il fuoco sui contadini viene aperto da grande distanza, la gente che aspettava il comizio non era concentrata ma sparpagliata, perchè lo spiazzo era molto ampio e la gente non era moltissima. Eppure, questi banditi (molti reclutati da poco tempo fra pecorai e gente di paese, con poco addestramento, causa i numerosi arresti compiuti nei mesi precedenti) con i fucili dell'epoca riescono a centrare con grande precisione quei poveri contadini. Una precisione clamorosa, da tiratori scelti. Successivamente, sia Giuliano sia colui che aveva avvalorato la matrice giulianiana della strage, Gaspare Pisciotta vengono eliminati. Giuliano freddato dopo che era stato già catturato dai carabinieri ed era inerme nelle loro mani, Pisciotta avvelenato all'Ucciardone da un caffè che bevve solo lui, mentre i suoi compagni di cella evitarono di farlo. Poi è venuta fuori quella che pare essere la verità, almeno sugli esecutori. Furono in realtà Iunio Valerio Borghese e i suoi reduci della X Mas, gente super addestrata militarmente, ad eseguire materialmente l'operazione. A Giuliano chiesero di addossarsi la colpa, lui accetṭ sia per i soldi sia per ricandidarsi come capo dei separatisti siciliani. Ma per essere sicuri di procurare un buon numero di morti, in modo da terrorizzare e scongiurare le future lotte bracciantili, gli fu chiesto di incorporare nell'azione gli uomini di Borghese.
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