Ciao setanta14, benvenuto.
Approdiamo tutti su internet forti di un argomento che conosciamo e su cui abbiamo notato una magagna. Però ci scontriamo sia con gli indottrinati che con i disinformatori di professione, e per entrambi ci sono schemi di comportamento e metodi per superare gli ostacoli che ti buttano davanti.
Occorre però approfondire la comunicazione (e non lasciar perdere come ti suggeriscono) se si vuole fare a propria volta informazione su un tema importante, ed aiutare gli altri.
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Dall'altra parte il mio interlocutore, nonostante la mia piena disponibilità a vagliare dati in suo possesso mi ha fornito semplicemente una sequela di "non è vero, la chemio salva la vita" senza fornirmi il benchè minimo dato a supporto di tale tesi.
Questo è perchè nella medicina il primo trucco è l'appello all'autorità: lui non ha bisogno di confrontarsi con te, perchè quel poco che sa sull'argomento non arriva da uno studio personale, ma sono le conclusioni che le autorità hanno confezionato per lui, e quindi si limitano appunto alle conclusioni, al "cosa" e non al "come" e men che meno al "perchè"
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oltre ciò ho subito una sconfinata dose di attacchi alla mia persona "incosciente, non ti permetto di scrivere in una pagina pubblica tali scemenze, porti disinformazione" volta più al tentativo di screditarmi come persona che a sostenere una qualunque tesi, mi sono sentito profondamente preso in giro.
Beh, in un colloquio o in un dibattito, il primo che scende sul personale ha perso. Ti consiglio di fare una lista di tutti gli insulti che ricevi, tra qualche anno rileggendola ti farai grasse risate.
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Tra l'altro il mio interlocutore ha avuto comportamenti molto ambigui anche nel modo di porsi dandomi risposte random a discorsi che non ho toccato (simoncini) e su cui per il momento mi astengo dal pronunciarmi, facendolo tra l'altro ben presente fin dall'inizio.
Anche questo è uno stratagemma tipico sia degli indottrinati che dei disinformatori. Loro agiscono (per abitudine o per mestiere) su pattern predeterminati, cioè la tal contestazione ha la tal risposta, e così via. Se porti il tuo interlocutore a parlare di qualcosa che lui non ha in lista, piuttosto che riconoscere che non ha risposta, egli risponderà ad una "domanda tipica".
Anzi, si arrabbierà con te perchè "non fai le contestazioni tipiche di chi la pensa come te"!
Un indottrinato non potrà mai farti alcuna concessione, seppure piccola, perchè questo farebbe vacillare il castello di certezze che si è costruito sull'argomento.
Viceversa un disinformatore potrebbe anche farti qualche minima concessione, se questo gli permette di portare avanti il suo discorso in modo strumentale. Ma più tipicamente un disinformatore stravolge la tua affermazione e risponde ad un altra domanda, come dicevi tu, così sembra aver dato una risposta completa.
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In conclusione, mi chiedo, perchè tutto questo accanimento verso chi ha opinioni diverse? Non dovrebbe in tal senso portare un nuovo punto di vista e dunque un'accrescimento ed un valore aggiunto nella società?
No, il primo e più radicato istinto è l'istinto di sopravvivenza, e questo funziona sul breve periodo.
Per un indottrinato è troppo faticoso mettere in discussione un intero atteggiamento riguardo ad un argomento, e quindi siccome bene o male così si sopravvive (c'è distanza nello spazio o nel tempo sull'esito delle proprie azioni) allora non val la pena investire ulteriori energie.
Per un disinformatore addirittura la propria sopravvivenza economica è direttamente legata a far circolare queste menzogne, quindi per queste persone così egoiste tu puoi solo portare la tua informazione in modo calmo e ragionato, e sperare che chi altro legge apprenda qualche nozione che il disinformatore voleva occultare. Quantomeno gli dai una lezione di stile...
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Essenzialmente l'evoluzione della violenza è passata dalle armi alla linguistica, dove quest'ultima fa più danni. Non mettere in discussione MAI il proprio punto di vista è l'apoteosi dell'ignoranza e dell'insicurezza.
Però paradossalmente è più meritocratico: chi si sbatte a far ricerca, a trovare da solo dati e fatti, non solo li trova dietro una sottilissima patina di disinformazione, ma è più libero e in altri argomenti viene fregato molto meno.
Quindi, studia comunicazione. Cerca di imparare come ti manipolano senza mentirti, e vedrai che questo ti aiuterà in ogni campo.