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   Nuovo Ordine Mondiale e società segrete
  La Chiave Mercury

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La Chiave Mercury
#1
Mi sento vacillare
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"La Chiave Mercury"

Prefazione

"E’ un artista solo colui che sa creare un enigma da una soluzione."
Karl Klauss

"I'm playing my role in history,
Looking to find my goal,
Taking in all this misery,
But giving it all my soul..."


Sto giocando il mio ruolo nella storia,
Cercando di raggiungere il mio scopo,
Accettando tutta questa miseria,
Ma dando tutta la mia anima...

"Made in Heaven"
Freddie Mercury - 1985

Se, oltre a nascere a “Stone Town”, la città della pietra del fulmine, luogo d'incontro tra cielo e terra, rappresentazione del potere che frantuma e spacca, a vivere a Londra, capitale mondiale della “Nobiltà Nera”, a scegliere “Queen” come nome del suo gruppo, riferimento non proprio subliminale alla monarchia ed a chiamare la propria abitazione “Garden Lodge”, ossia loggia del giardino, Freddie Mercury avesse disseminato di indizi le sue canzoni ed i suoi video clip?

“Queen”, 1973: in “Great King Rat” Freddie Mercury sembra anticipare la sua dipartita, avvenuta nel 1991, a causa del virus HIV, quello che viene definito dai teorici del complotto come uno dei virus degli “Illuminati”;

“Queen II”, 1974: Freddie Mercury, nella copertina dell’album, con le braccia incrociate sul petto, sembra volersi rifare al simbolo della “Skull & Bones”, società segreta fondata tra le mura dell’università di Yale nel 1832. La leggenda narra che, all’inizio del XIX secolo, la tomba di Robert Bruce, situata nella città di Dunfermline Abbey in Scozia, fu aperta e si trovarono le ossa delle gambe accuratamente incrociate sotto il teschio;

“A Night at the Opera”, 1975: in “Bohemian Rhapsody” sono citati Galileo Galilei, uno dei massimi esponenti della “Rosa Croce” e Belzebù; secondo alcuni teorici del complotto, la canzone deve il suo titolo e parte del testo, di natura criptica, alla società segreta “Bohemian Club” che, ogni anno, si riunisce nel “Bosco Boemo”, in California ed ai rituali praticati dai suoi adepti, a cui l’autore si sarebbe ispirato per realizzare l’Opera che, nella mente di nove persone su dieci, riecheggia non appena sentito il nome dei Queen. Freddie Mercury ha più volte glissato sull’argomento affermando che il testo è una questione personale sulla relazione tra le persone;

“Flash Gordon”, 1980: in “Flash’s Theme” si fa riferimento al “Sacro Graal”, che ci riconduce ai “Cavalieri Templari”, da molti considerati come i padri fondatori dell’attuale “Massoneria”;

“Hot Space”, 1982: il brano “Under Pressure” sembra un’agghiacciante anticipazione di quello che sarebbe successo circa venti anni dopo, ossia l’11 Settembre 2001;

“The Works”, 1984: nel video di “Radio Ga Ga” sono riprese varie scene di quello che i critici cinematografici considerano uno tra i film a più alto contenuto massonico di tutti i tempi, ossia “Metropolis” di Fritz Lang; è importante notare che l’anno di uscita di questo album è il “1984”, titolo del romanzo scritto da George Orwell, considerato dai teorici del complotto l’Opera Omnia del Nuovo Ordine Mondiale;

“A Kind of Magic”, 1986: in “One Vision” è inserito un inquietante back masking iniziale in cui si fa riferimento alla regina di Saba; l’idea di un’unica religione, un unico spirito ed un'unica visione, ricalcano quello che era il sogno dei “Cavalieri del Tempio”, ossia creare un unico “Stato Templare”, quello che, in ambiti massonici prende il nome di Nuovo Ordine Mondiale;

“A Kind of Magic”, 1986: il brano che presta il nome all’album rafforza l’idea del Nuovo Ordine Mondiale;

“A Kind of Magic”, 1986: in “Gimme the Prize” e “Don’t Lose Your Head”, si fa riferimento al ben noto “culto della testa”, di tradizione celtica, che, con l’Ordine del Tempio, si trasforma in una vera e propria adorazione di un’entità che prende il nome di “Baphomet”;

“The Miracle”, 1989: nel brano che da il nome all’intero album, sono citate la “Torre di Babele”, simbolo massonico utilizzato come effige dall’ONU e la “Monna Lisa”, Opera utilizzata da Dan Brown come punto di partenza per la stesura de “Il codice da Vinci”;

“The Miracle”, 1989: in “The Invisible Man” sono citate “CIA” ed “FBI”, nonché un’entità imprecisata onnisciente e onnipresente che ci ricorda un’altra famosissima Opera letteraria, “1984” di George Orwell.


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"Il sapere non è fatto per comprendere, è fatto per prendere posizione."
Michel Foucalut
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Re: La Chiave Mercury
#2
Mi sento vacillare
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"La Chiave Mercury"

La Profezia

“One man, one goal, one mission,
One heart, one soul, just one solution,
One flash, of light, yeah one God, one vision,
One flesh, one bone, one true religion …”


Un uomo, uno scopo, una missione,
Un cuore, uno spirito, una sola soluzione,
Un lampo di luce, yeah un Dio, una visione,
Una carne, stesse ossa, una vera religione…

"One Vision”
Queen - 1986

Castello di Chinon, Francia, Venerdì 13 Ottobre 1307

Il Gran Maestro de Molay, stremato dalle torture subite ed ancora sanguinante per i colpi di frusta ricevuti, raccolse le ultime energie rimastegli e, prima di svenire, bisbigliò all’orecchio di Geoffroi de Charnay

"Mantenete il segreto, poiché ancora non sono in grado di comprendere la verità, difendetelo dai nemici, ma fate si che non venga perduto nei secoli. Verrà un giorno in cui tutti sapranno, è scritto nella profezia, ma quel giorno è ancora lontano. Solo colui che, rappresentando la torre di Babele, porterà in sé la pietra filosofale, ci condurrà verso una nuova alba dorata e renderà possibile la realizzazione della Gerusalemme Celeste. Allora e solo allora l’umanità non sarà più divisa e regnerà un unico spirito, un’unica religione, un unico Stato."

"Maestro non si preoccupi, il segreto è al sicuro, io e gli altri Cavalieri lo difenderemo con tutte le nostre forze e, se necessario, con la vita. Ora pensi a guarire, abbiamo bisogno della sua guida."

"Eretico adoratore di Bafometto, la tua confessione ti ha salvato da morte certa, ma non credere che io abbia già finito con te, ti torturerò finché non mi dirai, dal primo all’ultimo, i nomi di tutti i tuoi complici. Portatelo nelle segrete del tempio, con lui continuerò più tardi.".

Il grande inquisitore Guillaume Imbert, compiacendosi per la confessione appena estorta al Gran Maestro, si sedette sulla sua sedia. Il Pontefice Clemente V sarebbe stato orgoglioso del suo operato, ad appena ventiquattro ore dalla cattura di de Molay, era riuscito già ad ottenere la confessione delle condotte anticlericali e delle pratiche eretiche tenute dai Cavalieri del Tempio, contribuendo a rendere storica quella data; a partire da quel momento, infatti, nei secoli a seguire, tutti i venerdì 13 saranno indicati come giorni di sventura.

Filippo IV di Francia, passato alla storia come Filippo il Bello, il principale artefice della caccia ai Cavalieri del Tempio, impiegherà il resto della sua esistenza nella ricerca del favoloso tesoro dei templari che, però, non troverà mai.

Il 22 Marzo del 1312, l’Ordine del Tempio verrà ufficialmente sciolto per decreto papale e, dopo due anni, il Gran Maestro Jacques de Molay ed il precettore di Normandia Geoffroi de Charnay, saranno arsi vivi in una pubblica esecuzione che si terrà nell’Ile de la Cité, sulla Senna.

Il Gran Maestro, grazie all’aiuto dei suoi più stretti confratelli, passò gli ultimi anni della propria vita lasciando indizi criptati in ogni luogo d’Europa, con la speranza che il segreto non andasse perduto e non cadesse nelle mani dei figli delle tenebre.


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"Il sapere non è fatto per comprendere, è fatto per prendere posizione."
Michel Foucalut
Inviato il: 2/7/2011 22:01
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Re: La Chiave Mercury
#3
Mi sento vacillare
Iscritto il: 30/10/2010
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"La Chiave Mercury"



L'Alba Dorata

“I guess I’m learning, I must be warmer now,
I’ll soon be turning, round the corner now,
Outside the dawn is breaking …”


“Credo di iniziare a capire, dovrei essere più cordiale ora,
Presto girerò l’angolo, infine,
Fuori inizia ad albeggiare …”

“The Show Must Go On”
Freddie Mercury - 1991

Farrington Road, Inghilterra, 1887

Il dottor Wynn Westcott, membro della magistratura londinese con il grado di coroner e confratello della “Societas Rosicruciana in Anglia”, salutò frettolosamente il proprietario della vecchia libreria di antiquariato della capitale inglese e, nascosto il manoscritto esoterico appena trovato sotto il mantello, imboccò frettolosamente la strada di casa. Non vedeva l’ora di mostrare i fascicoli agli altri due influenti membri della confraternita, il medico ed erudito William Robert Woodman e Samuel Liddel MacGregor Mathers, assistente bibliotecario al “Museo Horniman”, personaggio di spicco del movimento intellettuale londinese dell’epoca, nonché cognato del filosofo Henri Bergson.

Quella sera stessa, i tre, ignari di ciò che stavano per realizzare, decifrando il manoscritto, diedero vita ad una serie di eventi che portò, il primo Marzo del 1888, alla fondazione dell’“Order of the Golden Dawn in the outer”, il cui “tempio-madre”, battezzato “Iside-Urania”, venne eretto in Great Queen Street.

Le vicende della Golden Dawn appartengono alla sfera, se non propriamente del mito, certamente della leggenda, resa ancor più affascinante dai nomi che, in breve tempo, decidono di aderire a questa società segreta, creando un movimento artistico di matrice esoterica senza precedenti. Grazie all’intuizione di Samuel Liddel MacGregor Mathers e di sua moglie Mina Bergson di imprimere sull'Ordine una vibrante linea di tensione in direzione artistica, la setta riesce ad annoverare, nei primi anni di vita, artisti del calibro di William Butler Yeats, premio Nobel per la letteratura nel 1923, Gerald Kelly, presidente della "Royal Academy", Albert Pyke, astronomo reale di Scozia, Florence Farr, nota attrice dell’"Abbey Theatre" di Dublino ed amica intima di Shaw, Arthur Machen, Briam Stoker e Algernon Blackwood, narratori impegnati sul versante fantastico, Sax Rohmer, scrittore di romanzi di spionaggio, Paul-Jean Toulet e Thomas Stearns Elliot (anche egli premio Nobel nel 1948), intellettuali del tempo, Ezra Pound, Edward Waite, insomma, il "Gotha" in ambito artistico.

Questi personaggi contribuiscono ad accrescere il fascino e l'attrazione magnetica verso la ricerca spirituale, la mitologia, l’ermetismo, l’interpretazione dei tarocchi e della Cabala, elementi cardine nella disciplina della Golden Dawn, che inizia ad annoverare anche adepti come il prelato della chiesa Anglicana A. F. A. Woodford e lo studioso A. E. Waite, specialista nell’interpretazione delle tradizioni ermetiche.

In un lasso di tempo talmente breve, grazie all’utilizzo dell’Arte come mezzo di divulgazione, la Golden Dawn riesce in quel processo di capillarizzazione a cui i "Cavalieri del Tempio" avevano sempre aspirato, un processo necessario per raggiungere, scovare e proteggere l’eletto che condurrà il mondo verso la Gerusalemme Celeste.

Con la speranza di trovare nuovi documenti esoterici criptati lasciati dal Gran Maestro De Molay quasi 600 anni prima, Westcott decide di trasferirsi a Parigi, lasciando l’Ordine londinese nelle mani dell’esuberante confratello Mathers che, attirando tutte le attenzioni su di sé, gli darà il tempo di compiere le sue ricerche in tutta tranquillità.

L’eco di una loggia che si vocifera possa essere così vicina al ritrovamento del nuovo Messia, non tarda ad arrivare anche a Francoforte, dove risiede quella che è da considerare la più potente ed influente società segreta che sia mai esistita, quella degli "Illuminati di Baviera". Attratti dalle voci che circolano sulle ricerche dei framassoni della Golden Dawn, e bramosi di mettere le mani su quello che potrebbe rivelarsi il tesoro più grande di tutti i tempi, decidono di mandare il loro confratello più promettente, il Perdurabo, all’interno della società, con lo scopo di portare scompiglio e nella speranza che riesca ad arrivare per primo all’eletto.

E’ così che, verso la fine del 1898, la piazza di Londra è egemonizzata dall'ascesa di Aleister Crowley. Iniziato all'Ordine il 18 novembre 1898, Crowley, inizialmente molto vicino a Mathers, ben presto si accorge che non è da lui che potrà avere le informazioni di cui ha bisogno, è Westcott l’uomo forte della società, colui che condurrà l’umanità alla scoperta della verità. Il coroner, però, è introvabile, non si hanno più notizie di lui da quando si è ritirato dall’Ordine per motivi di conflitto con il suo ruolo istituzionale di magistrato. Crowley, in un atto di violenza estrema, cerca di estorcere informazioni sul confratello scomparso a Mathers, che però non parlerà neanche di fronte alla morte.

Ormai rassegnato, Crowley decide di iniziare una sua personale ricerca dell’eletto e, per riuscire nella sua impresa, costituirà l’"Ordo Templi Orientis", avvalendosi di tutti i mezzi e le conoscenze di cui dispone per riuscire nel suo intento. La leggenda narra che fu proprio lui, grazie al contributo della scrittrice russa Helena Petrovna Blavatsky, a rendere popolare, in ambito artistico, la cultura Teosofica; grazie all'influenza esercitata sui neofiti, riuscì a spingere il movimento "New Age" e la cultura della "Religione della Nuova Era luciferina" in ogni angolo del pianeta, dando prova che i tempi attuali siano più favorevoli ai figli delle tenebre che a quelli della luce.

A differenza di molti personaggi storici che, con il passare degli anni ed il succedersi degli eventi, hanno perso celebrità, l’influenza di Crowley si dimostra crescente negli anni. Questo processo non è da attribuire alla sola fortuna o ad una naturale evoluzione, Crowley e il suo Ordo Templi Orientis mantenono legami con i membri di alto livello dei governi britannici e americani, e con le figure maggiormente influenti nel campo della scienza, del diritto e della cultura. L’élite mondiale, dominata dai valori illuministi, ha fatto si che la cultura popolare accettasse e diffondesse a tutti gli strati sociali il Thelema del Perdurabo che non si limitò a prevedere l’abbandono da parte della gente delle religioni tradizionali e la transizione verso l’"Era di Horus", ma ebbe una parte attiva negli eventi che portarono e portano tuttora a questi cambiamenti. La sua visione di una Nuova Era coincide con il piano secolare degli Illuminati per un "Nuovo Ordine Mondiale" laico governato da una élite illuminata.

Nel frattempo, a Pargi, Westcott, sotto mentite spoglie, continua la sua assennata ricerca verso la verità.

Con la morte del prelato Woodford, nel 1891, ed i continui conflitti fra Samuel Liddel MacGregor Mathers e Wynn Westcott, sono in molti gli storici a sostenere la tesi secondo cui la vera Golden Dawn, intesa come fulcro di ricerca della verità tramite l’ascesi artistica si estinse a pochissimi anni dalla sua creazione. Noi sappiamo con assoluta certezza che non andò così, anzi, fu proprio da quel momento che si aprì il periodo che la trasformò nel fenomeno storico oggi oggetto di studi e di ricerche. E’ da quel momento che iniziò la ricerca di Westcott, è da quel momento che inizia la nostra ricerca.


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Michel Foucalut
Inviato il: 2/7/2011 22:06
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