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  Il M5S incontra Julian Assange

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  •  perspicace
      perspicace
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#121
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/9/2011
Da località sconosciuta
Messaggi: 3281
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Pensate debba aprire un nuovo thread per questa notizia?

Praticamente il Giappone a appena varato una legge che Hitler in confronto ad Abe era per la libertà di stampa.

[complottista mode ON] Non vorrei creare allarmismi ma che abbiano oramai completamente copiato "l'economia di guerra" della Germania nazista questo era già evidente, però con questa legge io penso il cuor mio che abbiano intenzione di entrare in guerra da qui a pochi anni.[complottista mode OFF]

Ameno che non vogliano nascondere un disastro ambientale radioattivo di dimensioni inimmaginabili.

_________________
Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Inviato il: 6/12/2013 21:59
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#122
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/6/2006
Da Bologna
Messaggi: 9236
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@matteog i tre indizi sono:

1) Colui che viene dipinto dalla stampa mondiale come il paladino della verità, colui che svela segreti del potere, non ha mai rivelato nulla di significativo

2) Intervistato sui complotti, è scocciato da chi parla di falsi complotti come il 9/11, mentre loro sì che parlano di complotti veri.

3) Per sicurezza: il gruppo Bilderbergs è "vagamente cospiratorio"

---

Comunque va bene la risposta di Red & Doc: non è che Assange non è un gatekeeper, è proprio che i gatekeeper non esistono.

Anzi, se credi che esistano sei un paranoico con una visione del mondo molto semplicistica.

_________________
Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
Inviato il: 7/12/2013 3:30
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#123
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
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@Calvero

Citazione:
cosa Tu pensi della critica che ho mosso prima al tuo discorso, e non hai considerato.


Devo essermi perso fra gli interventi in risposta a DrHouse. A quale critica ti riferisci?

@Sertes

Citazione:
Anzi, se credi che esistano sei un paranoico con una visione del mondo molto semplicistica.


Questo è avvilente. Io ho detto: «mi appare un'idea alquanto paranoica».

Come tu mi insegni, definire paranoica un'idea non implica che si consideri paranoico chi la adotta. Si riferisce soltanto all'idea.
Così come se qualcuno mi dice che ho avuto un'idea folle non significa che io sia pazzo né che lui mi stia dicendo che lo sono.
Si tratta di una sincera opinione - nel caso in oggetto da te sollecitata - sull'opportunità di includere quell'idea nel proprio ordinato sistema di pensiero. È uno dei passi base della discussione.

Data la natura assai banale - troppo - del fraintendimento, visto che usualmente manifesti ottime capacità linguistiche mi viene difficile non pensare che tu l'abbia fatto apposta, e me ne dispiaccio sinceramente. Anche perché ho fatto dei notevoli sforzi per scrivere nella maniera più neutrale e calma possibile.

Questo tenderebbe a confermare la sensazione fortissima che mi ha attanagliato per tutto il thread, ovvero che tu non stessi facendo altro che aspettare un "passo falso" (contenutistico, stilistico, o comportamentale) da parte mia o di DrHouse che ti permettesse di terminare lo scambio con un'emoticon di sarcasmo (com'è poi successo, al secondo tenativo) o di indignazione e trasferire l'esito della discussione su un piano che prescinde dai contenuti.

Sono comunque piuttosto sicuro, e correggimi se sbaglio, che tu in questo scambio non abbia valutato neppure per un momento la possibilità che la mia tesi* potesse essere ragionevole ma abbia piuttosto tollerato per un po' l'esposizione di uno che alle tue evidenti conclusioni "proprio non ci arriva" con la malcelata impazienza di cestinarla con commiserazione. Non è forse così?

*per precisione: la mia tesi è che il tuo metodo in questo frangente sia integralmente sbagliato.
Inviato il: 7/12/2013 5:53
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#124
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Citazione:

Red_Knight ha scritto:
Eh? Frena Calvé, frena di brutto
Non ho accusato e/o dato del paranoico proprio a nessuno, ne ho solo dato la definizione perché Sertes considerava contraddittorio l'aggettivo "paranoico" con quello di "semplicistico".


edit, correzioni importanti 09:50

Ho "frenato" ... infatti. Asserendo che Te eri solo un pretesto, stavo già a indicare che ho portato la questione su di un altro piano. Un piano che però se si prendono le scale, è in comunicazione col tuo e quello di Sertes. Non sono divisi.

Intanto avevo voglia di ritornare un po' al mio Calverese più classico, che definirmi criptico non è corretto.

Comunque.

Sto dicendo che la paranoia è contemplabile solo in un mondo sano (posizione per me irremovibile quanto profonda) e il nostro non lo è. Il problema, ora, sarebbe capire cosa significhi sano, e certo non lo intendo [sano] quel mondo che viva in pace, dove non esistano prevaricazioni del Potere, assolutamente no: - le versioni pseudo idilliache o anche semplicemente di pace, secondo me vanno oltre l'utopia stessa. Figurarsi.

Il punto, probabilmente, è che tutti non ci si renda mai bene conto di come le posizioni particolareggiate sulle definizioni, comunque andranno a definire la realtà in modo irrazionale, cioè naturale.

Quindi, con intento polemico ma non provocatorio, continuo a sostenermi e a sostenere la posizione di Sertes, quella a monte intendo, su Assange...

... poiché tali discese nello specifico del linguaggio, comunque vogliono circoscrivere un problema che in realtà sarebbe contraddittorio credere di poterlo circoscrivere. La questione in sé, quella del Gatekeeper, inserita in un mondo che viaggia alla velocità della luce dove le battaglie sull'informazione sono un magma in movimento, che come un BLOB assorbono, sputano, inglobano, respingono o respingono in parte ...

.. a questi livelli e per questioni di tragicità gargantuesche, non c'è possibilità di scinderla neanche in una disinformazione diretta o indiretta; comunque giunti ai vertici della visibilità politica e di influenza mediatica, ogni passo deve fare i conti con i nodi cruciali che reggono le illusioni, le quali a loro volta garantiscono a lungo termine consenso o disapprovazione alla società di massa. Non esiste la buona fede, intesa come alibi, sugli inganni: - a quei livelli TUTTI sanno.

Per fare un esempio banale, dare del Gatekeeper a Spielberg potrebbe essere un fuori misura, questo perché anche se il noto regista è assoldato dalla propaganda, e di brutto anche, comunque il suo Status per l'immaginario comune non è quello di colui che rivela i segreti.


---==)*(==---


Per quanto concerne il discorso della critica che non hai notato, anche la mia era alle idee e non su di Te. Quindi ho portato il discorso a un piano filosofico anche se il termine non è corretto e riguarderebbe meglio la psicologia e/o l'antropologia.

Quando te parli di ignoranza di qualcuno, connessa alla pretenziosità di ragionamenti che non possono cogliere certe altezze, io faccio notare che anche questo è un linguaggio che non riguarda il mondo lì fuori e che quello che avviene qui dentro, su LC, è solo un mero "Divertissement" ...

... che come ho scritto:

Quando sai di che pasta è fatto l'uomo, è come avere il famoso "punto d'appoggio" e con una leva, sollevare il mondo intero.

Non serve sapere di geopolitica per muovere filosofie d'azione o di pensiero, per rivelare, denunciare e/o attaccare i dispotismi e le ingiustizie. Siano essi intenti che mirano in alto, sia che mirino ad altezza di "comune mortale".
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 7/12/2013 9:42
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  •  Rickard
      Rickard
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#125
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 9/9/2007
Da Un mondo pervaso di follia
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Allora, visto che la discussione è andata avanti sul tema del disinformatore in generale, cerchiamo di stabilire chi/cosa sia questa creatura mitologica.

matteog
Citazione:
Infine per me un disinformatore come ha detto Red Knight è uno che mette in giro informazioni false, che devia la ricerca della verità, che confonde le acque.

Tutto questo certo non lo ha fatto Assange e ne basta una discutibile, brutta o merdosa affermazione per dimostrarlo.

Non sono tanto d’accordo, Matteo… Disinformatore non è semplicemente un sinonimo di falsificatore.

Il disinformatore non dice cose false, dice cose vere o almeno verosimili, ma lo fa in un contesto e con delle modalità tali da indurre a conclusioni false e prefissate chi riceve quei contenuti.

Assange dice cose vere/verosimili, come il fatto che i governi si/ci spiano, rivelando cable non frutto di falsificazioni ecc.

Ma Assange fa tutto questo in modo e maniera che i riceventi (parlo dei non informati, che hanno seguito tutta la vicenda unicamente tramite TV e giornali) arrivino verso conclusioni prefissate. Il fatto che queste conclusioni siano stranamente tutte comode al Potere (che ha la “P” maiuscola, con buona pace di tutti), dovrebbe far saltare la proverbiale mosca al naso.

Per esempio, dai cable è venuto fuori che le vittime della infame guerra irachena sono infinitamente inferiori a quelle reali. E, oltre a questo, è passata nella gente la percezione che i “segreti” da svelare fossero minchiatine del calibro di quelle uscite con wikileaks, roba del tipo la Merkel è una noiosona, Putin è un capobranco… Pettegolezzi scialbi e inutili ma in realtà dannosissimi perché, anche se il loro contenuto apparente era scarso, il loro contenuto reale era far passare il messaggio che ciò che vi è da scoprire è questo tipo di cose.

Assange è servito da simbolo, poiché tutte le creazioni del Potere (sempre in maiuscolo) si servono di un eroe o di un antieroe quali alfieri del messaggio da veicolare; ha livellato verso il basso tutto il mondo della controinformazione, facendo passare il messaggio che i famosi “segreti” da scoprire erano alla fine cazzatelle da quattro soldi, in modo che ciò che c’è veramente da scoprire viene ulteriormente degradato e irriso quale cagata da gombloddista.

Questo è il vero danno fatto da Assange/wikileaks, questa è l’opera di disinformazione che, giustamente, gli si imputa. Lui è diventato il canale ufficiale dal quale escono i segreti del potere (stavolta minuscolo), cosicché i segreti stessi siano roba del calibro che abbiamo visto, mentre i veri ricercatori della verità sono ancor più isolati e banalizzati, grazie a questa infame fighetta bionda e alla sua finta lotta, a base di finte fughe per il mondo e interviste a pagamento.
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La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
Inviato il: 7/12/2013 10:36
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  •  DrHouse
      DrHouse
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#126
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Sertes ha scritto:
Comunque va bene la risposta di Red & Doc: non è che Assange non è un gatekeeper, è proprio che i gatekeeper non esistono.
Anzi, se credi che esistano sei un paranoico con una visione del mondo molto semplicistica.

Sertes, ti rispondo provando allo stesso tempo a tirare le somme di questo thread.

All'origine della nostra incomprensione vi è il fatto che, secondo me, tu e altri qui dentro avete un'idea sostanzialmente sbagliata di che cosa sia un gatekeeper. Essenzialmente lo vedete come una pedina all'interno di un gioco, come una sorta di agente di Matrix, prezzolato o comunque manovrato, che prende ordini da qualcun altro e agisce per conto terzi. Un burattino, insomma, un attore, uno che mente sapendo di mentire perché recita un copione scritto da altri. Anche l'ultimo intervento di Rickard, che pure trovo nel complesso ricevibile, si inscrive in questo quadro. Il vostro errore, almeno secondo me, non è tanto nelle conclusioni, quanto proprio nella premessa. Questa vostra visione non solo è semplicistica. È anche immotivatamente rassicurante per le ragioni che proverò a spiegarvi.

Per iniziare, chiariamo subito un punto: il gatekeeper non è un disinformatore, è una cosa molto, molto diversa. Il disinformatore è a tutti gli effetti la figura che avete in mente voi. È un infiltrato, uno che si spaccia per qualcuno o qualcosa che non è, che si presenta con le sembianze di un amico che la pensa come te e vuole aiutarti, ma solo per guadagnare la tua fiducia, perché in realtà agisce per conto di altri con la finalità opposta, quella di distruggerti. Una spia, in poche parole. Rientrano a pieno titolo in questa categoria gli agenti della CIA, del Pentagono e dei vari servizi segreti nazionali che popolano ampiamente i siti Internet in cui si parla di complotti, ma anche vari giornalisti, opinionisti e politologi iscritti sul libro paga (l'Italia del dopoguerra ne è stata pena), per finire con i falsi whistleblowers, ossia quelli che rivelano una parte esigua e trascurabile della verità nascosta con l'obiettivo di farti credere che non ci sia altro oltre a quello (secondo la vostra ipotesi, peraltro non dimostrata, Assange farebbe parte di questo sottogruppo). Oppure i falsi truthers, quelli che si presentano improvvisamente in un forum complottista richiamando l'attenzione su un particolare apparentemente intrigante e potenzialmente esplosivo che potrebbe svelare il mistero, sapendo fin dall'inizio che si tratta di una falsa pista che verrà facilmente smentita e coprirà di ridicolo chi ha abboccato. Questo è essenzialmente il disinformatore. È una figura che esiste da sempre. Ogni guerra ha avuto le sue spie e i suoi infiltrati. Il gatekeeper, invece, no, è una figura completamente diversa e tipica della moderna società di massa. Il guardiano del cancello non è necessariamente uno pagato o manovrato, anzi quasi mai lo è. Ciò nonostante, è uno che gode spesso di una forte autorità morale, che ha una fortissima influenza sugli altri. Uno che, attraverso la propria opinione, ha il potere di condizionare l'opinione di gruppi di persone, spesso anche numerosi, e questo essenzialmente perché sono quelle stesse persone a fidarsi di lui. Un po' come l'esempio della casalinga nell'articolo citato da perspicace. Il marito e i figli affidano a lei il compito della spesa. In ultima analisi, mangiano quello che decide lei. Si badi bene, non perché non sarebbero in grado di andare al supermercato, di cucinarsi il cibo da soli o di andare a trattoria, ma perché semplicemente si fidano di lei. Il gatekeeper è il filtro attraverso il quale molte persone leggono le notizie, la lente attraverso cui osservano il mondo, il guru al quale si rivolgono quando cercano risposte ai propri interrogativi. Ovvio che potrebbero cercarsi le risposte da soli, ma evidentemente trovano più comodo scegliersi una guida che li orienti nelle scelte, in poche parole qualcuno che pensi per loro. Può essere un intellettuale, un giornalista, uno scienziato, a volte un artista di successo. Anche un politico emergente, come Grillo. In poche parole, è quello a cui molti credono perché "se lo dice lui…". Ecco il gatekeeper.

È in questo senso che va vista, almeno secondo me, la figura del "guardiano del cancello". Non è un buttafuori che lavora per il padrone e controlla il flusso verso l'interno. Non è un ostacolo che il visitatore si trova davanti sulla propria strada come molti pensano. Al contrario, è piuttosto uno che viene cercato. È la guida che si scelgono quelli che hanno bisogno di una guida per pensare, è la bussola di cui si servono quelli che, altrimenti, non saprebbero da che parte andare. Si possono fare milioni di esempi di gatekeeper, ma quasi nessuno di loro, almeno stando a quello che mi è dato di sapere oggi, è mai stato propriamente un agente della CIA o del Pentagono. Bob Dylan, per citare il primo esempio che mi viene in mente, ha fatto certamente molti più danni di qualsiasi agente della CIA o del Mossad, ma il fatto che abbia detto certe cose a un certo punto della sua carriera dopo averne fatte intuire altre all'inizio non è necessariamente la prova che sia stato messo sul libro paga per farlo. Certe decisioni avvengono quasi sempre spontaneamente, semplicemente perché si cambia idea e perché, a un certo punto, si trova molto più comodo sedere allo stesso tavolo del potere, magari in una posizione un po' distante dal centrotavola, passando quasi inosservati ai fotografi, piuttosto che averlo contro. Tanto chi lo ha eretto a proprio guru non metterà mai veramente in discussione le sue scelte, né capirà le cagate che si celano nei suoi versi. Correrà a comprare qualsiasi scorreggia decida di incidere. Come sempre. Un altro che ha contribuito come pochi altri a distruggere la credibilità del movimento dei truthers in questi 13 anni è il protagonista del video che ho postato qui sotto. È proprio grazie a opinioni come la sua, ancorché fondate su premesse falsissime e facilmente smontabili, nonché su un uso estensivo della tecnica dello strawman (assistere al video per credere, è in inglese, ma è facilmente comprensibile anche senza sottotitoli), che molti dei miei amici che si dichiarano "di sinistra" e che so per certo non essere pregiudizialmente fanatici filo-americani si rifiutano ancor oggi di considerare la possibilità dell'inside job. Se credo che Chomsky sia pagato dal Pentagono? No, non lo credo affatto. Credo che nel suo caso, oltre alla solita e ben nota resistenza psicologica, vi sia la precisa consapevolezza che considerare pubblicamente il complotto comporterebbe fatalmente trovarsi contro nell'arco di meno di 24 ore tutti i network televisivi e tutti i circoli accademici più influenti d'America. Nel giro di cinque minuti perderebbe l'enorme credibilità che si è guadagnato in 70 anni. Siamo onesti. Chi di noi lo farebbe? Evidentemente trova molto più comodo rimanere in quella nicchia d'oro che si è scavato negli anni. Preferisce rimanere seduto su quel pulpito privilegiato dal quale può fingere di attaccare il potere dei media e il "sistema", senza però rischiare di perdere il suo comodissimo posto a tavola. Chomsky sa benissimo ciò che in America si può dire e ciò che non si può dire. Sa benissimo qual è il limite oltre il quale non ci si può spingere senza dover pagare un prezzo altissimo e subire conseguenze irreversibili. Se dici che l'amministrazione Bush ha voluto a tutti i costi la guerra in Iraq, vieni chiamato dalla CNN o persino dalla Fox a confrontarti con un altro opinionista. Se dici che il governo americano ha fatto l'11 settembre, vieni sbeffeggiato all'istante come un vecchio rincoglionito ed è pure probabile che qualche settimana dopo ti tocchi leggere un'intervista, su una qualche rivista a larga tiratura, in cui una tua ex-studentessa dichiara di aver ricevuto molestie sessuali da te in passato. Ecco, secondo me, come funziona il gatekeeper. Come spiega brillantemente l'articolo di perspicace, l'autocensura è molto più efficace della censura. Il resto viene da sé.

In conclusione, l'idea che personaggi come Assange o Chomsky siano manovrati in remoto, non è solo semplicistica e non è solo inficiata da una visione, a voler essere buoni, matrixiana del mondo e del potere; è anche fuorviante, perché tutto sommato è molto più rassicurante credere a un Potere-Matrix che manovra le sue pedine a proprio piacimento piuttosto che ammettere che molta gente preferisce credere da sola alla verità che gli fa più comodo e si sceglie da sola i guru ai quale credere.


_________________
E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Inviato il: 7/12/2013 12:35
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  •  ohmygod
      ohmygod
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#127
Sono certo di non sapere
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Assange_Redknight_Blackpeter_Oldpiramis_etc_,,,_,,,Whi the Pentagon
L'uomo per esere tale dovrebbe essere Altro e fin quando uomo si è non si può essere Altro.

D'altronde per puro divertissement mi sono creato una scaletta avendo a disposizione le pagine che l'uomo lascia di sè.
Buon Sabato.
Inviato il: 7/12/2013 13:12
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  •  Pyter
      Pyter
Re: Il M5S incontra Julian Assange
#128
Sono certo di non sapere
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In conclusione, l'idea che personaggi come Assange o Chomsky siano manovrati in remoto, non è solo semplicistica e non è solo inficiata da una visione, a voler essere buoni, matrixiana del mondo e del potere; è anche fuorviante, perché tutto sommato è molto più rassicurante credere a un Potere-Matrix che manovra le sue pedine a proprio piacimento piuttosto che ammettere che molta gente preferisce credere da sola alla verità che gli fa più comodo e si sceglie da sola i guru ai quale credere.


Teoria molto interessante, proprio perché semplicistica.

Personalmente penso che le cose siano molto semplici. Nel senso che la risposta ai problemi di cui si discute è facilissimo darle analizzando la vita, i meccanismi che la determinano. E questi meccanismi sono quelli messi in evidenza dalle risultanti derivate da chi applica il potere e da chi lo subisce.

Chi ha il potere può trasformare il modo di pensare (propaganda, eccetera), chi ha il potere parla, chi non ce l'ha ascolta.

Chi non parla dei meccanismi del potere è un disinformatore.
I guru disinformatori pifferai non possono operare al di fuori del sistema che li ha creati, cioè il potere.

Altrimenti Gesù era un pinco pallino, diventato quel che è diventato soltanto perché è piaciuto ai dodici apostoli, che lo hanno seguito per volontà propria.

La solita minestra: cioè le cose sono frutto del caso, che alla fine, è proprio il problema che impedisce alle persone di capire quello che succede attorno.
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"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 7/12/2013 16:54
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#129
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gesù era manovrato da geova
Inviato il: 7/12/2013 17:05
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#130
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horselover
gesù era manovrato da geova...
...e geova era manipolato da Te...non fa una piegha.
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  •  Calvero
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#131
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Citazione:

horselover ha scritto:
gesù era manovrato da geova


... hai qualche informazione in merito, non so, magari nel tuo archivio hai conservato gli scambi epistolari tra i due protagonisti
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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  •  DrHouse
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#132
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Citazione:

Pyter ha scritto:
La solita minestra: cioè le cose sono frutto del caso, che alla fine, è proprio il problema che impedisce alle persone di capire quello che succede attorno.

Sei il primo a pisciare addosso alla massa quando è funzionale al tuo ragionamento. Cioè praticamente sempre. Ora, che fai, improvvisamente hai cambiato idea? Stai cercando di dirmi che la massa è solo una vittima incosciente che subisce solo passivamente le decisioni del potere e delle sue manifestazioni? Perché è quello che deduco dal tuo post.

Scusa il tono, eh Pyter, non vorrei che tu mettessi in dubbio la mia stima nei tuoi confronti. È che le cose mi piace dirle in faccia, tutto qui. Trovo una certa contraddizione tra il Pyter che ho sempre letto qui dentro e il Pyter dell'ultimo post.

Comunque, sono contento che tu sia diventato comunista.
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Inviato il: 7/12/2013 17:28
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#133
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nel mio archivio mentale ci sono i filmini che ci facevano vedere a pasqua
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  •  Calvero
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#134
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horselover ha scritto:
nel mio archivio mentale ci sono i filmini che ci facevano vedere a pasqua


.. e che cazzo c'entra? .. così, giusto per capirsi
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#135
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Citazione:

Stai cercando di dirmi che la massa è solo una vittima incosciente che subisce solo passivamente le decisioni del potere e delle sue manifestazioni? Perché è quello che deduco dal tuo post.


... non è quello che deduco io, però
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#136
Dubito ormai di tutto
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quei filmini (vaticani) facevano capire cdhe gesù non aveva nessuna voglia di morire, ma geova (suo padre) l'ha obbligato. favole per bambini
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#137
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Calvero ha scritto:
Citazione:

Stai cercando di dirmi che la massa è solo una vittima incosciente che subisce solo passivamente le decisioni del potere e delle sue manifestazioni? Perché è quello che deduco dal tuo post.


... non è quello che deduco io, però

Se uno mi accusa (si fa per dire, naturalmente) di attribuire al "caso" certi meccanismi e mi tira fuori, ironicamente, l'esempio degli apostoli che seguono Gesù per volontà propria, io ne deduco che vede la massa come un qualcosa di sostanzialmente privo di volontà propria e di manovrabile con il telecomando sulla base di una serie di meccanismi causa/effetto scientificamente prevedibili. Che poi è la solita idea matrixiana di cui parlavo nel mio post.

Vorrei capire meglio che cosa intende. Mica perché io debba convincere lui o lui me. Ma, visto che siamo qui, sarebbe interessante chiarirsi su come ciascuno di noi intende dare una soluzione allo stesso problema.
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Inviato il: 7/12/2013 17:54
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  •  Calvero
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#138
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House a me pare che siamo tra amici qui, quindi, come dici tu, si tratta solo di essere essenziali e asciutti nei ragionamenti; capiamoci, io non ho mai pensato tu mi volessi convincere di qualcosa, tantomeno che vorresti vincere una partita, né farlo con Pyter .. chiusa parentesi.

Mi pare tu stia sottovalutando il concetto di propaganda cui Pyter ne ha sottolineato la forza più volte. Se hai questo alla base del suo ragionamento, allora dovresti cogliere il significato di come la propaganda ti convinca che ciò che pensi nasca da Te: questa la differenza fondamentale tra propaganda e disinformazione, poi ve ne sono altre che ora non ci interessa approfondire...

... ecco quindi che quella "volontà" di cui parli è qualcosa che non ha più quell'accezione univoca di cui spesso si argomenta; quella che ci dà il dizionario, ad esempio, e vale, appunto, una beata fava.
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#139
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Citazione:

horselover ha scritto:
quei filmini (vaticani) facevano capire cdhe gesù non aveva nessuna voglia di morire, ma geova (suo padre) l'ha obbligato. favole per bambini


Horselover, non ho nulla contro la tua maniera sintetica di sancire giudizi, ma quando si adotta questo metodo, allora soltanto tre opzioni sono valide:

1) o sei perfettamente esaustivo;

2) o sei, in maniera satirica, poetico;

3) o sei comico.

Io dico che nessuna delle tre opzioni riguardano la tua affermazione, quindi dico la quarta: - hai scritto una stronzata.

Quello che fanno/farebbero capire dal vaticano * è per tua stessa ammissione una manipolazione, quindi? ... de che stai a parlà?

* (Senza contare che per il Vaticano/cattolici il nome di "Geova", non è compreso nel prezzo della loro propaganda. Anche se il tetragramma, e non solo quello, l'hanno scritto in diverse chiese, il discorso non cambia).
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  •  DrHouse
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#140
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Citazione:

Calvero ha scritto:
House a me pare che siamo tra amici qui, quindi, come dici tu, si tratta solo di essere essenziali e asciutti nei ragionamenti; capiamoci, io non ho mai pensato tu mi volessi convincere di qualcosa, tantomeno che vorresti vincere una partita, né farlo con Pyter .. chiusa parentesi.

Mi pare tu stia sottovalutando il concetto di propaganda cui Pyter ne ha sottolineato la forza più volte. Se hai questo alla base del suo ragionamento, allora dovresti cogliere il significato di come la propaganda ti convinca che ciò che pensi nasca da Te: questa la differenza fondamentale tra propaganda e disinformazione, poi ve ne sono altre che ora non ci interessa approfondire...

... ecco quindi che quella "volontà" di cui parli è qualcosa che non ha più quell'accezione univoca di cui spesso si argomenta; quella che ci dà il dizionario, ad esempio, e vale, appunto, una beata fava.

Niente nasce mai completamente da me, Calvero. Io sono fatalmente esposto alla propaganda, come te e tutti noi. Ovvio, quindi, che anch'io ne risenta e mi faccia condizionare da essa, di più o di meno di altri. Se è questo che intendi per volontà propria, allora d'accordo, hai ragione. Nessuno è mai completamente libero, così come nessun artista inventa mai niente dal niente. E nessuno scienziato inventa mai nulla dal nulla, parte sempre da una base di conoscenze già acquisita nel momento in cui "inventa".

Ma il punto è che ognuno di noi reagisce sempre in maniera diversa a questi condizionamenti (che pure ci sono e agiscono, nessuno ha mai messo in dubbio questo). Quello che si mette in dubbio, se mai, è la relazione di causa/effetto che alcuni di voi sembrano vedere, ossia la capacità di produrre effetti precisi in maniera scientifica indistintamente e su tutti. Ne abbiamo parlato in altri thread anni fa, se ben ricordi. Non esiste un solo studio scientifico che abbia mai comprovato, ad esempio, l'efficacia dei cosiddetti messaggi subliminali. Un messaggio parte e non sai mai come arriva, anche perché nel mezzo si possono frapporre una serie di filtri e ostacoli che alla fine, quand'anche fosse realmente efficace, lo depotenziano. Altrimenti resterebbe da spiegare perché ci sono molti che fanno la fila fuori dal negozio per l'ultimo modello dell'iPhone, ma anche molti altri a cui non frega un cazzo dell'iPhone. O perché noi siamo qui dentro, ora, a discutere di questi argomenti, mentre altri stanno su altri forum a parlare degli FPS che il loro PC riesce a fare giocando a Battlefield 4 o a parlare di figa. Anche in medicina nessun farmaco funziona mai al 100% e produce sempre lo stesso effetto, per il semplice fatto che i pazienti non sono tutti uguali e non hanno tutti la stessa situazione di partenza. Tant'è che in medicina si parla di statistiche.

Ammesso che la massa esista veramente e non sia solo un termine collettivo e puramente semplificativo con cui si suole designare tutto ciò è diverso dal potere, come io francamente sospetto, resta da spiegare se certi condizionamenti sono veramente il frutto dei "messaggi del potere", come sostenete tu e altri qui dentro, o non piuttosto il risultato di un semplice e darwiniano adattamento alla realtà.
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#141
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ci provo, ma non ci riesco per le prime tre opzioni, la quarta mi viene meglio
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  •  Calvero
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#142
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Citazione:

horselover ha scritto:
ci provo, ma non ci riesco per le prime tre opzioni, la quarta mi viene meglio


Questa ti è venuta meglio, infatti è comica. Hai usato la terza opzione.

Se poi tu volessi convincermi che preferisci la quarta, allora ogni tanto ricordami di non farmi perdere tempo, grazie.
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  •  Pyter
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#143
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Sei il primo a pisciare addosso alla massa quando è funzionale al tuo ragionamento. Cioè praticamente sempre. Ora, che fai, improvvisamente hai cambiato idea?

Credo tu non abbia afferrato bene quello che ho detto.

Non sapevo di essere uno che piscia sulle masse. Al massimo potrei farlo sul concetto di massa e su chi lo porta avanti. Mi sembrano due cose diverse.
Io piscio sui concetti fasulli.
La massa non esiste, per me.

Se invece parlo di rapporti di potere, è proprio per l'opposto, cioè avrei a cuore la massa (che io in genere chiamo 'persone') ma non come fa Prometeo, non no, io cerco di farlo per davvero!

Prometeo è il potere.
Il simbolo dei gatepeekers.
I simboli sono quasi sempre una fregatura.
Proprio in questi giorni ne hanno coniato un altro, lì in Sudafrica.
Pensa te a chi e a cosa è funzionale il simbolo.
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#144
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Se c'è un film che più degli altri ha fatto danni quello è Matrix.
Anche perché, apparentemente, i danni maggiori e più irreversibili sembra averli provocati proprio in quegli individui che avrebbero avuto potenzialmente capacità al di sopra della media e, forse, anche una volontà superiore alla media di cambiare la realtà.

In poche parole, ha colpito selettivamente i più pericolosi.
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Inviato il: 7/12/2013 20:14
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  •  Calvero
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#145
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House, poi con calma ti rispondo meglio, ora non riesco
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  •  Pyter
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#146
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Se uno mi accusa (si fa per dire, naturalmente) di attribuire al "caso" certi meccanismi e mi tira fuori, ironicamente, l'esempio degli apostoli che seguono Gesù per volontà propria, io ne deduco che vede la massa come un qualcosa di sostanzialmente privo di volontà propria e di manovrabile con il telecomando

Non era ironia, era un esempio attinente proprio ai meccanismi.
Intanto dire che gli apostoli sono 'massa' è già qualcosa che stona.
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Inviato il: 7/12/2013 20:53
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  •  Calvero
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#147
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Sarò cattivo

Noi su LC si continua a dimenticare (non che non lo si sappia, ma è facile autoingannarci) che il mondo lì fuori non vuole cogliere queste informazioni. Per informazioni intendo dire tutte quelle elucubrazioni che da un versante all'altro delle nostre discussioni nascono, si sviluppano e "muoiono".

Noi non siamo così distanti, caro House, come "Sito" di luogocomunardi, dall'essere meno dannosi di Film come Matrix.

Prima di approfondire però ricorda (dico ricorda, e lo argomenterò il perché; non dò definizioni senza spiegarle) che la propaganda non è così trascendente come si crede. Quindi quando Te asserisci umilmente (e ti fa onore) ..

Citazione:
Niente nasce mai completamente da me, Calvero ..


... non è vero. Te stai confondendo quanto in maniera panteistica siamo e saremo sempre tutti la conseguenza di qualcos'altro, non vale solo come formula filosofica religiosa della Natura e di Dio, ma vale anche per il giardino delle idee e i suoi frutti.

La tua prospettiva cade nel tranello di un relativismo attivo, che non è quello becero che incontriamo nei discorsi dei Bimbominkia o degli Imparruccati (di quest'ultimo ne abbiamo un fulgido esempio, proprio su LC).

Per portare ai minimi termini il discorso, così da facilitare la critica e non sfranticarci i coglioni con noiose disamine, si può vedere col cinema. Con il minimo sindacale di studio (che non è poco) si può serenamente sganciarci da logiche propagandistiche e ottenere indipendenza di pensiero sul Tema. Quello da cui non ci si può esimere e dall'abbassare la guardia, questo no. Però identificati il cardine, saprai sempre qual'è il raggio d'azione su cui gira la porta.

Nella realtà è la stessa cosa, il problema PROFONDO invece risiede nella nostra senzientissima volontà a credere nel mondo che ci hanno messo davanti. Questo è il problema. In realtà, la propaganda, sarebbe una cazzata risolverla.

Qualsiasi visibilità tu ottenga sopra le masse, qualsiasi, non può essere ottenuta se non che con l'approvazione del Sistema stesso. Va tenuto conto che c'è anche una visibilità TRA le masse e non sopra le masse, come ad esempio, nel suo piccolo, rappresenta LUOGOCOMUNE. Ma concettualmente la differenza è immensa.

Questo non significa che essere Visibili SOPRA le masse, debba richiedere asservimenti, c'è un caso in cui si può ottenere una certa indipendenza (ne parlavo con qualcuno proprio oggi) ed è quando sei un rivoluzionario, cioè quando le tue posizioni mirano ad incrinare la consapevolezza comune su cardini principali che fanno e garantiscono "corpo" alle illusioni cardine. L'undici settembre è tra queste.

All'interno del Sistema "tu" puoi essere rivoluzionario, poiché all'interno del sistema comunque c'è la paura così come c'è nel gregge. Nessuno può esserne esente. Non si può ostacolare una verità se questa verità porterebbe ad essere più in vista, attaccando proprio colui che la denuncia....

.. MA, come ogni cosa, ha il suo punto critico, abbiamo anche un esempio - in grande - caro proprio a Mazzucco: - i Kennedy. Una volta passato il punto critico dei problemi CARDINE o verrai eliminato o verrà iniziato un processo rivoluzionario.

Questo a dirci perché i processi falsamente rivoluzionari sono così importanti al Potere. - quello con la "P" maiuscola. Importante come quello di Assange che è una mano santa per il Potere e che evitando il punto cardine, ha rivelato di essere asservito a 360 gradi.

Citazione:
Se c'è un film che più degli altri ha fatto danni quello è Matrix.
Anche perché, apparentemente, i danni maggiori e più irreversibili sembra averli provocati proprio in quegli individui che avrebbero avuto potenzialmente capacità al di sopra della media e, forse, anche una volontà superiore alla media di cambiare la realtà.

In poche parole, ha colpito selettivamente i più pericolosi.


Sfondi la cosiddetta porta aperta. Tempo fa ci fu una discussione interessante in merito. Attenzione, perché MATRIX (così come V PER VENDETTA) non fa disinformazione. Ed è in quella discussione che dissi la mia in proposito, in soldoni più o meno così:

- Una volta che ci spingono a contemplarla la verità, sarai meno, ma molto meno, motivato a vivificarla.

Ecco perché la propaganda, insieme agli altri motivi che ho espresso sopra in altri Post, si differenzia dalla disinformazione. Ed ecco perché un termine come gatekeeper non può essere processato secondo le nomenclature di RITO; il fenomeno è solo un'emanazione della propaganda. Come Assange, come Travaglio. Sono emanazioni della stessa. Mentre la disinformazione può anche esserne esclusa (non approfondisco quest'ultimo conecetto per non distrarre dal focus).

POI - ad esempio -

Pyter scrive così:

Citazione:
Non sapevo di essere uno che piscia sulle masse. Al massimo potrei farlo sul concetto di massa e su chi lo porta avanti. Mi sembrano due cose diverse.
Io piscio sui concetti fasulli.
La massa non esiste, per me.


Esatto ma c'è una lacuna.

La società non esiste.
La massa non esiste.
Esiste la "società di massa".

Diceva il vecchio adagio (orientale se non erro) che afferma:

Il bosco non esiste; esiste un albero, poi un albero e poi un'altro albero ancora. Il bosco è un illusione.

Il problema è comprendere che il Potere siamo noi e quello con la "P" maiuscola è soltanto il gestore di questa illusione: la società di massa. Si tratta dei desideri e delle aspirazioni contro natura che amiamo. Nessuno vuole combattere questa illusione, ma vuole far sì che venga tutelata da uno Stato che, ineluttabilmente, per far sì di garantire modelli esistenziali contro natura, non potrà che stringere sempre più tutto in un giogo orwelliano. La cosa è esponenziale, essendo la modernità un processo che non si allinea alla natura umana. Una parte del gregge dovrà per forza essere soppressa e decimata. Come viene legittimata questa cosa? ... con la Propaganda. Quella di cui Assange è una esemplare antonomasia.

Citazione:
.. o non piuttosto il risultato di un semplice e darwiniano adattamento alla realtà.


Se Darwin non fosse stato un povero coglione guidato dalla propaganda, ora non saresti caduto in questa falsa dicotomia. Il concetto Darwiniano si è insediato per l'appunto nella nostra coscienza.

L'adattamento alla realtà è una bufala. Lo spirito libero è sempre possibile. La sopressione dell'istinto è il meccanismo che principalmente la scuola dell'obbligo porta avanti a spada tratta.


Quello che ci hanno dato, cosa non ci ha permesso di essere?


Questa ----> LA reale questione che ci interessa e che sottoposi diverso tempo fa all'attenzione di tutti. Forse Rickard la ricorda.

---==)*(==---

Soprattutto, bisognerebbe sempre domandarsi quanto delle discussioni come le nostre, proprio qui su LC, non portino a contemplarla la verità, invece di vivificarla.

---==)*(==---
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  •  Rickard
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#148
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Citazione:

Calvero ha scritto:




Quello che ci hanno dato, cosa non ci ha permesso di essere?


Questa ----> LA reale questione che ci interessa e che sottoposi diverso tempo fa all'attenzione di tutti. Forse Rickard la ricorda.

Ricordo eccome Calvero...

E sottoscrivo in pieno il tuo ultimo post.
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Inviato il: 9/12/2013 15:08
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#149
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Red_Knight ha scritto:
Come tu mi insegni, definire paranoica un'idea non implica che si consideri paranoico chi la adotta. Si riferisce soltanto all'idea.
Così come se qualcuno mi dice che ho avuto un'idea folle non significa che io sia pazzo né che lui mi stia dicendo che lo sono.
Si tratta di una sincera opinione - nel caso in oggetto da te sollecitata - sull'opportunità di includere quell'idea nel proprio ordinato sistema di pensiero. È uno dei passi base della discussione.

Data la natura assai banale - troppo - del fraintendimento, visto che usualmente manifesti ottime capacità linguistiche mi viene difficile non pensare che tu l'abbia fatto apposta, e me ne dispiaccio sinceramente. Anche perché ho fatto dei notevoli sforzi per scrivere nella maniera più neutrale e calma possibile.

Questo tenderebbe a confermare la sensazione fortissima che mi ha attanagliato per tutto il thread, ovvero che tu non stessi facendo altro che aspettare un "passo falso" (contenutistico, stilistico, o comportamentale) da parte mia o di DrHouse che ti permettesse di terminare lo scambio con un'emoticon di sarcasmo (com'è poi successo, al secondo tenativo) o di indignazione e trasferire l'esito della discussione su un piano che prescinde dai contenuti.

Sono comunque piuttosto sicuro, e correggimi se sbaglio, che tu in questo scambio non abbia valutato neppure per un momento la possibilità che la mia tesi* potesse essere ragionevole ma abbia piuttosto tollerato per un po' l'esposizione di uno che alle tue evidenti conclusioni "proprio non ci arriva" con la malcelata impazienza di cestinarla con commiserazione. Non è forse così?

*per precisione: la mia tesi è che il tuo metodo in questo frangente sia integralmente sbagliato.


Mi sembra che continui a volerla mettere sul personale.

Non capisco l'accanimento, per te i gatekeeper non esistono, per me sì, dove sta il problema? Ho fatto un reato di lesa maestà verso il rivoluzionario Assange? Devo stare attento a definirlo un disinformatore di professione, come suggerisce DrHouse? Io me ne sbatto i maroni, carissimi. Le prove le ho, se a voi non bastano... ma chi diavolo vuole farvi cambiare idea?!!!
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Inviato il: 9/12/2013 15:19
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Re: Il M5S incontra Julian Assange
#150
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Un colore qualsiasi
*per precisione: la mia tesi è che il tuo metodo in questo frangente sia integralmente sbagliato.

Vi ho trovato "tesi poste" e "tesi presupposte" e confortevolmente non riesco a comprendere perchè le "tesi presupposte" vorrebbero "scardinare" "le tesi poste".
Inviato il: 9/12/2013 15:52
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