Ehi piccolo, di cosa hai paura?
Ehi uomo, lo spazio è lì fuori, si sa, .. ma è anche lì dentro, proprio lì.. nel tuo petto.
Le bugie hanno le gambe corte e la verità da vicino non si può catturare tanto facilmente. Tanto essa è grande. La paura ti rimpicciolisce; diminuisce la superficie per cui ritieni possano colpirti. E' una difesa.
Perché a spiegare le Ali si può prendere il volo, ma si è anche "troppo" in vista: la nostra essenza si mostra, appunto..
si spiega .. e possono approfittarne per colpirti meglio. Perciò - tu uomo - ti fai piccolo e.. bugiardo.
Ma, caro André ..è vero, sì - se siamo piccoli e bugiardi possiamo farci notare meno, e pensiamo che i nostri difetti, anche quelli, si notino meno. Ma c'è un MA, così - caro André - non puoi spiegare le Ali!!, non puoi mostrare il tuo cuore.. perché l'amore che vola alto è grande; non ha le gambe piccole ..come le bugie, caro André.
Guardati bene in quello specchio.......
...cosa vedi?
..........
......
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Angel-A di Luc Besson
In Matrix/reloaded, ad esempio, si mostra in maniera precisa che l'agente Smith altri non è che l'opposto di Neo; il suo risvolto; la sua
bugia dalle gambe corte.. perché proprio NEO tramite l'amore che lo rivelerà in sé stesso potrà volare e lasciare questo "mondo" di bugie e illusione.
Già! questo costrutto in cui l'
apparire prevale sull'
essere.
Siamo tutti Mister Anderson e prima di poter dire <<
my name is Neo! >> dobbiamo smettere di mentire a noi stessi. Il nostro opposto in noi c'è, è lì. Che sia un Angelo o un agente che venga a bilanciare l'equazione, conta poco.
Perché le bugie che racconta André agli altri per sopravvivere in una Parigi che lo tiene ai margini, sono soprattutto bugie che racconta a sé stesso. Perché non si ama. Perché allo specchio non vede sé stesso, ma l'immagine che il mondo pensa abbia di lui.
Angela è un angelo, che scende dal cielo.. e non lo giudica, ma continua a mettere André di fronte a sé stesso. Lui dentro ha tutto ciò che serve.. ma non lo vede. Quale "punizione" migliore allora di manifestare la sua stessa essenza in una figura femminile? .. che ne è il preciso "opposto": bella, alta, pragmatica, risolutiva, fascinosa, furba, dolce, ...e, con un tranello, prima che Andrè tenti il suicidio, anche lei tentando di uccidersi viene a indicare la strada ad André.
Lei si butta dal ponte e lui la segue, ma per salvarla: non più per togliersi la vita. Lo stesso gesto, DUE significati opposti.. Usciti dall'acqua della Senna, la parigi in Bianco & Nero di Luc Besson.. sublima la loro fusione. Neo e l'agente Smith "combattono" in pace questa volta, cercandosi.. amandosi.
E alla fine anche l'angelo comprende che poter far ciò che si vuole - ed essere belli - non basta, e non porta che alla sterile sicurezza di un costrutto imposto. Poiché esistere è una cosa, vivere è tutt'altra. Lo scontro continuo tra i due protagonisti sono i nostri dubbi che ci appartengono.
Siamo belli.. ok.. saremo all'altezza di saper volare?
Siamo brutti.. ok .. quanto vogliamo nasconderci ancora?
Così anche Angela si scopre essere
Avatar dell'altro. Che non sia stata anche per lei una missione per ritrovare sé stessa? chi lo sa... Gli equilibri in gioco in questa pellicola continuano a inseguirsi e ribaltarsi magistralmente.
Avrei preferito un finale più severo a dire la verità. Anche se lei avesse ritrovato sé stessa, il sacrificio di lasciarsi per sempre avrebbe messo quest'opera in una prospettiva più matura.. si doveva lasciare all'uomo il suo cammino spirituale sulla terra, e all'angelo la consapevolezza che la loro "santità" abbisogna comunque di qualcosa di "brutto". Ma lasciamoci anche emozionare dal lieto fine ogni tanto..
E' suggestivo e poetico quando lui si aggrappa a lei per non farla volare via, e, nel cielo di una Metropoli indifferente, questa surreale sequenza dipinge una magnifica metafora della nostra Vita. Dolcissimo e spietato allo stesso tempo..
..e così Besson ha dato il suo tocco in un film che, come l'amore, ha le gambe lunghe e mostra che il mondo continua a reggersi sulle bugie di chi ancora non riesce ad osservarsi allo specchio.