Lo confesso..... "Zero" non sono ancora riuscito a vederlo...mi manca
(però me lo sto procurando mentre scrivo... rimedierò alla lacuna, prometto
)
Ieri sera ho tentato di raggiungere in tempo le "Officine Marconi", a Roma, dove lo proiettavano, nell'ambito della festa (???) "Bella ciao", ma sono arrivato tardissimo, smadonnando nello scoprire che era appena terminata la proiezione (ma anche i panini con la salsiccia!!!!!
).
Ho fatto appena in tempo a parlare con il regista e a chiedergli in che cosa differisse il suo lavoro da quello di Massimo Mazzucco e mi ha risposto che mentre Massimo aveva dato al suo lavoro un "taglio più tecnico", lui invece aveva sottolineato gli aspetti più "politico-sociali", inserendo l'11 settembre in un contesto politico, mostrandone anche le conseguenze.
Credo che non abbia mai frequentato questi sito, altrimenti non avrebbe potuto sottintendere (vagamente) che gli aspetti politico-sociali-economici e legali (Patriot Act, ecc...) siano mai stati trascurati o sottovalutati dal "nostro" Massimo.
Ha anche detto (e questa l'ho ritenuta una clamorosa cavolata) che Massimo si è limitato a valutare documenti, mentre, invece, lui è andato "sul campo" a fare interviste con molte centinaia di persone... quasi sottintendendo che il suo lavoro fosse più "supportato" dell'altro.
Ha concluso preannunciando il suo secondo film "Zero 2 - La Vendetta" ed ha accennato ad una situazione politica della Birmania (portata a mo' di esempio) in cui, in seguito ad attentati e scontri nelle strade, "osservatori esterni" sarebbero intervenuti, con atteggiamenti molto simili ai nostri mafiosi, per portare il paese nell'ambito del controllo della Cina (costruzione di mega-porti, strade e oleodotti di dimensioni titaniche).
A me queste "beghe di famiglia" appaiono un tantinello meschine... e di sicuro sarebbe opportuno evitarle... almeno in vista di una credibilità "complessiva" della nostra "categoria" di complottisti. (absit injuria verbis).
Speriamo bene....