Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE

ATTENZIONE: Chiunque voglia scrivere su Luogocomune è pregato di leggere prima QUESTO AVVISO (aggiornato 01.11.07)



Indice del forum Luogocomune
   Commenti liberi
  Tragedia IndyCar

Naviga in questo forum:   1 Utenti anonimi

 

 Vai alla fine   Discussione precedente   Discussione successiva
12>
  •  Vota discussione
      Vota questa discussione
      Eccellente
      Buona
      Discreta
      Scadente
      Terribile
Autore Discussione
  •  Redazione
      Redazione
Tragedia IndyCar
#1
Webmaster
Iscritto il: 8/3/2004
Da
Messaggi: 19594
Offline
Pubblico questo 3d perchè non so quanti di voi sappiano quello che è successo ieri a Las Vegas, nell’ultima gara del campionato IndyCar. Un incidente assolutamente spaventoso, che ha distrutto 15 macchine, ed è costato la vita al pilota Dan Wheldon.

Anche per chi non è interessato di automobilismo, questo fatto è altamente significativo, perchè dimostra a quali eccessi possa arrivare lo show-system applicato a sport pericolosi come l’automobilismo.

Con un premio in palio di 5 milioni di dollari, 34 piloti vengono costretti a correre in un ovale a oltre 350 Km./h, a pochi centimetri l’uno dall’altro, A RUOTE SCOPERTE, senza possibili vie di fuga. Basta che uno perda il controllo per un attimo...



(Wheldon è il n. 77, con macchina bianca. E’ la seconda macchina che decolla, al secondo 0.45 circa, e finisce dritta nella rete di protezione).
Inviato il: 18/10/2011 1:56
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Calvero
      Calvero
Re: Tragedia IndyCar
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
Non mi piace l'automobilismo. Di qualsiasi tipo. Mi prendeva di più il moto-mondiale (sottolineo, prendeva).

Ogni qualvolta si entra in queste discussioni che nascono da questo tipo di tragedie, alla fine non vedo sbrogliarsi il nodo della matassa, su quanto cioè sia o possa essere legittimo e giustificabile questo tipo di agonismo.

A volte mi dico (e si dice tra amici) che - sì: questo è quello che vogliono, quella è la loro vita, la loro passione. Sanno a cosa vanno incontro.

A volte mi sembra uno stadio diverso di un tipo diverso di vanità. Di un tipo di scelleratezza e stupidità.

Non lo so. Come giudicare eticamente questi eventi?? Se vado sul personale, non posso far finta di non sapere che quando sono in motocicletta e vedo, lì, in fondo alla strada, una sequela di curve ad attendermi, a volte mi ci butto. A volte è come se il dovere mi chiamasse: il limite deve essere spostato un po' più in là! e anche senza bandiera a scacchi, hai vinto qualcosa. Colpevole, Vostro Onore...

.. e non è alla colpa di non essere in un circuito quella a cui mi riferisco (e anche quella c'è), ma all'indole che ci appartiene (non penso a tutti, ma siamo lì lì credo) e che probabilmente è la medesima che spinge quegli uomini a giocarsi la Vita.
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 18/10/2011 2:47
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Tragedia IndyCar
#3
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/1/2009
Da Brignano G.D'Adda
Messaggi: 5481
Offline
@Massimo:
L'ho visto in diretta !!! visto l'incidente secondo me e' gia' una "buona
Cosa" che solo un pilota ci abbia lasciato !!!
(Colgo l'occasione per salutarlo !!! CIao Dan............)
Detto questo Gli ovali sono sempre stati parecchio pericolosi.
Se sia lecito prendere 34 piloti e farli correre a pochi Cm tra di loro
e dal muretto io questo non lo so' ma di certo e' una vita che,per
quel che ne so' io , si scielgono consapevoli del rischio che corrono!!
Giusto o sbagliato che sia non sta' a me dirlo .. E' una loro scelta !!!
Di piloti ne sono morti e ne moriranno altri !! ci saranno sempre discussioni
sulla sicurezza ma le gare non finiranno tanto facilmente.. (portano soldi !!)

Quello che non mi e' piaciuto e' il come e' stata cavalscata dai media la cosa!!
Con telecamere che gironzolavano a riprendere la gente in lacrime per
la scomparsa del loro compagno !!! Lacrime giuste ma che dovevano essere
lasciate in pace nel loro intimo !!!!!!

Detto questo pero' devo dire che la commozione nel vedere questi piloti
salutare Dan con 5 giri di pista mi ha veramente commosso..................
Ciao a tutti.
Damiano.
_________________
Meglio un dubbio certo che una falsa certezza !!(Nisoli Damiano)
Da oggi chiamatemi Top Gun Su A320 !!

Il rispetto nasce dal rispetto
Inviato il: 18/10/2011 7:45
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  LoneWolf58
      LoneWolf58
Re: Tragedia IndyCar
#4
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/11/2005
Da Padova
Messaggi: 4861
Offline
Citazione:
da Redazione il 18/10/2011 1:56:08
...
Con un premio in palio di 5 milioni di dollari, 34 piloti vengono costretti a correre in un ovale a oltre 350 Km./h, a pochi centimetri l’uno dall’altro, A RUOTE SCOPERTE, senza possibili vie di fuga. Basta che uno perda il controllo per un attimo...
Scusa se non condivido... non credo li obblighi nessuno, un posto in catena di montaggio lo trovano e quando muoiono sul lavoro difficilmente qualcuno se ne accorge...
Tutto il resto è spettacolo...
_________________
La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Inviato il: 18/10/2011 8:21
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Tuttle
      Tuttle
Re: Tragedia IndyCar
#5
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/9/2006
Da
Messaggi: 3790
Offline
Correre a 380Kmh non te lo prescrive il medico, ma lo si fa proprio perché si ama uno sport estremamente rischioso e sempre ai limiti, come tutte le formula a ruote scoperte.

Se non fosse insito l'altissimo rischio verrebbero a mancare anche le reali spinte emotive a praticare e a seguire questo genere di sport.

Fra l'altro nelle classi maggiori, Formula 1 su tutte, ormai i livelli di sicurezza sono talmente elevati che anche dopo crash ad altissima velocità, con capottamenti e impatti multipli, difficilmente se ne esce con qualcosa di più di qualche osso rotto.

Negli ovali delle formule indy o champ, le vie di fuga non servirebbero a molto (e la gente non sarebbe contenta di vedere le auto come micromachine per l'arretramento di tutti gli spalti) perché il rischio maggiore di questo genere di circuiti sono i contatti fra diverse auto ad altissima velocità. E' difficile che un auto prenda la tangente senza fare strike...per poi riscendere in mezzo alla pista, attraversando tutta la carreggiata (vedi il povero Zanardi)...visto che l'intero ovale è in parabolica di mantenimento. Gli impatti sui muri nelle indy sono poi spesso laterali e non frontali...e uscire a 380Kmh di pista su un ghiaione potrebbe significare iniziare a rotolare sino allo sgretolamento della vettura. Negli ovali infatti NON si frena quasi mai, non esiste freno motore (perché non si usano le cambiate in curva) si usano angoli di camber allucinanti e gli assetti sono estremamente asimettrici e con carichi aerodinamici al limite del decollo...Se si prende la tangente si parte a razzo; O si decolla, o si viene centrati dagli altri...o ci si spiaccica sul muro.

Non è così facile....

Questi sport sono fatti così, lo sanno gli organizzatori, lo sanno i piloti, lo sanno gli spettatori...

Nelle classi patacca, come la Nascar, l'impatto è lo spirito stesso dello sport. Infatti mi fa cacà!


R.I.P. Dan Wheldon
Inviato il: 18/10/2011 9:08
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Tuttle
      Tuttle
Re: Tragedia IndyCar
#6
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/9/2006
Da
Messaggi: 3790
Offline
Citazione:
Se sia lecito prendere 34 piloti e farli correre a pochi Cm tra di loro e dal muretto


L'unico modo per abbassare il rischio su questo fronte sarebbe moltiplicare la larghezza della zona asfaltata, in modo che uscendo dall'ovale si finisca in una zona extra, tutta asfaltata per andare in frenata. Questo però manderebbe a ramengo il senso stesso degli ovali che si regge appunto sulla vicinanza dai muretti che costringe le auto a manovre al limite del contatto e avvicina il pubblico alla pista come in nessun'altra classe motoristica.

Ma ripeto, se un auto sulla curva interna perdesse aderenza o entrasse in sottosterzo - prenderebbe la tangente comunque e verrebbe centrata da tutte le altre auto in arrivo e sul lato esterno della stessa curva.

Personalmente odio gli ovali, ma aimè gli americani hanno dimostrato di non riuscire a digerire e comprendere i tracciati misti. Ma anche in quelli, con auto di cartone come le Indy...si rischierebbe comunque tanto.

Una possibile via sarebbe quella di seguire lo sviluppo di auto con le ruote posteriori protette dalla collisione...in modo da evitare l'effetto decollo che segue un tamponamento.

Il prototipo Indy 2012 prevede proprio questa soluzione (render di dallara)...

Inviato il: 18/10/2011 9:33
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  protoss
      protoss
Re: Tragedia IndyCar
#7
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/2/2010
Da
Messaggi: 727
Offline
Finalmente una soluzione intelligente da parte della Dallara e anche bella e futuristica come design.

PS ma com'è che le auto si infiammano cosi facilmente oO.


R.I.P. Dan Wheldon
Inviato il: 18/10/2011 9:55
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Tuttle
      Tuttle
Re: Tragedia IndyCar
#8
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/9/2006
Da
Messaggi: 3790
Offline
Citazione:
Finalmente una soluzione intelligente da parte della Dallara e anche bella e futuristica come design.


Già...fa rabbrividire il fatto che il test driver del nuovo prototipo 2012 fosse proprio Dan Wheldon...

Citazione:
PS ma comè che le auto si infiammano cosi facilmente oO.


Perché le Indycar sono di marzapane. Impatti a quelle velocità smembrano letteralmente il telaio scoprendo motore, scarichi e radiatori. Basta una piccola perdita d'olio o di carburante per innescare un incendio.

Ma si muore per gli impatti, più che per gli incendi....
Inviato il: 18/10/2011 10:07
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Calvero
      Calvero
Re: Tragedia IndyCar
#9
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
Citazione:

LoneWolf58 ha scritto:
Citazione:
da Redazione il 18/10/2011 1:56:08
...
Con un premio in palio di 5 milioni di dollari, 34 piloti vengono costretti a correre in un ovale a oltre 350 Km./h, a pochi centimetri l’uno dall’altro, A RUOTE SCOPERTE, senza possibili vie di fuga. Basta che uno perda il controllo per un attimo...
Scusa se non condivido... non credo li obblighi nessuno, un posto in catena di montaggio lo trovano e quando muoiono sul lavoro difficilmente qualcuno se ne accorge...
Tutto il resto è spettacolo...


Anche io avevo pensato alla tua stessa obiezione, LoneWolf, ma forse, Massimo, con - costretti - intendeva dire, "limitati e imbottigliati in un gioco ormai troppo sproporzionato tra autovetture, capacità tecniche di guida e Pista" ... e non: "obbligati a fare quel mestiere".

Credo eh, poi non so
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 18/10/2011 10:41
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  protoss
      protoss
Re: Tragedia IndyCar
#10
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/2/2010
Da
Messaggi: 727
Offline
Alla fine anche la NASCAR ha fatto vittime per lo stesso motivo, mi sa che ne sono consapevoli tutti ma nonostante tutto fa parte del "gioco / spettacolo".

Curiosità: Il pilota era stato scelto per sviluppare la fisica di un nuovo titolo di simracing. photo1 | photo2
Inviato il: 18/10/2011 10:59
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Tuttle
      Tuttle
Re: Tragedia IndyCar
#11
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/9/2006
Da
Messaggi: 3790
Offline
Citazione:
Anche io avevo pensato alla tua stessa obiezione, LoneWolf, ma forse, Massimo, con - costretti - intendeva dire, "limitati e imbottigliati in un gioco ormai troppo sproporzionato tra autovetture, capacità tecniche di guida e Pista" ... e non: "obbligati a fare quel mestiere".


Messa giù così ha senso...

In Indy series ci sono una marea di assurdità; le auto sono tutte uguali. Stesso telaio, stesso motore, stesso setup aerodinamico. Questo già comporta il "packing" delle vetture...ovvero è difficile che il gruppo si sgrani, come accade, per esempio, in F1. Aumentanto il packing aumenta di molto il rischio di collisioni ad alta velocità. Troppe auto...troppo vicine.

La cosa peggiora ancora di molto perché i rookies corrono assieme ai "pro"...nelle medesime condizioni.

Ti puoi ritrovare uno sbarbato a cui tocca correre con un carico aerodinamico più simile a quello di un aereo che di un automobile....e a 350/400Kmh basta un piccolo contatto per prendere il volo.

Per entrare in Indy non serve un iter complesso come per le classi regina, dove a meno di non avere un grosso sponsor alle spalle...o molti soldi da portare in dote alla scuderia, si è costretti a seguire un percorso molto selettivo. E anche se si arrivasse in classe regina, al massimo, si correrebbe per scuderie minori che dopo pochi giri stanno ben lontane dalle bagarre...(ma personalente bannerei dalla F1 le varie Virgin, HRT, Lotus etc...)

Quindi in qualche modo è vero che, avendone la possibilità, un pilotino sbarbato è costretto dalle regole agghiaccianti della Indy - a correre in condizioni veramente pericolose. E in effetti...non essendoci un gran lavoro di selezione...è difficile che un rookie si faccia troppi scrupoli per prendere il sedile di una monoposto così estrema.
Inviato il: 18/10/2011 11:04
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Tuttle
      Tuttle
Re: Tragedia IndyCar
#12
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/9/2006
Da
Messaggi: 3790
Offline
Citazione:
Alla fine anche la NASCAR ha fatto vittime per lo stesso motivo, mi sa che ne sono consapevoli tutti ma nonostante tutto fa parte del "gioco / spettacolo".


E' lo USA style. A loro piace questo genere di spettacolo e tutte le volte che si è provato qualcosa di diverso si è sfiorato il fallimento.

L'unico campionato decente delle serie USA è il Champ Car, ex CART....

Il resto è molto più simile al circo che allo sport.

Lo so che molti odiano la F1 per i suoi costi esorbitanti...ma almeno li si fa molta ricerca tecnologica e si investe moltissimo in sicurezza. Tutta roba che poi finisce nelle auto di serie.

Certo...bisognerebbe anche domandarsi il senso di produrre auto di serie con prestazioni talmente esorbitanti da richiedere miriadi di controlli elettronici per limitarne rischi e prestazioni stesse... Ma questa è un'altra storia...
Inviato il: 18/10/2011 11:10
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  protoss
      protoss
Re: Tragedia IndyCar
#13
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/2/2010
Da
Messaggi: 727
Offline
Certo che anche trascurando le auto come mezzo e sicurezza di quest'ultime,
quando vedi dei circuiti con i muretti messi li, sembrano lo facciano apposta.
Ma chi è il preposto alla sicurezza, mah.

Inviato il: 18/10/2011 11:30
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Spiderman
      Spiderman
Re: Tragedia IndyCar
#14
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 19/9/2009
Da
Messaggi: 2722
Offline
Questo sport è un eccesso in se, ma se ti prende, se ti entra nel sangue non ci sono muretti o alberi che tengano, sali, ti infili il casco e ai rischi ci pensi a gara finita. Ho corso per 10 anni (Rally) e rifarei tutto senza batter ciglio. Un saluto a Dan.
_________________
"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
Inviato il: 18/10/2011 13:24
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  LoneWolf58
      LoneWolf58
Re: Tragedia IndyCar
#15
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/11/2005
Da Padova
Messaggi: 4861
Offline
Citazione:

Calvero ha scritto:
...
Anche io avevo pensato alla tua stessa obiezione, LoneWolf, ma forse, Massimo, con - costretti - intendeva dire, "limitati e imbottigliati in un gioco ormai troppo sproporzionato tra autovetture, capacità tecniche di guida e Pista" ... e non: "obbligati a fare quel mestiere".

Credo eh, poi non so
Anche fosse non cambia di molto la mia posizione... sanno quello che fanno ed i rischi che corrono e nessuno li obbliga. Come un militare che va in zona di guerra se ci lascia le penne non è più eroe di chi crepa sul posto di lavoro.
Sempre con tutto il rispetto dovuto innanzi alla morte di chiunque.
_________________
La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Inviato il: 18/10/2011 14:23
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Tragedia IndyCar
#16
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/8/2009
Da
Messaggi: 6643
Offline
Scusate se sembro cinico, ma se una persona muore in questo genere di sport non è di certo un fatto che possa sorprendere. È come un alpinista che sfida l'everest o il monte bianco e finisce sotto una valanga o cade in un burrone, o che scala una parete di ghiaccio che si sgretola e viene giù o un sub che tenta di superare il record di apnea e affoga. Facendo certe cose è ovvio che si è maggiormente soggetti al rischio di determinati pericoli, e chi le pratica ne è perfettamente consapevole (si spera).

Per quanto riguarda al fatto che i piloti vengono costretti... beh... non ho mai visto nessuno con il fucile puntato su di loro gridando "corri o ti ammazzo"
_________________
«Goku è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita. E risorgo quando mi pare.»
Inviato il: 18/10/2011 15:32
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Tuttle
      Tuttle
Re: Tragedia IndyCar
#17
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/9/2006
Da
Messaggi: 3790
Offline
Citazione:
Per quanto riguarda al fatto che i piloti vengono costretti... beh... non ho mai visto nessuno con il fucile puntato su di loro gridando "corri o ti ammazzo"


Questo concetto è chiarissimo e condivisibile...ma ci sono anche delle responsabilità esterne alle scelte del pilota. Un alpinista usa i suoi strumenti di sicurezza, se va oltre cazzi suoi.

Un pilota deve essere messo in grado di dare il meglio rischiando il meno possibile. Da qui la corsa alla sicurezza in F1 che ha prodotto risultati più che ottimi.

Cosa che non accade nelle USA series, perché nella loro cultura v'è ancora lo spettacolo in cima alla lista delle priorità. Vedi NASCAR che è nata proprio per esaltare il concetto di MORON CRASH!

Quindi certamente sono cazzi del pilota che sceglie di correre in quella serie, ma anche responsabilità degli organizzatori evitare il più possibile che si crepi in pista. Ricordo che l'ultima vittima in classe Indy è del 2006...mentre in Formula 1 l'ultima vittima è stato Ayrton Senna nel 1994.
Inviato il: 18/10/2011 16:02
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  protoss
      protoss
Re: Tragedia IndyCar
#18
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/2/2010
Da
Messaggi: 727
Offline
Certo che le F1 hanno investito sulla sicurezza, tuttavia poco centrerebbe come un pilota dopo un simile frontale
a 300 Km/h, non sia rimasto secco considerando solo la forza G a decelerazione praticamente a 0 in 0 secondi
oO, qualche considerazione in merito?

Inviato il: 18/10/2011 16:20
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  gronda85
      gronda85
Re: Tragedia IndyCar
#19
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 2/12/2008
Da
Messaggi: 1957
Offline
Citazione:

protoss ha scritto:
Certo che le F1 hanno investito sulla sicurezza, tuttavia poco centrerebbe come un pilota dopo un simile frontale
a 300 Km/h, non sia rimasto secco considerando solo la forza G a decellerazione praticamente a 0 in 0 secondi oO,
qualche considerazione in merito?


aveva un cipolla di tropea in tasca?
_________________
non puoi vincere
non puoi pareggiare
non puoi nemmeno ritirarti
Inviato il: 18/10/2011 16:24
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Tuttle
      Tuttle
Re: Tragedia IndyCar
#20
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/9/2006
Da
Messaggi: 3790
Offline
Citazione:
Certo che le F1 hanno investito sulla sicurezza, tuttavia non mi riesco a spiegare come un pilotaa dopo un simile frontale a 300 Km/h, non sia rimasto secco considerando solo la forza G a decellerazione praticamente a 0 in 0 secondi oO, qualche consoderazione in merito?


Telaio a deformazione/cedimento progressivo (senza collassi totali e/o immediati). Pannelli anti sfondamento/intrusione in kevlar ai fianchi della scocca, per evitare la penetrazione in abitacolo. Roll bar superiore e laterali. Cellula di sicurezza che ospita il pilota in Carbonio. Sedili ad estrazione istantanea. Collare di Hans per lo smorzamento delle forze G da impatto sulla colonna vertebrale.

Poi ci sono i crash test che sono i più rigidi fra tutte le classi motoristiche.

Si può fare ancora molto ma già ora il livello di sicurezza è spaventoso...

Proprio Kubica che in questo incidente non s'è fatto una mazza...ha perso quasi un braccio per un incidente in un banale Rally....

PS: da non sottovalutare l'allenamento cui sono sottoposti i piloti di F1...un incidente come quello di Kubica trasferito a noi poveri mortali ci avrebbe ridotto malino...
Inviato il: 18/10/2011 16:29
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Calvero
      Calvero
Re: Tragedia IndyCar
#21
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
Citazione:

Anche fosse non cambia di molto la mia posizione...


.. per amor del cielo ci mancherebbe, cambierebbe la posizione di Massimo però. Una cosa è lasciare intendere che i piloti subirebbero in qualche modo una costrizione verso quel "mestiere" e una cosa è, appunto, costringerli a giocarsi le loro carte in limiti che superano l'assurdo anche in quelle logiche.

E infatti come ha detto Tuttle:

Citazione:
... ma ci sono anche delle responsabilità esterne alle scelte del pilota. Un alpinista usa i suoi strumenti di sicurezza, se va oltre cazzi suoi.


Quindi il discorso sul giudizio etico/morale lo considero articolato.

Se noi partiamo dal presupposto che a prescindere certi livelli agonistici in certi contesti sono eticamente assurdi e deprecabili, naturalmente abbiamo già detto tutto. Ma il punto è quello di dimostrare quanto questo possa essere oggettivamente riconosciuto ed è qui che io, sinceramente, metto il mio «non lo so».. da dove si parte per sbrogliare il nodo della matassa?

.. tu parti da queste posizioni:

Citazione:

Sempre con tutto il rispetto dovuto innanzi alla morte di chiunque.


E fin qui, non credo che vi sia qualcuno che possa obiettare qualcosa.

Citazione:

... sanno quello che fanno ed i rischi che corrono e nessuno li obbliga. Come un militare che va in zona di guerra se ci lascia le penne non è più eroe di chi crepa sul posto di lavoro.


Sanno quello che fanno, è verissimo. Anche se al militare non concedo sconti. L'analogia è forzata anche se condivido lo spirito di fondo. Il militare gioca il suo ruolo dove devono esistere a prescindere Vittime e Carnefici. Lui si vende l'anima nel senso più profondo del termine, cioè combatte un nemico che potrebbe avere le sue ragioni per non essere attaccato o addirittura (come la realtà insegna) che si è legittimati a considerare "effetti collaterali" la morte di Civili. Donne e bambini compresi.

Mentre un rischio legato ad una passione che tu condividi all'interno di un "CIRCO" con altri che vivono della medesima consapevolezza è tutt'altra cosa. Da qui infatti la differenza tra nemico e avversario. Un oceano divide questi due concetti.

-edit-
La domanda è, chi sono io per condannare uno stile di Vita piuttosto che un altro? Certo, ammettiamo che: "Tal dei tali" è morto e se l'è cercata. Ok. Ma cosa vi è di sbagliato nell'entusiasmarsi a seguire (ma anche appassionarsi) chi fa quel "mestiere" e anche a criticare le tragedie quando accadono? che le colpe siano indirizzabili a un concetto univoco compreso nel "sanno quel che fanno"?

Non sono provocatorie le domande. Sono proprio domande che mi pongo.
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 18/10/2011 16:49
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Calvero
      Calvero
Re: Tragedia IndyCar
#22
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
_______________
_______

ma c'è anche chi fa Strike



... e chi gliela spiega a questi la fisica degli impatti
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 18/10/2011 18:05
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Tragedia IndyCar
#23
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/8/2009
Da
Messaggi: 6643
Offline
Citazione:
Quindi certamente sono cazzi del pilota che sceglie di correre in quella serie, ma anche responsabilità degli organizzatori evitare il più possibile che si crepi in pista.


Indubbiamente. Ma spero concorderai con me che un pilota di NASCAR o F1 che guida macchine a 400 km/h in pista è maggiormente soggetto al rischio di incidente rispetto a me o te che prendiamo l'auto per andare a lavorare o a far la spesa.

È come un medico o un operatore sanitario che si punge con un ago e si infetta o contrae altri problemi di salute: per quanto l'equipe ospedaliera faccia il possibile per evitare danni alla salute dei pazienti e del personale può sempre capitare che succeda, perché è impossibile lavorare (o correre, in questo caso) in perfetta assenza di rischio.
_________________
«Goku è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita. E risorgo quando mi pare.»
Inviato il: 18/10/2011 18:09
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Tuttle
      Tuttle
Re: Tragedia IndyCar
#24
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/9/2006
Da
Messaggi: 3790
Offline
Citazione:
La domanda è, chi sono io per condannare uno stile di Vita piuttosto che un altro? Certo, ammettiamo che: "Tal dei tali" è morto e se l'è cercata. Ok. Ma cosa vi è di sbagliato nell'entusiasmarsi a seguire (ma anche appassionarsi) chi fa quel "mestiere" e anche a criticare le tragedie quando accadono? che le colpe siano indirizzabili a un concetto univoco compreso nel "sanno quel che fanno"? Non sono provocatorie le domande. Sono proprio domande che mi pongo.


Da race maniac posso darti una risposta personale;

Esistono diversi lati della faccenda, più o meno falsamente oscuri, attorno ai quali ruotano tutti i business delle corse.

Certamente uno di questi è la morbosità legata all'incidente, che in talune serie (come appunto la indy e la Nascar) è tranquillamente palesata e facente parte del gioco. Qui nessuno si fa schermo di falso buonismo né va in giro a manifestare contro i rischi dello sport pre cui tiene...

Poi però ci sono anche tifosi che seguono questo genere di sport perché hanno una forma mentis tecnica (vedi il sottoscritto) ed amano in particolar modo la tecnologia esasperata (accoppiata alle prestazioni) presente nelle classi maggiori (sia auto che moto). Quando succedono incidenti gravi, puntualmente spengo la TV perché uno dei lati peggiori di questo sport (anche della F1) è l'ipocrisia programmatica e strategica che segue un Huge Crash (chi segue questi sport sa di cosa parlo).

Ma di tutta questa roba non fotte niente al grande pubblico USA che di auto non ne capisce un cazzo (vedi che auto di serie guidano e che auto di serie producono...), ma gli piace tanto bersi il birrozzo mentre i vari Moron Drivers della Nascar si speronano e si picchiano nel post gara...o perché no...attendere che qualcuno spari col suo bel fucile da caccia, sul parabrezza di un pilota a casaccio.

Mentre per i piloti la faccenda credo sia limitata al discorso fatto da Spiderman. Una volta che hai la passione per le corse, spegni il cervello, e sali in auto o in moto. Punto. Di tutto il resto te ne fotte davvero una mazza...

Difatti i piloti fighetta, quelli che si lamentano anche quando piove, di solito sono delle gran schiappe...
Inviato il: 18/10/2011 18:15
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  abbidubbi
      abbidubbi
Re: Tragedia IndyCar
#25
Mi sento vacillare
Iscritto il: 31/8/2005
Da roma
Messaggi: 671
Offline
Citazione:

Decalagon ha scritto:

Ma spero concorderai con me che un pilota di NASCAR o F1 che guida macchine a 400 km/h in pista è maggiormente soggetto al rischio di incidente rispetto a me o te che prendiamo l'auto per andare a lavorare o a far la spesa.


io non concordo. abito a roma. c'hai presente? tutta senza vie di fuga


Citazione:
Tuttle

Mentre per i piloti la faccenda credo sia limitata al discorso fatto da Spiderman. Una volta che hai la passione per le corse, spegni il cervello, e sali in auto o in moto. Punto. Di tutto il resto te ne fotte davvero una mazza...


quotissimo. la passione è passione e notoriamente fa a cazzotti con la ragione.
"Se è tutto sotto controllo, stai andando troppo piano", Mario Andretti
_________________
Io sto mentendo. (Eubulide, V secolo a.C.)
Inviato il: 18/10/2011 18:16
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Redazione
      Redazione
Re: Tragedia IndyCar
#26
Webmaster
Iscritto il: 8/3/2004
Da
Messaggi: 19594
Offline
CALVERO: "Anche io avevo pensato alla tua stessa obiezione, LoneWolf, ma forse, Massimo, con - costretti - intendeva dire, "limitati e imbottigliati in un gioco ormai troppo sproporzionato tra autovetture, capacità tecniche di guida e Pista" ... e non: "obbligati a fare quel mestiere".

Ovvio, ci mancherebbe. Quando sei dentro a un meccanismo del genere, e prendi un milione di dollari all'anno per correre, cosa dici al tuo boss: "Scusa ma domenica non corro, perchè mi cago un pò sotto"?

Il discorso del “sanno a cosa vanno incontro” mi sta benissimo. Io stesso ho fatto gare di motocross per 25 anni, e non mi sono mai lamentato quando finivo all’ospedale. Ma sono le situazioni estreme, come quelle di ieri, che andrebbero evitate.

***

Riguardo al "cosa si potrebbe fare", ripeto che il problema è limitato agli ovali con le RUOTE SCOPERTE. Per il resto, le piste di IndyCar sono relativamente sicure. Rispetto agli ovali, Jody Scheckter diceva che il problema sta negli alettoni: ti danno una tale aderenza che persino un pivello alla prima gara può andare "flat" dall'inizio alla fine. Non devono nemmeno alzare il piede in curva. Questo comporta che tutte le macchine vadano praticamente alla stessa velocità, e che il gruppo resti perennemente compatto, con i rischi moltiplicati per mille.

Comunque a mio parere non si dovrebbe poter correre negli ovali con le ruote scoperte, punto e basta. Ogni singolo sorpasso è un ruota-a-ruota che dura magari un giro intero. Meglio la roulette russa, a quel punto.

Jody Scheckter (intervista audio): http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/motorsport/15335428.stm
Inviato il: 18/10/2011 18:22
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  protoss
      protoss
Re: Tragedia IndyCar
#27
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/2/2010
Da
Messaggi: 727
Offline
Anche la Patrick va flat con GoDaddy
Inviato il: 18/10/2011 18:31
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Tuttle
      Tuttle
Re: Tragedia IndyCar
#28
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/9/2006
Da
Messaggi: 3790
Offline
Citazione:
ti danno una tale aderenza che persino un pivello alla prima gara può andare "flat" dall'inizio alla fine.


In realtà il carico aerodinamico generato dai setup per gli ovali rasenta lo zero. Le auto sono completamente scariche, sia sull'ala anteriore che su quella posteriore. Questo serve ad aumentare la velocità massima a discapito dell'aderenza. E' tutto effetto suolo, o quasi....

Difatti negli ovali basta un minimo errore di sottosterzo o sovrasterzo per prendere la tangente e ciao. Se poi tocchi a malapena le gomme posteriori dell'auto che hai di fronte sei già in pista di decollo....

La facilità di andare flat negli ovali è data dal fatto che non serve nessuno skilling di guida reale. Parti dalla corsia di accelerazione, entri nell'area parabolica (che ti tiene aggrappato all'asfalto), sali alla marcia massima e vai.

Non ci sono linee, apex, staccate...non c'è una mazza. Giusto il flat out...
Inviato il: 18/10/2011 18:34
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  LoneWolf58
      LoneWolf58
Re: Tragedia IndyCar
#29
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/11/2005
Da Padova
Messaggi: 4861
Offline
Citazione:
Ovvio, ci mancherebbe. Quando sei dentro a un meccanismo del genere, e prendi un milione di dollari all'anno per correre, cosa dici al tuo boss: "Scusa ma domenica non corro, perchè mi cago un pò sotto"?
Quale sarebbe l'ostacolo al dirlo? il fatto di non pigliare più il milione all'anno? non mi pare una doppietta spianata

Lungi da me il "giudicare" le scelte altrui... ma conoscono le regole... sanno quale sia il rischio... vengono pagati per quello... se vogliono più sicurezza la possono ottenere ma a quale prezzo? I piloti di F1 più di qualche volta hanno minacciato lo sciopero per delle modifiche che a loro parere minavano la sicurezza.

P.S. non mi piace la F1 preferisco la MOTOGP
_________________
La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Inviato il: 18/10/2011 18:38
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  protoss
      protoss
Re: Tragedia IndyCar
#30
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/2/2010
Da
Messaggi: 727
Offline
Oramai fra F1 e MotoGP prendo sonno, persino la Superbike sta prendendo quell'andazzo.
Inviato il: 18/10/2011 18:40
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
 Vai all'inizio   Discussione precedente   Discussione successiva
12>

 


 Non puoi inviare messaggi.
 Puoi vedere le discussioni.
 Non puoi rispondere.
 Non puoi modificare.
 Non puoi cancellare.
 Non puoi aggiungere sondaggi.
 Non puoi votare.
 Non puoi allegare files.
 Non puoi inviare messaggi senza approvazione.

Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA