Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Quando sarà scemata questa diatriba, a terra quali "morti" rimarranno insieme a quello di Giuliani?
... io dico che a riflettere si impegnino soprattutto gli uomini con i passamontagna, e tutti quelli che per una causa lanciano le pietre addosso ai loro nemici.
Io intanto continuo a domandarmi cosa sia in effetti la memoria di un morto. Come se la morte portasse a un livello superiore le azioni fatte in Vita. Come se la morte sublimasse le azioni in qualcosa di necessariamente epico, mitico, o trascendentale. Nella morte (a meno di non parlare dei Credo spirituali che ognuno ha, e non è questo il caso) non vi è proprio nulla di trascendentale. E tutti i limiti di questa millenaria fatalità vengono raccolti puntualmente travisando la più elementare delle situazioni. Che quando si schiatta hai finito di agire. Quando vieni ucciso hai finito di agire. Quando uccidi termini le azioni di qualcun altro. E quelle azioni erano quelle che erano, ed effettivamente saranno sempre quello che sono state, fino al momento in cui il cuore si ferma o viene fermato.
Domanda: - se quelle azioni, adesso, dipingono un gesto colorandolo di "color" eroico, significa che se Giuliani non moriva e nessun cazzo di Carabiniere gli sparava... lui ora sarebbe celebrato come eroe, giusto? o un ragazzo giusto con la G maiuscola? Non credo. Ci sarebbero articoli e articoli sull'uomo incappucciato con l'estintore in mano, vero? avrebbero aperto dei club in suo nome... sì come no.
La potenza e la misura di un uomo si misura nella sua intelligenza, nella sua capacità, in vita, a rifuggire ogni forma di violenza e a evitare in ogni caso che si possa essere risucchiati all'interno di quella spirale. Quando si avverte la tensione, quando si ha il sentore che i DISORDINI ( la parola stessa lo dice) sono in agguato, l'uomo vero abbandona il campo, perché non è nel disordine che si trova la verità ..non è nel disordine che si mostra il nostro ordine interiore. Non è nel disordine che si mostra il Valore. Se lì rimaniamo, allora significa che abbiamo bisogno del disordine. Che non abbiamo valore, né idee valide. Infatti a riprova di questa involuzione, le manifestazioni di piazza (con buona pace dei potenti, che fanno solo finta di detestarle) sono la riprova che non abbiamo capito un cazzo. Se viviamo in uno Stato disordinato - o lo si combatte con una rivoluzione VERA e senza mezze misure, o lo si combatte con l'intelligenza. Con un mirato boicottaggio.
E io accuso invece tutti questi cazzo di movimenti di destra e di sinistra, anarchici e simili ..che pompano nella testa dei giovani gli ideali di una libertà falsa.. una libertà che è una contraddizione in termini. Siamo all'altezza di fare una guerra? no? allora si sta a casuccia. Punto. Siamo all'altezza di fare una guerra? sì? Bene, allora alle armi. Punto. Non riteniamo che nessuna delle due ipotesi sia costruttiva? bene... allora usiamo l'intelligenza.. Ma finiamola di scendere in piazza a fare ridere i polli.
Quanti secoli ancora ci vorranno per capire che nello stato fascista in cui viviamo, mascherato da una democrazia rappresentativa ..le manifestazioni di piazza sono una cazzata immane? Quanti? Che perdita di tempo. Nei casi migliori arriveranno degli zuccherini. O si scoprirà una verità nascosta. Ah sì certo, che risultati. Ma nulla fermerà la prossima prepotenza già innescata dal Sistema. Nulla.
E come al solito così come - fatta una Legge si trova l'inganno, allo stesso modo - preparata una manifestazione si trova come manipolarla. Non importa se prima, durante o dopo... comunque verrà - prima o poi - asservita e piegata al Sistema. Verrà manipolata.
Se Giuliani in cuor suo ha agito consapevolmente sapendo che rischiava una pallottola in mezzo agli occhi, non ha lasciato che il segno di una scelta. Se Giuliani ha agito credendo di lottare per un ideale, non ha lasciato che il segno di una scelta. Ma quando quel proiettile gli ha fracassato il cranio ...il tempo si è fermato. E quando quel proiettile ha fermato il cuore di quel ragazzo... il gesto idiota è andato incontro all'idiozia del momento. La violenza è andata contro la violenza. Il male attira il male. I cretini si attirano a vicenda. Giuliani aveva la sua uniforme nel passamontagna, il Carabiniere in un berretto con una fiamma a 13 punte. E chi in questo gioco ci vede delle sproporzioni o dei vantaggi... allora non ha ancora capito un cazzo veramente di quali sono i Poteri che sfruttano queste Vicende.
La verità (nessuna mezza verità Florizel) è che un ragazzo è morto da cretino. Non da eroe. Non per un ideale. E' morto per un illusione. Quella che in tanti di voi qui dentro continuano a sostenere e a legittimarla con autorità, ma non con autorevolezza. E invece di gridare ai giovani <<state fermi ragazzi! perché così non serve>> indirettamente potete plagiare altri giovani a sentire in questo uno spirito di rivalsa e combattività. FALSO. FALSO. State a casa ragazzi. E usate la testa, non gli estintori.
State attenti voi con le parole - che idealizzate questo gesto con tanta facilità, e questa fantomatica "memoria" da onorare. State facendo del male. Ci sono mille modi per essere dei mandanti. State seminando ideali. E quando si seminano ideali di questo tipo, cresceranno statue con i piedi di argilla e crolleranno addosso al prossimo illuso, al prossimo cretino, al prossimo gesto idiota.
Non è il movente a rendere un azione sensata, eroica, o giusta... il movente è giusto. Ci mancherebbe. Il movente che ha spinto Giuliani a morire da cretino è giusto. Solo il movente però. E voi associate il movente al sacrificio, l'azione alla passione, la tragedia alla colpa, il dolore alla vendetta. Io dico che c'è il tempo che si deve scendere per le strade e sparare alla testa dei nemici. E c'è il tempo per NON farlo. Dare sfogo agli ideali è l'arma con cui hanno giostrato l'umanità e hanno mandato a morire milioni e milioni di ragazzi nelle guerre.
E allora rispondo alla domanda.
Insieme a Giuliani, per terra, giace ucciso l'amore. Il suo amore. Quello dei suoi genitori. Quello degli amici. L'amore è stato ucciso insieme a lui. E a vivere al posto suo invece... insieme alle vostre idiozie, è l'illusione che un tale gesto debba essere solennizzato e rispettato o commemorato. Giuliani è stato un cretino. Come cretini i suoi amici che gli facevano spalla con sassate e legnate. E ancora più cretini quando torneranno a manifestare e a trovare, puntualmente, quello che cercano.
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