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  Tragedia IndyCar

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  •  vuotorosso
      vuotorosso
Re: Tragedia IndyCar
#48
Dubito ormai di tutto
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Posto qui, e duplico su RIP Marco, per parallellismo della discussione.
Vorrei chiarire la mi idea sul triste fatto di oggi.
A me dispiace che un ragazzo di 24 anni sia morto, e questo non è in discussione.

Ma mi da molto fastidio vedere il solito sciaccallaggio e la corsa a vedere la tragedia, anche da parte di gente che non segue le vicende.
E mi da fastidio che questo circo, in cui non è la prima volta che qualcuno muore, vadano avanti.
Tutto li
E sono anche alimentati dai fan: di certo non l hanno ucciso loro, ma secondo me fanno parte delle ragioni che continuano a permettere che queste cose avvengano.
E domani sentirò in ufficio di gente che ne parlerà, pur non avendo mai saputo chi fosse questa persona: ma quando muore magari un collega sotto i ferri non danno nemmeno un ora di lavoro per la famiglia. Io ho visto queste cose, anche queste cose. Non voglio generalizzare, ma succede anche questo. Muore una persona che sta sullo stesso piano dove levori e te ne freghi. Muore un campione di 24 anni e ne parlano tutti.E mi fa schifo.
Posso?
Inviato il: 23/10/2011 21:31
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  •  Spiderman
      Spiderman
Re: Tragedia IndyCar
#47
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 19/9/2009
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Citazione:

vuotorosso ha scritto:


come me, conosco molte altre persone che non si interessano di motomondiale e allo stesso modo non seguono altri sport.


Capisco perchè non capisci certe cose

Citazione:
quello che non comprendo é il fatto che persone che non hanno nessun interesse in certi eventi vi si interessino quando succede una cosa del genere.
e quando questi eventi si verificano ecco arrivare il teatrino.
e questo é un punto.


Più che condivisibile.

Citazione:
l altro, quello della passione dei fan. Se uno sport é chiaramente cosi pericoloso, nontrovo sufficientr usare la parola INCIDENTE per coprire una TRAGEDIA. Io non me la sento di partecipare come pubblico ad un evento dove la gente puó morire.


La passione dei fan, non è solo passione per vedere il proprio pilota preferito passare, ci devi anche mettere la passione per i motori. Buona parte della gente che era oggi a vedere Simoncelli, avrebbe voluto essere su quella sella al posto suo.



Citazione:
poi mi tocca leggere anche che meglio vivere 5 minuti cosi che una vita come la mia, e credo pure la vostra che scrivete qua: vengo giudicato, e in modo negativo, perche non vado a 300 all ora.. e magari perdo il mio tempo per acqua pubblica e enrgie rinnovabili. Si, se fossi una merda egoista gli darei anche ragione , ma nn credo di esserlo.


No, non sei affatto una merda, anzi, ti reputo una persona responsabile. Ti parlo da ex praticante, è uno sport meraviglioso (i motori in genere), però, ha tanti risvolti brutti, in primis, costi e sprechi. Ho mollato tutto anche per questi motivi, e non è stato facile (ricordi la lotta interiore dell'altro topic?)


Citazione:
Se poi il pubblico , pagante e piangente, volesse almeno interessarsi ANCHE di altre morti potrei tentare di capirlo, ma per come stanno le cose mi manca proprio lo stimalo alla comprensione.


Questo non possiamo saperlo, non puoi sparare nel mucchio così. Il fatto che piangano per Simoncelli, non significa che non si interessino di altri problemi.

Citazione:
l esempio del tizio con lo slittino alle invernali credo chiarisca parecchio cosa intendo.
altrimenti saró ben felice di chiarire eventualialtri dubbi sulla mia posizione a questo proposito.



L'esempio calza.
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"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
Inviato il: 23/10/2011 17:54
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Re: Tragedia IndyCar
#46
Sono certo di non sapere
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Da Brignano G.D'Adda
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@VR:
Citazione:
quello che non comprendo é il fatto che persone che non hanno nessun interesse in certi eventi vi si interessino quando succede una cosa del genere. e quando questi eventi si verificano ecco arrivare il teatrino. e questo é un punto.

Assolutamente d'accordo !!!
E' cosi in tutto.. quando arriva la tragedia si interessano tutti !!
(Vedi Thiessen group!!!)

Citazione:
Se uno sport é chiaramente cosi pericoloso, nontrovo sufficientr usare la parola INCIDENTE per coprire una TRAGEDIA.

Beh.. quello di SuperSic come lo vuoi chiamare ?? Chiaro che questi piloti rischiano
e di bestia ma nessuno di loro penso scenda in pista per farsi male..
Se poi un incidente come quello di Sic che e' stato investito da chi arrivava
direi che e' anche fatalita'..

Citazione:
poi mi tocca leggere anche che meglio vivere 5 minuti cosi che una vita come la mia, e credo pure la vostra che scrivete qua: vengo giudicato, e in modo negativo, perche non vado a 300 all ora..

Non credo intendesse quello.. ma capisco cosa vuoi dire.
Citazione:
Se poi il pubblico , pagante e piangente, volesse almeno interessarsi ANCHE di altre morti potrei tentare di capirlo, ma per come stanno le cose mi manca proprio lo stimalo alla comprensione.

E chi ti dice che non sia cosi ? Puo' essere benissimo che altri come me si siano
commossi per la morte di SuperSic e invece si siano inkazzata per quella di gheddafi..
Citazione:
l esempio del tizio con lo slittino alle invernali credo chiarisca parecchio cosa intendo.

Penso di si..
_________________
Meglio un dubbio certo che una falsa certezza !!(Nisoli Damiano)
Da oggi chiamatemi Top Gun Su A320 !!

Il rispetto nasce dal rispetto
Inviato il: 23/10/2011 16:19
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  •  vuotorosso
      vuotorosso
Re: Tragedia IndyCar
#45
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 7/5/2011
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spero di riuscire a rispondervi.

come me, conosco molte altre persone che non si interessano di motomondiale e allo stesso modo non seguono altri sport.

quello che non comprendo é il fatto che persone che non hanno nessun interesse in certi eventi vi si interessino quando succede una cosa del genere.
e quando questi eventi si verificano ecco arrivare il teatrino.
e questo é un punto.

l altro, quello della passione dei fan. Se uno sport é chiaramente cosi pericoloso, nontrovo sufficientr usare la parola INCIDENTE per coprire una TRAGEDIA. Io non me la sento di partecipare come pubblico ad un evento dove la gente puó morire.

e la coscienza di questo mi fa inorridire.

poi mi tocca leggere anche che meglio vivere 5 minuti cosi che una vita come la mia, e credo pure la vostra che scrivete qua: vengo giudicato, e in modo negativo, perche non vado a 300 all ora.. e magari perdo il mio tempo per acqua pubblica e enrgie rinnovabili. Si, se fossi una merda egoista gli darei anche ragione , ma nn credo di esserlo.


Se poi il pubblico , pagante e piangente, volesse almeno interessarsi ANCHE di altre morti potrei tentare di capirlo, ma per come stanno le cose mi manca proprio lo stimalo alla comprensione.

l esempio del tizio con lo slittino alle invernali credo chiarisca parecchio cosa intendo.
altrimenti saró ben felice di chiarire eventualialtri dubbi sulla mia posizione a questo proposito.

buona domenica a tutti
Inviato il: 23/10/2011 15:56
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Re: Tragedia IndyCar
#44
Sono certo di non sapere
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Da Brignano G.D'Adda
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VR:
Sia Dan che Marco sono morti facendo cio' che amavano di piu' nella vita.
Detto questo, nel caso di Dan, cos'e' il teatrino ? i 5 giri fatti dagli altri piloti
o dal fatto che hanno riprso tutto e mandato in diretta ? oppure cos'altro ?
Domanda assolutamente non provocatoria ma atta a capire cosa intendi
per teatrino...
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Inviato il: 23/10/2011 14:51
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  •  Pyter
      Pyter
Re: Tragedia IndyCar
#43
Sono certo di non sapere
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Da Sidonia Novordo
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Se si eliminassero i teatrini, probabilmente calerebbe un pò la passione.
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"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 23/10/2011 14:25
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  •  Spiderman
      Spiderman
Re: Tragedia IndyCar
#42
Dubito ormai di tutto
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Cosa non capisci VR, chi ha questa passione o i teatrini che ci fanno su quando c'è un incidente?
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Inviato il: 23/10/2011 14:09
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  •  vuotorosso
      vuotorosso
Re: Tragedia IndyCar
#41
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

abbidubbi ha scritto:
vuotorosso, che paragone esagerato! non si corre né per intrattenere il pubblico né per morire, si corre per vincere.

eliminare la competizione come auspichi la vedo dura. e triste. probabilmente ancora più triste di quanto lo sono ora.


Forse è esagerato perchè non riesco io a capire queste cose: fatto sta che i morti ci sono. E che fanno pure audience. A me pare puro entertainment.
Lo scopo sarà pure diverso, ci sarà la competizione per vincere, ma quando la morte arriva in diretta fa sempre il suo figurone.

Il tizio con lo slittino alle olimpiadi, ma dimmi, quanti se le inculavano le gare di slittino? dopo il fatto, tutti a conoscere le dimensioni, la posizione del palo, la velocità e il numero esato dei peli perianali del poveretto. E tutti in un sincero lutto per la disgrazia mentre guardano e riguardano e riguardano e riguardano e riguardano le immagini.

Te lo ripeto, magari sono io che non capisco, ma ci vedo tanto entertainment e tante emozioni, ma non quelle che mi aspetterei.
Inviato il: 23/10/2011 13:04
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  •  abbidubbi
      abbidubbi
Re: Tragedia IndyCar
#40
Mi sento vacillare
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Da roma
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Citazione:

vuotorosso ha scritto:
Mi viene in mente la scena de "Il gladiatore" quando dopo aver abbattuto l'ultimo contendente nell'arena lancia la spada al pubblico e grida

ARE YOU ENTERTAINED ?!

sarà perchè non lo seguo e non comprendo queste passioni.

Ma chi li segue, ora, si ritiene entertained?

E son poassati due millenni

Mi sa che non riusciremo mai a cambiare questo mondo.

Mah ...
vuotorosso, che paragone esagerato! non si corre né per intrattenere il pubblico né per morire, si corre per vincere.

eliminare la competizione come auspichi la vedo dura. e triste. probabilmente ancora più triste di quanto lo sono ora.
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Io sto mentendo. (Eubulide, V secolo a.C.)
Inviato il: 23/10/2011 12:52
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  •  vuotorosso
      vuotorosso
Re: Tragedia IndyCar
#39
Dubito ormai di tutto
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Mi viene in mente la scena de "Il gladiatore" quando dopo aver abbattuto l'ultimo contendente nell'arena lancia la spada al pubblico e grida




sarà perchè non lo seguo e non comprendo queste passioni.

Ma chi li segue, ora, si ritiene entertained?

E son poassati due millenni

Mi sa che non riusciremo mai a cambiare questo mondo.

Mah ...
Inviato il: 23/10/2011 12:35
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  •  LoneWolf58
      LoneWolf58
Re: Tragedia IndyCar
#38
Sono certo di non sapere
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Muore Simoncelli, tragedia al MotoGP, non era "costretto" ma quando si va al limite prima o poi capita che si superi...
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La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Inviato il: 23/10/2011 12:09
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  •  Giano
      Giano
Re: Tragedia IndyCar
#37
Dubito ormai di tutto
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Redazione:
Con un premio in palio di 5 milioni di dollari, 34 piloti vengono costretti a correre in un ovale a oltre 350 Km./h


In caso di vittoria a Las Vegas, Wheldon avrebbe vinto un assegno da 5 milioni di dollari da dividere con un tifoso. Era stata una offerta del Ceo della IndyCar, Randy Bernard, che aveva deciso di pagare la somma a un pilota 'disoccupato', proprio come il britannico, capace di vincere l'ultima prova della stagione.(partendo dalle ultime posizioni)

Redazione:
Meglio la roulette russa, a quel punto.

Il poveretto sapeva quello che faceva, e per esorcizzare il rischio, sul casco
aveva il disegno di una roulette, simbolo della città, delle sorta di lotteria che gli aveva permesso di partecipare alla gara fatale, e del consapevole rischio a cui andava incontro.
La “scommessa” a cui aveva aderito Wheldon è folle ma spettacolare.
Penso che i colleghi stessi di Wheldon non la vedessero proprio di buon occhio.
Immaginate di essere un pilota Indycar, che si fa tutta la stagione di gare, e all’ultima gara avete in pista un pilota in più che sa che ad ogni sorpasso si avvicina ai CINQUEMILIONI. Uno che accettando la scommessa, o l’invito, ha deciso che rischierà più degli altri, uno che ti può piombare alle spalle da un momento all’altro, e più sei vicino alle prime posizioni e più sarà alta la possibilità che lui ti veda come l’ultimo ostacolo da superare, l’ultima cosa che lo separa dai CINQUEMILIONI. Uno che ha sulle spalle anche la “responsabilità”
di far vincere quel potenziale fortunato spettatore che può dividere con lui il bottino. Io mi sarei sentito meno “sicuro” del solito.
Questa non era una semplice corsa automobilistica, era uno show in piena regola.
E questi non sono solo lavoratori seduti in un bolide, è gente che vive di adrenalina.
Fanno per lavoro quello che noi facevamo da ragazzi per piacere.
Mi dispiace per Wheldon, spero che non si sia accorto di niente.
Inviato il: 19/10/2011 12:46
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  •  Tuttle
      Tuttle
Re: Tragedia IndyCar
#36
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Comunque, che siano le ali o il fondo piatto cambia poco, il succo è che non puoi mandare in giro 30 macchine a chiodo dall'inizio alla fine, a 350 kmh, una accanto all'altra con le ruote scoperte. Nemmeno Gesù Cristo uscirebbe vivo da una situazione del genere.


Non volevo contraddire il tuo concetto, anzi. Dicevo solo che l'effetto ala rovesciata (ground effect) è molto pericoloso a differenza dei carichi alari. Queste auto sono come ventose che vanno a 350Kmh...

...basta che si sporchi di poco la depressione sotto l'auto, per prendere il volo o perdere completamente aderenza.
Inviato il: 19/10/2011 10:08
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  •  Cleaner
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Re: Tragedia IndyCar
#35
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Quando si va a tali velocità e qualcosa va storto,si vola ,ruote scoperte o no..





Poi che ci sia un muro,un rail o degli alberi poco piiù in là,se è il tuo momento c'è poco da fare.

Senna è morto per un braccetto della sospensione che è penetrato nell'unico punto in cui poteva fare danno.



A Massa è andata meglio..



sicuramente si deve fare il possibile perchè le corse siano più sicure possibili..

Ma l'adrenalina che ti dà un duello ruota a ruota a quelle velocità è il motivo per cui i piloti di tali categorie adorano correrci.

PS Se trovate le immagini troppo forti metto solo il link
Inviato il: 18/10/2011 23:47
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Re: Tragedia IndyCar
#34
Sono certo di non sapere
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@Massimo:
Citazione:
Nemmeno Gesù Cristo uscirebbe vivo da una situazione del genere.

Azzarola Massimo !!! Non nominare il nome di Gesu' in vano..
Altrimenti ci ritroviamo anche in questo 3d a parlare di dio , gesu' e la bibbia !!!
No basta !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

A parte gli scherzi.. Concordo che non si possono mandare in pista 30 vetture
su un circuito da 30 secondi !!! e pure a ruote scoperte!! e' da pazzi !!!!
Ciao a tutti.
Damiano.
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Inviato il: 18/10/2011 21:17
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Re: Tragedia IndyCar
#33
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TUTTLE: Nell'intervista Scheckter dice: "They make them drive with wings, so that everybody is flat. Even the worst driver..."

Comunque, che siano le ali o il fondo piatto cambia poco, il succo è che non puoi mandare in giro 30 macchine a chiodo dall'inizio alla fine, a 350 kmh, una accanto all'altra con le ruote scoperte.

Nemmeno Gesù Cristo uscirebbe vivo da una situazione del genere.
Inviato il: 18/10/2011 19:08
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  •  Redazione
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Re: Tragedia IndyCar
#32
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PROTOSS: "Anche la Patrick va flat con GoDaddy"

Non è vero. Se ascolti la sua intervista, dice che ha dovuto alzare il piede più volte, proprio per evitare disastri.

http://www.youtube.com/watch?v=WbnPdJ9DAhY
Inviato il: 18/10/2011 19:04
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  •  Spiderman
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Re: Tragedia IndyCar
#31
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Tuttle ha scritto:


Proprio Kubica che in questo incidente non s'è fatto una mazza...ha perso quasi un braccio per un incidente in un banale Rally....



La banalità, qua sta tutta nel quanto pesti sul pedale del gas e Kubica, in macchina, non ha un piedino da ballerina di danza classica
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Inviato il: 18/10/2011 19:01
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  •  protoss
      protoss
Re: Tragedia IndyCar
#30
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Oramai fra F1 e MotoGP prendo sonno, persino la Superbike sta prendendo quell'andazzo.
Inviato il: 18/10/2011 18:40
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  •  LoneWolf58
      LoneWolf58
Re: Tragedia IndyCar
#29
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Ovvio, ci mancherebbe. Quando sei dentro a un meccanismo del genere, e prendi un milione di dollari all'anno per correre, cosa dici al tuo boss: "Scusa ma domenica non corro, perchè mi cago un pò sotto"?
Quale sarebbe l'ostacolo al dirlo? il fatto di non pigliare più il milione all'anno? non mi pare una doppietta spianata

Lungi da me il "giudicare" le scelte altrui... ma conoscono le regole... sanno quale sia il rischio... vengono pagati per quello... se vogliono più sicurezza la possono ottenere ma a quale prezzo? I piloti di F1 più di qualche volta hanno minacciato lo sciopero per delle modifiche che a loro parere minavano la sicurezza.

P.S. non mi piace la F1 preferisco la MOTOGP
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La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Inviato il: 18/10/2011 18:38
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  •  Tuttle
      Tuttle
Re: Tragedia IndyCar
#28
Sono certo di non sapere
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Citazione:
ti danno una tale aderenza che persino un pivello alla prima gara può andare "flat" dall'inizio alla fine.


In realtà il carico aerodinamico generato dai setup per gli ovali rasenta lo zero. Le auto sono completamente scariche, sia sull'ala anteriore che su quella posteriore. Questo serve ad aumentare la velocità massima a discapito dell'aderenza. E' tutto effetto suolo, o quasi....

Difatti negli ovali basta un minimo errore di sottosterzo o sovrasterzo per prendere la tangente e ciao. Se poi tocchi a malapena le gomme posteriori dell'auto che hai di fronte sei già in pista di decollo....

La facilità di andare flat negli ovali è data dal fatto che non serve nessuno skilling di guida reale. Parti dalla corsia di accelerazione, entri nell'area parabolica (che ti tiene aggrappato all'asfalto), sali alla marcia massima e vai.

Non ci sono linee, apex, staccate...non c'è una mazza. Giusto il flat out...
Inviato il: 18/10/2011 18:34
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  •  protoss
      protoss
Re: Tragedia IndyCar
#27
Mi sento vacillare
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Anche la Patrick va flat con GoDaddy
Inviato il: 18/10/2011 18:31
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  •  Redazione
      Redazione
Re: Tragedia IndyCar
#26
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CALVERO: "Anche io avevo pensato alla tua stessa obiezione, LoneWolf, ma forse, Massimo, con - costretti - intendeva dire, "limitati e imbottigliati in un gioco ormai troppo sproporzionato tra autovetture, capacità tecniche di guida e Pista" ... e non: "obbligati a fare quel mestiere".

Ovvio, ci mancherebbe. Quando sei dentro a un meccanismo del genere, e prendi un milione di dollari all'anno per correre, cosa dici al tuo boss: "Scusa ma domenica non corro, perchè mi cago un pò sotto"?

Il discorso del “sanno a cosa vanno incontro” mi sta benissimo. Io stesso ho fatto gare di motocross per 25 anni, e non mi sono mai lamentato quando finivo all’ospedale. Ma sono le situazioni estreme, come quelle di ieri, che andrebbero evitate.

***

Riguardo al "cosa si potrebbe fare", ripeto che il problema è limitato agli ovali con le RUOTE SCOPERTE. Per il resto, le piste di IndyCar sono relativamente sicure. Rispetto agli ovali, Jody Scheckter diceva che il problema sta negli alettoni: ti danno una tale aderenza che persino un pivello alla prima gara può andare "flat" dall'inizio alla fine. Non devono nemmeno alzare il piede in curva. Questo comporta che tutte le macchine vadano praticamente alla stessa velocità, e che il gruppo resti perennemente compatto, con i rischi moltiplicati per mille.

Comunque a mio parere non si dovrebbe poter correre negli ovali con le ruote scoperte, punto e basta. Ogni singolo sorpasso è un ruota-a-ruota che dura magari un giro intero. Meglio la roulette russa, a quel punto.

Jody Scheckter (intervista audio): http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/motorsport/15335428.stm
Inviato il: 18/10/2011 18:22
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  •  abbidubbi
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Re: Tragedia IndyCar
#25
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Citazione:

Decalagon ha scritto:

Ma spero concorderai con me che un pilota di NASCAR o F1 che guida macchine a 400 km/h in pista è maggiormente soggetto al rischio di incidente rispetto a me o te che prendiamo l'auto per andare a lavorare o a far la spesa.


io non concordo. abito a roma. c'hai presente? tutta senza vie di fuga


Citazione:
Tuttle

Mentre per i piloti la faccenda credo sia limitata al discorso fatto da Spiderman. Una volta che hai la passione per le corse, spegni il cervello, e sali in auto o in moto. Punto. Di tutto il resto te ne fotte davvero una mazza...


quotissimo. la passione è passione e notoriamente fa a cazzotti con la ragione.
"Se è tutto sotto controllo, stai andando troppo piano", Mario Andretti
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Io sto mentendo. (Eubulide, V secolo a.C.)
Inviato il: 18/10/2011 18:16
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  •  Tuttle
      Tuttle
Re: Tragedia IndyCar
#24
Sono certo di non sapere
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Citazione:
La domanda è, chi sono io per condannare uno stile di Vita piuttosto che un altro? Certo, ammettiamo che: "Tal dei tali" è morto e se l'è cercata. Ok. Ma cosa vi è di sbagliato nell'entusiasmarsi a seguire (ma anche appassionarsi) chi fa quel "mestiere" e anche a criticare le tragedie quando accadono? che le colpe siano indirizzabili a un concetto univoco compreso nel "sanno quel che fanno"? Non sono provocatorie le domande. Sono proprio domande che mi pongo.


Da race maniac posso darti una risposta personale;

Esistono diversi lati della faccenda, più o meno falsamente oscuri, attorno ai quali ruotano tutti i business delle corse.

Certamente uno di questi è la morbosità legata all'incidente, che in talune serie (come appunto la indy e la Nascar) è tranquillamente palesata e facente parte del gioco. Qui nessuno si fa schermo di falso buonismo né va in giro a manifestare contro i rischi dello sport pre cui tiene...

Poi però ci sono anche tifosi che seguono questo genere di sport perché hanno una forma mentis tecnica (vedi il sottoscritto) ed amano in particolar modo la tecnologia esasperata (accoppiata alle prestazioni) presente nelle classi maggiori (sia auto che moto). Quando succedono incidenti gravi, puntualmente spengo la TV perché uno dei lati peggiori di questo sport (anche della F1) è l'ipocrisia programmatica e strategica che segue un Huge Crash (chi segue questi sport sa di cosa parlo).

Ma di tutta questa roba non fotte niente al grande pubblico USA che di auto non ne capisce un cazzo (vedi che auto di serie guidano e che auto di serie producono...), ma gli piace tanto bersi il birrozzo mentre i vari Moron Drivers della Nascar si speronano e si picchiano nel post gara...o perché no...attendere che qualcuno spari col suo bel fucile da caccia, sul parabrezza di un pilota a casaccio.

Mentre per i piloti la faccenda credo sia limitata al discorso fatto da Spiderman. Una volta che hai la passione per le corse, spegni il cervello, e sali in auto o in moto. Punto. Di tutto il resto te ne fotte davvero una mazza...

Difatti i piloti fighetta, quelli che si lamentano anche quando piove, di solito sono delle gran schiappe...
Inviato il: 18/10/2011 18:15
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Re: Tragedia IndyCar
#23
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Quindi certamente sono cazzi del pilota che sceglie di correre in quella serie, ma anche responsabilità degli organizzatori evitare il più possibile che si crepi in pista.


Indubbiamente. Ma spero concorderai con me che un pilota di NASCAR o F1 che guida macchine a 400 km/h in pista è maggiormente soggetto al rischio di incidente rispetto a me o te che prendiamo l'auto per andare a lavorare o a far la spesa.

È come un medico o un operatore sanitario che si punge con un ago e si infetta o contrae altri problemi di salute: per quanto l'equipe ospedaliera faccia il possibile per evitare danni alla salute dei pazienti e del personale può sempre capitare che succeda, perché è impossibile lavorare (o correre, in questo caso) in perfetta assenza di rischio.
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Inviato il: 18/10/2011 18:09
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  •  Calvero
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Re: Tragedia IndyCar
#22
Sono certo di non sapere
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ma c'è anche chi fa Strike



... e chi gliela spiega a questi la fisica degli impatti
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Inviato il: 18/10/2011 18:05
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  •  Calvero
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Re: Tragedia IndyCar
#21
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Anche fosse non cambia di molto la mia posizione...


.. per amor del cielo ci mancherebbe, cambierebbe la posizione di Massimo però. Una cosa è lasciare intendere che i piloti subirebbero in qualche modo una costrizione verso quel "mestiere" e una cosa è, appunto, costringerli a giocarsi le loro carte in limiti che superano l'assurdo anche in quelle logiche.

E infatti come ha detto Tuttle:

Citazione:
... ma ci sono anche delle responsabilità esterne alle scelte del pilota. Un alpinista usa i suoi strumenti di sicurezza, se va oltre cazzi suoi.


Quindi il discorso sul giudizio etico/morale lo considero articolato.

Se noi partiamo dal presupposto che a prescindere certi livelli agonistici in certi contesti sono eticamente assurdi e deprecabili, naturalmente abbiamo già detto tutto. Ma il punto è quello di dimostrare quanto questo possa essere oggettivamente riconosciuto ed è qui che io, sinceramente, metto il mio «non lo so».. da dove si parte per sbrogliare il nodo della matassa?

.. tu parti da queste posizioni:

Citazione:

Sempre con tutto il rispetto dovuto innanzi alla morte di chiunque.


E fin qui, non credo che vi sia qualcuno che possa obiettare qualcosa.

Citazione:

... sanno quello che fanno ed i rischi che corrono e nessuno li obbliga. Come un militare che va in zona di guerra se ci lascia le penne non è più eroe di chi crepa sul posto di lavoro.


Sanno quello che fanno, è verissimo. Anche se al militare non concedo sconti. L'analogia è forzata anche se condivido lo spirito di fondo. Il militare gioca il suo ruolo dove devono esistere a prescindere Vittime e Carnefici. Lui si vende l'anima nel senso più profondo del termine, cioè combatte un nemico che potrebbe avere le sue ragioni per non essere attaccato o addirittura (come la realtà insegna) che si è legittimati a considerare "effetti collaterali" la morte di Civili. Donne e bambini compresi.

Mentre un rischio legato ad una passione che tu condividi all'interno di un "CIRCO" con altri che vivono della medesima consapevolezza è tutt'altra cosa. Da qui infatti la differenza tra nemico e avversario. Un oceano divide questi due concetti.

-edit-
La domanda è, chi sono io per condannare uno stile di Vita piuttosto che un altro? Certo, ammettiamo che: "Tal dei tali" è morto e se l'è cercata. Ok. Ma cosa vi è di sbagliato nell'entusiasmarsi a seguire (ma anche appassionarsi) chi fa quel "mestiere" e anche a criticare le tragedie quando accadono? che le colpe siano indirizzabili a un concetto univoco compreso nel "sanno quel che fanno"?

Non sono provocatorie le domande. Sono proprio domande che mi pongo.
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Inviato il: 18/10/2011 16:49
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  •  Tuttle
      Tuttle
Re: Tragedia IndyCar
#20
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Certo che le F1 hanno investito sulla sicurezza, tuttavia non mi riesco a spiegare come un pilotaa dopo un simile frontale a 300 Km/h, non sia rimasto secco considerando solo la forza G a decellerazione praticamente a 0 in 0 secondi oO, qualche consoderazione in merito?


Telaio a deformazione/cedimento progressivo (senza collassi totali e/o immediati). Pannelli anti sfondamento/intrusione in kevlar ai fianchi della scocca, per evitare la penetrazione in abitacolo. Roll bar superiore e laterali. Cellula di sicurezza che ospita il pilota in Carbonio. Sedili ad estrazione istantanea. Collare di Hans per lo smorzamento delle forze G da impatto sulla colonna vertebrale.

Poi ci sono i crash test che sono i più rigidi fra tutte le classi motoristiche.

Si può fare ancora molto ma già ora il livello di sicurezza è spaventoso...

Proprio Kubica che in questo incidente non s'è fatto una mazza...ha perso quasi un braccio per un incidente in un banale Rally....

PS: da non sottovalutare l'allenamento cui sono sottoposti i piloti di F1...un incidente come quello di Kubica trasferito a noi poveri mortali ci avrebbe ridotto malino...
Inviato il: 18/10/2011 16:29
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  •  gronda85
      gronda85
Re: Tragedia IndyCar
#19
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

protoss ha scritto:
Certo che le F1 hanno investito sulla sicurezza, tuttavia poco centrerebbe come un pilota dopo un simile frontale
a 300 Km/h, non sia rimasto secco considerando solo la forza G a decellerazione praticamente a 0 in 0 secondi oO,
qualche considerazione in merito?


aveva un cipolla di tropea in tasca?
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non puoi vincere
non puoi pareggiare
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Inviato il: 18/10/2011 16:24
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