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   UFO e alieni
  Corrado Malanga

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Re: Corrado Malanga
#220
Sono certo di non sapere
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Da Sabina
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Citazione:

horselover ha scritto:
ci sono molte strade per parigi

Si ma nessuna è teorica.

Citazione:
e molti altri posti dove andare

Questo non c'entra niente.
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L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 28/9/2013 20:49
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  •  horselover
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Re: Corrado Malanga
#219
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 1/9/2012
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ci sono molte strade per parigi e molti altri posti dove andare
Inviato il: 28/9/2013 20:20
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Re: Corrado Malanga
#218
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
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Citazione:

alroc ha scritto:

Gli addotti non sono pazienti, non sono clienti...la teoria non serve a spiegare loro di che cosa soffrono.
Il fatto che non ti ispiri non è una motivazione sufficiente per argomentare su un ricercatore.

Te l'ho detto più volte perché penso che sia superficiale. Ma a questo non hai mai risposto.
ripeto.
Chi pensa che chiunque visualizzi una stanza e dei colori (lampadine colorate se ben ricordo) possa da questo avere una qualche indicazione affidabile, non ha idea di come funziona la mente e soprattutto l'ego. E' una semplificazione infantile e superficiale di un aspetto della Meditazione.
Se una persona usa queste tecniche in questo modo non posso dargli alcun credito, anche se è in assoluta buona fede, è comunque totalmente fuori strada.

Citazione:

Non tutti conoscono queste tecniche antiche e non tutti si approcciano spontaneamente ad antiche conoscenze, ma il lavoro che fa un addotto è sicuramente togliersi prima di tutto "chi ti sta sul piede".

Se esistono pratiche antichissime, che funzionano, perché crearne di nuove basate inoltre su teorie e non su verità appurate?
Solo l'ego può voler fare una cosa simile.
Se dopo aver conosciuto in modo approfondito le pratiche esistenti, qualcuno crea la sua, è possibile che faccia qualcosa di buono e in quel caso si chiama Maestro, e purtroppo sono molto rari.

Citazione:

Vedo un grande ego all'opera e quando vedo una cosa simile giro alla larga.
Inoltre un grande ego che "tocca" la sfera spirituale è molto pericoloso per chi si avvicina bisognoso di aiuto. Il fatto che lui non ci guadagni è senz'altro una cosa lodevole, ma può anche non significare niente.
Le persone fanno le cose più strane per i motivi più assurdi, a volte.

Anche questa è un'argomentazione debole.

Non è una argomentazione, è un avviso, per te.

Citazione:

Il fatto di basare il proprio lavoro su di una teoria (ologramma) ed applicarlo alle persone, per me è inaccettabile.

Per te è inaccettabile, ma la teoria dell'ologramma può spiegare molti comportamenti che i fotoni mettono in atto come la non località per esempio e questo fa sì che si possa tracciare una teoria unificante.

No alroc. Una teoria è una teoria, e per cui è inaccettabile per chiunque se usata come realtà, come verità. Puoi riportarmi tutte le possibili verifiche teoriche, ma resta una teoria.
Il leggero sale e il pesante scende; questa non è una teoria, è una verità.

Citazione:

Il problema è che demonizzi un po' troppo la mente, probabilmente è perché la disciplina che segui te ne mostra solo i lati negativi.

E questa da dove l'hai tirata fuori? Ma se nell'altra discussione abbiamo sviscerato in lungo e in largo questa questione perché ora dici questo?
Inoltre la tua supposizione è totalmente errata sulla mia disciplina (che sono due). Nessuna demonizza la mente e nessuna ne mostra solo i lati negativi. Sono pratiche molto profonde, vere, e di conseguenza si toccano tutti gli aspetti durante il percorso.
L'ho detto non so più quante volte, quando parlo di mente mi riferisco a quella razionale, logica e pensante che è dove l'ego risiede. Ho detto anche le la mente, nella sua totalità è ENORME, molto più vasta di quella che usiamo normalmente (razionale etc.).
Mi fai cascare le braccia alroc...


Citazione:

Ripeto, potrei sbagliare.

Wow! Un attimo di incertezza o lo dici per dire?

Non è incertezza, è un altra cosa. E non lo dico così per dire... perché IO NON SO.
E SO che nemmeno TU SAI.
E SO che nemmeno Malanga SA.

Sto cercando in tutti i modi di dirtelo, quello che scrivo è perché TOCCO, non perché SO.

E ci riallacciamo alle teorie. Cosa sono le teorie? Sono tentativi di possedere, di sapere, senza dover alzare il culo e andare a toccare il fuoco.


Citazione:

Il mondo è un ologramma

No. Il mondo non è un ologramma.
Questa è solo una teoria che può essere vera o essere falsa.
Se basi il tuo procedere su di una teoria, guai in vista, a meno di avere molta (ma molta) fortuna.
Ora la domanda é: perché vuoi procedere basandoti su una teoria invece che su indicazioni verificate infinite volte, da tantissime persone durante millenni?

Se io (uso "io" come esempio) conosco la strada per Parigi, e molte persone possono confermarti che é così perché con le mie indicazioni ci sono effettivamente arrivate, perché inventarsi una teoria su come arrivare a Parigi e seguire quella?
Magari ci arrivi (io non so), ma quante probabilità ci sono?
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Chuang Tzu
Inviato il: 28/9/2013 17:58
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Re: Corrado Malanga
#217
Mi sento vacillare
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Citazione:

invisibile ha scritto:
alroc

Su Malanga non ci capiamo proprio. Forse è colpa mia, non so...

Io Malanga lo conosco poco o niente.
Però sono sicuro di una cosa: una persona che dimostra superficialità nella conoscenza delle pratiche spirituali (come ti ho detto per la tecnica dei colori), e che usa una sua teoria per spiegare ai suoi "pazienti" di cosa soffrono, non mi ispira nessuna fiducia.


Gli addotti non sono pazienti, non sono clienti...la teoria non serve a spiegare loro di che cosa soffrono.
Il fatto che non ti ispiri non è una motivazione sufficiente per argomentare su un ricercatore.

Citazione:

E sempre come la storia del tizio che ti sta sul piede: se vuoi aiutare una persona con quel problema basta spigargli come spingere.
Tutto il resto è una rivisitazione in chiave personale di antichissime conoscenze che sono già complete, che non hanno nessun bisogno di essere "migliorate".

Non tutti conoscono queste tecniche antiche e non tutti si approcciano spontaneamente ad antiche conoscenze, ma il lavoro che fa un addotto è sicuramente togliersi prima di tutto "chi ti sta sul piede".
Il problema degli addotti è che purtroppo sono persone normali che non vogliono esporsi perché spesso vengono derise. E' questo l'atteggiamento più comune quando fanno outing: "Sono un addotto". Perché l'opinione pubblica è stata creata apposta per reagire ridendo di fronte ad una affermazione del genere.
Se ci fosse un'apertura in questo senso, molti addotti sarebbero felici di poter uscire allo scoperto per dire come stanno bene adesso e ti assicuro che stiamo parlando di parecchie persone.

Citazione:

Vedo un grande ego all'opera e quando vedo una cosa simile giro alla larga.
Inoltre un grande ego che "tocca" la sfera spirituale è molto pericoloso per chi si avvicina bisognoso di aiuto. Il fatto che lui non ci guadagni è senz'altro una cosa lodevole, ma può anche non significare niente.
Le persone fanno le cose più strane per i motivi più assurdi, a volte.


Anche questa è un'argomentazione debole.

Citazione:

Il fatto di basare il proprio lavoro su di una teoria (ologramma) ed applicarlo alle persone, per me è inaccettabile.


Per te è inaccettabile, ma la teoria dell'ologramma può spiegare molti comportamenti che i fotoni mettono in atto come la non località per esempio e questo fa sì che si possa tracciare una teoria unificante.

Citazione:

Considerando che questo tipo di aiuto esiste da millenni, in varie "versioni" (taoismo, buddismo, etc), e FUNZIONA, non vedo nessun bisogno di crearne uno nuovo percorso PER GLI ALTRI. Per se stessi ognuno fa come gli pare. Anche inventare teorie è assolutamente legittimo, ma fare visualizzare una stanza e in base ai colori che uno vede trarre delle conclusioni del tipo che lui ne trae, è infantile e molto superficiale. Non si può ignorare come funziona la mente e 'l'ego nelle visualizzazioni interiori, che influenza e che peso abbiano, e pare che lui lo faccia con molta leggerezza.


Il problema è che demonizzi un po' troppo la mente, probabilmente è perché la disciplina che segui te ne mostra solo i lati negativi. E' vero che la mente è un organo "malato" perché disturbato da pensieri caotici, perché facilmente manipolabile, ma è anche vero che siamo umani e il nostro ingegno e inventiva ci permettono di risolvere problemi. Il tizio ci sta sul piede e si trova il modo per cacciarlo, se poi stai bene, che differenza fa se hai usato una tecnica antica o una tecnica nuova, l'importante non è forse il risultato?

Citazione:


Ripeto, potrei sbagliare.

Wow! Un attimo di incertezza o lo dici per dire?
Citazione:

ma da quello che vedo non posso dargli nessun credito.
Mi baso sulla mia esperienza, per prendere questa posizione, non su idee o teorie.


Io ti dico tutto questo perché ho visto troppe persone perdersi, magari perché affascinate da qualcuno, da una idea, una teoria. E se una teoria dice che il mondo non esiste è un'ottima candidata per diventare uno strumento con cui le persone possono perdersi.

Perché il leggero sale e il pesante scende. Sempre.

Chi lo dimentica si sta già perdendo.

Ciao


Il mondo è un ologramma, cioè una rappresentazione verosimile in cui esseri desiderosi di imparare cercano di fare del loro meglio per evolversi. Non c'è nessun atto egoico o una perdita di orizzonti materiali. Si cerca solo tutti insieme, secondo strade diverse, di giungere ad una maggiore consapevolezza.
Inviato il: 27/9/2013 22:54
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Re: Corrado Malanga
#216
Sono certo di non sapere
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alroc

Su Malanga non ci capiamo proprio. Forse è colpa mia, non so...

Io Malanga lo conosco poco o niente.
Però sono sicuro di una cosa: una persona che dimostra superficialità nella conoscenza delle pratiche spirituali (come ti ho detto per la tecnica dei colori), e che usa una sua teoria per spiegare ai suoi "pazienti" di cosa soffrono, non mi ispira nessuna fiducia.

E sempre come la storia del tizio che ti sta sul piede: se vuoi aiutare una persona con quel problema basta spigargli come spingere.
Tutto il resto è una rivisitazione in chiave personale di antichissime conoscenze che sono già complete, che non hanno nessun bisogno di essere "migliorate".
Vedo un grande ego all'opera e quando vedo una cosa simile giro alla larga.
Inoltre un grande ego che "tocca" la sfera spirituale è molto pericoloso per chi si avvicina bisognoso di aiuto. Il fatto che lui non ci guadagni è senz'altro una cosa lodevole, ma può anche non significare niente.
Le persone fanno le cose più strane per i motivi più assurdi, a volte.

Il fatto di basare il proprio lavoro su di una teoria (ologramma) ed applicarlo alle persone, per me è inaccettabile.
Considerando che questo tipo di aiuto esiste da millenni, in varie "versioni" (taoismo, buddismo, etc), e FUNZIONA, non vedo nessun bisogno di crearne uno nuovo percorso PER GLI ALTRI. Per se stessi ognuno fa come gli pare. Anche inventare teorie è assolutamente legittimo, ma fare visualizzare una stanza e in base ai colori che uno vede trarre delle conclusioni del tipo che lui ne trae, è infantile e molto superficiale. Non si può ignorare come funziona la mente e 'l'ego nelle visualizzazioni interiori, che influenza e che peso abbiano, e pare che lui lo faccia con molta leggerezza.

Ripeto, potrei sbagliare. ma da quello che vedo non posso dargli nessun credito.
Mi baso sulla mia esperienza, per prendere questa posizione, non su idee o teorie.


Io ti dico tutto questo perché ho visto troppe persone perdersi, magari perché affascinate da qualcuno, da una idea, una teoria. E se una teoria dice che il mondo non esiste è un'ottima candidata per diventare uno strumento con cui le persone possono perdersi.

Perché il leggero sale e il pesante scende. Sempre.

Chi lo dimentica si sta già perdendo.

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Inviato il: 27/9/2013 19:21
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Re: Corrado Malanga
#215
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1) Il lavoro di Malanga è frutto di una indagine che è partita dai rapimenti alieni, successivamente le sue indagini si sono modificate in corso d'opera perché ri-scopriva nuove o vecchie conoscenze su come è fatto l'uomo. Dunque, si sa che non ha scoperto lui certe cose, ma le ha semplicemente ri-scoperte tramite indagine scientifica. I maestri ci saranno arrivati con la meditazione, mentre lui c'è arrivato tramite indagine sugli addotti.

2) La teoria dell'universo olografico NON è un'invenzione malanghiana, ma di Aspect, Bohm, Pribram che trovi QUI. Non è un voler essere infantili, semmai essere capaci di aggiornarsi sulle teorie più all'avanguardia che esistono al momento in merito alla fisica quantistica.

3) Se Malanga si professasse un maestro o un guru, non si ritirerebbe definitivamente come ha già fatto, ma rimarrebbe ben in vista lucrando sulla sua notorietà; dovrebbe essere milionario grazie all'aiuto dato agli addotti, mentre invece non ha mai chiesto una lira a nessuno per le sue tecniche e di persone ne ha aiutate parecchie.

4) Perché affermi che Malanga non rispetta i saggi e le conoscenze millenarie, dove lo avrebbe detto?

5) Fritjof Capra
Inviato il: 27/9/2013 17:08
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Re: Corrado Malanga
#214
Sono certo di non sapere
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alroc

Per riassumere: io non lo so se sono gli alieni, le anime incarnate e se il mondo è un ologramma (su quest'ultima ti ho detto cosa penso e perché lo penso: o tutto è virtuale noi compresi o tutto è reale).
Quello che sto cercando di dirti è la stessa cosa del tizio che ti sale sul piede: che te ne frega? Perché tene frega? Adesso?
Che gliene frega a Malanga, adesso?

Visto che per superare i nostri numerosi guai, sono millenni che Maestri hanno indicato la direzione e creato pratiche per aiutarci, non ti sembra infantile "voler sapere" se sono gli alieni, le anime o babbo natale?
Io penso che quello che è importante è crescere, imparare a fare (quello che vuoi, quando lo vuoi e come lo vuoi: uno dei numerosi risultati del Tai Chi), diventare adulti, veramente, non una recita della personalità.
Fino a quando si resta bambini sapere tutto non serve a niente, anzi è dannoso perché si nutre l'ego e la mente, mentre lo Spirito e l'Essere soffrono la fame.

First thigs first.

Quando vedo qualcuno che non rispetta questa saggezza, io non mi fido.
Preferisco farmi un panino, o una pennichella...
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Chuang Tzu
Inviato il: 27/9/2013 10:23
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Re: Corrado Malanga
#213
Sono certo di non sapere
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alroc

Non ci siamo... O io mi spiego male o... non so...

Citazione:

alroc ha scritto:
Forse ho capito il punto cruciale della discussione. Secondo te dire che viviamo in un ologramma ci deresponsabilizza moralmente, ho capito?

Non è il punto cruciale, è un punto.

Citazione:
Ritenere di vivere in una simulazione, secondo il tuo punto di vista, rende meno vera l'esistenza. La definizione di ologramma è come se facesse perdere bellezza e importanza alla materia che sperimentiamo.

Non è questo il punto. Quello che credo io non ha nessuna importanza. Il punto è che decidere arbitrariamente che il mondo è un ologramma, quando ci sono forti indizi del fatto che invece sia reale (leggi universali), è infantile, e quando un comportamento è infantile è sano andare a vedere perché. Qui entra in gioco il fattore responsabilità.

Citazione:

Se interpreti a virtualità in questo modo e pensi che la visione "malanghiana" incoraggi ad una deresponsabilizzazione e a un distacco dalla realtà, ti dico subito che non è così, anzi è esattamente il contrario.

E' implicito nella idea di virtualità la possibile deresponsabilizzazionei, ti ho fatto degli esempi in altri post su questo.

Citazione:

Nel percorso che fanno gli addotti liberati c'è proprio un lavoro costante di accettazione della virtualità. Infatti, il problema di molti addotti nasce da un difficile adattamento al mondo crudele in cui nascono. Spesso gli addotti sono depressi perché non sopportano la realtà e vorrebbero fuggire al più presto perchè faticano ad adattarsi.

Le anime degli addotti (e di tutti gli esseri umani) sono gioiose, senza filtri, senza inganni, hanno l'innocenza di un bambino e soffrono tremendamente la durezza e prepotenza del mondo in cui devono fare esperienza. Il trauma è così grande che delle volte queste anime non amano i loro corpi e ciò causa l'insorgere di malattie, perchè la malattia (qualunque essa sia) è un modo che ha l'anima di comunicare la sua sofferenza.

Nel percorso che fanno per liberarsi, gli addotti imparano ad amarsi guarendo a poco a poco dalle malattie, imparano ad accettare la realtà, imparano a diventare parte coinvolta e consapevole del mondo che prima rifiutavano.

Quindi, come vedi non è una fuga dalla realtà o una deresponsabilizzazione, ma al contrario un modo per imparare a vivere al meglio l'esperienza dell'essere qui in questo spazio/tempo. Gli addotti diventano finalmente sereni quando imparano ad amare la realtà e a viverla giorno dopo giorno in totale aderenza con la materia di cui sono fatti (l'anima impara ad accettare la virtualità in cui si trova e ad incarnarsi sempre più in profondità nel proprio corpo).

Guarda che tutto questo è copiato paro paro dalle scuole spirituali millenarie, a parte la storia degli adotti e mondo-ologramma.
Perché credi che io pratichi il Tai Chi e la Meditazione? Tutto quello che hai scritto lo avrei potuto scrivere io (più o meno), e io queste cose le ho imparate tramite un percorso indicato da Maestri la cui storia risale a millenni fa.
E' già stato detto tutto, sperimentato tutto, da millenni, per cui Malanga non ha trovato niente di nuovo.
Oggi, a causa del deserto spirituale in cui viviamo, è pieno di maestri improvvisati, che acchiappano un po' di Verità e ne fanno il loro cocktail personale. Se sono onesti e sono al livello di intraprendere un simile lavoro con gli altri ben venga, ma la mia esperienza mi dice che sono casi rari e in genere i Maesrti li puoi trovare quasi esclusivamente nelle varie tradizioni taoiste, buddiste etc. e questo perché all'origine c'è un vero Maestro e c'è chi a preso il testimone e lo ha tramandato di generazione in generazione, in silenzio, discretamente, onestamente.
Personalmente penso che non c'è da fidarsi e questo l'ho pensato da quando mi hai parlato della cosa dei colori.
Io pratico Meditazione e quello che mi hai descritto è veramente poco serio, molto superficiale. Per quello che è la mia esperienza personale considero i risultati di quella tecnica assolutamente inaffidabili.
Se una persona fa quella tecnica con altri dicendo che significa una certa cosa, vuol dire che non ha idea di cosa sta facendo (nella ipotesi migliore). Anzi, penso che può essere molto dannoso per le persone.

Citazione:

Ora il fatto che si accetti e si viva la virtualità amandola non toglie la consapevolezza di sapere che comunque sempre di ologramma si tratta. .

Lo dici tu che si tratta di ologramma. E' una teoria alroc, non dimenticarlo, per favore.

Citazione:

Gli addotti sperimentano quanto sia manipolabile la virtualità perché possono avere delle situazioni spontanee di: guarigione, possono vedere a distanza (remote viewing), possono liquefare una sedia, possono fulminare senza volerlo lampadine, lampioni, computer. Tutto questo non è ancora una capacità fissa e ripetibile quando si vuole, ma accade e dimostra che se un uomo o donna qualsiasi possono fare delle piccole "stranezze", allora c'è qualcosa che permette di modificare la realtà e chissà che un giorno non riescano a mettere la mano sul fuoco senza bruciarsi. .

Come sopra. E' tutto copiato da esperienze spirituali, da percorsi spirituali millenari. Se uno copia queste cose e ci aggiungie gli alieni o babbo natale, perché lo fa? Visto che non ce n'è nessun bisogno?
Puzza alroc, puzza fortemente.
Ma tu l'hai fatta una ricerca personale, letture, studi (pratiche è la cosa migliore secondo me), sul taoismo, buddismo etc.?

Citazione:
Quando parlavamo di furto della magia, per il mio background, intendevo proprio questo, cioè la capacità che hanno questi esseri umani di cambiare le cose, anche solo in modo spontaneo e incontrollato.

Non c'è nessun bisogno di inventarsi un ologramma, alieni e compagnia, perché la Vita E' MAGIA.
Il mondo è pura magia.
Il fatto che le persone guariscano etc. non è nulla di nuovo, è solo sconosciuto all'occidente: civiltà creata dalla mente/ego.

Sai cosa mi sembra a me? Mi sembra la solita storia: cercare di controllare la Vita. Perché non vedo che bisogno ci sia di prendere dei percorsi spirituali conosciuti, sperimentati da millenni e confermati da moltissime persone e farli propri aggiungendo elementi che non servono a niente nel concreto, nei fatti.
Questo tipo di manipolazioni è tipico dell'ego. E' tipico della mente: teoria -> pratica.
Non è un caso che le pratiche spirituali oneste funzionino esattamente al contrario: pratica -> teoria (se ti va, solo se ti va...).
Tana.
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Chuang Tzu
Inviato il: 27/9/2013 9:35
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Re: Corrado Malanga
#212
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Forse ho capito il punto cruciale della discussione. Secondo te dire che viviamo in un ologramma ci deresponsabilizza moralmente, ho capito?

Ritenere di vivere in una simulazione, secondo il tuo punto di vista, rende meno vera l'esistenza. La definizione di ologramma è come se facesse perdere bellezza e importanza alla materia che sperimentiamo.

Se interpreti a virtualità in questo modo e pensi che la visione "malanghiana" incoraggi ad una deresponsabilizzazione e a un distacco dalla realtà, ti dico subito che non è così, anzi è esattamente il contrario.

Nel percorso che fanno gli addotti liberati c'è proprio un lavoro costante di accettazione della virtualità. Infatti, il problema di molti addotti nasce da un difficile adattamento al mondo crudele in cui nascono. Spesso gli addotti sono depressi perché non sopportano la realtà e vorrebbero fuggire al più presto perchè faticano ad adattarsi.

Le anime degli addotti (e di tutti gli esseri umani) sono gioiose, senza filtri, senza inganni, hanno l'innocenza di un bambino e soffrono tremendamente la durezza e prepotenza del mondo in cui devono fare esperienza. Il trauma è così grande che delle volte queste anime non amano i loro corpi e ciò causa l'insorgere di malattie, perchè la malattia (qualunque essa sia) è un modo che ha l'anima di comunicare la sua sofferenza.

Nel percorso che fanno per liberarsi, gli addotti imparano ad amarsi guarendo a poco a poco dalle malattie, imparano ad accettare la realtà, imparano a diventare parte coinvolta e consapevole del mondo che prima rifiutavano.

Quindi, come vedi non è una fuga dalla realtà o una deresponsabilizzazione, ma al contrario un modo per imparare a vivere al meglio l'esperienza dell'essere qui in questo spazio/tempo. Gli addotti diventano finalmente sereni quando imparano ad amare la realtà e a viverla giorno dopo giorno in totale aderenza con la materia di cui sono fatti (l'anima impara ad accettare la virtualità in cui si trova e ad incarnarsi sempre più in profondità nel proprio corpo).

Ora il fatto che si accetti e si viva la virtualità amandola non toglie la consapevolezza di sapere che comunque sempre di ologramma si tratta. Gli addotti sperimentano quanto sia manipolabile la virtualità perché possono avere delle situazioni spontanee di: guarigione, possono vedere a distanza (remote viewing), possono liquefare una sedia, possono fulminare senza volerlo lampadine, lampioni, computer. Tutto questo non è ancora una capacità fissa e ripetibile quando si vuole, ma accade e dimostra che se un uomo o donna qualsiasi possono fare delle piccole "stranezze", allora c'è qualcosa che permette di modificare la realtà e chissà che un giorno non riescano a mettere la mano sul fuoco senza bruciarsi.

Quando parlavamo di furto della magia, per il mio background, intendevo proprio questo, cioè la capacità che hanno questi esseri umani di cambiare le cose, anche solo in modo spontaneo e incontrollato.
Inviato il: 26/9/2013 22:52
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Re: Corrado Malanga
#211
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alroc

Mi era sfuggito:

Citazione:
Quando dici che per te la realtà è semplice: il leggero sale e il pesante scende, non fai altro che azzerare la mente e magari è giusto metterla a tacere.

No. Quella casomai è una conseguenza, se si è disponibili ad esaminarla onestamente.
Quando dico che il leggero sale e che il pesante scende sto descrivendo la realtà (una parte), che in questo caso è anche una legge Universale (per quello ho scelto questa frase).

Citazione:

Tuttavia, prima di "spegnere" la mente avrai fatto tanta strada per giungere a queste semplici considerazioni. Oggi puoi dire che la realtà esiste ed è al di fuori di noi e della nostra coscienza perché hai fatto un percorso in cui hai imparato e compreso chiaramente.

Non è al di fuori di noi. E' ovunque, anche in noi, e ci siamo dentro.
Anche in noi il leggero sale e il pesante scende, altrimenti non sarebbe una legge universale.

Citazione:

Nel tuo punto di arrivo è chiaro e limpido il concetto di realtà, ma per molti di noi non è così.

Lo so. Sennò che scrivo a fare?
Scrivo perché quando vedo che, per ragioni che secondo me sono egoiche, si cerca di negare la realtà, so che si sta danneggiando gravemente qualcosa, qualcuno.
La considero una cosa grave, seria. Perché è proprio da li che iniziano tutti i guai: siccome la realtà non esiste posso fare come mi pare.
Vedi il pericolo?
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Chuang Tzu
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Re: Corrado Malanga
#210
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Citazione:

alroc ha scritto:

La responsabilità c'è eccome, perché ogni nostra scelta è "scritta" nel nostro percorso per sempre. Ogni nostro merito o demerito fa di noi degli esseri che si evolvono tramite le vite che vivono.

Questo per quanto riguarda la responsabilità verso noi stessi.
La mia domanda era rivolta agli altri, al mondo (che pensi sia un ologramma).
Siamo responsabili delle nostra azioni verso gli altri e verso il mondo?
Se con una mia azione danneggio il percorso spirituale di una balena, ne sono responsabile?
Perché se è solo un ologramma, che è li solo per me, per la mia crescita, allora l'unico danno sarebbe verso me stesso...
Capisci la mia critica verso questa teoria? La trovo egoista e crudele.

Citazione:

alroc ha scritto:La mia non è fede nella teoria di Malanga, non c'è un dogma da seguire, ma un semplice ragionamento.

E questo mi fa molto piacere. Ma l'hai verificato in prima persona?

Il resto di quello che hai scritto (tutto), è stato parte del mio percorso.
E' tutto vero ma non cambia di una virgola l fatto che il mondo, noi compresi, sia reale.

Ne le stringhe, ne la percezione dei colori, ne tutto il resto spostano di una virgola la realtà del mondo.

Citazione:

L'oggetto in sè quindi non esisterà come materia, così come non esistono i colori, ma come vibrazione che noi di volta in volta interpretiamo tramite la "lettura" degli impulsi.

E' la stessa cosa alroc. Se la signora a cui hai dato un calcio e che ti ha dato una bastonata sulla zucca, non fosse reale, tu potresti scegliere se sentire o no il dolore sulla zucca. Poi puoi dire che le vibrazioni del bastone si sono dirette sulle vibrazioni della tua zucca che ti hanno fatto sentire le vibrazioni del dolore; ma così è più lungo... ma è la stessa cosa.
L'oggetto esiste come materia in questo spazio-tempo. Se vai nello spazio-tempo della sua vibrazione non vedrai più l'oggetto, e se ci puoi andare anche con il corpo potrai evitare di sentire dolore. Ma in questo spazio-tempo il bastone ti fa male. E' reale. In un altro spazio-tempo il bastone non esiste perché è pura vibrazione. Sono vere le due cose.

La realtà non è unidimensionale.

Ed è qui che le cose iniziano a farsi veramente interessanti...

Citazione:

Se sono veri solo gli impulsi che riceviamo e non la materia che interpretiamo essere quell'impulso, allora due domande che le dovremmo fare.
Se poi le altre domande non te le vuoi fare e pensi di ever trovato le risposte, va benissimo.
Molti di noi però cercano di capire.

Dopo "allora due domande che le dovremmo fare" manca qualcosa? non capisco...
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Chuang Tzu
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Re: Corrado Malanga
#209
Sono certo di non sapere
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Citazione:

fefochip ha scritto:
solo delle precisazioni

Io: Tu mi attribuisci cose che non ho detto.

Tu:
solo nella tua testa avviene questo .
io estremizzo un tuo concetto per rendere chiaro dove porta.
non dico che questa estremizzazione l'hai detta tu ma io dico che viene da li

se non capisci questa cosa non so cosa farci.

Dove porta dipende che direzioni prendi. Se ragioni alla cazzo è un problema tuo (leggere quello che si vuole leggere solo perché si vuole scassare il cazzo al povero Invisibile).

Citazione:
io ho detto un altra cosa.
ho detto che il ragionamento che fai (e che fanno tanti altri)è quello portante di alcuni mali del mondo (in sintesi pensare che esistendo una realtà per forza escludi qualunque altra perche di realtà ce ne può essere una sola ...ti ricorda nulla?)
il resto non è affar mio.
io non ti accuso di niente , la mia era una esortazione a riflettere.

Ho riflettuto, sperimentato, verificato per anni.
poi ho capito che era semplicissimo e che quelli che complicano la cosa lo fanno perché si cagano sotto (tra cui c'ero anche io).

La realtà è quello che è.

Questo non si può confutare, si può solo rifiutare. "la realtà non esiste".
Il resto sono chiacchere.

Domanda: il fuoco brucia?

Citazione:

comunque invisibile la "tua" definizione di realtà della treccani leggi tutto e non la frasetta iniziale che non dice un cazzo

Bla bla bla... bla bla bla...

traduzione per i non capenti?
non puoi definire la realtà perche non puoi uscire da essa


Per cui non posso definire che il fuoco brucia. Perché insisti? Perché ti vuoi fare del male?
Non puoi definire la realtà universale, perché non puoi uscire da essa. Non significa che non esiste. Non significa che non posso definire una realtà come "il fuoco brucia", infatti posso.
Posso definire parti della mappa, dopo attenta e accurata verifica.
E poi non ti capisco, io l'ho già detto che tutto potrebbe essere un sogno, le anime, noi e il mondo. Perché mi rompi le palle?

Come dicevo ad alroc, le cose sono due: o nulla è reale o lo è tutto.

Mi sono un po' stufato sai?
Tanto lo so che non ammetterai mai che il fuoco brucia. Ti brucia troppo
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Inviato il: 25/9/2013 19:55
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Re: Corrado Malanga
#208
Mi sento vacillare
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Citazione:
certo! Perché non ci avevo pensato prima? Così nessuno è responsabile di niente... Scusate il sarcasmo ma a me sembra di vedere dei bambini che giocano con un mondo immaginario. Siamo o no responsabili del dolore che provochiamo a noi stessi, agli altri e al mondo? Siamo o no responsabili delle nostre azioni? No, perché se il mondo non esiste, se è un ologramma, allora vale tutto. Non ha nessuna importanza se uccido tutte le balene, tanto non esistono... Si lo so che l'ologramma serve per imparare a fare il bravo... ma se a me non mi


La responsabilità c'è eccome, perché ogni nostra scelta è "scritta" nel nostro percorso per sempre. Ogni nostro merito o demerito fa di noi degli esseri che si evolvono tramite le vite che vivono.
Quando dici che per te la realtà è semplice: il leggero sale e il pesante scende, non fai altro che azzerare la mente e magari è giusto metterla a tacere. Tuttavia, prima di "spegnere" la mente avrai fatto tanta strada per giungere a queste semplici considerazioni. Oggi puoi dire che la realtà esiste ed è al di fuori di noi e della nostra coscienza perché hai fatto un percorso in cui hai imparato e compreso chiaramente.
Nel tuo punto di arrivo è chiaro e limpido il concetto di realtà, ma per molti di noi non è così.

La mia non è fede nella teoria di Malanga, non c'è un dogma da seguire, ma un semplice ragionamento.

Nel bene o nel male siamo "diversi" dal regno animale perché noi abbiamo uno strumento in più, la mente, che può essere un aiuto o un impedimento per la nostra evoluzione.

Nel mio caso ho voluto unire la mente con l'intuizione ed ho ottenuto un "miscuglio" imperfetto e provvisorio che mi dà al momento delle risposte plausibili su cosa sia la realtà.

La teoria delle stringhe (corde) ci suggerisce che tutto è vibrazione. Ogni parte di noi e tutto ciò che ci circonda è costituito da "corde" che vibrano ad una certa frequenza. Se noi siamo solo "musica" (questa è la base del mio pensiero), non possiamo accettare l'idea che esista la materia. La materia è illusoria perché la percezione che abbiamo di essa dipende dai nostri sensi.

Faccio un esempio banale con la teoria dei colori. I colori che percepiscono i nostri occhi non sono materia, cioè gli oggetti che noi vediamo colorati, non sono davvero colorati, il loro colore è dato dallo spettro solare (luce bianca che contiene tutti i colori dell'arcobaleno) che viene "assorbito" dagli oggetti riflettendo di volta in volta il colore che vediamo. Se un oggetto è rosso, l'oggetto assorbe tutto lo spettro solare tranne il rosso. Il rosso che noi vediamo è l'unica frequenza che viene riflessa ed è per questo che vediamo quel preciso colore. I nostri occhi non toccano un oggetto rosso (mappa), ma un oggetto che è "illuminato" dalla frequenza rossa (territorio).
Ora , la cosa davvero frustrante è che noi esseri umani vediamo le frequenze al di sotto dell'infrarosso e dell'ultravioletto e non vediamo tutta la sconfinata gamma di altre frequenze (territorio), questo ci preclude una infinità di conoscenze. Tuttavia, sapere che c'è molto altro che non vediamo, ci dà una spinta a non fermarci all'evidenza della mappa che crediamo definitiva, ma ci spinge a cercare ancora perché sappiamo che il territorio è ancora più vasto.

Questo esempio sui colori è un piccolo cenno su cosa sia realmente la percezione che abbiamo della realtà.
Se siamo vibrazione, gli oggetti non saranno realmente colorati, ma neanche la loro forma sarà davvero fatta di materia. la consistenza della materia dipenderà dal modo che abbiamo di interpretare le "vibrazioni" che quell'oggetto emetterà. La forma e consistenza che daremo all'oggetto sarà il risultato di impulsi elettrici che percepiamo e che il nostro cervello avrà imparato, durante la crescita, ad interpretare. L'oggetto in sè, dunque, è definito spazialmente e nella sua consistenza dal modo che abbiamo di interpretare gli impulsi che arrivano al cervello: Quadrato, morbido, liscio, rotondo, etc.

L'oggetto in sè quindi non esisterà come materia, così come non esistono i colori, ma come vibrazione che noi di volta in volta interpretiamo tramite la "lettura" degli impulsi.

Se sono veri solo gli impulsi che riceviamo e non la materia che interpretiamo essere quell'impulso, allora due domande che le dovremmo fare.
Se poi le altre domande non te le vuoi fare e pensi di ever trovato le risposte, va benissimo.
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Inviato il: 25/9/2013 19:37
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Re: Corrado Malanga
#207
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comunque invisibile la "tua" definizione di realtà della treccani leggi tutto e non la frasetta iniziale che non dice un cazzo

La nozione di r. è legata al problema tipicamente moderno dell'esistenza del mondo esterno. A partire da R. Descartes si era, infatti, affermata la tesi secondo cui gli uomini conoscono soltanto le idee, ossia le rappresentazioni mentali delle cose. Ma se la nostra conoscenza è fatta solo di rappresentazioni mentali, chi ci garantisce che a esse corrisponda, fuori di noi, qualcosa di reale? Più in generale, chi ci garantisce che la realtà esterna esista? Descartes risolse il problema ricorrendo alla dimostrazione dell'esistenza di Dio, che faceva da 'garante' sulla verità delle nostre rappresentazioni. G. Berkeley, invece, si spinse a negare la r. del mondo esterno. Per lui esse est percipi, ossia "essere significa essere percepito": la r. esiste soltanto nel soggetto e quindi affermare che esista qualcosa indipendentemente dal soggetto che la pensa è una pura assurdità. Quanto a I. Kant, egli rifiutò le tesi di Descartes e Berkeley ed elaborò una dottrina detta 'idealismo trascendentale', secondo cui i dati provenienti dalla r. esterna - la cui esistenza è indubbia - sono conoscibili solo attraverso le categorie mentali del soggetto. L'idealismo postkantiano ha radicalizzato il trascendentalismo di Kant, o risolvendo la r. nell'attività di un Io puro che pone sé stesso e l'oggettività come ciò che a lui si contrappone (J.G. Fichte), o identificandola con il processo di autorealizzazione dello Spirito (G.W.F. Hegel). Nel pensiero contemporaneo la specifica questione metafisica della r. come esistenza esterna al soggetto conoscente viene a cadere. In partic., la riflessione neopositivistica, per es. in R. Carnap, ne ha sottolineato la natura di pseudoproblema, in quanto non suscettibile di verifica sperimentale. Nella riflessione successiva al neopositivismo il problema della r. è stato variamente discusso all'interno del rinnovato dibattito sul realismo.

traduzione per i non capenti?
non puoi definire la realtà perche non puoi uscire da essa

ecco alcuni che si sono sforzati in rete di dare una risposta

Citazione:
Il problema è appunto ermeneutico. Interpretare la realtà perchè nessuna realtà è quella giusta. Non si giunge mai a una definizione precisa perchè non c'è. Un pò come i discorsi socratici che non giungono mai a un finale; questo è sempre aperto, e si dà a molteplici interpretazioni. Ed è necessario che ci siano per riflettere sempre criticamente sull'Ethos nel quale viviamo.


Citazione:
Non esistono prove "scientifiche" della realtà, ma solo evidenze empiriche, cioè al soggetto che osserva la realtà sembra evidente (quindi non necessitante di prove) "qualcosa di esterno a se stesso".
L' impossibilità di produrre prove scientifiche è dovuta al fatto che noi stessi siamo parte della presupposta realtà, dovremmo essere esterni ad essa per poterla conoscere in tutti i suoi aspetti, sarebbe come chiedere ad un pesce di vedere il mare dall' alto.
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Inviato il: 25/9/2013 18:51
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Re: Corrado Malanga
#206
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Citazione:
Ma perché sforzarsi tanto per negare la realtà?


lo sai che non ho capito una cicca di quello che hai scritto?
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Inviato il: 25/9/2013 18:38
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Re: Corrado Malanga
#205
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solo delle precisazioni
Citazione:
Tu mi attribuisci cose che non ho detto


solo nella tua testa avviene questo .
io estremizzo un tuo concetto per rendere chiaro dove porta.
non dico che questa estremizzazione l'hai detta tu ma io dico che viene da li

se non capisci questa cosa non so cosa farci.

Citazione:
accusandomi di essere complice dei mali del mondo

ti do mille euro se mi dici dove lo ho scritto che TU sei complice dei mali del mondo.

io ho detto un altra cosa.
ho detto che il ragionamento che fai (e che fanno tanti altri)è quello portante di alcuni mali del mondo (in sintesi pensare che esistendo una realtà per forza escludi qualunque altra perche di realtà ce ne può essere una sola ...ti ricorda nulla?)
il resto non è affar mio.
io non ti accuso di niente , la mia era una esortazione a riflettere.
sei tu che prendi sul personale un mio pensiero .

anche perche diciamolo : io non so nemmeno chi cazzo sei quindi se prendi sul personale qualcosa sei pazzo.
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Inviato il: 25/9/2013 18:35
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Re: Corrado Malanga
#204
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Citazione:

fefochip ha scritto:
invisibile

ok mi sembri piu lanciato verso la polemica che scambiarsi qualcosa.


Cioè fammi capire, tu mi attribuisci cose che non ho detto (te lo dico e tu fai lo lo gnorri), e io sarei quello che vuole polemizzare?

Citazione:

per quanto mi riguarda la definizione della treccani non definisce una benamato cazzo.
"Qualità e condizione di ciò che è reale, che esiste effettivamente e concretamente.""

che vuol dire che realtà è condizione e qualità di ciò che è reale ? e grazie al cazzo
esiste effettivamente ?

Beh, se alla Treccani hanno dato una definizione che SECONDO TE non definisce un "beneamato cazzo" direi che è il caso che glielo segnali.
Comunque alla domanda "esiste effettivamente?" mi piacerebbe sapere la tua risposta. La mia la sai.

Citazione:

come mai nel tuo esempio del fuoco che brucia

devi citare qualcun'altro oltre te? me e in questo caso x e y?
non somiglia appunto a una sommatoria di soggettività?
dove è la differenza ?


Perché sei uno scassacazzi. Sarebbe bastato citare la mia mano carbonizzata? Non credo, avresti trovato un'altra anguillesca giravolta.
O magari si... ti va bene la mia mano carbonizzata come prova che il fuoco brucia o serve altro? Vuoi una foto?
Ti stai incartando per cercare di dimostrare che il fuoco che brucia è una mia osservazione soggettiva...
Ma chi te lo fa fare?

Citazione:
La realtà della terra piatta non è mai stata una realtà, era una convinzione. La realtà è che (probabilmente ) la Terra era sferica anche allora.
Fai lo stesso errore con tutti gli esempi che hai riportato

dimmi che differenza c'è con la convinzione che adesso sia sferica scusa.


"Adesso", ci sono.... pure.... le ... foto...i filmati... ecco la differenza: come dicevo prima, "è stato verificato".



Citazione:
Senti Fefo, hai rotto il cazzo. Dove avrei mai detto che "oggi abbiamo capito tutto"?
Se continui a rispondere a cose che non scrivo ti ignorerò.

senti facciamo una bella cosa
tu mi pare non hai piacere a dialogare
amen

a me me l'hai fatto passare

rimani delle tue convinzioni che me ne farò una ragione, stai sereno.

lasciati dire comunque che sei un maleducato perche stavo solo cercando di parlare con te ma evidentemente sei piu preso a dimostrare qualcosa che ad avere un contatto umano per capire l'altro.

te salud

Adesso sarei un maleducato, io. Tu mi attribuisci cose che non ho detto, rispondi (alla tua invenzione) con tono da monito presidenziale, accusandomi di essere complice dei mali del mondo, al che io ti ci mando, e farei pure male
Sai una cosa? Ti ci rimando.

Certo che non ho piacere a dialogare con chi mi attribuisce cose che non ho detto, e addirittura, dopo averglielo fatto notare, continua come se nulla fosse e si permette di piagnucolare accusando la sua vittima designata (nella sua immaginazione ovviamente) di non voler dialogare (!).
Se avessi piacere in simili giochi sarei masochista.
Beh, non lo sono, masochista. Gioca da solo al bondage.
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Inviato il: 25/9/2013 18:08
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Re: Corrado Malanga
#203
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invisibile

ok mi sembri piu lanciato verso la polemica che scambiarsi qualcosa.

per quanto mi riguarda la definizione della treccani non definisce una benamato cazzo.
"Qualità e condizione di ciò che è reale, che esiste effettivamente e concretamente.""

che vuol dire che realtà è condizione e qualità di ciò che è reale ? e grazie al cazzo
esiste effettivamente ?
come mai nel tuo esempio del fuoco che brucia

Citazione:
Il fuoco mi pare che brucia. Ho provato tante volte e brucia sempre. Mi sa che il fuoco brucia... Che dici fefo, brucia? Si, brucia. Che dici XY, brucia?...
Se proprio ti piace scassare il cazzo aggiungo che in questo angolino di mappa scriverò: "il fuoco brucia me, fefo e XY in data X all'ora Y"
Contento?

devi citare qualcun'altro oltre te? me e in questo caso x e y?
non somiglia appunto a una sommatoria di soggettività?
dove è la differenza ?

Citazione:
Boh.. mischi concetti che non c'entrano una fava.

i concetti centrano eccome ma non mi pare li cogli.

Citazione:
La realtà della terra piatta non è mai stata una realtà, era una convinzione. La realtà è che (probabilmente ) la Terra era sferica anche allora.
Fai lo stesso errore con tutti gli esempi che hai riportato.


dimmi che differenza c'è con la convinzione che adesso sia sferica scusa.

poi sarei io che uso le parole a cazzo?

io parlo di convinzioni e tu parli di realtà?
in "realtà" ti fa comodo pensare cosi.


Citazione:
Senti Fefo, hai rotto il cazzo. Dove avrei mai detto che "oggi abbiamo capito tutto"?
Se continui a rispondere a cose che non scrivo ti ignorerò.


senti facciamo una bella cosa
tu mi pare non hai piacere a dialogare
amen

a me me l'hai fatto passare

rimani delle tue convinzioni che me ne farò una ragione, stai sereno.

lasciati dire comunque che sei un maleducato perche stavo solo cercando di parlare con te ma evidentemente sei piu preso a dimostrare qualcosa che ad avere un contatto umano per capire l'altro.

te salud
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Inviato il: 25/9/2013 16:11
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Re: Corrado Malanga
#202
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Fefo

Vedo che eviti ACCURATAMENTE la definizione della Treccani

Infatti continui a fare lo stesso errore: confondere la realtà con la soggettività.

Citazione:

fefochip ha scritto:

è esattamente questo ragionamento alla base di ogni conflitto religioso e non .

chi stabilisce che è perfetta la tua mappa? (scommetto che risponderai la verità stessa) te stesso?

No, La verifica, anche di me stesso.
Il fuoco mi pare che brucia. Ho provato tante volte e brucia sempre. Mi sa che il fuoco brucia... Che dici fefo, brucia? Si, brucia. Che dici XY, brucia?...
Se proprio ti piace scassare il cazzo aggiungo che in questo angolino di mappa scriverò: "il fuoco brucia me, fefo e XY in data X all'ora Y"
Contento?

Stai facendo di una cosa semplicissima un affare di stato. Perché?

Citazione:

ma non lo vedi che è ti stai illudendo della perfezione di questa mappa?
tu stai dicendo che in alcuni punti la mappa corrisponde al territorio.

Certo che corrisponde, l'ho verificato. Altrimenti provami che il fuoco non brucia e io modificherò la mia mappa. Fino ad allora, nella mia mappa, il fuoco brucia.

Citazione:

ma questa è in illusione perche l'intero territorio proprio perche non sei dio non lo puoi percepire e percepirne un pezzo senza capire il tutto non fa di quel pezzo di mappa la perfezione ...tutt'altro.

Ma che dici? Non è perfetta la mappa nel punto in cui dice che il fuoco brucia?
Cos'è, per sapere se il fuoco brucia devo conoscere tutto l'universo prima?

Citazione:

fefochip ha scritto:

è lo stesso errore che commette la medicina parcellizzando l'individuo e curando il cuore, il fegato ,i reni ,ecc senza considerare l'intero individuo fatto anche di sentimenti e emozioni.

Boh.. mischi concetti che non c'entrano una fava.
Io mica sto curando l'Universo... Sto ancora alla fase di disegno della mappa... Non eravamo li?

Citazione:

quello che confonde sei tu caro invisibile.

Possibile, ma visto che pare tu non conosca il vero significato della parola "realtà", nonostante io lo abbia ripetuto più volte (senza nessun riscontro da parte tua), mi sa che il problema è tuo.

Citazione:

era una realtà il salasso ,una realtà riconosciuta ,reale , messa lì...
poi hanno scoperto che faceva solo male.
bisogna stare attenti a quello che consideri realtà

parli di terra che gira ma ti ricordo che era una realtà la terra piatta.

Confermato. Non sai cosa significa la parola "realtà".
Usi questa parola in senso relativo, non in senso letterale per cui non capisci quello che scrivo e quello che scrivi non è corretto.
Il salasso era una pratica corrente, una convinzione, una consuetudine: "era una realtà l'uso del salasso". Ecco, questo si. Poi che il salasso curi o meno è un altra realtà.
Se vuoi parlare con me di questa cosa devi usare la parole nel modo corretto, altrimenti è un casino.
La realtà della terra piatta non è mai stata una realtà, era una convinzione. La realtà è che (probabilmente ) la Terra era sferica anche allora.
Fai lo stesso errore con tutti gli esempi che hai riportato.

Citazione:

pensare che oggi abbiamo capito tutto.

Senti Fefo, hai rotto il cazzo. Dove avrei mai detto che "oggi abbiamo capito tutto"?
Se continui a rispondere a cose che non scrivo ti ignorerò.
Per la cronaca io penso che la scienza moderna non vale una cicca e procede su una strada dannosa, stupida e malvagia.

Citazione:

panzane e sogni.
se vai sul sole .....ma non ti rendi conto che parli di realtà e sogni?
non puoi andare sul sole è solo nella tua immaginazione.
gira per tutti la terra ? pure per dino ?

mi sa che tu stai ancora fermo al concetto einstainiano di realtà che esiste a prescindere dall'osservatore.

fai un po tu, sono concetti un pochino anziani e tutto sommato ingenui.

Il fuoco brucia? Se si, è una realtà.
L'influenza dell'osservatore sull'osservato fa parte della realtà. Ma anche questa influenza ha dei limiti, a seconda di vari fattori, limiti REALI.

Stai cercando di appiopparmi pensieri e visioni che non ho.
Non usi correttamente la parola più importante di cui si sta parlando.
Come posso seguirti?
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Chuang Tzu
Inviato il: 25/9/2013 14:21
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Re: Corrado Malanga
#201
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Ma perché sforzarsi tanto per negare la realtà?

Esistono già altre religioni, oltre questa.

A quale esigenza risponde?

Mi sa che ha ragione Invisibile: serve a eliminare il senso di colpa e a curare il "mal di vivere".

Uh... adesso che ci penso fa esattamente le stesse cose che fanno tutte le altre religioni. ..

Stessa logica circonvoluta, stessa necessità di un atto di fede iniziale, stessa negazione della realtà.

Qui addirittura come concetto.

Ebbravo Malanga...

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(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 25/9/2013 14:10
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Re: Corrado Malanga
#200
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insomma per usare esempi a noi "cari".

alqaida è una realtà no?
ha fatto l'11 settembre no?

tu invece potresti dirmi che la realtà è un altra (e magari io sarei d'accordo), ma vallo a dire a chi si è arruolato convinto di andare a combattere i terroristi.

vediamo solo delle ombre e cerchiamo di capire che succede
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Inviato il: 25/9/2013 13:50
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Re: Corrado Malanga
#199
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Citazione:
Stai dicendo che è giusto o normale non essere responsabili delle proprie azioni?


non credo stia dicendo questo.

ti sta cercando di far capire che nell'ottica di un anima eterna (se riesci ad astrarti fino a questo punto) quello che ti appare oggi un ingiustizia, una cosa "cattiva" ecc in una visione piu ampia delle cose assume altri significati.

la cosicenza di chi percepisce la realtà è tutto.

un riccio vivrà nel nostro stesso territorio ma per lui la realtà sarà una cosa completamente diversa.

se cerchi di ragionare per proporzioni e fai :

visione della realtà di riccio di mare sta alla visione dell'uomo della realtà
come la visione dell'uomo della realtà sta alla visione di un anima della realtà.

forse ti renderai conto che il concetto di "realtà" non appare piu cosi semplice come al fai
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Inviato il: 25/9/2013 13:42
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Re: Corrado Malanga
#198
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Citazione:
Perché non siamo Dio. Ma se la mia mappa la faccio solo di cose reali, sarà una mappa perfetta, incompleta (magari una frazione infinitesimale del tutto) ma perfetta.


è esattamente questo ragionamento alla base di ogni conflitto religioso e non .

chi stabilisce che è perfetta la tua mappa? (scommetto che risponderai la verità stessa) te stesso?

ma non lo vedi che è ti stai illudendo della perfezione di questa mappa?
tu stai dicendo che in alcuni punti la mappa corrisponde al territorio.

ma questa è in illusione perche l'intero territorio proprio perche non sei dio non lo puoi percepire e percepirne un pezzo senza capire il tutto non fa di quel pezzo di mappa la perfezione ...tutt'altro.

è lo stesso errore che commette la medicina parcellizzando l'individuo e curando il cuore, il fegato ,i reni ,ecc senza considerare l'intero individuo fatto anche di sentimenti e emozioni.

pensi che sia reale una cosa sul cuore ma ignorando l'individuo intero facilmente fai danni.

Citazione:
Confondi la realtà con lo spacciare realtà qualcosa che non lo è.


quello che confonde sei tu caro invisibile.
era una realtà il salasso ,una realtà riconosciuta ,reale , messa lì...
poi hanno scoperto che faceva solo male.
bisogna stare attenti a quello che consideri realtà

parli di terra che gira ma ti ricordo che era una realtà la terra piatta.

pensare che oggi abbiamo capito tutto e siamo su una geoide che ruota su se stesso e spacciarlo per "realtà" vuol dire che non si è capito un cazzo degli errori passati , che non si riescono a fare delle proporzioni tra i periodi storici per farci capire che il nostro concetto di realtà è in ogni epoca granitico , inalterabile quando invece magari è una fesseria ignobile .

Citazione:
La Terra gira per tutti, anche per se stessa, per il Sole etc...
Io non lo vedo, soggettività, eppure gira, realtà.
Se vado sul Sole, lo vedrò, vedrò la realtà: gira


panzane e sogni.
se vai sul sole .....ma non ti rendi conto che parli di realtà e sogni?
non puoi andare sul sole è solo nella tua immaginazione.
gira per tutti la terra ? pure per dino ?

mi sa che tu stai ancora fermo al concetto einstainiano di realtà che esiste a prescindere dall'osservatore.

fai un po tu, sono concetti un pochino anziani e tutto sommato ingenui.
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Re: Corrado Malanga
#197
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Citazione:

Ghilgamesh ha scritto:
Invisibile è proprio epr la "responsabilità" che non siamo consci di essere in un mondo illusorio.

Come ho scritto, se lo sai, non sei responsabile, estingui le balene? Che te frega?
Se NON lo sai, la tua anima dovrà convivere con l'esperienza di aver estinto una specie.


p.s. Non credo si sia qui per "fare il bravo", perchè? Secondo me un "Illuminato" (inteso come persona che si è evoluta su questo piano, non come i pazzi che credono di governare il mondo) era Miyamoto Musashi ... che fondamentalmente ha passato buona parte della sua vita ad ammazzar persone.

Tutti hanno il loro percorso, dove porti è un altro discorso, ma se credi in un'anima eterna, i peggiori sbagli possono servire a farti progredire più della rettitudine.

Sai che non sono sicuro di aver capito cosa vuoi dire?
Stai dicendo che è giusto o normale non essere responsabili delle proprie azioni?
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L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 25/9/2013 13:00
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Re: Corrado Malanga
#196
Sono certo di non sapere
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Invisibile è proprio epr la "responsabilità" che non siamo consci di essere in un mondo illusorio.

Come ho scritto, se lo sai, non sei responsabile, estingui le balene? Che te frega?
Se NON lo sai, la tua anima dovrà convivere con l'esperienza di aver estinto una specie.


p.s. Non credo si sia qui per "fare il bravo", perchè? Secondo me un "Illuminato" (inteso come persona che si è evoluta su questo piano, non come i pazzi che credono di governare il mondo) era Miyamoto Musashi ... che fondamentalmente ha passato buona parte della sua vita ad ammazzar persone.

Tutti hanno il loro percorso, dove porti è un altro discorso, ma se credi in un'anima eterna, i peggiori sbagli possono servire a farti progredire più della rettitudine.
Inviato il: 25/9/2013 12:54
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Re: Corrado Malanga
#195
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Citazione:

fefochip ha scritto:
@ invisibile

io ti esorto a pensare che "in realtà la realtà che descrivi non esiste".

Puoi esortarmi, ma la realtà è quello che è. Fine del discorso.
Qualunque altra interpretazione di questa parola è sbagliata. Il fatto di non poter o voler vederla, la realtà, è una questione umana che non c'entra niente con la realtà stessa.

Citazione:

se vogliamo la realtà potrebbe essere intesa la sommatoria delle soggettività di tutti.

Non è la realtà.
Per definizione, la realtà è quello che è.
Treccani: "realtà: Qualità e condizione di ciò che è reale, che esiste effettivamente e concretamente."

Citazione:

la realtà per come la intendi tu non esiste nel senso che non puoi percepirla, comprenderla o conoscerla.
solo in piccoli punti , da intervallo a intervallo e in una certa ottica.

Certo, mica sono Dio. Questo non significa che non esiste, infatti ogni piccolo punto di realtà che percepisco è reale, fa parte della realtà universale.

Citazione:

il linguaggio pnlliano il territorio è un mistero come le ombre nella grotta di platone.
ci possiamo solo fare un idea ovvero una mappa che per quanto accurata è solamente una mappa e non il territorio.

Perché non siamo Dio. Ma se la mia mappa la faccio solo di cose reali, sarà una mappa perfetta, incompleta (magari una frazione infinitesimale del tutto) ma perfetta.

Citazione:

pensare che la propria realtà "è" perche esiste è un errore tanto banale quanto deleterio perche in questo modo si scatenano continuamente guerre di religione per la verità/realtà.

cominciare a pensare che nella mia ottica è reale un qualcosa mentre non lo è per te è il primo passo verso una visione del mondo pacifica e collaborativa mentre la prima quella dell'evidenza dell'esistenza perche "è" è portatrice in seno di intolleranza e rigidità.

E' l'esatto contrario. E' il voler imporre all'altro la propria soggettività, che va di pari passo con l'atteggiamento infantile dell'uomo di non accettare la realtà, che genera i conflitti.

"Pensare che la propria realtà "è", in realtà (appunto) è pensare che la propria soggetività "è". Perché non esiste una "propria realtà", se non nel linguaggio discorsivo (che infatti significa soggettività).
Non è la realtà, perché la realtà, per definizione, non può essere soggettiva.

La Terra gira per tutti, anche per se stessa, per il Sole etc...
Io non lo vedo, soggettività, eppure gira, realtà.
Se vado sul Sole, lo vedrò, vedrò la realtà: gira.

Citazione:

troppe volte nella storia la scienza stessa ha smentito la "realtà" ...ne dovremmo fare tesoro per capire che ci dobbiamo concentrare sulla mappa e non sul territorio che rimarrà misterioso per sempre inevitabilmente .

Confondi la realtà con lo spacciare realtà qualcosa che non lo è.
Se io mi concentro su una mappa sbagliata, visti i precedenti delle mappe umane, è molto probabile che ricaschi negli errori di cui mi stai mettendo in guardia. No grazie. Preferisco una mini-mappa reale.
Che me ne faccio di una mappa più grande che molto probabilmente (quasi sicuramente visti i precedenti) è sbagliata?
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Chuang Tzu
Inviato il: 25/9/2013 12:07
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Re: Corrado Malanga
#194
Sono certo di non sapere
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@ invisibile

io ti esorto a pensare che "in realtà la realtà che descrivi non esiste".

se vogliamo la realtà potrebbe essere intesa la sommatoria delle soggettività di tutti.

la realtà per come la intendi tu non esiste nel senso che non puoi percepirla, comprenderla o conoscerla.
solo in piccoli punti , da intervallo a intervallo e in una certa ottica.

il linguaggio pnlliano il territorio è un mistero come le ombre nella grotta di platone.
ci possiamo solo fare un idea ovvero una mappa che per quanto accurata è solamente una mappa e non il territorio.

pensare che la propria realtà "è" perche esiste è un errore tanto banale quanto deleterio perche in questo modo si scatenano continuamente guerre di religione per la verità/realtà.

cominciare a pensare che nella mia ottica è reale un qualcosa mentre non lo è per te è il primo passo verso una visione del mondo pacifica e collaborativa mentre la prima quella dell'evidenza dell'esistenza perche "è" è portatrice in seno di intolleranza e rigidità.

troppe volte nella storia la scienza stessa ha smentito la "realtà" ...ne dovremmo fare tesoro per capire che ci dobbiamo concentrare sulla mappa e non sul territorio che rimarrà misterioso per sempre inevitabilmente .
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più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
Inviato il: 25/9/2013 11:42
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Re: Corrado Malanga
#193
Sono certo di non sapere
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Citazione:

fefochip ha scritto:

condivido però vorrei sviluppare il concetto di realtà.

Non ce n'è bisogno: la realtà è quelle che è.

L'unica cosa che si può fare è contestarne l'esistenza, non il concetto che è molto semplice.

Citazione:

dipende tutto dall'osservazione della realtà che a sua volta dipende dalla coscienza che si ha.

No. La realtà non può che essere una, per definizione. Quello di cui parli non è la realtà, è la soggetività.

Citazione:

un bambino avrà un certo grado di realtà .
il furto del suo lecca lecca da parte di un amichetto sarà visto come una cosa intollerabile e sarà dannatamente reale per lui.

Perché lo è.

Citazione:

per un adulto che capisce che quel furto non necessariamente è qualcosa di grave ma una ragazzinata destinata a essere corretta con l'educazione e il tempo vedrà la stessa realtà diveramente.

E qui iniziano i guai, quelli seri.
Certo che il furto del lecca-lecca è una ragazzinata, ma può diventare molto grave se non si fa giustizia: l'altro bambino deve restituirlo e chiedere scusa. E' il ladro che va educato non la vittima. Altrimenti...

Citazione:


per entrare a bomba nell'universo "malanghiano" il punto di vista di un anima sarà certamente diverso dal nostro dentro il nostro corpo.

cambiano le consapevolezze e le coscienze

Mica è malanghiano, è soggettività.

Citazione:
e cambia la realtà.

No. Cambia il punto di osservazione.

Citazione:

in questo senso a mio avviso l'universo è virtuale perche per quanto ne sappiamo la mappa e il territorio non combaciano MAI.

Questo perché le mappe sono cose umane, mentali, e per cui approssimative.
Il territorio è la realtà, che è inafferabile dalla mente, troppo vasto e, inoltre, in perenne divenire. Questo non vuol dire che l'universo è virtuale, vuol dire che con la mente non lo puoi vedere.

Citazione:

potremmo dire che gli universi paralleli altro non sono che mappe su piu "livelli" di un territorio fondamentalmente ignoto nel suo insieme ma conosciuto solo per ristrettissimi intervalli.

Vale quanto sopra. Le mappe sono interpretazioni umane. Magari ad un livello "superiore" le mappe non le fanno proprio...
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Inviato il: 25/9/2013 11:30
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Re: Corrado Malanga
#192
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@ invisibile

condivido però vorrei sviluppare il concetto di realtà.

dipende tutto dall'osservazione della realtà che a sua volta dipende dalla coscienza che si ha.

un bambino avrà un certo grado di realtà .
il furto del suo lecca lecca da parte di un amichetto sarà visto come una cosa intollerabile e sarà dannatamente reale per lui.
per un adulto che capisce che quel furto non necessariamente è qualcosa di grave ma una ragazzinata destinata a essere corretta con l'educazione e il tempo vedrà la stessa realtà diversamente.

per entrare a bomba nell'universo "malanghiano" il punto di vista di un anima sarà certamente diverso dal nostro dentro il nostro corpo.

cambiano le consapevolezze e le coscienze e cambia la realtà.

in questo senso a mio avviso l'universo è virtuale perche per quanto ne sappiamo la mappa e il territorio non combaciano MAI.

potremmo dire che gli universi paralleli altro non sono che mappe su piu "livelli" di un territorio fondamentalmente ignoto nel suo insieme ma conosciuto solo per ristrettissimi intervalli.
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Inviato il: 25/9/2013 11:08
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Re: Corrado Malanga
#191
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Citazione:


alroc
La fregatura è che noi non ricordiamo di essere in una simulazione e tutto ci appare ai nostri sensi come reale.

Ghilgamesh
Io non la vedo come una fregatura, ma come il miglior modo per progredire.

Se il pilota nel simulatore ha un problema, può sempre dire: Ma si! Sticaxxi!

Tanto sa di essere in una simulazione, non muore davvero, non muoiono i passeggeri.

Se non sapesse di essere in una simulazione, le risposte sarebbero più "sincere" ... in quel caso si vedrebbe quanto, realmente, vale una persona.

E certo! Perché non ci avevo pensato prima?
Così nessuno è responsabile di niente...
Scusate il sarcasmo ma a me sembra di vedere dei bambini che giocano con un mondo immaginario.
Siamo o no responsabili del dolore che provochiamo a noi stessi, agli altri e al mondo?
Siamo o no responsabili delle nostre azioni?
No, perché se il mondo non esiste, se è un ologramma, allora vale tutto. Non ha nessuna importanza se uccido tutte le balene, tanto non esistono... Si lo so che l'ologramma serve per imparare a fare il bravo... ma se a me non mi va?

Bella trovata: siccome il mondo è un ologramma posso fare come cavolo mi pare.
Peccato che non funziona, perché se vai a dare un calcio a quella signora ti da una bastonata sulla zucca, giustamente.
Se continuiamo ad inquinare la Terra (fare come ci pare) tra poco non ci saremo più, nell'ologramma... ops.
Com'è questa cosa che noi possiamo modificare l'ologramma fino a farlo diventare un ambiente letale per noi stessi? Com'è questa cosa che l'ologramma influisce realmente su di noi?
Per cui, o noi e il mondo siamo reali, o sia noi che il mondo siamo un ologramma.
Siamo anche noi un ologramma? Esiste qualcosa di reale?

Guardate che io non escludo che tutto questo sia un sogno di qualcuno, che tutto sia una illusione, ma se lo è anche noi lo siamo, in quel caso noi non esistiamo.
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Chuang Tzu
Inviato il: 25/9/2013 9:57
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