Il non così fertile delta del Deserto Arabo sta per dare origine alle città del futuro. Con un numero imprecisato di miliardi di dollari a disposizione per disegnare uno skyline praticamente da zero, la tecnologia sta conducendo ad una radicale trasformazione in culture tradizionalmente profondamente resistenti al cambiamento.
L'epicentro di questa ondata sono gli Emirati Arabi Uniti, leader nella costruzione delle città della prossima generazione. Dubai, con la costruzione delle loro Palm Islands artificiali ed un paesaggio cittadino sempre più futuristico, è intenta a competere con “Singapore ed Hong Kong come centro d'affari, e sta sorpassando Las Vegas in quanto ad attrazione di capitali,” mentre Masdar City,[1] che verrà costruita ad Abu Dhabi, è destinata ad ospitare 50,000 persone, e abbraccerà interamente le energie rinnovabili non utilizzando carboni fossili. Questa veloce e stupefacente metamorfosi è stata notata dal vicino Occidentale dell'UAE, L'Arabia Saudita. Poiché [quest'ultima] ha davanti una ondata demografica approssimamente per il prossimo decennio (quasi il 40% dei Sauditi hanno meno di 15 anni) stanno per avviare “un programma di investimento da 500 miliardi di dollari per costruire nuove città, creare milioni di posti di lavoro e diversificare l'economia per allontanarla gradualmente nel giro dei prossimi due decenni. dall'esportazione di petrolio."

Fonte: Futureblogger
[1] La prima città a zero emissioni, in cui si dice tra l'altro che:
Il completamento è previsto per il 2013, e sarà una città futuristica. I principali mezzi di trasporto saranno metropolitane ed una serie di capsule automatizzate da trasporto, dove le macchine saranno off limits. “Sono come ascensori orizzontali. Gli dici semplicemente dove vuoi andare, e ti ci porta,” ha detto Awad [direttore del progetto, n.d.t.] delle capsule.

un programma di investimento da 500 miliardi di dollari per costruire nuove città, creare milioni di posti di lavoro e diversificare l'economia per allontanarla gradualmente nel giro dei prossimi due decenni. dall'esportazione di petrolio."

Ottimo: almeno abbiamo capito a chi rifilare le milionate di "muratori altamente specializzati", visto che di costruire grattacieli in questo "paese" di merda non se ne parla.

A sentire i cosiddetti "politici" tutte le risorse del "paese" si riducono a quattro "stilisti" diversamente orientati (leggi: froci persi con la puzza sotto il naso). Però noi abbiamo l'ambientalismo del "fare". Siamo più intelligggenti, c'è tanta intelligggenza nel "paese" che tra un po' facciamo votare pure i cani randagi affinché anche loro possano esprimere il loro alto contributo democratico. E siccome noi siamo intelligggenti abbiamo pure il misterioso calo demografico; quelli invece sono stupidi, quindi privi di questi optional.

Domanda: come si fa a far concorrenza a Singapore ed Hong Kong? Forse anche l'arabo cattivo ha capito che il segreto è punire duramente l'imprenditore cattivo e redistribuire fortemente il reddito.

Citazione:

Capisco quello che dici però non è che in Dubai sia tutto oro quel che luccica.
O, almeno, dipende da che parte della scala vivi..

I grattacieli di Dubai, un monumento allo sfruttamento degli operai
Human Rights Watch denuncia la mancanza di diritti per gli operai migranti negli Emirati Arabi. Paghe basse e poca sicurezza sul lavoro. Intanto a settembre una nuova legge dispone che chi sciopera sia espulso dal Paese.(eventualmente con i piedi avanti)

La rivolta degli schiavi

Dubai: cose che voi umani non potete immaginare.

Insomma.. non scambiamo 'ste pacchianerie tecnologiche da cammellieri arricchiti con la civiltà..

Anche perchè questo raro esempio di "liberismo" funziona solo con una polizia altrettanto forte che randelli i facinorosi e i lavativi.
E allora Linucs: che minchia di liberismo è?

Comunque, per la serie il "Paese dei Balocchi esiste davvero", segnalo anche Ski Dubai..
(meglio le Alpi.. tiè!)