Faccio una domanda a Calvero: ieri ho visto una drammatica immagine proveniente da Haiti. Un ragazzo disteso per terra con le mani incrociate sulla testa e un militare che lo teneva sotto la minaccia di un fucile. Il ragazzo era chiaramente stato arrestato per sciacallaggio, era stato colto mentre saccheggiava i resti di un negozio incustodito. Per te chi è la vittima e chi è il carnefice? Tanto per chiarire la mia posizione, io mi chiedo se in quella situazione non mi sarei trovato anch'io lì steso e, forse, un domani fucilato... E questo ha molto a che vedere con la morte di Carlo. E' una legge di natura che se si viene attaccati ci si difende. Quel ragazzo steso per terra è stato attaccato nella sua natura di essere umano da un sistema mondiale che costringe lui e la sua gente ad una condizione infima che in circostanze drammatiche come quella si evidenzia in tutta la sua crudeltà. Carlo è stato attaccato come tutto il corteo da un battaglione di carabinieri che si erano sottratti addirittura al controllo della centrale operativa e che agivano, con chiara evidenza, agli ordini di AN. La sua è stata legittima difesa non quella dei carabinieri e lo dimostra il fatto che quell'estintore era a bordo del Defender e, dunque, era stato scagliato dall'interno verso i dimostranti. E un estintore lanciato dall'alto verso il basso può uccidere, dal basso verso l'alto neanche si alza da terra. E che Placanica o chi per lui vestisse la divisa di rappresentante dello Stato, per me conta meno di 0.
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