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  •  Calvero
      Calvero
Re: DJANGO
#61
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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_____________
_______

Le Iene. Capolavoro.

Pulp Fiction. Capolavoro. Sopravvalutato ove deve essere sottovalutato e viceversa.

Jackie Brown. Perfetto. Capolavoro. Sottovalutato e basta.

Kill Bill. Capolavoro. Sottotono il Volume 1 . Sopravvalutato ove deve essere sottovalutato e viceversa.

Grindhouse - Death Proof. Capolavoro. Non compreso.

Inglorious Basterds. Non riuscito. Propaganda Inside. Scollato nella filosofia. Nonostante sequenze e prove attoriali inarrivabili. Una Regia immensa per determinate situazioni e pacchiana per altre. Tarantino non ha saputo tenere il timone della nave in maniera coerente.

Django. Magico. Non riuscito nella gestione dei tempi con siparietti fuori luogo. Fotografia altalenante e fastidiosa in diversi punti. La storia d'amore più dolce nella storia del Cinema (seconda solo a quella invisibile ne L'ultimo dei Mohicani). Non riuscito tecnicamente (vedasi critica nel Topic). Rivoluzionario e filosoficamente eccelso. Comunque incompreso.

Episodio di Four Rooms - l'uomo di Hollywood (se non ricordo male). Ineccepibile. Un episodio non è un Film, non lo si scordi. Non rientra neanche come "Film episodio", è un Corto e tanto vale. Non ha pretese.
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 7/7/2013 9:02
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  •  Tuareg69
      Tuareg69
Re: DJANGO
#62
Ho qualche dubbio
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Le Iene. L'Opera... per eccellenza assoluta... di quella che è la sua forma d'arte: la violenza gratuita e fine a se stessa! Inarrivabile.

Pulp Fiction. Molto carino. Esteticamente una spanna avanti alle Iene ma, a livello di contenuto, due spanne dietro: auto glorificatorio...

Jackie Brown. Copio/Incollo Calvero: "Perfetto. Capolavoro. Sottovalutato e basta."

Kill Bill. Moooolto meglio di Pulp Fiction, ma auto referenziale...

Grindhouse - Non compreso a dir poco. Per certi versi forse la sua pellicola migliore!

Inglorious Basterds. Tolta l'interpretazione di Waltz, un film che definire insulso è poco...

Django. BOH! Ha una sua linea logica? Sicuramente l'ultima è mezz'ora aggiunta a calci e spinte, chissà perchè...

Episodio di Four Rooms : più che dimenticabile!


Insomma: un autore più che valido, ma nulla di più... ANZI!
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(Donnie Darko - Richard Kelly)
Inviato il: 8/7/2013 0:03
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  •  yarebon
      yarebon
Re: DJANGO
#63
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Citazione:


gronda85 ha scritto:
quindi su g. non siamo in sintonia
concordo che sia un piccolo punto di svolta(mi verrebbe quasi da pensare a woody allen e match point)
ma il film mi sembra scarico, non so se rendo l' idea

ché poi io tifo tarantino
se hai fatto l' esordio col botto e poi ti sei assestato, non scè probblema
lo hanno fatto tutti i migliori
escluso, forse, i talk talk


edit:secondo me
il film
nel senso di film
più bello di t. è jackie brown


eeh bell'esempio i Talk Talk, non tutti conoscono quel gioiellino di spirit of eden che sarebbe un trauma per chi ha ascoltato il loro pop tipicamente anni 80, che però a me piace di più dell'artisticamente migliore indubbiamente Spirit of Eden. Chiusa parentesi musicale
Jackie Brown devo vederlo, mi spaventa il fatto che è il meno Tarantino del lotto, quasi una mosca bianca, magari è un pregio!
Per il resto credo siate un pò troppo cattivoni con inglorious bastard, credo che in un certo senso sia più l'ottica storica e l'ideologia adottata più che il film in se a darvi fastidio. Giudicandolo a mente aperta (anche io letto la trama storsi il naso) lo ritengo assolutamente riuscito, anzi django ne è il figlio minore, quasi la parodia, quasi gli stessi personaggi e situazioni.
Inviato il: 8/7/2013 22:38
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  •  gronda85
      gronda85
Re: DJANGO
#64
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ma lo sai qual è il problema?

è che se mi esprimo su i.b. viene fuori un casino che neanche il mio amico ohmygod

bel film, per l' amor diddio




http://youtu.be/hCZnXg0vNs0

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Inviato il: 9/7/2013 3:11
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  •  gronda85
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Re: DJANGO
#65
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quando poi ti sei rivisto jackie brown, se vuoi ti dico la mia sul film

in pillole of course
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Inviato il: 9/7/2013 3:27
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  •  ohmygod
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Re: DJANGO
#66
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Imperscrutabile: l'inizio è su Tarantino, fra poco vedremo Django anche se...poi si parlava di voti...non so quali...quel film di Amelie, dice Ale, guarda che voto ha preso e a me non piace per nulla però la musica è bella.
Ale immagina che se non avessero girato quel film così brutto non avresti avuto la possibilità di ascoltare quella !Musa! che ti piace così tanto!
Inviato il: 9/7/2013 16:00
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  •  ohmygod
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Re: DJANGO
#67
Sono certo di non sapere
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Edit
fra poco vedremo Django anche se...
anche se... era riferito al post Tuareg69:"Django. BOH! Ha una sua linea logica? Sicuramente l'ultima è mezz'ora aggiunta a calci e spinte, chissà perchè..."

Ale è dovuta andare quando mancava circa mezzora alla fine.
Ale, un'altra, state vedendo Tarantino: bello però l'ultima mezzora ce la poteva risparmiare...lol.

Sono un asino quando "parlo" di chi fa cinema, poi Calvero mi insegnò questo termine: metacinema = ed è quasi come se fosse il vedere un film da un'altra propettiva.
Cosi ,molto terraterra, Le Iene e Pulp Fiction sono irruzioni di realtà immersa in altre realtà mentre Django è una irruzione di "irrealtà" immersa nella realtà...anche vicecersa.

Grindhouse...Jackie Brown...mi avete incuriosito.
Inviato il: 9/7/2013 22:25
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  •  Tuareg69
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Re: DJANGO
#68
Ho qualche dubbio
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Citazione:
ohmygod
anche se... era riferito al post Tuareg69:"Django. BOH! Ha una sua linea logica? Sicuramente l'ultima è mezz'ora aggiunta a calci e spinte, chissà perchè..."

Ale è dovuta andare quando mancava circa mezzora alla fine.
Ale, un'altra, state vedendo Tarantino: bello però l'ultima mezzora ce la poteva risparmiare...lol.


A me è sembrato veramente che il film fosse arrivato alla sua fine naturale... quando il carrello improvvisamente ha fatto un altro loop sulle montagne russe, per finire poi dove quel giro della morte era iniziato...

Sarei invece curioso di sapere il vostro parere su un film dai toni sanguinolenti molto tarantiniani: "Killer Joe" di quel cagnaccio di Friedkin, ma con ben altri significati e contenuti... c'è almeno una denuncia causa/effetto sociale...
Questa è l'America... violenta, priva di ogni valore, disgregata, con un solo Dio da venerare e al quale sacrificare qualsiasi cosa e chiunque, il danaro: questo è l'inferno che vogliono venderci per paradiso!
E questo è un regista: "Il braccio violento della legge", "L'esorcista", "Cruising" e "Vivere e morire a Los Angeles" parlano per Friedkin... e questo film non è da meno, dal mio modestissimo ed inutilissimo punto di vista...
Anche perchè riuscire a far recitare in modo credibile Matthew McConaughey credo che richieda uno sforzo ciclopico, quanto quello (ancora non riuscito da parte di nessuno) di tirar fuori da Russell Crowe un'espressione diversa da quella accigliata!
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Inviato il: 9/7/2013 23:45
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  •  Calvero
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Re: DJANGO
#69
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I veri capolavori di Friedkin sono due:

- Il braccio violento della Legge (titolo italiano) e l'Esorcista. Ricordiamo poi che Friedkin ha fatto cagate immani, anche se condite dalla sua inimitabile capacità (insieme a Siegel) di rendere gli inseguimenti su di un altro piano. Un Maestro. Cagate e gravi, cioè nel senso che ha giocato con quello che sapeva giocare meglio, ma senza che la cosa trascendesse alle opere nel loro intero.

1) Il Braccio Violento della Legge è un capolavoro perché (credo per la prima volta) ha reso il senso della freddezza umana: - quando l'anima dell'uomo si desensibilizza non importa quale barricata ufficialmente difende o fa finta di difendere ... importa solo giungere allo scopo e tutto il mondo che gira intorno ai protagonisti diventa un teatrino passivo; inerte, tutto funge da cornice a destini ineluttabili. Il taglio innovativo, i silenzi e il montaggio che non si concede - MAI - nell'irretire il pubblico per portarlo "per manina" nelle scene d'azione ... anzi lo distanzia da esse, fino a sentirci noi stessi impotenti se poco poco ci stavamo immedesimando nella violenza, nei personaggi.

2) L'esorcista è un capolavoro perché, semplicemente, è perfetto. Come già riporto spesso, non è detto che i capolavori debbano essere perfetti, anzi; ma quando lo sono, ecco allora che tutto trascende e anche un film dell'orrore diventa lo specchio di ogni nostro sospetto reale e metafisico.

Curiosità. Il Directors Cut non è uno specchietto per le allodole. Merita veramente. Non toglie niente alla versione originale e quello che aggiunge si incastona precisamente.



---==)*(==--


Il discorso con Tarantino, non c'azzecca una cippa. Sono DUE modi di fare Cinema. DIVERSI, in ogni senso.

Ed è qui che si scatenano le feroci diatribe. Si basti vedere anche su LC che i detrattori sono in ottima compagnia ...

... niente_popodimenoché uno dei più intelligenti e sensibili frequentatori del Sito ma, piccolissima nota, nonché regista, un certo Massimo Mazzucco, detesta Tarantino; ma anche un'altro utente tagliato e acculturato come Pike Bishop parimenti lo disprezza ...

.. ma sono arrivato alla conclusione che certe sensibilità artistiche e professionali, nonché sensibilità culturali abbiano intrinsecamente votato molte persone a improntare un piano di lettura parziale. Non certo parziale come quello di un Bimbominkia o di uno spettatore medio/zombie che infesta le Sale del pianeta, però parziale rimane. Discorso e diatriba oramai infinita che è inutile discutere.

Django non è una versione di Inglorious, né in qualche modo si accomunano. Affatto. C'è anche qualche cretino che sostiene che sia un omaggio agli spaghetti western o al western stesso... lasciamo staaaaare se no mi incazzo (l'unico omaggio è al titolo, punto).

Django cavalca il mito (lo si comprenderà bene tra una ventina d'anni) di Sigfrido. Attraverso una storia d'amore, Tarantino ribalta i canoni e trasforma una fase di una Leggenda Tedesca in una rivalsa dell'uomo di colore. Mettendo in gioco le parti in maniera precisamente allegorica, Tarantino mostra le comunanze dell'uomo attraverso il tempo; dimostra come l'amore e l'amore per la giustizia oltre ad essere spietati, sono anche universali. Un ponte immaginario unisce Django ai NIBELUNGHI, quindi a degli archetipi fortissimi della vecchia europa, dove il buon tedesco [il dentista Bounty Killer] serve come de-codificatore di quanto tutti noi accomuna e viene mascherato...

.. e sinora, ad esempio, non l'ho letta da nessuna parte in nessuna critica; non ci si è accorti di piccoli e geniali tocchi di grande comunicazione. Tarantino è un comunicatore e lo fa attraverso il Metacinema, ma non ricalcando come si crede quello di una volta, ma trasformando le vecchie strutture in nuove evoluzioni: - quando il Dentista gli racconta come viene ucciso il Drago sulla cima della montagna, la parete di roccia è illuminata dal fuoco della brace nella notte ...

.. e quando Brumilda viene rinchiusa in un capanno, il muro si illumina dei medesimi riflessi nonostante non ci fosse il fuoco. Sigfrido è tornato.

IL Drago era stato ucciso [Di Caprio] ... ma attenzione, Di Caprio non era l'oggetto della sua vendetta, ecco perché il film ritorna, come dici Te, sulle montagne russe ...

.. perché il suo liberatore/saggio/mentore, colui che gli ha mostrato la via e ha unito i due mondi (europa/archetipi e Neri/schiavitù) .. doveva essere, solo allora, VENDICATO, prima non era stato ucciso. Tutto qui.

Non c'è alcuna ridondanza in DJANGO .. le cose che non hanno funzionato sono altre. MA il film rimane sempre magico e un gioiello nella cinematografia.
_________________
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Inviato il: 10/7/2013 1:44
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  •  gronda85
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Re: DJANGO
#70
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killaer Zoe (Z zion, ora comincio anche io) è un' altra cosa

lontano anni luce dalla Regia di un film alla tarantino

gran film
per il resto(nel senso, "per il resto", che esula dalla regia di qt**)

metto la maiuscola su un film Alla Tarantino

ma

come può, un tuareg, avere una visione sbagliata della vita?
con le 3 faccine in fondo che, vorrei dire, non dicono niente

invece dicono che non vogliono dire niente,
perché diceva il suo ragionamento

@ tuarebg 60epassa quanto sopra


mi ripeto
tarantino: regista MILLIMETRICO
due o tre cose strepoitose quando non voleva dimostrare,
doveve dimostrare

o meglio
doveva dimostrare
perché non voleva dimostrare

il suo punto di svolta non è i.b.

è
j.b.
da quel memento* in poi
è stato un calando


*memento perché ho in memente un topic da aprire per calvè

** due asterischi perché si potrebbe aprire un dibattito molto al di là*** di tarantino


***la?****


****
troppi *
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Inviato il: 10/7/2013 1:52
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  •  gronda85
      gronda85
Re: DJANGO
#71
Dubito ormai di tutto
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premesso che anche manfred detesta tarantino

e manfred non andrebbe sottovalutato
perché
it's just a ride
e lo apprezzo molto per la musica che ama e per certi suoi ragionamenti
ma tante volte la penso diversamente
ciao manfred se ci sei




una
a calvero perché è tanto che non ci sentiamo

poi leggerò il resto
intanto le
diventano due
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Inviato il: 10/7/2013 1:58
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  •  gronda85
      gronda85
Re: DJANGO
#72
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esco ora da una bella serata
prima, quando ho iniziato a postare




quindi vado a sprazzi

c.
" certe sensibilità artistiche e professionali, nonché sensibilità culturali abbiano intrinsecamente votato molte persone a improntare un piano di lettura parziale. Non certo parziale come quello di un Bimbominkia o di uno spettatore medio/zombie che infesta le Sale del pianeta, però parziale rimane"

l' unico appunto che mi sento in grado di muovere, é che forse è o ha sempre funzionato o funsionato così

chi è virgoletteautorizzato a dare un giudizio
esprime un parere
non soò come funziona sul dizionario
ma per noi un parere è una queistione personale, non IL VERBO

poi mi stupisco che c., in poche parole, abbia espresso un pensiero così comprensibile...
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Inviato il: 10/7/2013 2:08
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  •  gronda85
      gronda85
Re: DJANGO
#73
Dubito ormai di tutto
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ok

ho finito di leggere la recensione(l' ultima temporalmente) di calvero suù django

lo rivedrò un paio di volte prima di riparlarne

che poi white album


è un bel disco

dei beatles

solamente

dovresti non conoscere la musica

forse
con delle eccezioni
è anche preten$ioso

meno sono famose e meglio vanno
editotfinito
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Inviato il: 10/7/2013 2:15
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  •  Tuareg69
      Tuareg69
Re: DJANGO
#74
Ho qualche dubbio
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@Calvero
Citazione:
IL Drago era stato ucciso [Di Caprio] ... ma attenzione, Di Caprio non era l'oggetto della sua vendetta, ecco perché il film ritorna, come dici Te, sulle montagne russe ...

.. perché il suo liberatore/saggio/mentore, colui che gli ha mostrato la via e ha unito i due mondi (europa/archetipi e Neri/schiavitù) .. doveva essere, solo allora, VENDICATO, prima non era stato ucciso. Tutto qui.

Non c'è alcuna ridondanza in DJANGO .. le cose che non hanno funzionato sono altre. MA il film rimane sempre magico e un gioiello nella cinematografia.

Non avevo colto questa chiave di lettura alla "famigerata" ultima mezz'ora, ed ha assolutamente un senso!
Premesso che non intendevo mettere a confronto la carriera e la cinematografia di Tarantino con quella di Friedkin, mi incuriosiva un tuo giudizio su "Killer Joe" che, a mio parere, è narrativamente vicino (come storia e situazioni) a tanto di quanto fatto da Tarantino...

@gronda80 e passa
Citazione:
ma

come può, un tuareg, avere una visione sbagliata della vita?
con le 3 faccine in fondo che, vorrei dire, non dicono niente

invece dicono che non vogliono dire niente,
perché diceva il suo ragionamento

Accidenti, hai fatto la TAC alla mia visione (sbagliata) della vita per 3 faccine?
Si chiamano emoticons e, in una comunicazione di tipo testuale, dovrebbero servire a far capire il tono di una frase scritta... In quel caso mi riferivo alla battuta sulle capacità recitative di Matthew McConaughey e di Russell Crowe, tutto qui.

Citazione:
killaer Zoe (Z zion, ora comincio anche io) è un' altra cosa

Perchè questa affermazione alla maksi? Mi hai incuriosito... Grazie.
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(Donnie Darko - Richard Kelly)
Inviato il: 10/7/2013 9:25
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  •  Maksi
      Maksi
Re: DJANGO
#75
Dubito ormai di tutto
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In Inglorious Basterds e Django hanno usato solo l'estetica tarantiniana, mentre i film sono una squallida rapresentaZIONe delle eseigenze propagandistiche di Hollywood.

IB sappiamo che funZIONe doveva avere. Hanno usato Tarantino per "rinfrescare" nell'immaginario collettivo il mito olocaustico, mettendo in scena una delle piu' pacchiane rapresentaZIONi ideologiche del cinema moderno.

Non poteva farlo un regista qualsiasi, ma proprio Tarantino... perche' a loro non interessava un altro filmone pseudo-storico sulla seconda guerra mondiale, ma rigirare la frittata, mettendo in scena la tanto agognata vendetta brutale dei lorsignori contro tutti i loro nemici. Non potevano farlo in un film "normale", perche' sarebbero apparsi troppo cattivi, mentre Tarantino disegna un quadro figo della vendetta bibblica del contro-olocausto. Questo fa apparire la Vendetta giudaica giusta e cool*

Per Django il filone rimane propagandistico, ma per ribadire un certa linea politicamente corretta: portare nell'immaginario collettivo l'eroe negro.

Bene ha fatto Calvero a ribadire i riferimenti mitologici del film con le saghe arturiane, perche' l'archetipo dell'Eroe rimanda a leggende nordico-arie (vedasi Superman ), dove si colloca una discendenza precisa: iperborea.
L'archetipo e' questo... mentre i film, se vogliono portare alla ribalta un Eroe, non possono fare altro che seguire certe linee guida a prescindere, anche se rimodellando - e manipolando - simbolicamente il tutto.

Questo film (Django), di per se', e' inutile, perche' la mitologia western non ha ragione piu' di esistere - o almeno messa in un film -, ma se metti un negro come l'"eroe che combatte il Drago", allora cambi completamente prospettiva, usando un archetipo per trasfigurarlo, fino ad annullare il suo valore simbolico e spirituale.

Qual'e' il messaggio in sottofondo: l'eroe e' negro, mentre il bianco e' cattivo (Leonardo di Caprio). E' una raffiguraZIONe razziale precisa, che ormai si intensifica da decenni nel cinema e nelle serie TV americane. Andate a vedere chi fa la parte dei sadici psicopatici nei vari ruoli cinematografici: lo stereotipo e' piu' o meno il biondo con gli occhi azzurri... solo che una volta anche l'eroe era bianco, mentre ormai - sopratutto nelle serie TV - il negro riveste sempre il ruolo del "guardiano della giustizia" (poliziotto, avvocato, giudice, politico... ). Vi rcordate qualche negro che sia stato veramente cattivo, non solo teppisti da strada?

Non e' un complotto afro-americano, ma una strategia precisa dei lorsignori per portarci alla sottomissione razziale, per sradicarci l'identita' e la coscienza di razza (che loro ce l'hanno e come), usando l'identita' di razze altrui... alle quali viene incentivata la coscienza razziale, ma solo in funZIONe anti-bianca: bianco schiavista, genocida, sfruttatore...
Se il 93%, o giu' di li', degli afro-americani ha votato Obama ci sara' un motivo; ma sorprendentemente dai media viene visto come un esempio di civilta', non di razzismo pro-neri... all'incontrario sarebbe successo il finimondo.

In sotanza Tarantino non poteva fare altrimenti. I suoi film mi piacevano, perche' trasmettevano quel senso nichilista post-moderno: Le Iene film intramontabile, vero spartiacque della coscienza post-moderna da Fine della Storia (non a caso siamo agli inizi degli anni '90 ed il sistema neo-liberista, atraverso l'ideologia trotzkista neo-con, stava cominciando ad inglobare il mondo intero, tentando di sradicare tutti i concetti storici fin li' attuati).
A proposito c'e' un articolo interessante, che riguardano proprio queste tematiche e Tarantino: http://mondo-simbolico.blogspot.com/2013/03/quentin-tarantino-e-il-vuoto-di-senso.html

* la scena quando quel sadico psicopatico bastardo, interpretato dal giudeo Eli Roth, spacca la testa al valoroso ufficiale della Wernmacht - per il semplice motivo di non piegarsi alle loro minacce - chiarisce il sentimento sionista verso tutti quelli che non si piegano alla loro volonta'.
Inviato il: 10/7/2013 12:11
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Re: DJANGO
#76
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Maksi ha scritto:
alle quali viene incentivata la coscienza razziale, ma solo in funZIONe anti-bianca: bianco schiavista, genocida, sfruttatore...


Dove, peraltro, lo sceneggiatore ha vita facile, dato che è REALMENTE così.
In america c'era lo schiavismo, if you remember.

Citazione:
Vi rcordate qualche negro che sia stato veramente cattivo, non solo teppisti da strada?


In Daredevil il cattivo è Kingpin, il colosso nero Michael Clarke Duncan, e nei fumetti Kingpin non è necessariamente di colore (http://it.wikipedia.org/wiki/Kingpin_%28personaggio%29)

In Wanted c'è l'ottimo Morgan Freeman, che ricopre il ruolo del capo dell'organizzazione di assassini che rompe la fede e uccide per proprio tornaconto

In Training Day Denzel Washington ha preso l'oscar per la sua interpretazione, ed è veramente cattivo e veramente negativo

Insomma, hai scritto l'ennesima cazzata.

E "negri" è dispregiativo, involuto razzista che non sei altro. Terza volta che te lo ripeto.
_________________
Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
Inviato il: 10/7/2013 12:19
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  •  Calvero
      Calvero
Re: DJANGO
#77
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Citazione:

Maksi ha scritto:
In Inglorious Basterds e Django hanno usato solo l'estetica tarantiniana, mentre i film sono una squallida rapresentaZIONe delle eseigenze propagandistiche di Hollywood.

IB sappiamo che funZIONe doveva avere. Hanno usato Tarantino per "rinfrescare" nell'immaginario collettivo il mito olocaustico, mettendo in scena una delle piu' pacchiane rapresentaZIONi ideologiche del cinema moderno.

Non poteva farlo un regista qualsiasi, ma proprio Tarantino... perche' a loro non interessava un altro filmone pseudo-storico sulla seconda guerra mondiale, ma rigirare la frittata, mettendo in scena la tanto agognata vendetta brutale dei lorsignori contro tutti i loro nemici. Non potevano farlo in un film "normale", perche' sarebbero apparsi troppo cattivi, mentre Tarantino disegna un quadro figo della vendetta bibblica del contro-olocausto. Questo fa apparire la Vendetta giudaica giusta e cool*



Precisamente. Né più né meno.

Citazione:

Per Django il filone rimane propagandistico, ma per ribadire un certa linea politicamente corretta: portare nell'immaginario collettivo l'eroe negro.


Ha ragione Sertes e per quanto qualsiasi analisi antropologica possa portare a concetti neutrali, il termine "negro" non è corretto usarlo, in quanto rimane obiettivamente provocatorio. Quindi non provocare.


Citazione:

Bene ha fatto Calvero a ribadire i riferimenti mitologici del film con le saghe arturiane, perche' l'archetipo dell'Eroe rimanda a leggende nordico-arie (vedasi Superman ), dove si colloca una discendenza precisa: iperborea.
L'archetipo e' questo... mentre i film, se vogliono portare alla ribalta un Eroe, non possono fare altro che seguire certe linee guida a prescindere, anche se rimodellando - e manipolando - simbolicamente il tutto.


Vero e non vero. Nel senso che almeno Tarantino a differenza di altri film squallidamente perbenisti e di comodo come quelli di Lor Signore Spielberg ... ha avuto la sapienza di portare in toni fumettistici e nonostante parossistici, la realtà che fu, forse tra i pochi film che veramente hanno parlato seriamente della vergogna del razzismo di quel periodo. Attenzione, perché Tarantino, alla gente di colore non ha affatto scontato il ruolo di Kapò che tanto è comodato ai signorotti. Django stesso, sacrifica spietatamente per il suo tornaconto e per un'etica superiore uno della sua razza. In Django i pezzi di merda sono anche di colore.

Citazione:


* la scena quando quel sadico psicopatico bastardo, interpretato dal giudeo Eli Roth, spacca la testa al valoroso ufficiale della Wernmacht - per il semplice motivo di non piegarsi alle loro minacce - chiarisce il sentimento sionista verso tutti quelli che non si piegano alla loro volonta'.


Una sequenza pacchiana e inutile oltretutto. Una scena, affatto Tarantiniana (e questo la dice lunga). Non ho voglia adesso di spiegarne il perché.
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Inviato il: 10/7/2013 12:34
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Re: DJANGO
#78
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Data l'assenza di Ale non ho visto l'ultima mezzora del film, la vedremo insieme domani.Anche se...l'avete quasi illustrata. LoL.
Inviato il: 10/7/2013 13:00
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  •  Maksi
      Maksi
Re: DJANGO
#79
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Citazione:
Dove, peraltro, lo sceneggiatore ha vita facile, dato che è REALMENTE così.
In america c'era lo schiavismo, if you remember.

Anche gli irlandesi erano considerati sub-umani... eppure li' non si parla di schiavismo razzista.
Tutti hanno schiavizzato qualcuno. I bianchi non hanno il primato, ma soltanto una maggiore rilevanza storica. Solo che oltre allo schiavismo c'era e c'e' mooolto altro... d'altronde non vedo questa invidia dei neri americani verso i loro parenti africani.
La menata sullo schiavismo e' ormai una mera forma di propaganda... e se ti togli i paraocchi, capirai il perche'.

Citazione:
In Daredevil il cattivo è Kingpin, il colosso nero Michael Clarke Duncan, e nei fumetti Kingpin non è necessariamente di colore (http://it.wikipedia.org/wiki/Kingpin_%28personaggio%29)

In Wanted c'è l'ottimo Morgan Freeman, che ricopre il ruolo del capo dell'organizzazione di assassini che rompe la fede e uccide per proprio tornaconto

In Training Day Denzel Washington ha preso l'oscar per la sua interpretazione, ed è veramente cattivo e veramente negativo

Insomma, hai scritto l'ennesima cazzata.

Sono eccezioni che confermano la regola.
E poi proprio Morgan Freeman (grande attore) e Denzel Washington sono esempi iconici del nero giustiziere. Se hanno fatto qualche ruolo (visto il film di Washington), non cambia la prospettiva dell'iconografia dominante. Anzi, hanno usato questi attori, prorpio perche' hanno gia' una presa positiva nell'immaginario collettivo. Invece ci sono proprio attori che fanno il ruolo da cattivo... e sono abbastanza riconoscibili.

Citazione:
E "negri" è dispregiativo, involuto razzista che non sei altro. Terza volta che te lo ripeto.

Non lo e'. Decenni fa veniva usato in maniera normale, senza nessuna forma discriminatoria, ma soltanto di categorizzazione (derivato dal termine "razza negroide"). Poi il politicamente corretto voleva far eliminare la parola "nero", perche' il colore non rimanda a qualcosa di positivo, e si sono inventati "di colore", che non vuol dire una cippa. Persino l'"involuto razzista" Kennedy li chiamava comunemente negros.

PS: va bene...non usero' piu' la parola negro. Basta solo che non vi sentiate moralmente superiori per questo.
Inviato il: 10/7/2013 13:05
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Re: DJANGO
#80
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Citazione:
Maksi ha scritto:
Anche gli irlandesi erano considerati sub-umani... eppure li' non si parla di schiavismo razzista.


Forse perchè non andavano nei villaggi irlandesi a mettere in catene gli irlandesi per caricarli sui galeoni dove viaggiavano così:



Per poi andare a lavorare come bestie nei campi di cotone o di tabacco.

---

Insomma, quando vuoi darci un taglio è già ora, perchè se c'è una posizione indifendibile è proprio la tua.
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Inviato il: 10/7/2013 13:49
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Re: DJANGO
#81
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Grazie Sertes dell'assist

Sapete chi erano i propretari dei galeoni negrieri?

Chi sono dunque i negrieri che trasportano gli schiavi neri in America dal XV° al XIX° secolo?

L’Informazione qui sotto esposta si trova documentata nei quattro volumi di Elizabeth Donnan che possono essere trovati nella Libreria Nazionale di Washington (1) ed alla Libreria dell’Istituto Tecnologico di Carnegie a Pittsburg (2):

Nomi della nave – Proprietari

Abigail
- Aaron Lopez, Moses Levy e Jacob Franks

Crown - Isaac Levy e Natham Simpson

Nassau - Moses Levy

Four Sisters - Moses Levy

Anne and Eliza - Justus Bosch e John Adams

Prudent Betty - Henry Cruger e Jacob Phoenix

Hester - Mordecai e Davdi Gomez

Elizabeth - Mordecai e Davdi Gomez

Antigua - Natham Marston et Abram Lyell

Betsy - William De Woolf

Polly - James De Woolf

White Horse - Jan de Sweevts

Expedition - John e Jacob Roosevelt

Charlotte - Moses e Sam Levy ; Jacob Franks

Caracoa - Moses e Sam Levy

Non ti diro' l'etnicita' dei signori sopra citati, perche' poi mi darai del razzista...

Leggi l'intero articolo qui: http://www.informarexresistere.fr/2012/10/15/gli-ebrei-e-la-schiavitu-dei-neri-atto-1-di-africamaat/

Il commercio dei neri era molto piu' proficuo di qualunque altro commercio umano ed e' per questo che veniva essenzialmente monopoloiizato da lorsignori.


Ma non divagiamo troppo OT... essenzialmente stiamo discutendo di propaganda, ed il modello razziale odierno rispecchia l'indottrinamento imposto da lorsignori: tutte le colpe del mondo devono essere rapresentate dall'azione dell'"uomo bianco" contro le povere vittime "colorate". Indottrinametno pressoche' religioso, vedasi anche la tua istantanea preocupazione di rilevare l'"infame schiavismo", perche' e' ovviamente logico che ci sentiamo ancora in colpa di fatti successi 200 anni fa.

Se Django di Tarantino non avesse un nero come protagonista, sarebbe in effetti un film patetico, ma con un nero provoca una risonanza che implica una nuovo trend di identificazione.
Vedrete, e' solo l'inizio. Le serie Tv (mainstream) sono basate su composozioni etniche assurde... come un cinese pervertito o un nero genio dell'igegneria genetica o il solito coglione bianco patetico... hahaha...
Inviato il: 10/7/2013 14:51
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Re: DJANGO
#82
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Citazione:
Maksi ha scritto:
Indottrinametno pressoche' religioso, vedasi anche la tua istantanea preocupazione di rilevare l'"infame schiavismo", perche' e' ovviamente logico che ci sentiamo ancora in colpa di fatti successi 200 anni fa.


E sbagli di nuovo, perchè io non mi sento in colpa perchè io non ho colpa.
E' la religione cristiana che insiste tanto sul senso di colpa e sulla colpa del peccato originale che acquisisci alla nascita.
Io la penso diversamente, grazie per la tua preoccupazione, ma la mia è più vergogna che provo verso chi trattava con superiorità altri membri della razza umana. Provo vergogna io per chi ha fatto queste cose, esattamente come provo vergogna per l'uso di armi chimiche in africa fatta dai colonizzatori italiani, inglesi e francesi, così come per i campi di concentramento tedeschi, russi e americani, così come per l'uso di armi nucleari sulle città degli americani, così come per i bombardamenti a tappeto e per il napalm in vietnam.
Io non ho colpa di nessuna di queste, ma capisco che uno dei motivi scatenanti di queste azioni è la distanza tra le persone creata dal razzismo. E' nell'esaltare le differenze esistenti in diversi ceppi etnici della razza umana che possiamo distinguerci, e quindi trovare un nemico che è diverso da noi.
E' chi vuole violenza e guerra che esalta le differenze.

Quindi benvenga ogni condanna del razzismo, pure la tua, che si ricorda del razzismo solo quando è strumento per attaccare il Sionismo.
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Inviato il: 10/7/2013 15:02
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Re: DJANGO
#83
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Citazione:
E' nell'esaltare le differenze esistenti in diversi ceppi etnici della razza umana che possiamo distinguerci, e quindi trovare un nemico che è diverso da noi.
E' chi vuole violenza e guerra che esalta le differenze.

Capito, vuoi un mondo unicolore e senza differenze. Un rapresentante laico del cristianesimo e quindi marxista, progressitsa ed internazionalista.
Le differenze sono un valore... le differenze razziali sono di base e quindi intrinseche.
Io non sono un razzista suprematista, che vuole sottomettere tutte le razze al volere di una razza eletta, ma per una sana coscienza razziale che si identifica in una precisa civilta' (a proposito... ti vergogni dell'epoca romana e greca con il loro schiavismo?); ma non sono neanche un razzista nichilista che vuole annichilire ogni parvenza di differenza razziale per un'ideologia mondialista del "siamo tutti uguali" e se vuoi conservare una differenza di base vai per forza rieducato.

Citazione:
Quindi benvenga ogni condanna del razzismo, pure la tua, che si ricorda del razzismo solo quando è strumento per attaccare il Sionismo.

Il mio intento e' ben diverso: presentare l'ipocrisia sfacciata di certe comunita' etniche, che vogliono annichilire ogni altra coscienza razziale, mentre se ne guardano bene di cominciare dalla propria. Non e' un problema che sono razzisti, ma che vogliono essere gli unici ad esserlo.
Non potevano vincere con uno scontro frontale, ma attraverso la propagaZIONe di certe ideologie hanno fatto enormi progressi per far scomparire ogni residuo di identita' intrinseche...anzi, sono andati cosi' oltre che ormai ci si vergogna di far parte di certe categorie razziali. E' la stessa metodologia religiosa, che vuole portari alla redenzione da loro auspicata.
Inviato il: 10/7/2013 15:46
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Re: DJANGO
#84
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zoe-zion = era tanto per dire
le faccine = "perché diceva il suo ragionamento" cioè sono in sintonia
il resto è poesia

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Inviato il: 10/7/2013 16:00
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Re: DJANGO
#85
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Calvero:

Vero e non vero. Nel senso che almeno Tarantino a differenza di altri film squallidamente perbenisti e di comodo come quelli di Lor Signore Spielberg ... ha avuto la sapienza di portare in toni fumettistici e nonostante parossistici, la realtà che fu, forse tra i pochi film che veramente hanno parlato seriamente della vergogna del razzismo di quel periodo. Attenzione, perché Tarantino, alla gente di colore non ha affatto scontato il ruolo di Kapò che tanto è comodato ai signorotti. Django stesso, sacrifica spietatamente per il suo tornaconto e per un'etica superiore uno della sua razza. In Django i pezzi di merda sono anche di colore.

Non nego che abbia una logica, diciamo cosi, fumettistica; ma e' l'identificazione dell'icona eroica che rimanda ad una "questione razziale".
Sai bene che una rapresentazione artiistica, che identifichi simbolicamente un eroi nero, mistifica un'intera mitologia... e non lo fa' a caso: cancella o inverte un'intera identita' meta-storica.
Allora, Django e' solo un film, ma e' importante per capire quali trend sono alla ribalta nel circuito mediatico.
Inviato il: 10/7/2013 16:05
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Re: DJANGO
#86
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Maksi ha scritto:
Capito, vuoi un mondo unicolore e senza differenze. Un rapresentante laico del cristianesimo e quindi marxista, progressitsa ed internazionalista.


No, non hai capito affatto.

In ogni caso risparmiati la scorrettezza di appiccicarmi l'etichetta di uno o più gruppi dalle connotazioni negative.

Delle due voglio un mondo multicolore e senza sofferenze, in cui tutti i rappresentanti della razza umana abbiano gli stessi diritti, doveri e responsabilità. Guarda un po' che differenza, da quello che hai scritto tu.
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Inviato il: 10/7/2013 16:29
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Re: DJANGO
#87
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Maksi è razzista.
su questo non ci sono dubbi e dunque non mi piace per niente il suo pensiero.
ma non diciamo che gli irlandesi non sono stati schiavizzati dagli inglesi.
sertes, per cortesia, leggiti un pò di storia del colonialismo inglese in Irlanda.
cose da brividi, nulla da invidiare al trattamento riservato ai neri negli USA.
e per correttezza intellettuale, dobbiamo anche dire che la polizia che sparava sui neri Xhosa di Soweto, così come il team di torturatori nelle celle di sicurezza dei commissariati, era composta quasi esclusivamente da neri Zulu.
gli afrikaaners non amavano sporcarsi le mani.
poi, a casa, con quelle mani accarezzavano i propri figli, un pò come Hitler con i suoi cani...
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"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
Inviato il: 10/7/2013 16:36
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Re: DJANGO
#88
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Anche Hutu e Tsutsi si massacrano per questioni di razzismo, se è per quello.
Quello che intendo è che per fare le guerre devi dire che gli altri stanno in un contenitore, che può essere il colore della pelle come la nazionalità, e che loro sono diversi, inferiori e cattivi.
Se togli razzismo, nazionalismo e tratti tutti con uguaglianza (di diritti, di doveri e di responsabilità) fai molto ma molto fatica a far le guerre o a ridurre interi gruppi in schiavitù.

Tutto qui.

Non è un appiglio irlandese che salva da questo ragionamento.
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Inviato il: 10/7/2013 16:49
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Re: DJANGO
#89
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Non c'è nulla di razzista nel voler difendere la propria identità culturale. Se qualcuno mi porta argomentazioni a riguardo che la vedono come cosa da disprezzarsi, sono tutt'orecchi.

Cerchiamo di mantenere la lucidità; mi sembra anche ASSURDO che su un Sito come LC (e con certe teste) non si possa parlare di problemi legati al razzismo e alle epoche storiche senza cadere in stereotipati battibecchi da propaganda di merda.
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Re: DJANGO
#90
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Se togli razzismo, nazionalismo e tratti tutti con uguaglianza (di diritti, di doveri e di responsabilità) fai molto ma molto fatica a far le guerre o a ridurre interi gruppi in schiavitù.

Le guerre non si sono mai fatte per il suprematismo razziale (anche se c'era una componente razziale, ma era a livello aristocratico; mentre le guerre in africa sono da considerarsi tribali, nel senso che una tribu' vuole dominare l'altra... per ragioni di influenza ma non di razza), ma per ristabilire, conservare o espandere un dominio. Tutte le altre sciocche spiegaZIONi, per far acrescere la condanna del razzismo bianco e cristiano, sono un abile espediente per camuffare certe questioni storiche che delinerebbero altri scenari.

Anche oggi si fanno le guerre per le stesse identiche ragioni... ma guarda un po', le parole d'ordine sono diventate l'"esportaZIONe della democrazia", dove si considera un dovere morale cancellare ogni residuo razziale, culturale e nazionale, che non sia congruo alle esigenze mondialiste. Sara' un caso, che dopo l'instauraZIONe dell'ONU - garante dei "diritti umani" - le guerre sono aumentate, mica diminuite.

Sai come si fa a rendere gli uomini "uguali"?
Con la morale... farli vivere sotto un dominio religioso, che li condanna ad ogni accenno negativo, riferito alla morale dominante. Questo e' suprematismo morale... il vero status quo, che nega ogni alternativa al pensiero unico.

Oggi abbiamo una UE che fa immigrare millioni di extra-europei, non perche' serva a qualcosa alle popolazioni interessate (sia autoctone che allogene) - tranne a quelli che ci lucrano su con una manodopera schiavizzata - , ma per "esigenze" morali.

Guarda cosa afferma lo stesso papa Francesco sull'accoglienza dovuta alle "povere vittime" dell'immigraZIONe (come se abbiamo voluto noi tutto questo)... cioe' questi vogliono che ci togliamo dai piedi per effettuare i loro programmi... e se dici qualcosa diventa pure "razzista". E molti si sentono pure in colpa per non avere ancora piu' immigrati... roba da matti, gli hanno completamente fuso il cervello.

Comunque, la tensione razziale crescera'... lo sanno bene lorsignori (la societa' multierazziale e' sempre molto violenta). Il problema sara', che quando scoppiera il caos non avremo niente con cui difenderci, mentre molti centri di comunita' immigratorie sono sorretti dagli apparati dei servizi segreti, che muovono anche certi fatti di sangue per preparare il terreno. Si sfaldera' tutto e la civilta' scomparira...

PS: scusa Calvero per aver deviato il 3D. Piu' o meno si capisce cosa voglio dire e quindi mi fermo qui...
Inviato il: 10/7/2013 18:51
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