Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Visto che siamo sempre qui a contorcerci su quanto sia abominevole maltrattare i bambini, cosa che non credo vi sia bisogno di spiegare perché se ne rimanga indignati e soprattutto coinvolti da un forte senso di responsabilità e difesa nei confronti dell'infanzia e della sua sacralità, aggiungo che è più interessante e corroborante dirigere un discorso profondo verso lidi d'indagine degni di questo nome.
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Correzioni varie alle 14,12
Il Topic, è vero, dice "parliamo di Sesso" e non di "Pedofilia", ma credo che la questione giochi proprio nel mezzo di queste espressioni e termini. E anche se la Pedofilia è cruciale, in realtà non si parla solo di quella. Credo che sia il metodo migliore per avvicinarsi alla questione.
Se noi non sappiamo cos'è il Sesso è inutile parlare delle condanne che seguono a comportamenti riguardanti la sessualità. A meno di non fare quelle così gratificanti discussioni che al BAR funzionano, dove "tutto e il suo contrario" sta sempre bene.
Il Topic non parla solo di Pedofilia, poiché sarebbe stupido imbrigliare tutte le sfumature della quotidianità, quelle che in realtà riguardano la sessualità a 360 gradi e che nel Regno degli esseri umani ha un immane valenza. Una valenza nella nostra vita interiore e indirettamente su determinate scelte che poi sono soltanto la punta di un Iceberg di un percorso infinito INTIMO.
Insomma per quanto FREUD sia un fumato-disonesto-furbo-sopravvalutato-copione, comunque nulla toglie come la sessualità rimane il cardine fondamentale dell'esistenza, anche quando non lo sappiamo. Anche il fatto di proclamarsi asceti a 360° comunque deve mettersi in rapporto con negazioni e affermazioni della sessualità in sé e della nostra psiche/fisiologia. Partiamo da queste domande:
.. perché si è Pedofili?
.. perché si può essere attratti dai bambini?
.. è la pedofilia univocamente riconducibile a tutte le azioni che la Legge identifica come tali?
_________________________________ DETTO CIO', ecco dei capisaldi necessari:
1) FERMO restando che non è detto che la Legge e l'Ordine costituito abbiano una incontrovertibile e oggettiva ragione sull'umana esistenza, abbiano l'ultima parola;
2) FERMO restando che quello che la Cultura, la Legge e i retaggi dicono sia riprovevole "Qui", non è detto sia riprovevole "Lì";
3) FERMO restando che quando la Legge decide chi è minorenne ad una determinata età "Qui", non è detto che - a pari età biologica - sia un/a minorenne "Lì";
4) FERMO restando che le patologie che pongono l'adulto in deliri ossessivo/violenti e maniacali ove la ragione è persa in chissà quali meandri della psiche, non vuole riguardare questa indagine;
5) FERMO restando che la Natura "dice" che al giungere delle mestruazioni la femmina è predisposta fisiologicamente alla procreazione, indi ad essere coinvolta in un atto sessuale/amoroso e con tutte le sfumature del caso ad esso connesse;
6) FERMO restando che per un bambino il passaggio ----> a uomo <---- è di diversa [e più difficile] identificazione....
.. si prende atto che la relatività regna sovrana quando antropologicamente l'uomo deve essere indagato e quando le pressioni secolari manifestano attraverso un Ordine costituito - IL - dire cosa è bianco cosa è nero. Ma ciò che è "giusto" per una società, il massimizzare una soluzione, non è detto che riguardi la verità. E mai come in questo discorso ---> la relatività <--- è un FATTO antropologico, quindi non può essere intesa nell'accezione di qualcosa che dà "un colpo al cerchio e uno alla botte", bensì alla dimostrazione che l'Ordine Costituito è un modello che discende da fatti oggettivamente fisiologici e NON viceversa.
SE poi parliamo come si mangia e facciamo poche astrazioni sarebbe meglio (i bigotti non sono graditi); ecco un esperienza interessante all'indagine:
Ho un amico (ho detto Amico, quindi non sto parlando del conoscente di passaggio e di quel famoso "il cugino dell'amico di mio zio"), dicevo, ho un amico che da 24enne frequentò una ragazza di 14 e si mise con lei ufficialmente che ne aveva appena compiuti 15. Nulla di segreto, nulla: i genitori serenamente a conoscenza; tanto che lui dormiva quando capitava a casa loro. Hanno da subito vissuto la sessualità in senso completo. Ora è da dieci anni che stanno insieme. Si tenga conto che questa storia riguarda la realtà di un paesello dove tutti sanno di tutto e tutti. Due persone perfettamente normali, felici e inserite normalmente - come si suol dire - in società.
Cosa dice e cosa solleva questo primo passaggio, o meglio cosa voglio portare come elemento di riflessione, mi sembra sia chiaro.
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