Pispax
Citazione:
Se si parlasse di opinioni avresti ragione.
Solo che tu un'opinione non l'hai espressa. Neanche fra le righe si capisce se tu sei favorevole o contraria a questa roba.
A me sembra di essere stata chiarissima, circa il modo in cui si tratta l’argomento burqa: secondo me è solo questione di essere messe a pancia in giù o a pancia in su contro la propria volontà.
Si viene fottute in ogni caso.
Da una parte c’è un diktat di tipo religioso, o meglio che tramite la religione impone una costrizione di ben altra natura e che scaturisce da motivazioni che rigetto, in quanto donna ed in quanto essere umano.
Dall’altra c’è il diktat ad obbedire ad una cultura occidentale che in termini di rispetto della dignità femminile fa piangere dall’ambiguità e dall’ipocrisia.
Citazione:
Da quello che ho capito del tuo intervento il burka è un'usanza vergognosa; ma anche la sua proibizione è vergognosa.
Dunque?
Quale delle due è la vergogna più grossa?
Anche qui mi sembrava di aver posto una domanda che in altri avrebbe sollecitato una riflessione ben più lungimirante che non la semplice affermazione burqa si-burqa no: l’imposizione, E’ un valore?
Può un’imposizione indotta da politiche atte ad esacerbare solo scontri di civiltà, sollecitare una vera liberazione? Non c’è il rischio che il DIVIETO acuisca invece un’obbedienza a quei codici sociali e tradizionali del paese d’appartenenza, per il solo fatto che venga percepita nella sua strumentalità?
Il risultato, in questo caso, potrebbe essere l’emancipazione delle donne islamiche? Io ho dei dubbi.
In Afghanistan, nessuna donna è stata “liberata” dal burqa, a quanto pare.
Citazione:
Però questo è il più classico dei bivii: o si gira da una parte o si gira dall'altra.
Vedi, la differenza tra me e te è che tu concepisci il divieto al burqa come via d’uscita.
Io lo concepisco come strumentale ad altro, ed intravedo solo nella libera decisione delle donne, NELLA loro cultura e nei loro paesi d’origine, al rifiuto di quella costrizione, la vera liberazione.
E’ un concetto che avevo già espresso, ma come al solito l’hai bollato come inconsistente, preferendo buttarla in caciara.
EDIT: inoltre, io qui non ho letto da nessuna parte particolari motivazioni (o "inviti") a liberarsi del burqa perchè offensivo della dignità femminile; ho letto piuttosto un molto autocelebrativo della "democrazia" occidentale "perchè qui da noi si usa così", e non mi sembra cosa molto diversa dall'imposizione a portarlo.
Citazione:
Mi sembra di essere tornato al thread sulla prostituzione in quanto a fumosità di argomentazioni.
Infatti, come anche sulla questione voto/non voto, le tue posizioni sono allo stesso modo dettate da una logica basata sulle FALSE contrapposizioni.
Come per il voto, per la legalizzazione della prostituzione, ed il divieto del burqa, tu continui ad essere fedele sostenitore di una POLITICA che fornisce apparenti vie d’uscita, il male e la sua cura, i suoi parametri di azione.
Non riesci a vedere quanto certi argomenti siano perfettamente funzionali ad altro che non alla “liberazione” degli esseri umani.
Gli esseri umano possono "liberarsi" solo se lo fanno direttamente, e la condizione è che riconoscano l'oppressione.
Nel caso del divieto al burqa (ma non solo), non pare che si sia su questa strada.
E' questa capacità di vedere le cose che distingue gli anarchici, come me (ma anche le persone che diffidano di ogni “salvatore” di turno), dagli imbonitori di ogni colore. Compresi i loro sudditi.
Citazione:
Mi tocca darti ragione un'altra volta: tutto sommato è meglio spendere più tempo sulle chiappe della mia vicina.
Diciamo che è anche l’orizzonte in cui le tue capacità interpretative della “dignità femminile” si esprimono al meglio.