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   Scienze Economiche
  Laissez faire.. Corporation..Uomo economico..

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Laissez faire.. Corporation..Uomo economico..
#1
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“IL NUOVO ORDINE E L'UOMO ECONOMICO” di Abbas Bakthiar.
traduzione comeDonChisciotte.org. Tratto da: dissidentvoice.org

La Creazione dell'Uomo Economico

La più grave minaccia all'economia di libero mercato ideale e al consumismo non sono il governo o le regolamentazioni ma le religioni radicate con i loro valori assoluti. Religioni radicate come il cristianesimo, l'islam, l'ebraismo, il buddismo o l'induismo, giusto per citarne alcune, non approvano un accumulo cieco ed egoista della ricchezza. I loro valori sono assoluti e non possono essere cambiati. Non è possibile cambiare le parole della Bibbia o del Corano. Uno potrebbe tentare di interpretare i testi in vari modi, ma i valori centrali rimangono tali. Per esempio, tutte le religioni ufficiali vietano l'avidità, che è il fondamento stesso del capitalismo del libero mercato. Se fate caso ai sette peccati capitali: superbia/orgoglio, avarizia/avidità, dissolutezza/lussuria, invidia, golosità, ira, accidia; noterete che sono tutti legati all'egoismo, e sono esattamente quelli che vengono promossi dalle corporazioni.

Come fanno (questi Uomini Economici) ad aggirare questo problema? Vi sono diversi modi:
- Se uno riesce a introdursi in un'istituzione religiosa, diventa piuttosto semplice: si portano i leader religiosi a benedire questo nuovo stile di vita e a predicarlo dal pulpito.

- Se uno non ci riesce, allora si possono creare nuove istituzioni religiose che siano simili a quelle vecchie, e poi cambiare lentamente i valori centrali fino a che combacino con i propri, e allo stesso tempo persuadere i membri della vecchia istituzione ad unirsi alla nuova congregazione.

- Se neanche questo funziona o richiede troppo tempo per essere attuato, allora si può provocare una guerra tra e all'interno delle religioni. Nel mezzo della confusione e del caos, ci si infiltra e ci si impadronisce della vecchia istituzione. Al peggio, una guerra di religione riuscirà comunque a distrarre a sufficienza i leader religiosi e i loro seguaci quanto basta per riuscire a convertire le masse alla nuova religione dell'individualismo estremo.


E intanto il lavoro del "missionario" viene portato avanti speditamente attraverso i media. Questi Uomini Economici hanno acquisito grandi fortune, e utilizzandone una parte sono riusciti a mettere le mani sopra i media. Utilizzandoli, sono entrati nelle nostre case e stanno cercando di persuaderci ad accettare la loro visione distorta del mondo come realtà. Oggi, quasi tutte le pubblicità di quasi tutti i prodotti contengono almeno due dei sette peccati capitali mortali come sprono all'acquisto. Essere egoisti ed egocentrici viene fatto passare ormai come un modo normale di comportarsi. Provate a pensare con attenzione ai vecchi film per vedere che cosa promuovevano. Poi pensate ad alcuni degli ultimi film usciti e chiedetevi che cosa comunicano. Guardate gli show televisivi e le telenovella; noterete come la maggioranza tratti di autogratificazione, di denaro e di valori assoluti che vengono continuamente minati.

Qualcuno potrebbe mettere in discussione queste mie osservazioni pensando che io sia paranoico. Potrei esserlo: ma non si può ignorare il fatto che man mano che i nostri valori diventano relativi, i confini di ciò che è accettabile vengono costantemente estesi per includere l'inaccettabile. Alcuni valori sono stati così distorti che ciò che veniva considerato un "peccato", ora viene considerata una virtù. Se non mi credete, pensate semplicemente all'avidità e a Wall Street. Se non mi credete, pensate alle serie televisive come Apprentice, Playboy, Big Brother, ecc. Cosa stanno cercando di insegnarci? Sotto le false spoglie di una sana competizione, ci insegnano ad essere egoisti. Il tema ricorrente nella maggioranza di questi reality show è questa: siate brillanti e pensate al numero uno: voi stessi. Slealtà, disonestà, malvagità, e tutti gli altri strumenti di inganno vengono utilizzati dai rivali per vincere. Se esaminate questi spettacoli vedrete che c'è sempre una competizione e una fine con un vincitore. I partecipanti devono mentire, imbrogliare ed ingannarsi a vicenda per avanzare al prossimo livello. Alla fine, il vincitore è quello che essenzialmente è riuscito a fottere tutti gli altri.

In queste condizioni la corruzione dei valori è data per scontata; anzi, la corruzione è necessaria affinché questi show durino. Ma la manipolazione e il lavaggio del cervello non si trova solo nei media. Anche le nostre scuole e i nostri istituti di istruzione superiore vengono utilizzati per promuovere il vangelo delle economie di libero mercato e dell'individualismo estremo.

Di rado pensiamo alle università come a luoghi dove le persone vengono sottoposte al lavaggio del cervello o manipolate. Ci piace pensare che gli istituti di istruzione superiore siano templi di conoscenza, incontaminati dall'avidità delle corporazioni, con preferenze ideologiche ecc. E per un certo verso questo è corretto. Finché ci si occupa dell'universo fisico, le università e i college sono imparziali ed oggettivi (se si mette da parte l'attuale dibattito tra evoluzionisti e creazionisti). Vedete.. studiare ingegneria, architettura o medicina è un percorso unidirezionale. Uno più uno è uguale a due; e sarà sempre così, non importa quanti test si condurranno e quante persone discuteranno a favore o contro.

Ma appena si comincia a parlare del funzionamento della società, del potere strutturale, e dei mezzi attraverso i quali questo potere viene ottenuto ed esercitato, si entra nel mondo della manipolazione, delle mezze verità e delle mezze bugie. Le università e i college diventano immediatamente luoghi dove Macchiavelli si sarebbe trovato perfettamente a suo agio.

Li vedete, gli studenti, quando cominciano i loro studi in Commercio o in Economia; viene loro presentata una serie di "FATTI" sulla società ideale e sui suoi meccanismi interni di funzionamento. Per esempio, viene insegnato che c'è quasi sempre una relazione inversa tra la disoccupazione e i tassi d'interesse -- ad eccezione della stagflazione [combinazione di stagnazione e inflazione], quando entrambi crescono. Lo scopo, così viene detto agli studenti, è quello di tenere alcune cifre nei limiti di certi parametri. Per esempio l'inflazione dovrebbe essere tenuta al di sotto del 2%, e la disoccupazione ideale non dovrebbe essere al di sopra del 5%. Quasi mai viene prestata la minima attenzione alle conseguenze delle politiche economiche. Quando insegnano agli studenti il concetto del ridimensionamento o del trasferimento delle strutture di produzione in un paese con una manodopera meno costosa, ecc., enfatizzano l'efficienza economica e la massimizzazione del profitto anziché i suoi effetti sulla società come insieme. Nessuno accenna all'effetto che il ridimensionamento o che l'esportazione del lavoro ha sulle persone povere che dipendono da questi lavori. Le persone sono irrilevanti; sono solo numeri con cui giocare finché non si riesce a ottenere il proprio margine di profitto. I costi causati da famiglie andate a pezzi, dall'alcolismo, dai furti e dalla violenza non vengono discussi o presi in considerazione. Gli studenti vengono martellati continuamente nelle loro teste con questi "FATTI" che sono la verità, solo la verità e nient'altro che la verità, che Dio li aiuti... Gli studenti sono educati a vedere le persone come individui guidati unicamente da interessi personali. Le corporazioni sono parimenti presentate come delle entità che esistono al solo scopo di creare profitto per i loro azionisti.

In questi templi di conoscenza il profitto costituisce un valore molto alto, un fine da ottenere con tutti i mezzi possibili. Di conseguenza, nelle nostre società, la gente ha cominciato a venerare il dio del profitto; e i suoi discepoli più meritevoli da considerare come degli eroi, persone da imitare e da lodare. Cose come l'etica, come i valori morali, come la decenza sono disdegnate e lasciate ai filosofi.

Così anche nella scienza politica le nazioni sono trattate come individui, alla cieca ricerca del loro proprio tornaconto, tralasciando ogni conseguenza. Quando le nazioni si comportano senza più pietà ed egoisticamente, si parla di REALPOLITIK (realismo politico o pragmatismo politico). E quindi le guerre non scoppiano più a causa di dispute territoriali o per il desiderio di un re per un regno più grande, ma per interessi economici. È l'analisi monetaria dei costi-benefici che stabilisce se ci saranno milioni di senza casa o centinaia di migliaia di morti. E ciò è ottenuto con eserciti mercenari.

Infatti, gli eserciti vengono privatizzati. A prescindere da quanto patriottico si senta un povero soldato, alla fine è un mercenario, che combatte per un paese che viene controllato dalle grandi corporazioni, che a loro volta sono controllate da persone molto ricche. Di fatto il soldato uccide o viene ucciso per aumentare gli interessi di questi individui. Un certo generale tedesco una volta disse che se i soldati sapessero ciò per cui combattono, non esisterebbe alcuna guerra. Quanto a noi, bé, veniamo condotti a credere che è nel nostro interesse che i soldati combattano. Dopo tutto, quello che è valido per la General Motors è valido anche per l'America, giusto? O quello che è valido per la Rimi (catena norvegese di supermercati) è valido anche per la Norvegia, giusto? Bé tutto è relativo, non è così? Dopo tutto chi può garantire che la General Motors o la Rimi non diventino un'altra Enron? […]
-----------------
(Laissez-faire
Il laissez-faire (dal francese) è un principio proprio del liberismo economico, favorevole al non intervento dello Stato. Secondo questa teoria, l'azione del singolo, nella ricerca del proprio benessere, sarebbe sufficiente a garantire la prosperità economica della società.
L'espressione, che nella sua interezza suona laissez faire, laissez passer ("lasciate fare, lasciate passare"), viene per lo più attribuita a J.C.M. Vincent de Gournay (1712-1759), esponente della fisiocrazia, più attento di altri economisti francesi alla realtà industriale e commerciale del paese e favorevole alla libertà economica e all'abolizione di dazi e protezioni anche all'interno di questi settori.[…]

----------------

Corporation
Il termine multinazionale nell'ambito economico indica un raggruppamento di imprese, in genere società per azioni, che possiedono interesse economico e attività nell'intero mondo o in buona parte di esso. A volte gli indicatori economici che caratterizzano una multinazionale sono così rilevanti da essere confrontabili con quelli di un'intera nazione.
Multinazionale può essere considerato un termine relativamente recente, legato al controllo di materie prime da parte di un numero sempre più ristretto di 'attori', all'espansione ed alla capillarizzazione del commercio nel mondo e nella recente esplosione di nuovi settori quali il terziario e il terziario avanzato. Una realtà dinamica, in costante divenire, frutto dei processi economicici e sociali iniziati nel XIX secolo con la rivoluzione industriale e il capitalismo, evolutisi con l’allargamento dei mercati dopo il secondo conflitto mondiale. Spesso il termine è associato al concetto di globalizzazione.[…] )
_________________
Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
Inviato il: 26/1/2007 17:37
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Re: Laissez faire.. Corporation..Uomo economico..
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
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Per esempio, tutte le religioni ufficiali vietano l'avidità, che è il fondamento stesso del capitalismo del libero mercato.

L'avidità è il fondamento del capitalismo??? Buonanotte.

Qualcuno potrebbe mettere in discussione queste mie osservazioni pensando che io sia paranoico.

Più che altro socialista e collettivista fino al midollo, che è molto peggio.

Slealtà, disonestà, malvagità, e tutti gli altri strumenti di inganno vengono utilizzati dai rivali per vincere. Se esaminate questi spettacoli vedrete che c'è sempre una competizione e una fine con un vincitore. I partecipanti devono mentire, imbrogliare ed ingannarsi a vicenda per avanzare al prossimo livello. Alla fine, il vincitore è quello che essenzialmente è riuscito a fottere tutti gli altri.

Ovviamente, di fronte alla tv l'individuo è inerme come un bambino nella culla, nonostante una decina d'anni di scuola dell'obbligo che avrebbero dovuto fornirgli gli strumenti per separare il grano dal loglio.
Ma questi interrogativi l'autore dell'articolo non se li pone, chissà perché.

Anche le nostre scuole e i nostri istituti di istruzione superiore vengono utilizzati per promuovere il vangelo delle economie di libero mercato e dell'individualismo estremo.

E come no! Ma non promuovevano il socialismo, i valori della democrazia e dell'unità d'Italia, sempre subordinati però all'elogio del migrante che ci porta la multicultura e al rispetto della shoa?

Per esempio l'inflazione dovrebbe essere tenuta al di sotto del 2%

L'autore dell'articolo, evidentemente, non ha la minima idea di cosa sia l'inflazione e da dove ha origine. O forse lo sa, ma fa il furbetto...

Infatti, gli eserciti vengono privatizzati.

Davvero? Quindi non li paghiamo più con le tasse? E da quando???

A prescindere da quanto patriottico si senta un povero soldato, alla fine è un mercenario, che combatte per un paese che viene controllato dalle grandi corporazioni, che a loro volta sono controllate da persone molto ricche.

Ma il rifinanziamento della missione in Afghanistan non lo vota più il parlamento? Di cosa va cianciando?

Dopo tutto chi può garantire che la General Motors o la Rimi non diventino un'altra Enron?

Il taxpayer, con il suo voto democratico, è ovvio!
Inviato il: 26/1/2007 18:24
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  •  bandit
      bandit
Re: Laissez faire.. Corporation..Uomo economico..
#3
Dubito ormai di tutto
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da cappottarsi dal ridere.
Inviato il: 26/1/2007 19:27
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Re: Laissez faire.. Corporation..Uomo economico..
#4
Sono certo di non sapere
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No dai basta, anche le cagate di comeDonChisciotte.org no... siamo ai livelli di disinformazione.it, se non peggio. Se non hanno un cazzo di meglio da scrivere, vadano a coltivare patate solidali in qualche sporco angolo di mondo pieno di sabbia.
Inviato il: 26/1/2007 21:51
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  •  nike
      nike
Re: Laissez faire.. Corporation..Uomo economico..
#5
Mi sento vacillare
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Citazione:

bandit ha scritto:
da cappottarsi dal ridere.


Concordo.Quasi.

Citazione:
Per esempio, tutte le religioni ufficiali vietano l'avidità, che è il fondamento stesso del capiitalismo del libero mercato.

L'avidità è il fondamento del capitalismo??? Buonanotte.


In effetti è un articolo che lascia perplessi, (oltre che essere lungo un chilometro), comunque qui di seguito la conclusione.

[…]E Ora?

Ma noi cosa dovremmo fare? Come possiamo fermare questo scivolo verso l'inferno? Bene, tanto per cominciare, viviamo in società democratiche (se così possiamo chiamarle). Dovremmo interrompere e rovesciare la concentrazione dei media nelle mani di queste poche persone. È attraverso i media che i valori vengono minati e la gente viene sottoposta al lavaggio del cervello per accettare l'inaccettabile. Dovremmo chiedere che ogni giornale, canale televisivo, rivista e sito internet pubblichino il nome del reale proprietario o del maggiore azionista su un angolo della pagina principale. Vorremmo sapere chi è che ci manipola. Non dovremmo consentire a un individuo o a una corporazione di possedere più del 2% dei media di ogni paese. Dovremmo anche assicurarci che questi individui così benestanti non controllino le società di media attraverso delle deleghe. È ESTREMAMENTE IMPORTANTE che questa concentrazione di media nelle mani di pochi individui e di poche corporazioni sia fermata e rovesciata. Perché è attraverso i media che corrompono/ricattano i politici. Nelle democrazie, i media sono il corridoio per il potere. Dovrebbe essere la gente a controllare questo corridoio e non costoro. Ora come ora, abbiamo solo l'illusione della democrazia, ma non abbiamo quella vera.

Successivamente bisognerà controllare i fondi per le elezioni. Perché hanno una relazione diretta con i media. La pubblicità costa molto. I politici vogliono portare il loro messaggio al popolo. Il modo migliore è attraverso i media. Necessitano di due cose: denaro per la pubblicità, tempo per la trasmissione, e accesso. Prima di ogni elezione, bisognerebbe pubblicare la lista di tutti coloro che contribuiscono alla campagna. Vorremmo sapere chi è che paga, e per che cosa. Ogni attività di lobbying dovrebbe essere proibita. È inaccettabile che delle corporazioni o delle persone impieghino delle compagnie per acquisire influenza politica. Questi ruffiani politici dovrebbero essere tenuti alla larga. L'accesso ai media dovrebbe inoltre essere regolamentato. Tutti i candidati devono potere avere uguali diritti e tempi di accesso.

Il passo successivo è quello di sciogliere il sistema bipartitico. È sempre molto facile per chi è facoltoso comprare qualcuno in entrambi i partiti (come succede attualmente). Lo vediamo benissimo che alcuni miliardari e alcune corporazioni elargiscono denaro ad entrambi i partiti per assicurarsi che, a prescindere da chi vincerà le elezioni, loro avranno qualcuno in cima. Sostenendo anche altri partiti e forzando il governo a stanziare somme di denaro più cospicue a partiti minori (che abbiano un minimo del 3% o 4% dei voti), ci assicuriamo che siano ascoltate anche le voci delle minoranze a livello nazionale. Il sistema proporzionale è anche estremamente utile per rompere i monopoli dei vecchi partiti.

Un altro punto importante è quello di considerare i politici responsabili di ciò che fanno e di ciò che dicono. Se mentono dovrebbero essere puniti, e puniti severamente. Se un politico mente, dovrebbe essere punito due volte più severamente che un non-politico. I politici di maggior rilievo dovrebbero sapere che, se mentono, finiscono dritti in prigione. Non dovrebbe essere consentita alcuna forma di perdono a chi è nella politica.

Dovremmo arrestare la crescita di persone ultra miliardarie. Ciò che intendo è che se 5 miliardi di dollari non bastano, sicuramente non ne basteranno neanche 50. Per bloccare questa continua crescita delle fortune delle dinastie, dobbiamo stabilire dei limiti su quanto debba essere passato alle generazioni future. Qualunque cosa che sia superiore a un certo limite (per es. 5 miliardi di dollari) dovrebbe essere sottratto dal governo e utilizzato per il benessere dei meno fortunati e per incentivi sulle tasse per le piccole imprese, ecc. Gli economisti possono sedersi per riflettere, e venire fuori con una formula che sia in grado di stimare quanto serve per garantire benessere e agiatezza alle tre prossime generazioni di queste dinastie. Il resto dovrebbe essere sottratto. Diciamocelo: se sono così svegli come le loro madri e i loro padri, non incontreranno alcun problema, e se non lo sono, almeno butteranno via meno denaro. D'altro canto, se una persona si sente povera (monetariamente) con una somma da 1 a 5 miliardi di dollari, allora solo la tomba potrà soddisfare la sua avidità.

Un altro punto importante è la libertà. Sotto una propaganda incessante e assillante e con tattiche intimidatorie, siamo obbligati ad abdicare sempre di più alle nostre libertà. Quelli che controllano i media e i politici hanno anche bisogno di controllarci. Cercano di fare il possibile per farci rinunciare alle nostre libertà in modo pacifico: ma chi si rifiuta di seguire la corrente e cerca di combattere contro i desideri di queste persone viene controllato da vicino, screditato e, se necessario, neutralizzato. Riflettete su quanta libertà avete perso in soli cinque anni e provate a immaginare, se continua così, quanta ancora ne perderete in 10 anni.

Dobbiamo poi anche stare in guardia dalle grandi bugie, perché sono più facili da accettare. Fate attenzione ai conflitti senza scadenza, perché sono il companatico di queste persone. La "guerra del terrore" è la più grande bugia di questo secolo. Questa è una guerra senza fine. Sotto questa bandiera, saranno lanciate molte guerre, e se non vengono fermate milioni di persone saranno uccise. Sotto questa bandiera stanno cercando di lanciare le guerre di religione e di civiltà. Mentre noi abbiamo paura, combattendo l'uno contro l'altro, uccidendo o facendoci uccidere, e i nostri valori vengono minati. Se glielo consentiamo, ci trasformeremo nell'Homo Economicus amorale che venera il profitto e non vede niente altro nel mondo se non che una riflessione distorta del nostro interesse personale in tutte le cose.

Abbas Bakhtiar vive in Norvegia. È un consulente e scrive articoli per molte riviste online. È anche il primo professore associato dell'Università di Nordland, Norvegia. Può essere contattato su: Bakhtiarspace-articles@yahoo.no .
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Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
Inviato il: 27/1/2007 0:27
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Re: Laissez faire.. Corporation..Uomo economico..
#6
Sono certo di non sapere
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Non dovremmo consentire a un individuo o a una corporazione di possedere più del 2% dei media di ogni paese

E perche' non il 1.5% o il 2.3%? Perche' lo dico io che sono equo e solidale, ecco perche'!
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Perché è attraverso i media che corrompono/ricattano i politici

Poveri politici, non e' magari che abbiano dato loro questo potere ai cattivi signori dei media?
Citazione:
Ora come ora, abbiamo solo l'illusione della democrazia, ma non abbiamo quella vera.

Che dev'essere sicuramente una cosa sublime, proprio come il comunismo vero.
Citazione:
Questi ruffiani politici dovrebbero essere tenuti alla larga.

Vuol dire:"I politici dovrebbero essere tenuti alla larga"? Concordo.
Citazione:
Tutti i candidati devono potere avere uguali diritti e tempi di accesso.

Ha scoperto la par condicio, prossimamente l'acqua tiepida. Che par de palle!
Citazione:
Il sistema proporzionale è anche estremamente utile per rompere i monopoli dei vecchi partiti.

Suvvia, facciamo una colletta per comprargli una Storia della Repubblica Italiana.
Citazione:
Un altro punto importante è quello di considerare i politici responsabili di ciò che fanno e di ciò che dicono

E chi la promulgherebbe 'sta legge di grazia, Babbo Natale?
Citazione:
Dovremmo arrestare la crescita di persone ultra miliardarie

Massi', che restino nani come il berlusca!
Citazione:
Qualunque cosa che sia superiore a un certo limite (per es. 5 miliardi di dollari) dovrebbe essere sottratto dal governo e utilizzato per il benessere dei meno fortunati


Si, i nostri soldi requisiamoli agli squali passiamoli alle mignatte, sai che bellezza, sai che goduria, sai che Mercedes blu!
Citazione:
Se glielo consentiamo, ci trasformeremo nell'Homo Economicus amorale che venera il profitto e non vede niente altro nel mondo se non che una riflessione distorta del nostro interesse personale in tutte le cose.

Non vedo l'ora, vuol dire che diventiamo tutti capitalisti anche noi? E chi lavora, i cinesi?

Mi e' veramente difficile capire perche' continui a sottoporci queste baggianate in copia-incolla, Nike: c'e' forse un motivo recondito?
Non dirmi che concordi....quasi.
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Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 27/1/2007 1:46
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Re: Laissez faire.. Corporation..Uomo economico..
#7
Sono certo di non sapere
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Citazione:

PikeBishop ha scritto:
Non dovremmo consentire a un individuo o a una corporazione di possedere più del 2% dei media di ogni paeseCitazione:

E perche' non il 1.5% o il 2.3%? Perche' lo dico io che sono equo e solidale, ecco perche'!

Io farei il 2,21%.
Se ci consultiamo possiamo raggiungere un compromesso democratico.

Comunque, tutti questi "pianificatori" alla fine risultano essere più preoccupanti dei mali che vorrebbero eliminare.

Blessed be
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-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Inviato il: 27/1/2007 1:57
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Re: Laissez faire.. Corporation..Uomo economico..
#8
Dubito ormai di tutto
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Da Arkadia-spazio profondo
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Citazione:
Sostenendo anche altri partiti e forzando il governo a stanziare somme di denaro più cospicue a partiti minori (che abbiano un minimo del 3% o 4% dei voti), ci assicuriamo che siano ascoltate anche le voci delle minoranze a livello nazionale

E anche il fatto che ogni Fatuzzo qualunque avràil suo bel partito formato famiglia, risolvendo così in colpo solo anche il problema della disoccupazione.
Inviato il: 27/1/2007 2:15
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