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yarebon |
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Re: La corte di Strasburgo sui crocifissi nelle aule | #1 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
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sitchinite, giusto per citare uno dei nomi della tua lista, la testimonianza di Mara Bar Serapion è venuta alla luce nel 19° secolo ed era contenuta in un manoscritto del VII secolo, ma oltretutto ancora è difficile stabilire quando sia stata scritta quella sua lettera (alcuni dicono nel 70 d.C.). Lui parla di un vaghissimo re dei Giudei e quindi va anche contro a ciò che si afferma nei vangeli e anche nella storia ufficiale, oltre a non nominare mai il nome di Gesù. Ecco lo stralcio della lettera:
"Quale vantaggio trassero gli Ateniesi dal condannare a morte Socrate, quando la ricompensa per quell'atto furono carestia e pestilenza? Che vantaggio ebbero gli abitanti di Samo nel condannare al rogo Pitagora, quando in un'ora il loro territorio fu completamente ricoperto dalla sabbia? Quali vantaggi ottennero i Giudei dal condannare a morte il loro saggio re quando in quel momento il regno venne loro sottratto? Dio giustamente ha ricompensato la sapienza di questi tre uomini saggi: gli Ateniesi morirono per la fame, quelli di Samo furono sommersi dal mare e non poterono fare alcunchè; i Giudei, rovinati e scacciati dalla loro terra, sono dispersi per ogni paese. Ma Socrate non è morto, egli vive negli insegnamenti di Platone. Pitagora non è morto: egli continuò a vivere nella statua di Hera. E neppure il saggio re è morto; egli vive negli insegnamenti che aveva impartito"
che prova storica sarebbe questa lettera piena di imprecisioni? Pitagora non è morto in un rogo secondo la tradizione ed anche secondo altre fonti non tradizionali che indicano come i seguaci di Pitagora furono perseguitati e la sua abitazione data alle fiamme, anche lì si parla al massimo del fatto che Pitagora dopo questi eventi si sarebbe suicidiato. La morte di Socrate non provocò nessuna peste e carestia, non si parla come morì e da chi fu condannato questo vago "re dei giudei" che potrebbe essere chiunque. Ricordiamo poi che la lettera secondo molti potrebbe essere stata scritta in un periodo che va dal 70 al 200 d.C. e che però è giunta a conoscenza di tutti molti secoli dopo, in pieno cristianesimo. Questo Mara era un cittadino caduto prigioniero dei romani che nella sua lettera potrebbe riferirsi probabilmente alla caduta di Gerusalemme più che a Gesù, insomma questa lettera è un documento interessante, ma storicamente vale molto poco. E sono rimasto al primo citato dalla tua lista.
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