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   Salute & Ambiente
  "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj

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  •  migiu2
      migiu2
"Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#1
Mi sento vacillare
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“Non voglio vedere, non voglio sentire ma…voglio mangiare!” Consumo di carne: uno sguardo dietro le quinte…

www.arcoiris.tv/modules.php?name=Downloads&d_op=getit&lid=3858&ext=_big.wmv




Recenti ricerche confermano: Mangiare Carne fa male!

Mentre ancora pochi anni fa si credeva che la carne fosse un elemento basilare dell'alimentazione,oggi si pensa il contrario.
Sulla base di ricerche recenti effettuate da vari istituti in diversi paesi,un team di medici afferma che il piacere del palato - il consumo di carne - è anche corresponsabile di gran parte delle cosiddette "malattie della civilizzazione", come ad esempio cancro,gotta,osteoporosi,malattie del cuore e del sistema circolatorio,diabete e altro ancora...

www.arcoiris.tv/modules.php?name=Downloads&d_op=getit&lid=3819&ext=_big.wmv


****************


La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali. - M. K. "Mahatma" Gandhi (1869-1948)




Il foie gras non è altro che il fegato malato delle oche e delle anatre, contenente una eccessiva quantità di grassi. Steatosi epatica è il termine che definisce questa malattia.
Il foie gras viene infatti ottenuto sovralimentando oche ed anatre, attraverso la tecnica del gavage, che consiste nell'ingozzamento con circa 500 gr di mais cotto e salato fino a 8 volte al giorno, per un periodo che va dalle quattro alle otto settimane (come se una persona del peso di 80 Kg fosse costretta a mangiare 20 Kg di spaghetti al giorno).
Per ingozzare questi animali si utilizza un tubo metallico lungo circa 28 cm che viene infilato nella gola delle oche: una pratica che provoca lesioni del gozzo, con conseguente rischio di infezioni e soffocamento.
Il risultato è un fegato malato che viene apprezzato per essere tale. Il foie gras viene consumato "al naturale", semplicemente bollito, oppure usato per la preparazione del "pâté".
Fonte: LAV

http://stopgavage.com/videos.php




“Se i macelli avessero le pareti di vetro saremmo tutti vegetariani” – Tolstoj

Postville, Iowa. Un attivista della Peta riesce a farsi assumere nel macello dell’ Agriprocessor e porta con sé una telecamera. Scene di macellazione disumana sono all’ordine del giorno: animali maltrattati con la gola tagliata e ancora coscienti mentre vengono smembrati vivi.

http://www.petatv.com/tvpopup/Prefs.asp?video=agri_short




Pamela Anderson, attivista Peta, ci svela gli “ingranaggi” della poderosa macchina produttiva targata Kentucky Fried Chicken, catena di fast food. Scene di abusi sui polli all’interno della catena di “smontaggio”.

http://www.kentuckyfriedcruelty.com/anderson-vid.asp




Baia di Taiji, Giappone. Mattanza dei delfini.
Anche quest'anno è stata riaperta la stagione di caccia che consentirà all'industria alimentare di catturare e uccidere decine di migliaia di mammiferi, anche appartenenti a specie protette.
Avvistati i branchi, i pescatori giapponesi iniziano a battere violentemente su delle barre di acciaio parzialmente immerse in mare creando così una barriera sonora che spinge i delfini dentro la baia di Taiji. Isolati, e ormai senza possibilità di fuga, i poveri delfini vengono arpionati e il loro sangue colora di rosso il mare. Alcuni si lasciano addirittura morire per la disperazione altri invece, convinti di poter in questo modo salvare i piccoli, si sacrificano andando incontro alla morte. I più fortunati, quelli che sopravivranno al massacro, passeranno il resto della vita all'interno dei delfinari o in un parco giochi!

http://www.youtube.com/watch?v=4UOGgUdNhVM




Allevamenti di animali da pelliccia in Cina.

Una nuova investigazione, condotta da Swiss Animal Protection e EAST International, ha portato alla luce orrori inimmaginabili all'interno degli allevamenti di animali da pelliccia in Cina: animali rinchiusi in anguste gabbie di rete metallica, completamente spoglie e senza riparo. Una prigionia che provoca gravi effetti sul loro comportamento: stereotipie, passività, automutilazione, problemi di riproduzione, fino all'infanticidio.
Al momento dell'uccisione gli animali, portati nei mercati all'ingrosso dove le grandi compagnie vanno ad acquistare le pelli, vengono storditi con ripetuti colpi alla testa, inferti con un bastone, con una barra metallica, oppure prendendo gli animali dalle zampe posteriori e sbattendoli a terra con violenza. Gli animali lottano, hanno convulsioni, infine giacciono tremanti a terra: molti rimangono vivi.

Poi arriva l'accetta, ma non per finirli, per mutilare la zampe. La scuoiatura avviene quando molti sono ancora coscienti; anche alla fine respirano ancora e il cuore continua a battere, i movimenti del corpo e degli occhi sono evidenti per altri 5/10 minuti.

Dagli allevamenti cinesi provengono la maggior parte degli inserti che vedi nei parka, nei guanti, negli stivali e perfino nei peluche che affollano le vetrine. Articoli a basso costo e ad alto tasso di crudeltà.

Tutto questo è documentato da foto, filmati e rapporti.
Puoi vedere con i tuoi occhi se te la senti: si tratta di una breve riduzione per non turbarti troppo.

www.nonlosapevo.com




Cats & dogs market, Korea: le atrocità subite dai cani e dai gatti, uccisi per cibarsi della loro carne, sono indicibili. I cani subiscono l'elettrocuzione oppure sono appesi al collo e violentemente percossi ancora vivi, con lo scopo di aumentare l'adrenalina nella carne, fatto che si ritiene aumenti la virilità di chi la mangia.

http://www.petatv.com/tvpopup/Prefs.asp?video=animals_asia




La storia di Britches: una piccola scimmietta, nata in laboratorio e sottoposta a una sperimentazione tanto crudele quanto inutile. Liberata dagli attivisti, ha potuto rivedere la luce una volta "scuciti" gli occhi.

http://www.petatv.com/tvpopup/Prefs.asp?video=britches




IAMS e i cani: la grande azienda di cibo per cani e gatti punta molto sulla sua immagine "pulita", ma in realtà nasconde orribili segreti. Ancora un filmato di un attivista Peta che è riuscito ad entrare in uno dei laboratori dove vengono praticati test sui cani per conto della IAMS. Cani (di razza Beagle) impazziti per il confinamento in strette gabbie di acciaio e cemento, altri stesi al suolo ed immobilizzati per asportazione di pezzi di muscoli, alcuni resi muti in seguito a operazione chirurgica. E ancora, cani e gatti fortemente malati, moribondi dentro le gabbie, senza nessun controllo veterinario. L'investigatrice ha dovuto lottare sei mesi solo per assicurare che un semplice giocattolo di gomma fosse presente dentro le fredde gabbie...

http://www.petatv.com/tvpopup/Prefs.asp?video=iams




Le fattorie della bile. In Cina ci sono circa 10.000 orsi prigionieri per l'estrazione della bile dalla loro cistifellea. Gli orsi sono collocati orizzontalmente in gabbie di ferro o legno che sembrano bare. Viene loro messo un collare di ferro e le sbarre della gabbia esercitano pressione sul loro corpo, per cui sono nell'assoluta impossibilità di muoversi. Un catetere d'acciaio perennemente conficcato nella loro cistifellea assorbe continuamente la loro bile da una ferita sempre aperta. Gli orsi non possono cambiare minimamente posizione e sono costretti a vivere in mezzo ai loro escrementi. Essi rimangono in queste condizioni di sofferenza dai 15 ai 20 anni, tutto il tempo della loro esistenza. Con la zampa raggiungono il cibo attraverso una piccola apertura della gabbia. Per placare la sete devono allungare la lingua per leccare le sbarre della loro prigione. Questi animali provano dolori terribili, la gabbia deforma loro le ossa, sono vittime di piaghe da decubito ed infezioni, sviluppano attitudini autolesioniste, provocandosi, per esempio, delle auto amputazioni e si consumano lentamente in quest'orribile condizione fino alla morte. Sono costretti ad un'esistenza intera di continuo dolore. Qualche orso impazzisce e muore suicida strappandosi le viscere davanti agli uomini capaci di tanta spietatezza.
La bile degli orsi viene utilizzata dai cinesi come ingrediente base di shampoo, afrodisiaci e numerose varietà di medicine"miracolose", secondo una tradizione di ben 3.000 anni.
I luoghi dove si trovano gli orsi in queste condizioni vengono chiamati "fattorie della bile" (ufficialmente ne esistono 247) e - incredibile - sono meta continua di visitatori paganti, che si divertono a vedere le sofferenze di queste creature.

http://www.youtube.com/watch?v=u1NeyDidmrU




Ancora KFC House of horror: nel luglio 2004 Peta ha reso pubblico un video che testimonia i maltrattamenti che i lavoratori infliggono ai polli di un macello della West Virginia, collegato alla famosa catena di fast food Kentucky Fried Chicken. Gli animali vengono calpestati con salti, violentemente sbattuti sulla parete e sul pavimento. Gli si mozza il becco, gli si sputa tabacco negli occhi, gli si spruzza vernice sulla faccia. Tutto mentre sono ancora in vita. Il video è stato trasmesso dalle televisioni di tutto il mondo, oltre a comparire in tre grossi news shows nazionali americani.

http://www.petatv.com/tvpopup/Prefs.asp?video=pilgrims_web


_________________
Un bovino ha un'efficienza di conversione delle proteine animali di solo il 6%: consumando cioè 790 kg di proteine vegetali, produce meno di 50 kg di proteine.
Inviato il: 25/7/2006 23:43
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Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
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"Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo"

"Dall'assegnare agli animali gli stessi diritti degli uomini a mettere questi ultimi in gabbia, il passo è ancor più breve."

Inviato il: 25/7/2006 23:59
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  •  hi-speed
      hi-speed
Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#3
Sono certo di non sapere
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Da preda lunga
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Stasera ho innaffiato le mie piante (circa 40 vasi), ho dato le chicche ai gatti randagi che ogni tanto mi vengono a salutare ed ho comprato un pacco di carne in scatola per la Kota (un cane a cui sono molto affezionato).
Nel frattempo mi sentivo un emerito st…o.

Hi-speed
PS: cosa gli rifilo ai gatti ed al cane?
PPS: ho fatto un calcolo per le piante (2500 L d’acqua in 5 mesi). Le devo buttare?
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Cosa Sta Succedendo? Madre, madre Ci sono troppi di voi che piangono Fratello, fratello, fratello Ci sono troppi di voi che stanno morendo Sai che dobbiamo trovare una maniera Per portare un pò di amore qui oggi
Inviato il: 26/7/2006 0:11
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#4
Sono certo di non sapere
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Da ROMA
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Citazione:
Dall'assegnare agli animali gli stessi diritti degli uomini a mettere questi ultimi in gabbia, il passo è ancor più breve."


a dirla tutta il passo è già stato fatto,i CTP cosa sono?
e le varie Guantanamo sparse nel mondo per non parlare dei campi profughi ?

Citazione:
Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo"


pure questo passo è stato fatto e da tempo immemore!!!!
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 26/7/2006 0:13
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  •  migiu2
      migiu2
Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#5
Mi sento vacillare
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Citazione:

hi-speed ha scritto:
Stasera ho innaffiato le mie piante (circa 40 vasi), ho dato le chicche ai gatti randagi che ogni tanto mi vengono a salutare ed ho comprato un pacco di carne in scatola per la Kota (un cane a cui sono molto affezionato).
Nel frattempo mi sentivo un emerito st…o.

Hi-speed
PS: cosa gli rifilo ai gatti ed al cane?
PPS: ho fatto un calcolo per le piante (2500 L d’acqua in 5 mesi). Le devo buttare?


Un pozzo artesiano? se sei in condominio magari lo fate nel cortile!
Per quanto riguarda la Kota..non saprei..magari cerca una marca che non è testata su altre 100 Kota...! No?


Ps @paxtibi

...viene, lascia il segno e se ne va! Mitico! (ma un commentino un po' più alla portata di noi semplici forumisti, no?)
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Un bovino ha un'efficienza di conversione delle proteine animali di solo il 6%: consumando cioè 790 kg di proteine vegetali, produce meno di 50 kg di proteine.
Inviato il: 26/7/2006 0:34
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Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#6
Sono certo di non sapere
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Da Atene
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"Paxtibi arriva presto, finisce presto, e di solito non pulisce il water (non sia mai che si sprechi dell'acqua!)."

Inviato il: 26/7/2006 0:44
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  •  Ramingo
      Ramingo
Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#7
Mi sento vacillare
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Come già detto da Pax:Citazione:
è un problema di metodo, non di sostanza.

La soia,da sola,abbiamo visto che fa male.Le popolazioni che la utilizzano(vedi la Cina)ammazzano un sacco di altri animali,a scopi "afrodisiaci", per il "problemino" che la soia potrebbe causare...
I vari vegetali OGM,i soli piantabili in Africa,a quanto pare ,alla lunga fanno male.E si pagano i brevetti.A meno che non arrivi un super governo mondiale "buono e giusto" che ci "socializzi" tutti...
Ma gli alimenti naturali,basterebbero a sfamarci,e a rimanere sani,tutti quanti!?
Se la risposta è NO,che facciamo,controllo delle nascite!?O eliminiamo tutti i carnivori!?E delle popolazioni Inuit,che cacciano le balene a scopo nutrizionale e "tradizionale",che ne facciamo!?Le salvaguardiamo perchè minoranza non occidentale,o fuori dalle palle anche loro!?
E in ultimo,se non dovessimo mangiare carne perchè gli allevamenti intensivi sono troppo crudeli,potremmo cacciare!?Seguire una pista...appostarsi...entrare in contatto con la natura,rispettarla di più,in quanto fonte "diretta" di sostentamento,prestare attenzione all'ambiente che ci circonda...riabituare l'olfatto...il tatto...la vista(senza necessità del metodo Bates )...un animale con le sue zanne,artigli e forza(gli uccelletti non mi piacciono...sanno di poco ),contro un uomo col suo ingegno(quindi armato...).Un colpo secco,e via...fino a quel momento la povera bestia avrebbe vissuto degnamente.E la fine sarebbe nobile(potremmo seppellirne un pezzo,restituendolo alla Terra,come fanno non ricordo quale tribù nativa americana) e funzionale alla natura:il sostentamento di uno dei suoi figli.Bellissimo!Quasi,quasi...



N.B.
Mangiare o meno la carne è un falso problema.Chi vuole lo faccia,chi non vuole non lo faccia.Nessuno dei due farà qualcosa che condanni o salvi il mondo.
Se è commestibile,io lo mangio
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La storia insegna che quando si diventa indifferenti e si perde la volontà di combattere, qualcuno che ha la volontà di combattere prenderà il sopravvento. Colonel Arthur "Bull" Simons
Inviato il: 26/7/2006 10:32
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  •  tommasso
      tommasso
Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#8
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ma no! poi la casa puzza, bisogna usare il detto: "se è gialla resta a galla, se è marrone si tira lo sciaquone" da: mi presenti i tuoi.

salud!
_________________
"I nostri nemici sono creativi e pieni di risorse, e lo siamo anche noi. Loro non smettono mai di pensare a nuovi modi per danneggiare il nostro paese e la nostra gente, e nemmeno noi." 5 agosto 2004 G.W.Bush
Inviato il: 26/7/2006 11:04
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  •  migiu2
      migiu2
Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#9
Mi sento vacillare
Iscritto il: 1/6/2006
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Citazione:

Ramingo ha scritto:

La soia,da sola,abbiamo visto che fa male.



Scusa? Dalle conclusioni del testo che segue non mi sembra risulti che faccia male.

Ho una proposta: lasciamo perdere la soia, tanto se non la si mangia non muore nessuno. Puntiamo sul grano kamut che è molto ricco di proteine oppure, rimanendo nell'ambito dei legumi, anche le lenticchie si difendono bene! Sembra che sulla faccia della terra esista solo la soia!! Ah beh..sì! Dimenticavo: alle mucche di allevamento piace molto ...e la loro carne sarà tenera e saporita...


Soia, questa sconosciuta


La letteratura medico scientifica nel campo della nutrizione non è priva di contraddizioni, e la soia non può certo costituire l’eccezione. La ricerca clinica sui rapporti tra soia e salute include molti settori, tra i quali il cancro, la malattia coronarica, l’osteoporosi, le funzioni cognitive, i sintomi della menopausa e la funzionalità renale, ma molti di questi dati sono ancora conflittuali o inconsistenti [Messina_2002a].

Nella Biblioteca Medica Internazionale (Pubmed), disponibile on-line, sotto la voce “soia” sono classificati, a giugno 2005, 6.636 articoli medico scientifici (ben 515 sono stati pubblicati negli ultimi 6 mesi), dei quali 503 sono rassegne e 2.979 sono studi sull’animale. Rispettivamente 147, 161 e 110 articoli affrontano temi di “sicurezza”, “benefici” e “riduzione del rischio”, mentre la chiave “rischio” utilizzata isolata, lista 604 articoli ma appare scarsamente informativa, in quanto include articoli che affrontano sia i rischi legati all’utilizzo della soia che gli effetti della soia sulla riduzione del rischio di svariate patologie (prevalentemente vascolari, tumorali e dell’osso). Molti articoli sugli effetti della soia a carico di vari organi sono condotti sull’animale. Ad esempio, gli effetti della soia sull’”osso” sono affrontati in 273 articoli, di cui 16 sul topo e 60 sul ratto, mentre quelli sulla tiroide sono affrontati in 65 articoli, di cui 39 condotti sull’animale.
(...)
Commenti
La variabilità dei risultati che derivano dagli studi clinici sulla soia può avere differenti spiegazioni. La diversa composizione dei vari prodotti a base di soia utilizzati nelle differenti ricerche può sicuramente essere uno dei motivi che spiega questa variabilità: è ovvio come differenze nella composizione chimica dei vari prodotti a base di soia possano essere responsabili di notevoli differenze nella loro attività biologica. Se chiaramente gli isoflavoni privati della componente proteica presenti negli integratori differiscono da quelli contenuti nei prodotti proteici a base di soia, pure gli integratori possono differire notevolmente tra loro nel profilo degli isoflavoni e i prodotti proteici essere molto differenti tra loro nel contenuto di isoflavoni.

Inoltre, la letteratura suggerisce che la lavorazione industriale della soia alteri la struttura delle proteine e i prodotti della sua digestione intestinale nell’uomo. Prodotti parziali della digestione della proteine della soia, i peptidi, possono essere assorbiti ed esercitare degli effetti in vivo, e sono quindi da aggiungere alla lista dei componenti della soia dotati di attività biologica. E’ quindi importante stabilire come la trasformazione industriale sia in grado di alterare l’attività biologica delle proteine della soia, e distinguere tra studi clinici che hanno utilizzato le proteine della soia trasformate dall’industria alimentare da quelli che hanno utilizzato i cibi tradizionali a base di soia.

Esiste inoltre una variabilità nell’azione della flora intestinale sugli isoflavoni, che può condizionare la quantità ed il tipo di isoflavoni presenti nei tessuti tra individuo e individuo, ma soprattutto solo il 30-50% della popolazione adulta possiede i batteri intestinali in grado di convertire l’isoflavone della soia daidzeina nell’isoflavone equolo, la cui produzione è vantaggiosa in quanto composto dotato di molteplici azioni.

Gli isoflavoni sono poi convenzionalmente considerati gli estrogeni delle piante, in quanto sono in grado di legarsi ai recettori per gli estrogeni. Deve però essere chiaro come gli effetti biologici complessivi degli isoflavoni siano marcatamente differenti da quelli degli estrogeni, e comprendano anche importanti effetti non-ormonali [Messina_2004].

Infine, esiste nella letteratura scientifica una mancanza di standardizzazione nella nomenclatura dei prodotti a base di soia il cui effetto viene analizzato, che rende quasi impossibile confrontare tra loro i vari studi. Vi sono inoltre differenze sostanziali ben intuibili tra studi in vitro, su colture cellulari, con modelli animali, e studi sull’uomo. Va poi precisato che i risultati di studi sulle popolazioni Asiatiche, che utilizzano cibi tradizionali a base di soia, non possono essere comparati con quelli di studi clinici sull’uomo o peggio sull’animale, che generalmente utilizzano integratori o isolati di soia. Infine, molti dati sono basati su studi modelli animali di malattia, che non possono essere equiparati con malattie che spontaneamente insorgono nell’uomo [Erdman_2004].

Conclusioni
L’enorme mole di articoli pubblicati annualmente in letteratura sulla soia e i suoi derivati rende difficile anche per gli studiosi specializzati in questo campo della nutrizione riuscire a sintetizzarne i risultati e fornirne un’interpretazione prospettica. E’ quindi necessaria una grande cautela quando si voglia analizzare questi dati in termini di rapporto rischio/beneficio per la salute, soprattutto quando essi siano utilizzati per scopi informativi o educativi.

Anche se sono necessari ulteriori studi clinici randomizzati a lungo termine per valutare l’efficacia dell’utilizzo della soia per l’uomo, per quanto riguarda la sicurezza si può affermare che questa è sicuramente già supportata dalla lunga storia di utilizzo di questo cibo da parte delle popolazioni Asiatiche e dalla letteratura già esistente nel campo della nutrizione umana. Mancano invece ancora dati definitivi e inequivocabili sugli effetti della soia sulla salute, che pongano come outcome eventi importanti come le fratture e gli eventi coronarici: la maggior parte degli studi in questo campo è infatti ancora prevalentemente composta da piccoli studi clinici a breve termine, mentre studi clinici più vasti sono tuttora in corso [Messina_2004].

Gli studiosi di Nutrizione Vegetariana consigliano di consumare una dieta variata che includa cibi appartenenti a tutti 5 i gruppi alimentari vegetali: cereali; legumi, frutta secca e altri cibi ricchi proteine; verdura; frutta; cibi grassi. La soia va collocata nel gruppo alimentare dei legumi, di cui viene consigliato un minimo di 5 porzioni al giorno. Va notato che 1 porzione di fagioli di soia secca sono circa 30 grammi e che 1 porzione di tofu e tempeh sono circa 70 grammi, mentre 1 porzione di proteine di soia (“analoghi della carne”) sono 30 grammi scarsi [Messina_2004b].

Il legume soia, in tutte le sue forme e preparazioni, va consumato alternandolo con gli altri legumi, molti dei quali appartenenti alla tradizione italiana: tutti i tipi di fagioli (borlotti, lamon, cannellini, dall’occhio, neri messicani, rossi, pavone, corona, bianchi di Spagna), i piselli, tutti i tipi di lenticchie (rosse, Castelluccio, giganti), le fave, le cicerchie, i ceci, i lupini e i fagiolini.

Inoltre, anche per la soia vale il principio che tutti i cibi vegetali sono tanto più salutari quanto più vengano consumati vicino al proprio stato naturale: ciò significa che è preferibile utilizzare i fagioli di soia cotti piuttosto che tofu e tempeh, ma anche che è preferibile utilizzare tofu e tempeh piuttosto che l’isolato proteico di soia o gli hamburger vegetali.

In sintesi, un consumo limitato di soia, quale si realizza rispettando le dimensioni di una porzione e la variabilità di assunzione dei cibi vegetali che appartengono al suo stesso gruppo alimentare, non può essere considerato dannoso e potrebbe invece esercitare degli effetti favorevoli sulla salute. Le popolazioni asiatiche consumano in media 10 grammi di proteine di soia al giorno, e questo quantitativo può essere ottenuto semplicemente con l’assunzione di 30 grammi di fagioli di soia secchi, poco più di 80 grammi di tofu bianco o 12 grammi di isolato proteico. Non ci sono al momento evidenze che supportino un rapporto rischio/beneficio favorevole legato ad assunzioni più elevate di soia e suoi derivati o men che meno di integratori.

Anche per la soia valgono comunque i principi della moderazione e della varietà più che quelli della praticità e della rapidità di preparazione del piatto, che possono rendere la scelta di alimentarsi di cibi vegetali estremamente vantaggiosa per la salute.









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Un bovino ha un'efficienza di conversione delle proteine animali di solo il 6%: consumando cioè 790 kg di proteine vegetali, produce meno di 50 kg di proteine.
Inviato il: 26/7/2006 11:35
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Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#10
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
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Migiu2, per correttezza evita di postare interi articoli copiaincollati da altri siti, soprattutto quando – come in questo caso – sono protetti da copyright.

Copia le parti salienti e aggiungi il link alla pagina originale.
Inviato il: 26/7/2006 11:54
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  •  migiu2
      migiu2
Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#11
Mi sento vacillare
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Citazione:

Ramingo ha scritto:

I vari vegetali OGM,i soli piantabili in Africa,a quanto pare


Certo! Se lo dice la Monsanto ci dobbiamo credere davvero!


Citazione:
Ma gli alimenti naturali,basterebbero a sfamarci,e a rimanere sani,tutti quanti!?


direi proprio di sì!


Citazione:
E delle popolazioni Inuit,che cacciano le balene a scopo nutrizionale e "tradizionale",che ne facciamo!?Le salvaguardiamo perchè minoranza non occidentale,o fuori dalle palle anche loro!?


Tutti a preoccuparsi degli altri quando si parla di ridurre e/o abolire il consumo di carne. Gli inuit non posso coltivare la terra per motivi che ben sappiamo! Per loro la caccia è indispensabile. E per noi lo è il pate' de foie gras o l'agnellino arrosto? Non si può sempre sviare il discorso o trovare degli alibi per giustificare cosa? Una mancata presa di coscienza? mah...


Citazione:
E in ultimo,se non dovessimo mangiare carne perchè gli allevamenti intensivi sono troppo crudeli,potremmo cacciare!?


Parliamone! Però a quel punto molli cellulare, pc, macchina e casa e "ignudo" vai in giro appostandoti per cacciare in qualche terra popolata di prede. Ricordati di affilare le unghie (mamma Natuta è stata ingenerosa!).


Citazione:
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Falso problema? Sì sì.. non ti preoccupare! nessuno ti porterà via la fiorentina al sangue. Spero solo che tutte le altre persone non la pensino come te altrimenti il girone degli ignavi sarebbe superaffollato!!
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Inviato il: 26/7/2006 11:59
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  •  migiu2
      migiu2
Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#12
Mi sento vacillare
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Paxtibi ha scritto:
Migiu2, per correttezza evita di postare interi articoli copiaincollati da altri siti, soprattutto quando – come in questo caso – sono protetti da copyright.

Copia le parti salienti e aggiungi il link alla pagina originale.


Ok tieni presente però che ho già inserito i relativi link in altra discussione. Siccome non tutti leggono e molti postano messaggi senza senso o non pertinenti alla tematica della discussione, sono costretto a ripeterli! grazie


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Un bovino ha un'efficienza di conversione delle proteine animali di solo il 6%: consumando cioè 790 kg di proteine vegetali, produce meno di 50 kg di proteine.
Inviato il: 26/7/2006 12:04
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Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#13
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Ok tieni presente però che ho già inserito i relativi link in altra discussione. Siccome non tutti leggono e molti postano messaggi senza senso o non pertinenti alla tematica della discussione, sono costretto a ripeterli! grazie

Ripetere i link non è un problema, copiare interi articoli sì.
Puoi comunque editare il tuo post precedente, lasciando le parti essenziali. Chi vuole leggere il resto seguirà il link.
Inviato il: 26/7/2006 12:43
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  •  Ramingo
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Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#14
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Certo! Se lo dice la Monsanto ci dobbiamo credere davvero!

Infatti la faccina indicava un sorriso cattivo,indi sarcasmo...
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direi proprio di sì!

Lo dici tu,qualche guru new age,un triatleta...
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Tutti a preoccuparsi degli altri quando si parla di ridurre e/o abolire il consumo di carne. Gli inuit non posso coltivare la terra per motivi che ben sappiamo! Per loro la caccia è indispensabile. E per noi lo è il pate' de foie gras o l'agnellino arrosto? Non si può sempre sviare il discorso o trovare degli alibi per giustificare cosa? Una mancata presa di coscienza? mah...

Quando qualcuno mi vuole far venire un senso di colpa "a cazzo",mi chiedo cosa ne pensi del quadro generale,tanto per capire dove vada a parare,sempre che lo sappia...
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Parliamone! Però a quel punto molli cellulare, pc, macchina e casa e "ignudo" vai in giro appostandoti per cacciare in qualche terra popolata di prede. Ricordati di affilare le unghie (mamma Natuta è stata ingenerosa!).

E questo che c'entra!?Ho diritto di cacciare/mangiare carne solo se mi "castro"!?
Mamma Natura mi avrà dato poche unghie,niente zanne,ma intelleto,capacità di inventare,usare utensili,in abbondanza...
Se invento o so usare uno strumento(dal coltello al fucile),sarei un idiota a non usare dei "doni di natura".E perchè!? Perchè qualcuno ha un idea distorta della stessa...
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Sì sì.. non ti preoccupare! nessuno ti porterà via la fiorentina al sangue. Spero solo che tutte le altre persone non la pensino come te altrimenti il girone degli ignavi sarebbe superaffollato!!

Solo perchè del TUO (e di pochi altri,per carità...)problema non mi interesso,non mi sembra di essere un ignavo.
Io un vegetariano c'è l'ho in casa.Di stupide diatribe ne ho già affrontate.Mio fratello ha almeno il buonsenso di farne una sua scelta di coscenza.Non vuole/può uccidere un altro essere vivente?Non mangia carne.
L'allevamento intensivo è distruttivo(ci arrivo pure io,tho!...)?Cerco di non usufruirne.
Se delle multinazionali cercano di danneggiarmi,cerco di evitare i loro prodotti(che siano animali o vegetali).
Ma per far dispetto alla moglie,non ci si deve tagliare i ....
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Inviato il: 26/7/2006 13:04
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Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#15
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P.S.
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Ok tieni presente però che ho già inserito i relativi link in altra discussione. Siccome non tutti leggono e molti postano messaggi senza senso o non pertinenti alla tematica della discussione, sono costretto a ripeterli! grazie

Io leggo i tuoi...e quelli del BVZPax
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Inviato il: 26/7/2006 17:23
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  •  migiu2
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Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#16
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@ramingo

Ma se tutti gli indiani e i cinesi iniziassero a mangiare la bistecca..il mondo sarebbe già allo sfascio totale, questo lo capisci?
Se poi desideri continuare a mangiare ugualmente la carne..ma chi te lo vieta? Non venirmi pero' a tirar fuori il discorso del cavernicolo perche' non regge: tu la carne la trovi già bella confezionata al bancone del supermercato! "Cacciare" e "mangiare" son due cose ben distinte. Le nostre esigenze ed il mondo di adesso forse son diversi da quelli dei cavernicoli...e perche' non usare l'intelletto per sostituire la carne con del cibo meno dannoso alla salute, di minor impatto sull'ambiente e che comporta meno sofferenze per gli animali?

Citazione:

...l'allevamento intensivo ...cerco di non usufruirne


vuol dire cercare di diventare vegetariano come minimo... Ma non mi pare una tua priorità purtroppo.
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Inviato il: 26/7/2006 20:45
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  •  migiu2
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Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#17
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Citazione:

Ramingo ha scritto:


Lo dici tu,qualche guru new age,un triatleta...



Anche loro sono guru new age?

Gandhi
Einstein
Leonardo Da Vinci
Pitagora
Plutarco
Empedocle
George Bernard Shaw
Umberto Veronesi
Margherita Hack
Martina Navaratilova
Carl Lewis

solo per fare ALCUNI esempi...
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Inviato il: 26/7/2006 21:27
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  •  fiammifero
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Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#18
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Dopo l'esperanto,adesso tutti vegetariani,domani cosa?
Tanto per riepilogare GRANDI AFFARI si nascondo dietro questo pensiero così nobile,infatti aumentano gli ettari di queste coltivazioni e stranamente è uscito fuori un nuovo INSETTO per non parlare dei PROFITTI nascosti da meritevoli intenzioni,quale debellare la fame nel mondo!
Tra questi nobili ideali c'è la bufala del commercio equo e solidale su prodotti che ci fanno credere biologici e che invece causano morte ai coltivatori locali Una sempre maggiore dipendenza degli agricoltori dalle grandi aziende produttrici. Una dipendenza che nel Sud del mondo sarà ancora più drammatica: i semi transgenici costano (così come gli erbicidi adatti alle nuove specie, venduti dalle stesse multinazionali delle sementi). E i costi degli Ogm si ammortizzano solo in un'agricoltura intensiva e meccanizzata.
Non è escluso, infine, il rischio di una “guerra biologica”: un virus lanciato su piantagioni uniformi (quelle geneticamente modificate lo sono), provocherebbe una catastrofe. In un sistema siffatto, andrebbe persa, ancora più di quanto già accade, la sovranità alimentare dei paesi poveri, la capacità, cioè, di produrre per l’autosostentamento e non solo per l’esportazione. Di agricoltura di sussistenza, quella fatta di piccoli produttori e di appezzamenti minuscoli, oggi vive il 25% della popolazione mondiale.

Dei personaggi illustri poi mensionati,vogliamo dire che molti sono vissuti in tempi in cui la carne era un lusso riservato solo ai ricchi,che le abitudini alimentari erano diverse sia per produzione che per quantità,e che quelli viventi hanno il portafoglio che gli permette di accedere a certi prodotti!
Come al solito questi sensi di colpa,questi cambiamenti radicali di vivere provengono sempre da pance sazie occidentali mai una volta dall'Africa o dal terzo mondo affamato a cui rifiliamo prodotti alimentari e medicine scadute.
Vogliamo vedere a 360° per favore anzichè al ns.orticello?
Per non parlare poi di inquinamento da flautolenze legato ai legumi,che porterebbe altre problematiche igeniche
Gira che ti rigira torniamo sempre al fatto che siamo troppi su questa terra e qualcosa di devono inventare per decimare le popolazioni,non solo con le guerre
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Inviato il: 26/7/2006 22:46
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  •  migiu2
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Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#19
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@fiammifero


Mah guarda nella prima parte del tuo discorso mi trovi d'accordo. Gli OGM non sono e non saranno mai una soluzione. Peggio! Rappresentano un serio attacco alla biodiversità (diffusione di monocolture) e non garantiscono una resa adeguata, così come successo ad esempio con le primissime colture OGM di cotone. Aggiungiamoci l'uso obbligatorio dei pesticidi (e relativi danni ambientali), il costo altissimo delle sementi ed il calo dei prezzi dei prodotti e si spiega la morte per suicidio di 25000 contadini indiani stritolati dai debiti! Per non parlare poi del paradosso dei semi sterili che costringono gli agricoltori a ricomprarli ed ingrassare i profitti delle multinazionali.
Ma allora il vero nemico da combattere sono i vegetariani o è la Monsanto con i suoi tentativi di brevettare ciò che milioni di contadini hanno per anni scelto, custodito e seminato con cura e rispetto??


Non sono d'accordo con la seconda parte del tuo post (che tra l'altro è meno OT della prima): le citazioni e gli esempi di quei personaggi rimangono "evergreen". E' una filosofia, un modo di vivere, un'empatia verso esseri che soffrono come potremmo soffrire noi (dai crocifiggetemi ora ).
Se credi che gli allevamenti intensivi sottraggono risorse ai paesi poveri..allora siamo noi a doverci muovere, non quelli che patiscono la fame. Se non ci credi, rimane comunque una tua opinione.
Se poi dici che nei tempi antichi la carne era un lusso questo è vero..ma i vegetariani di allora non erano certo benestanti eppure hanno vissuto (mediamente molto a lungo) nutrendosi con semplici prodotti vegetali. Perche' noi "moderni" dovremmo invece essere ricchi per mangiare così? non mi sembra che l'acquisto di cereali e legumi (non OGM ) sia così oneroso..
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Inviato il: 26/7/2006 23:59
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  •  fiammifero
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Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#20
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Non sono per gli allevamenti intensivi nè per l'agricoltura intensiva,capiamoci bene,ma ritengo che questi fenomeni siano conseguenza dell'incremento della popolazione mondiale e le sue migrazioni forzate da guerre,carestie e miseria.
Per sfamare miliardi di persone che si fà?
Torniamo alla preistoria dove si viveva di caccia e raccolta bacche perchè il territorio era vasto ma gli uomini pochi?
Ok togliamo la carne,che hai risolto? per forsa di cose per soddisfare il fabbisogno energetico di miliardi di persone devi per forza ricorrere all'agricoltura intensiva,ogm,pesticidi etc.,cosa hai risolto?

Citazione:
Se poi dici che nei tempi antichi la carne era un lusso questo è vero..ma i vegetariani di allora non erano certo benestanti eppure hanno vissuto (mediamente molto a lungo) nutrendosi con semplici prodotti vegetali


Questo lo dici solo tu,il fatto di raggiungere i 40 anni di età all'epoca era un evento e destinato soprattutto a persone che non svolgevano lavoro fisico.
Solo dagli anni '60 le prospettive di longevità si sono allungate vuoi per l'igiene,vuoi per l'alimentazione,vuoi per i progressi scientifici e farmaceutici.
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Inviato il: 27/7/2006 0:29
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Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#21
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fiammifero ha scritto:

Questo lo dici solo tu,il fatto di raggiungere i 40 anni di età all'epoca era un evento e destinato soprattutto a persone che non svolgevano lavoro fisico.
Solo dagli anni '60 le prospettive di longevità si sono allungate vuoi per l'igiene,vuoi per l'alimentazione,vuoi per i progressi scientifici e farmaceutici.



Non è esattamente così:

Empedocle morì a più di 60 anni
Plutarco...81
Pitagora...85

Leonardo...67

Gandhi...78
Einstein...76

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Inviato il: 27/7/2006 13:16
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Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#22
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Citazione:
Non è esattamente così:


E' vero. Nell'antichita' c'e' stata gente che ha raggiunto eta' rispettabili, e la famosa media dei 40 anni e' appunto una media, che pero' ce la dice lunga sulla mortalita' infantile prima del XX secolo.

Da qui pero' a fare una lista di vegliardi vegetariani ce ne passa, anzi e' chiaramente fallace. E la lista degli onnivori, non la si potrebbe agevolmente fare? Certo che si. E allora?

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Inviato il: 27/7/2006 17:51
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Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#23
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Per quanto riguarda il tema di questa discussione, e' assolutamente non congruo con il piglio con il primo intervento e' stato affrontato.

La frase fuori contesto di Tolstoj, come tutte le frasi fuori contesto, puo' essere vera o no, ma non puo' essere presa ed estremizzata per perorare la tesi che fa piu' comodo o che ci piace di piu'.

E' fuori discussione che l'uccidere un essere vivente e' qualche cosa che nessuno sano di mente fa con leggerezza. Mi hanno sempre inquietato i lavoratori dei macelli, perche' la perdita della sensibilita' per quanto riguarda la difficolta' ad uccidere e' inequivocabilmente pericolosa.

Ma, d'altro canto, abbiamo in noi una propensione all'uccidere, quando per alcuni motivi il comune disgusto per l'uccidere viene ad essere soppresso. Non e' facile, pero'. E se e' piu' facile uccidere animali (quasi tutti l'hanno fatto talvolta e anche quello non e' facile, neanche per i cacciatori, lo posso garantire - a meno che non siano totalmente bacati nel cervello) uccidere un uomo e' un'altro paio di maniche, tanto che l'esercito ha bisogno di addestrare lungamente i soldati a farlo e con risultati perlopiu' scadenti.

Molti dei miei colleghi sono stati traumatizzati per tutta la loro vita, nonostante il lavaggio del cervello ricevuto sotto le armi. Percio', e non solo per motivi tattici, si sono sviluppate armi che uccidono sempre piu' da distante.

NO, non e' un piccolo passo, mi pare.

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Inviato il: 27/7/2006 18:10
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Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#24
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@ PikeBishop

Ho letto con interesse le tue osservazioni. La frase di Tolstoj secondo me ci stava bene perche' vedendo quei filmati (per chi riesce a vederli...) si può ragionare su quanto sia più o meno sottile la linea che separa l'uccisione brutale di un animale con l'uccisione di un uomo. La "perdita di sensibilità" come osservi tu è davvero molto inquietante! Chi tortura un orso per 20 anni senza sosta, chi infilza la testa di una scimmietta con gli elettrodi, chi usa le galline come fossero palloni da calcio e via discorrendo che rapporto avrebbe poi con l'uccisione di un uomo? Forse sarebbe altrettanto freddo e spietato? o forse considera l'animale "inferiore" all'uomo?
A me personalmente spaventa molto giudicare gli animali inferiori a noi. Inferiori a cosa? E' giusto creare una scala di importanza tra esseri viventi? in passato è stato fatto con i negri, gli ebrei, gli omosessuali e le conseguenze che ci sono state a causa di questo pensiero malsano le conosciamo tutti.
E' anche ingiusto dire che gli animali hanno una sensibilità inferiore alla nostra. Non bisogna essere esperti etologi per capire che possono provare felicità, tristezza, amicizia, amore e ovviamente dolore. Hanno paura della morte così esattamente come ce l'abbiamo noi e curano la prole come una mamma farebbe col proprio figlio. Perche' creare allora le distinzioni? perche' giudicare un animale "da compagnia" e comprargli cappottini e biscotti e un altro "da allevare" ed infilzarlo sul braciere? Non ha quest'ultimo lo stesso diritto alla vita?

ps non tocchiamo il tasto CACCIA perche' la ritengo una pratica aberrante ed i cacciatori dei profondi ipocriti. Non riesco a credere che possano provare, col fucile al braccio, compassione verso gli animali che stanno per ammazzare.
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Inviato il: 27/7/2006 20:08
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Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#25
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Citazione:
Chi tortura un orso per 20 anni senza sosta, chi infilza la testa di una scimmietta con gli elettrodi, chi usa le galline come fossero palloni da calcio e via discorrendo che rapporto avrebbe poi con l'uccisione di un uomo?

Tu stai parlando di pazzi da rinchiudere e subito!

Citazione:
E' giusto creare una scala di importanza tra esseri viventi?

Forse no, ma questo e' un mondo predatorio ed i nemici esistono, specie nemici animali e a volte non c'e' alternativa, li devi uccidere. A volte bisogna anche cibarsene e non tutti possono scegliere di non farlo, come mi sembra che tu abbia fatto (io l'ho fatto per anni senza problemi di salute, ma non la ritengo piu', per molti motivi, una opzione praticabile, personalmente). Il nemico e' talvolta molto, molto simile a noi od ai nostri amici, cosi' e' il mondo e cercare di trasformarlo in un paradiso in terra e' in genere molto piu' pericoloso dello scendere a patti con la maniera in cui e'.

Per quanto riguarda la caccia, ti stupiresti nel sapere quanto ti possa sbagliare (per inciso io non sono un cacciatore).
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Inviato il: 27/7/2006 20:59
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Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#26
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Migiu2 i personaggi da te citati non erano contadini,nè schiavi,ne servitori della gleba usavano il cervello,dispendio di calorie non indifferente ma di molto inferiore alla comune gente che lavorava duramente la terra con la sola forza fisica.
Solo per puntualizzare e non linkare tediose tabelle.
Una rondine non fà primavera,così come la popolazione globale non è fatta di soli intellettuali,esempio lampante sono i lager dove ai lavoratori forzati veniva distribuita sola brodaglia e un pezzo di pane,e ne sono morti a milioni,mentre quelli che hanno resistito più a lungo erano quelli addetti a lavori più leggeri.
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Inviato il: 27/7/2006 22:02
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Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#27
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@ pikeBishop

Potrei condivedere il tuo discorso ma continuo a non capire la "necessità" di uccidere per cibarci. I mammiferi più vicini a noi a da cui deriviamo -scimmie antropomorfe- sono essenzialmente frugivori. E i gorilla per esempio hanno una forza enorme pur mangiando frutta, semi, granaglie e radici...

Mi dispiace ma sulla caccia ho già avuto discussioni con cacciatori che si dichiarano "amanti della Natura". Non puoi definirti tale ed ammazzare per sport o per gola un essere vivente indifeso. C'è proprio un problema di fondo.
Se ami la Natura fai il birdwatching o il trekking, se ami sparare fai il tiro al piattello.


@fiammifero

Io quei nomi li ho fatti solo per il pensiero che esprimevano. Se consideriamo l'aspetto lavorativo che dire allora degli sportivi vegetariani, molti dei quali detentori di record mondiali in età sportivamente "avanzata"?
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Inviato il: 28/7/2006 13:39
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Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#28
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Domanda: ma le zanzare le possiamo uccidere o no?

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Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
#29
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migiu

Citazione:
i gorilla per esempio hanno una forza enorme pur mangiando frutta, semi, granaglie e radici...

Infatti i gorilla, non essendo capaci di (o magari non volendo) cacciare e di difendersi come gli uomini, hanno dovuto limitare forzatamente il loro numero e la loro presenza ad una nicchia ecologica in cui se la cavavano discretamente, prima che ci fossero troppi uomini anche nel loro piccolo eden, e troppo vicini per lasciarli vivere secondo i loro costumi.

Gli uomini invece sono d'appertutto e uno sguardo piu' attento ti direbbe subito che l'abitat tipico degli uomini in condizioni primordiali fu probabilmente una spiaggia in un posto caldo-temperato e la dieta includeva sicuramente molluschi e quantaltro il mare postesse fornire.
Poi, alcuni ne hanno avuto abbastanza di questi tipi da spiaggia e si sono trasferiti OVUNQUE. A quel punto, quando sei a casa d'altri - nella tradizione tipica degli emigrati italiani - devi saperti difendere con le armi che hai (la strategia) e mangiare tutto quello che trovi, perche' se sei schifiltoso non sai se il prossimo pasto te lo potrai permettere.

Tra uomini e gorilla ci sono delle differenze........

Sui cacciatori non espando, aspetto che uno si faccia vivo.
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Re: "Dall'uccidere gli animali all'uccidere gli uomini il passo è piccolo" L. Tolstoj
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@ PikeBishop

I gorilla o comunque le scimmie antropomorfe c'erano già prima dell'uomo, mica son diventate frugivore a causa della privazione dei loro habitat naturali a causa di quest'ultimo! Tali erano e tali son rimaste (almeno per quei pochi esemplari che ci sono ancora...).
Anche il nostro pollice opponibile non è "nato" per costruire armi o strappare pezzetti di carne ma serviva originariamente per l'operazione di raccolta.
D'altronde condividiamo con loro il 99% del patrimonio genetico: chi più vicino a noi?


Ps magari venisse un cacciatore a spiegarmi la sua teoria. Dico sul serio, sarebbe interessante un confronto.
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