[riferim.: guerra per il burqa e cazzate dei potenti]Citazione:
Pispax ha scritto:
Il problema è proprio questo: non si può pensare realmente che [le motivazioni date x la guerra] siano tutte stronzate e CONTEMPORANEAMENTE lamentarsi perché le stronzate non vengono realizzate.
Irrilevante.
il tuo punto era "non mi risulta che siamo andati in Afghanistan per il burqa"
La risposta mia è stata:
"sì, ci hanno spacciato il burqa, fra le tante cazzate"
Secondo te il motivo ufficiale (che invece ti risulta) era AlQaeda, secondo me c'era anche tutta la corona di minchiate che rendevano "meno sgradita" la guerra, come ad esempio la minchiata che il grande bisogno dei poveri afghani era una democrazia e quella che noi difendiamo le religioni e "quelli lì" buttano giù i Buddha (monumenti millenari e patrimonio blabla).
Ripeto, per chiarezza:
TU argomenti che noi siamo andati in Afghanistan solo per il 911 E NON PER LA LIBERAZIONE delle donne dal burqa.
IO ribatto che il burqa e la donna afghana c'era eccome fra le motivazioni.
Citazione:
Ma se sono stronzate è OVVIO che non verranno realizzate, no?
Ma non era quello il punto. Il punto erano le tre distanze fra la motivazione ufficiale, quella reale e il risultato ottenuto.
Il tuo negare che fra le motivazioni ufficiali fornite ci fosse la liberazione della donna afgana era del tutto incongruo, visto che c'era eccome.
E, giova ricordare, non è affatto "ovvio" che la motivazione ufficiale non si realizzi.
E' un esito assai probabile del perseguire un obbiettivo fasullo e ipocrita, ma non necessariamente viene del tutto disatteso (es. elezioni "libere").
Viene spesso perseguito comunque, di solito con gravi conseguenze sugli innocenti "beneficiari" delle motivazioni fasulle.
Il che ci riporta alla necessità di dimostrazione che, nel nostro caso (il burqa in Europa), 'sta decantata liberazione della donna islamica sia l'obbiettivo vero di Sarko e degli altri post-fascisti europei o non sia piuttosto una minchiata da perseguire e 'sti cazzi se ha conseguenze positive o negative su chi subirà questa normativa "progressista".
Il dimostrare i notevoli benefici e la "razionalità" di questa proibizione non esime dal rispondere preliminarmente alle domande
- "ma è davvero necessaria 'sta normativa?"
- "ma che vantaggi ne ricava la società tutta?"
- "che impatto avrà su chi la norma la subisce?"
- "se sì: l'impatto è proporzionato al beneficio?"
- "e, giuridicamente-eticamente, esiste
davvero una tale urgenza vitale tale da meritare la soppressione di un uso consolidato e sostanzianzialmente incruento?"
- e tante altre domande, che dovrebbe essere ragionevole porsi prima di emettere norme coattive
[en passant e off-topic:
Citazione:
non si può pensare realmente che siano tutte stronzate e CONTEMPORANEAMENTE lamentarsi perché le stronzate non vengono realizzate
non c'è niente di sbagliato nel sottolineare le differenze fra il predicare e il razzolare dei bastardi.
Ci si DEVE lamentare che dicano stronzate e che PER GIUNTA non le mettono neanche in pratica
(es.: hai spianato l'Iraq e coi morti siamo sopra il milione, hai promesso la ricostruzione delle infrastrutture e la sconfitta del terrorismo, sappiamo bene che il terrorismo l'hai creato deve non c'era per niente, ma almeno sulle infrastrutture come siamo messi?).Ed è una necessità proprio perché qualcuno emula la modalità "basta enunciare il principio e poi non si valuta la sua realizzazione concreta" anche fuori dalle emergenze internazionali e nella vita di tutti i giorni.
Non bisogna smettere di indignarsi - ops! Sorry: tu lo chiami "lamentarsi"]