audisio ha scritto: Faccio una domanda a Calvero: ieri ho visto una drammatica immagine proveniente da Haiti. Un ragazzo disteso per terra con le mani incrociate sulla testa e un militare che lo teneva sotto la minaccia di un fucile. Il ragazzo era chiaramente stato arrestato per sciacallaggio, era stato colto mentre saccheggiava i resti di un negozio incustodito. Per te chi è la vittima e chi è il carnefice?
..non ci sta l'analogia Audisio. Comunque è una situazione che mi mette addosso una profonda tristezza. Io ho arrestato persone, e ho puntato la pistola alla tempia dei miei simili. Ho salvato anche persone, ne ho aiutate molte, sono stato aggredito, ecc. ecc. e sono intervenuto in situazioni che al cinema vengono chiamate << quelle con il cervello sui muri>> ..e ciò, anche per difendere i deboli dai prepotenti.
Se dal contesto di quel che mi riporti, ne traggo una questione di principio (senza entrare nei particolari), mi viene il vomito all'idea che un uomo debba stare ai piedi di un altro... figuriamoci con un fucile puntato. Siccome lo sciacallaggio può anche essere un gesto veramente bastardo (non parlo di Haiti) magari troviamo un altra analogia e riparliamone..
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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