Luco, a parte che ripeto l'arte è un viaggio che decidi tu di
intraprendere.
Da che mondo è mondo nessuno può obbligarti a partire per non
so dove o giudicarti un vile o un rozzo se non accetti di andartene
a fare l'attraversamento del sahara in solitaria a piedi.
Non capisco perchè ciò debba valere per l'arte, se a me una certa
corrente artistica non da nulla debba scattare una sanzione di tipo
morale o culturale.
Per me Kubrick è un genio, ma molti lo criticano sia "da destra" (è
un gioco dialettico
) dicendo che rompe i maroni, sia "da sinistra"
ritenendolo addirittura troppo didascalico o sensazionalista.
Sono quelli che amano la cinematografia azera o kirgisa che in 180
minuti ci racconta la fondamentale storia di un ragazzino che va a farsi
riparare le scarpe dal ciabattino del paese.
Io invece adoro Kubrick, mi rompo i maroni con i film che piacciono
a Ghezzi ma adoro Jodorowski e Tarkovski.
Il problema, dunque, non sta nè nell'estetica dell'artista nè negli
strumenti che utilizza.
Quello che conta è i tasti della nostra anima che riesce a toccare.
Col Cage "astratto" la sensazione che provavo era far l'amore con
un robot...