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   Religioni & Spiritualità
  Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia

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  •  mangog
      mangog
Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
#78
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Notturno ha scritto:

- “Gli alberghi sono esenti”


Scusate, è fin dall'inizio che sto ripetendo che A ME hanno offerto UNA STANZA A ROMA, a via Ostiense (zona RomaTRE) a SETTECENTO EURO/MESE, per farvi alloggiare mia figlia.

La struttura è unicamente destinata ad alloggio per studenti e ha campi da tennis, piscina, teatro, campo di pallavvolo.

Ed è, in qualche modo, riferibile all'OPUS DEI.

E non paga l'ICI.




E con tutto quel popò di roba fa pagare solamente 700 euro?
Ci vuole tanto coraggio chiamare albergo l'alloggio per studenti.
Inviato il: 6/9/2011 16:02
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
#77
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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.. e poi si dovrebbe anche solo ipotizzare che il termine - dogma - potrebbe avere un accezione positiva? Che sia l'unico caso al mondo a cui non si può concedergli un "senso lato"?

.. esiste Virus più invalidante?
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 6/9/2011 15:49
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  •  Notturno
      Notturno
Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
#76
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

- “Gli alberghi sono esenti”

Attenzione, questa è insidiosa. Per dimostrare come l’esenzione prevista dalla norma sia iniqua, danneggi la concorrenza e non risponda all’interesse comune, viene citato il caso dell’albergo che, in quanto gestito da enti religiosi, sarebbe ingiustamente esente, a differenza dell’analogo albergo posseduto e gestito da una società.

Peccato, però, che l’attività alberghiera non rientra tra le otto attività di rilevanza sociale individuate dalla norma di esenzione. Perciò gli alberghi, anche se di enti ecclesiastici, non sono esenti e devono pagare l’imposta. Ad essere esenti sono, piuttosto, gli immobili destinati alle attività “ricettive”, che è ben altra cosa. Si tratta di immobili nei quali si svolgono attività di “ricettività complementare o secondaria”. In pratica, le norme nazionali e regionali distinguono fra ricettività sociale e turistico-sociale:

* La prima comprende soluzioni abitative che rispondono a bisogni di carattere sociale, come per esempio pensionati per studenti fuori sede oppure luoghi di accoglienza per i parenti di malati ricoverati in strutture sanitarie distanti dalla propria residenza.
* La seconda risponde a bisogni diversi da quelli a cui sono destinate le strutture alberghiere: si tratta di case per ferie, colonie e strutture simili.


Scusate, è fin dall'inizio che sto ripetendo che A ME hanno offerto UNA STANZA A ROMA, a via Ostiense (zona RomaTRE) a SETTECENTO EURO/MESE, per farvi alloggiare mia figlia.

La struttura è unicamente destinata ad alloggio per studenti e ha campi da tennis, piscina, teatro, campo di pallavvolo.

Ed è, in qualche modo, riferibile all'OPUS DEI.

E non paga l'ICI.

Proprio in applicazione di quelle norme che sono state qui sopra citate.

Se, invece, io o pispax o uno di voi, affitta una stanza a uno studente, l'ICI ce la paga.

Tutto qui.

Hai voglia a girare e rigirare il pappone.

Sempre fetido rimane.
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(Stefano Bartezzaghi)
Inviato il: 6/9/2011 15:44
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  •  infosauro
      infosauro
Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
#75
Dubito ormai di tutto
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Da questo mondo (credo)
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Inquisitor deciditi, delle 2 l'una:
Citazione:

inquisitor ha scritto:
[...]Al di fuori della città del Vaticano l' esenzione e valida solo per le strutture a intero carattere non di lucro.
Ciò vuol dire che, altrove che non sia al Vaticano, se un complesso di proprietà della Chiesa contiene uffici, punti di ristoro, alloggi etc, tutti questi devono pagare le tasse come tutti, e di fatto lo fanno.
Che mi risulti l' ultima delibera in merito é del governo Prodi che stabilisce l' esenzione per le sedi di attività che abbiano fini "non esclusivamente commerciali".[...]

O questa...
Citazione:
[...]- “Basta una cappellina per ottenere l’esenzione”

Questa è più simpatica che ridicola. È del tutto falso che una piccola cappella posta all’interno di un hotel di proprietà di religiosi renda l’intero immobile esente dall’ICI, in base al fatto che così si salvaguarderebbe la clausola dell’attività di natura “non esclusivamente commerciale”. È vero esattamente l’opposto: dal momento che la norma subordina l’esenzione alla condizione che l’intero immobile sia destinato a una delle attività elencate e considerato che – come abbiamo visto sopra – l’attività alberghiera non è tra queste, in tal caso l’intero immobile dovrebbe essere assoggettato all’imposta, persino la cappellina che, autonomamente considerata, avrebbe invece diritto all’esenzione.
[...]

O questa. E visti gli altri articoli propinati da quel giornale che hai linkato a me sembra più affidabile la prima.
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"It's just a ride"
William Melvin "Bill" Hicks, l'ultimo degli hippy, il primo dei complottisti (a comparire in TV).
Inviato il: 6/9/2011 10:05
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  •  redna
      redna
Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
#74
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
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Citazione:
La Chiesa non paga l'ICI?

Avremmo dovuto approfittarne. Scendere in piazza col cartello "anche noi vogliamo essere equiparati al Vaticano".


essere equiparati al vaticano significa anche avere un monarca assoluto?
Avere un pastore italiano potrebbe essere un'idea........ di pecore del resto se ne contano sempre tante!!!

Citazione:

Invece no, coglioni fino in fondo, scendiamo col cartello "Il Vaticano deve pagare come noi."


perchè invece non scendere in piazza con i cartelli : vogliamo l'estraterritorialità come ce l'ha il vaticano? ..... e ci trinceriamo dietro il silenzio ogniqualvolta vuol riscuotere denaro dai cittadini italiani e questi hanno le tasche vuote come ora?
Il vaticano non paga se ha qualche simbolo religioso, avere una foto di Napolitano ci potrebbe esentare da qualche inutile balzello!!
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 6/9/2011 9:47
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  •  Pyter
      Pyter
Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
#73
Sono certo di non sapere
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Da Sidonia Novordo
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La Chiesa non paga l'ICI?

Avremmo dovuto approfittarne. Scendere in piazza col cartello "anche noi vogliamo essere equiparati al Vaticano".

Invece no, coglioni fino in fondo, scendiamo col cartello "Il Vaticano deve pagare come noi."

Un costume, un'epoca.
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"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 5/9/2011 23:21
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  •  inquisitor
      inquisitor
Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
#72
Ho qualche dubbio
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Da Focşani - Roma - Terni
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Citazione:

Pispax ha scritto:
Citazione:

inquisitor ha scritto:
Citazione:

Pispax ha scritto:
Se la Chiesa, per fare un esempio, ha convertito in albergo a 5 stelle uno stabile storico con dentro una cappellina, basta che in questa cappellina venga officiata messa al pubblico una volta ogni tanto... perché tutto il lussuoso impianto goda dell'esenzione dall'ICI.


Sbagliato, informati meglio, o se ne sei convinto, dimostralo numeri alla mano.
Poi io ti dimostrerò ciò che ho scritto.


Non mi prendo la briga di riscrivere cose che ho già scritto. Di sicuro non per chi non ha neppure bisogno di leggere quello che si era già scritto prima di intervenire, che evidentemente tanto basta cercare di insabbiare il più possibile.

In ogni caso un po' di riferimenti.

#47.
Inoltre questo.
Ecco anche un buon riassunto.

Sei smentito persino dall'avvocatura della Curia di Milano



Avanti il prossimo, che di insabbiatori ce n'è sempre bisogno.


Più che altro dovresti prenderti la briga di rileggere bene quel che tu stesso inserisci credendo che supporti la tua tesi....
Stai facendo un po' di confusione nell' interpretare quel che é contenuto nei documenti che hai riportato.

Se ti va di spendere un po' di tempo:

http://www.questaelasinistraitaliana.org/2011/il-vaticano-non-paga-lici-prima-di-condividere-su-facebook-piccole-informazioni-per-esseri-pensanti/

se non ti vuoi legere tutta la pappardella di Guttila, ti riassumo qui (dove trovi il caso specifico di cui parliamo):


Le riflessioni.

Bene. Ora abbiamo gli strumenti per rispondere alle gentili domande del nostro ipotetico (ma neanche tanto) amico.

- “L’esenzione è riservata agli enti della Chiesa cattolica”.

In realtà abbiamo visto che la legge destina l’esenzione a tutti gli enti non commerciali, categoria nella quale rientrano certamente gli enti ecclesiastici, ma che comprende anche: associazioni, fondazioni, comitati, onlus, organizzazioni di volontariato, organizzazioni non governative, associazioni sportive dilettantistiche, circoli culturali, sindacati e partiti politici (che sono associazioni), enti religiosi di tutte le confessioni e, in generale, tutto quello che viene definito come il mondo del “non profit”. Non si dimentichi inoltre che fanno parte degli enti non commerciali anche gli enti pubblici.

- “L’esenzione vale per tutti gli immobili della Chiesa cattolica”

Come abbiamo evidenziato sopra, l’esenzione richiede la compresenza di due requisiti: quello soggettivo, dove rileva la natura del soggetto (essere “ente non commerciale”) e quello oggettivo, dove rileva la destinazione dell’immobile (utilizzarlo “esclusivamente” per le attività di rilevanza sociale individuate dalla legge ed in modo “non esclusivamente commerciale”). Non è vero, quindi, che tutti gli immobili di proprietà degli enti non commerciali (e, quindi, della Chiesa cattolica) sono esenti: lo sono solo se destinati alle attività sopra elencate. In tutti gli altri casi pagano regolarmente l’imposta: è il caso degli immobili destinati a librerie, ristoranti, hotel, negozi, così come delle case date in affitto.

-“L’esenzione vale per ogni imposta”

In realtà l’esenzione dall’ICI (che è un’imposta patrimoniale) non ha alcun effetto sul trattamento riguardante le imposte sui redditi e l’IVA, né esonera dagli adempimenti contabili e dichiarativi. Infatti gli enti non commerciali, compresi quelli della Chiesa cattolica (parrocchie, istituti religiosi, seminari, diocesi, ecc.), che svolgono anche attività fiscalmente qualificate come “commerciali” sono tenuti al rispetto dei comuni adempimenti tributari e al versamento delle imposte secondo le previsioni delle diverse disposizioni fiscali.

- “Gli alberghi sono esenti”

Attenzione, questa è insidiosa. Per dimostrare come l’esenzione prevista dalla norma sia iniqua, danneggi la concorrenza e non risponda all’interesse comune, viene citato il caso dell’albergo che, in quanto gestito da enti religiosi, sarebbe ingiustamente esente, a differenza dell’analogo albergo posseduto e gestito da una società.

Peccato, però, che l’attività alberghiera non rientra tra le otto attività di rilevanza sociale individuate dalla norma di esenzione. Perciò gli alberghi, anche se di enti ecclesiastici, non sono esenti e devono pagare l’imposta. Ad essere esenti sono, piuttosto, gli immobili destinati alle attività “ricettive”, che è ben altra cosa. Si tratta di immobili nei quali si svolgono attività di “ricettività complementare o secondaria”. In pratica, le norme nazionali e regionali distinguono fra ricettività sociale e turistico-sociale:

* La prima comprende soluzioni abitative che rispondono a bisogni di carattere sociale, come per esempio pensionati per studenti fuori sede oppure luoghi di accoglienza per i parenti di malati ricoverati in strutture sanitarie distanti dalla propria residenza.
* La seconda risponde a bisogni diversi da quelli a cui sono destinate le strutture alberghiere: si tratta di case per ferie, colonie e strutture simili.

Entrambe sono regolate, a livello di autorizzazioni amministrative, da norme che ne limitano l’accesso a determinate categorie di persone e che, spesso, richiedono la discontinuità nell’apertura. Se si verifica che qualche albergo (non importa se a una o a cinque stelle) si “traveste” da casa per ferie, questo non vuol dire che sia ingiusta l’esenzione, ma che qualcuno ne sta usufruendo senza averne diritto. Per questi casi i comuni dispongono dello strumento dell’accertamento, che consente loro di recuperare l’imposta evasa.

- “Basta una cappellina per ottenere l’esenzione”

Questa è più simpatica che ridicola. È del tutto falso che una piccola cappella posta all’interno di un hotel di proprietà di religiosi renda l’intero immobile esente dall’ICI, in base al fatto che così si salvaguarderebbe la clausola dell’attività di natura “non esclusivamente commerciale”. È vero esattamente l’opposto: dal momento che la norma subordina l’esenzione alla condizione che l’intero immobile sia destinato a una delle attività elencate e considerato che – come abbiamo visto sopra – l’attività alberghiera non è tra queste, in tal caso l’intero immobile dovrebbe essere assoggettato all’imposta, persino la cappellina che, autonomamente considerata, avrebbe invece diritto all’esenzione.



Se poi invece non vuoi leggerti nemmeno questo e ti interessa semplicemente sbraitare contro la Chiesa (che é comunque cosa buona e giusta), fai pure, sicuramente troverai qualcuno che ti verrà dietro.
Inviato il: 5/9/2011 23:09
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  •  Calvero
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Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
#71
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Citazione:
Se c'è qualcuno che fa veramente qualcosa per i poveri abbandonati in primis dallo stato è la Chiesa.


.. eh che diamine, ragazzacci ... ci mancherebbe anche che non si facessero un po di propaganda. Togli anche quella alla Chiesa e rimane nuda nuda, quale associazione mafiosa elevata al cubo - come di fatto è, che a confronto il nazismo è stato una scoreggia di passaggio
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Inviato il: 5/9/2011 17:48
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  •  redna
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Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
#70
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Citazione:
Se c'è qualcuno che fa veramente qualcosa per i poveri abbandonati in primis dallo stato è la Chiesa.


i poveri abbandonati li ha abbandonati lo stato.Pertanto lo stato che non ha fatto nulla per quei cittadini poveri si dovrebbe assumere tutte le colpe e non delegare chicchessia a fare quello che lui stesso dovrebbe fare e ha tutti i fondi per farlo.
Pertanto lo stato è perdente ma non per questo la chiesa cattolica è vincente, sta solo facendo una sua 'politica' che, siccome è una religione, si chiama dottrina. Pertanto è evidente che i poveri di altre religioni non interessano alla chiesa cattolica. Essere poveri di serie A o B è una cosa indegna sia di uno stato che di una religione.
Quello che fa la chiesa cattolica è quello di dimostrare che l'ottopermille serve a qualcosa ma non ci da nessuna cifra di quello che 'realmente' versa per i poveri tanto pubblicizzati alla tv e chi sono quei 'poveri' che realmente aiuta (ma sono proprio poveri?)

Citazione:
Io non riesco a capire come sia possibile che nel 2011 ci siano ancora delle persone che REPUTANO MERITEVOLE DI FIDUCIA LO STATO TANTO DA DELEGARGLI IN BIANCO LA GESTIONE DELLA VITA COMUNITARIA ( l'unico che ti viene a frugare materiamente nel tuo portafoglio E' LO sTATO )

Lo stato italiano e il vaticano hanno fatto dei patti precisi ai quali si devono attenere e i 'poveri' dello stato li deve gestire lo stato e l'ottopermille alla chiesa cattolica nessuno lo dovrebbe versare per i poveri che lo stato italiano NON vuole tutelare.

Non si capisce nemmeno come uno stato democratico (quello italiano) abbia in comune con una monarchia assoluta (il vaticano) tanto da autorizzare ad esso la tutela dei cittadini poveri che non è evidentemente capace di gestire.

Se il vaticano è uno stato a se stante (visto che invoca l'extraterritorialità quando gli pare e piace per sfuggire alla legge italiana) che si faccia gli affari suoi senza interferenze con lo stato italiano, se fa parte della dottrina cattolica aiutare i poveri che lo faccia con i SUOI denari perchè è una SUA dottrina e gli italiani NON sono TUTTI cattolici da aiutare una SOLA religione (con questo sistema della truffa dell'ottopermille) proprio ora che la cattolica NON è più religione di stato.

Citazione:

Lo sai che se non ci fosse uno stato vessatorio con le sue leggi finanziarie non ci sarebbe nemmeno l'obbligo di versare l'otto per mille alla Chiesa ? E nessun manipolo di macchiette in divisa andrebbe in giro per il mondo a giocare alla "guerra" o alla "pace" in nome dello STATO ITALIANO.


mangog, è meglio se ti aggiorni. Lo IOR sai dove investe i suoi denari ? come tutte le banche le investe in armi.......... Una volta per fermare l'islam c'erano le crociate, ora invece ci sono gli armamenti..... Lo IOR basterebbe da solo ad aiutare tutti senza bisogno dell'ottopermille dei poveracci di italiani che fanno la dichiarazione dei redditi e pagano anche per gli evasori fiscali che lo stato italiano pare salvaguardi con ogni mezzo.
Cerca di ragionare come lo stato del vaticano e vedrai che il quadro cambia..... lo diceva anche Marcinkus che il vaticano non va avanti con le ave maria!!!.......pensa un pò.....

PS-che poi qualche cardinale vada a dire che occorre far pagare gli evasori fiscali è risibile.... I privilegi della chiesa cattolica sono molti da molti di più di quelli degli evasori fiscali


E' anche questa evasione e ci costa miliardi....

L'incasso dell'8 per mille s'è impennato negli anni. Ma della commissione che dovrebbe valutarne la congruità si sono perse le tracce
.... e nemmeno gli uomini di chiesa cercano che la commissione valuti la congruità. Andare a parlare di 'altri' evasori, da parte dei funzionari del vaticano, assume un aspetto del tutto 'diabolico' oltrechè una inaudita avidità, assolutamente non santa.


L'esenzione da Ici e Ires. L'Irpef dei dipendenti vaticani. L'otto per mille, incluso quello di chi non sceglie di darlo alla Santa Sede. Lo stipendio degli insegnanti di religione. I finanziamenti alle scuole cattoliche. Perfino l'acqua e i depuratori del papa. Ecco, voce per voce, quali sarebbero i tagli 'sacrosanti'

qui articolo
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Inviato il: 5/9/2011 17:14
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Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
#69
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Come volevasi dimostrare.

Vuoto come ciò in cui credi.
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  •  mangog
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Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
#68
Dubito ormai di tutto
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Notturno ha scritto:
COM-MER-CIA-LE...

Segui il labiale, Mangog....

Che c'entra la carità?

Commerciale significa che VENDONO cose e PRENDONO SOLDI.

Mi spieghi perché non dovrebbero pagarci l'ICI?

Per caso, hai UN SOLO, UNICO ARGOMENTO, che non sia menzogna o depistaggio, sull'argomento?

UNO SOLTANTO.


La tua sceneggiata ormai è scaduta.
Inviato il: 5/9/2011 15:10
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Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
#67
Dubito ormai di tutto
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COM-MER-CIA-LE...

Segui il labiale, Mangog....

Che c'entra la carità?

Commerciale significa che VENDONO cose e PRENDONO SOLDI.

Mi spieghi perché non dovrebbero pagarci l'ICI?

Per caso, hai UN SOLO, UNICO ARGOMENTO, che non sia menzogna o depistaggio, sull'argomento?

UNO SOLTANTO.
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Inviato il: 5/9/2011 15:06
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Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
#66
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Notturno ha scritto:

E' l'attività COMMERCIALE che andrebbe tassata!

Perché detassarla se l'abbini alla religione?

Ma possibile che vi sfugga questo?

E' semplice persino per gli idioti conclamati!

Far soldi mentre preghi = esentasse!

Voilà!

E la cosa stupefacente è che ritrovi sempre qualcuno che getta a mare dignità, orgoglio e cervello e difende questo principio o nega l'evidenza.

Ma che gente siete? Perché fate questo? Non provate vergogna nemmeno un po'?

Rubare sulle tasse significa negare a un bimbo povero l'asilo o la mensa o il contributo per i libri.

Significa diminuire l'assistenza medica AI POVERI (perché ovviamente i ricchi se ne fottono).

Significa pretermettere un credo religioso, una fede, un'appartenenza settaria, un Dio! al tuo vicino di casa.

Ma che gente siete..............


Ma piantala di postare slogan da terza liceo..
Abbiamo avuto pazienza fino adesso e tu continui con slogan e frasi sconnesse. Se c'è qualcuno che fa veramente qualcosa per i poveri abbandonati in primis dallo stato è la Chiesa.
Io non riesco a capire come sia possibile che nel 2011 ci siano ancora delle persone che REPUTANO MERITEVOLE DI FIDUCIA LO STATO TANTO DA DELEGARGLI IN BIANCO LA GESTIONE DELLA VITA COMUNITARIA ( l'unico che ti viene a frugare materiamente nel tuo portafoglio E' LO sTATO )
Uno stato che non sa gestire una raccomandata senza sperpero... e c'è chi lo scambia perfino per la "mamma".

Lo sai che se non ci fosse uno stato vessatorio con le sue leggi finanziarie non ci sarebbe nemmeno l'obbligo di versare l'otto per mille alla Chiesa ? E nessun manipolo di macchiette in divisa andrebbe in giro per il mondo a giocare alla "guerra" o alla "pace" in nome dello STATO ITALIANO.
E non ci sarebbero tangenti alla Penati da versare per la lottizzazione dei terreni... e non ci sarebbe l'appalto pubblico madre di tutte le mafie..e non ci sarebbero le pensioni d'oro e non ci sarebbero i falsi invalidi...e non ci sarebbero nemmeno gli evasori..
Se vuoi continuo nell'elenco delle cose positive e buone per la comunità che ci sarebbero con uno stato ai minimissimi termini...


Fai prima a dire che tutti gli immobili devono essere gravati da ICI..e con tutti intendo TUTTI.
Inviato il: 5/9/2011 14:31
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Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
#65
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Notturno ha scritto:




E la cosa stupefacente è che ritrovi sempre qualcuno che getta a mare dignità, orgoglio e cervello e difende questo principio o nega l'evidenza.



Questo, figliuolo, garantisce loro un posto in paradiso... non dimenticarlo!
_________________
"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
Inviato il: 5/9/2011 13:16
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Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
#64
Dubito ormai di tutto
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Ma non c'è bisogno di REPUBBLICA.

E' la stessa Avvocatura della Santa Sede che lo ha detto, nel documento che sia io che PISPAX abbiamo linkato.

Ma perché volete PER FORZA RACCONTARE BALLE?

Solo gli immobili che siano ESCLUSIVAMENTE DESTINATI ad attività commerciale sono tassati.

Questo principio, indipendentemente da "se" accade, è sbagliato!

Me ne strafotto se dentro un edificio commerciale qualcuno ci dice ANCHE messa o recita un "angelus" o si gingilla con altri riti.

E' l'attività COMMERCIALE che andrebbe tassata!

Perché detassarla se l'abbini alla religione?

Ma possibile che vi sfugga questo?

E' semplice persino per gli idioti conclamati!

Far soldi mentre preghi = esentasse!

Voilà!

E la cosa stupefacente è che ritrovi sempre qualcuno che getta a mare dignità, orgoglio e cervello e difende questo principio o nega l'evidenza.

Ma che gente siete? Perché fate questo? Non provate vergogna nemmeno un po'?

Rubare sulle tasse significa negare a un bimbo povero l'asilo o la mensa o il contributo per i libri.

Significa diminuire l'assistenza medica AI POVERI (perché ovviamente i ricchi se ne fottono).

Significa pretermettere un credo religioso, una fede, un'appartenenza settaria, un Dio! al tuo vicino di casa.

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Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
#63
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Da quando il giornale La Repubblica è diventato una fonte obiettiva di notizie ?
Non vorrai credere che qualcuno su LC prenda sul serio un quotidiano come La Repubblica ?
Quando il fine giustifica i mezzi si arriva perfino a strumentalizzare un articolo ( ripeto un articolo senza nessun fondamento ) del giornale "La Repubblica", immediatamente smentito da un articolo sull'Avvenire.


e da quando l'Avvenire è diventato un giornale libero e non di parte?
Quello che smentisce l'Avvenire lo smentisce solo perchè i vescovi vogliono questo. Quindi come puoi dire che Repubblica è di parte quando l'Avvenire è in mano del vaticano?

Un articolo dell'Avvenire che smentisce Repubblica ha importanza zero se entrambi sono di parte.


Citazione:


Se la Chiesa, per fare un esempio, ha convertito in albergo a 5 stelle uno stabile storico con dentro una cappellina, basta
che in questa cappellina venga officiata messa al pubblico una volta ogni tanto... perché tutto il lussuoso impianto goda
dell'esenzione dall'ICI.
Però i prezzi restano quelli di un hotel a 5 stelle, e il bilancio produce un utile.
Cioè un LUCRO





Con i se ed i ma non si argomenta un bel niente quando si lanciano accuse ben precise e l'onesta intellettuale necessità di
riportare dati certi ( quello che uno ha sentito dire dai amici cugini parenti vari mi lascia indifferente.. anzi rende
l'idea del basso livello intellettuale dell'interlucotore.)


è interessante vedere come non leggi e anzi pensi che anche gli altri non lo facciano. Guarda che nei post precedenti c'è la legge per l'esenzione dell'ICI alla chiesa, non dire che non l'hai letta !!!

I se i e ma li hai solo tu mangog e il tuo compare che se l'è data a gambe senza nemmeno rispondere.

Non si fa così non si fa. E nemmeno si intimidiscono le persone (come hai già fatto in altri post) dicendo che porta male dire certe cose della chiesa solo per una tua ottusità che dimostri apertamente anche ora.
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Inviato il: 5/9/2011 7:56
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Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
#62
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Citazione:

Pispax ha scritto:

Tanto per dare un ordine di grandezza al problema, si stima che questa sola esenzione (quella dell'ICI per gli edifici che sono
PREVALENTEMENTE a fini di lucro, ma che grazie a qualche magheggio non lo sono esclusivamente) porti un danno alle casse degli
enti locali intorno ai 400 ml. di euro.
(fonte: Repubblica





Da quando il giornale La Repubblica è diventato una fonte obiettiva di notizie ?
Non vorrai credere che qualcuno su LC si accontenti di digerire acriticamente un articolo "d' opinione" della Repubblica solamente perchè lo hai postato tu ?
Quando il fine giustifica i mezzi si arriva perfino a strumentalizzare un articolo ( ripeto un articolo senza nessun fondamento e pieno di falsità ) del giornale "La Repubblica", immediatamente smentito da un articolo sull'Avvenire. Dunque che senso ha citare un articolo che non ha più avuto seguito dopo la smentita ?
Ma questa "discussione" nasce dalla dichiarazione di qualcuno che si ritiene senza mezzi termini certo che la Chiesa non paga l'ICI su alberghi ....ed alla richiesta di presentare qualche informazione in più, incautamente cita i "servizi" faziosi pubblicati. Ecco come la propaganda giornalistica scorretta nel metodo e nel merito diventa funzionale a prescindere.
Ammesso ma non concesso che i due articoli potrebbero annullarsi ( ma solo uno dei due è attinente alla realtà e non è quello della Repubblica "smentito"dall'Avvenire subito dopo..) a vicenda, noi stiamo ancora aspettando l'indirizzo ed il nome dei vari alberghi a 5-4-3-2 stelle di proprietà della Chiesa, sui quali la Chiesa non paga l'ICI.
In soldoni citare articoli ed editoriali alla stregua di un cialtrone qualsiasi che ha solo voglia di esternare il proprio livore anteclericale non sarà più sufficiente per sostanziare l'accusa criminale di evasione fiscale da parte della Chiesa...




Avevo più volte chiesto di circostanziare con dati certi la solidità delle accuse e mi sono ritrovato gli aneddoti di cugini e parenti ed infine come ciliegina sulla torta ecco che qualcuno trova niente altro di meglio che citare la fonte anticattolica per eccellenza "La Repubblica". ( Per forza il padrone è ebreo con residenza all'estero )
Questo si che è argomentare...
Neanchè Totò osava così tanto ( beh non c'era un giornale come La Repubblica allora ma la politica negli anni 70 e primi 80 era tragicamente seriosa con un PCI oltre il 30 % da li la necessità di fondare un quotidiano adeguato per portare allegria.. )



Citazione:


Se la Chiesa, per fare un esempio, ha convertito in albergo a 5 stelle uno stabile storico con dentro una cappellina, basta
che in questa cappellina venga officiata messa al pubblico una volta ogni tanto... perché tutto il lussuoso impianto goda
dell'esenzione dall'ICI.
Però i prezzi restano quelli di un hotel a 5 stelle, e il bilancio produce un utile.
Cioè un LUCRO





Con i se ed i ma non si argomenta un bel niente quando si lanciano accuse ben precise e l'onesta intellettuale necessità di
riportare dati certi ( quello che uno ha sentito dire dai amici cugini parenti vari mi lascia indifferente.. anzi rende
l'idea del basso livello intellettuale dell'interlocutore.)
Dai Pispax.. hai google inizia una ricerca estesa per fare copia ed incolla della notizia mancante.



Ribadisco che nessuno dei due accusatori ritiene giusto far pagare ( almeno credo ) l' ICI all'oratorio agli ospedali alle sedi della Caritas di proprietà della Chiesa ma i due accusatori indignati e novelli Sherlock Holmes hanno scoperto PERSONALMENTE che la Chiesa evade l'ICI allegramente giocando sull'interpretazione della norma e beffando così le volpi che lavorano all'agenzia delle entrate . Ora che la discussione si fa interessante ( perseguire gli evasori è un dovere di ognuno di noi ) dobbiamo pretendere dati certi perchè non ci accontentiamo più dei se e dei ma e manco che manco degli aneddoti dei cugini o degli articoli sulla Repubblica ( con la solita leggenda internettiana di Hotel a 5 stelle da 300 euro a notte di proprietà della Chiesa esenti da ICI perchè in entrata hanno messo la statuina della Madonna )


Citazione:

#47.
Inoltre questo.
Ecco anche un buon riassunto.

Sei smentito persino dall'avvocatura della Curia di Milano


Cosa avrebbe smentito al Curia di Milano ? Ma leggi quello che linki Pispax? e se lo leggi lo capisci? Comincio a sospettare che ti passino i link come si passvano i compiti per copiare alle elementari..


Se non ti piace la legge che regolamenta l'esenzione dell'ICI in "certe situazioni" dillo chiaramente ... eviteresti di fare brutta figura continunado in questa carellata di bastonate sui denti che stai prendendo.

E così si potrebbe fare la lista di chi ha o non ha privilegi fiscali in Italia ( è chiaro che è ora di cambiare tiro e di indagare su qualche altro vergognoso privilegio.... il privilegio è sempre vergognoso ? )

Magari salta fuori che i Radicali, pronti ad indignarsi per le esenzioni altrui, prendono 10.000.000 di euro per la loro Radio ( l'unica esclusa dal ridimensioanmento dei fondi pubblici )
Ma lo sapete quane persone paghi con 10.000.000 di euro all'anno a fondo perduto ?
Inviato il: 5/9/2011 7:48
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Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
#61
Sono certo di non sapere
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Citazione:

inquisitor ha scritto:
Citazione:

Pispax ha scritto:
Se la Chiesa, per fare un esempio, ha convertito in albergo a 5 stelle uno stabile storico con dentro una cappellina, basta che in questa cappellina venga officiata messa al pubblico una volta ogni tanto... perché tutto il lussuoso impianto goda dell'esenzione dall'ICI.


Sbagliato, informati meglio, o se ne sei convinto, dimostralo numeri alla mano.
Poi io ti dimostrerò ciò che ho scritto.


Non mi prendo la briga di riscrivere cose che ho già scritto. Di sicuro non per chi non ha neppure bisogno di leggere quello che si era già scritto prima di intervenire, che evidentemente tanto basta cercare di insabbiare il più possibile.

In ogni caso un po' di riferimenti.

#47.
Inoltre questo.
Ecco anche un buon riassunto.

Sei smentito persino dall'avvocatura della Curia di Milano



Avanti il prossimo, che di insabbiatori ce n'è sempre bisogno.
Inviato il: 4/9/2011 23:41
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Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
#60
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"no, è esatto. E si sa benissimo che le cose stanno in questa maniera."

Nel medioevo si sapeva benissimo che la terra era piatta.

"I numeri alla mano non li puoi dimostrare per il fatto che i numeri non ci sono"

ah ecco.
Discorso chiuso almeno per me.
Inviato il: 4/9/2011 23:24
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Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
#59
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Citazione:
Se la chiesa svolge questo lavoro, questo significa che chi lo dice, essendo un governante, è inutile e/o incapace e quindi si dovrebbe dimettere.


ma perchè mai lo stato italiano deve dare dei contributi alla chiesa in cose che dovrebbe fare lui stesso e cioè dare ai 'poveri' almeno in necessario per sopravvivere? e poi non lo fa proprio anche lo stato italiano attraverso i servizi sociali questo?

La dottrina che predica che chiesa, vale a dire la povertà evangelica che lei stessa non appllica, perchè gliela dobbiamo pagar noi con l'ottopermille ?
Anche se pubblicizzata la destinazione dell'ottopermille non per i poveri e tantomeno per gli indigenti ma proprio per il vaticano stesso (la pubblicità costa e non viene data ai poveri, ma ad altri......)

Gli accordi fra lo stato italiano e la santa sede non erano questi.
La truffa dell'otto per mille è conclamata e il vaticano ha promosso mons.Nicotra proprio per questo.Lo stato italiano perchè allora sta pensando di abbassare al settepermille la quota quando in effetti sempre di truffa si tratta?

Se è ladro chi ruba e chi fa il palo perchè mai lo stato italiano è disposto a farlo? Evidentemente perchè qualche 'interesse' esiste e guarda caso dietro alle mura vaticane lo IOR ricicla di tutto e di più, con la massima discrezione, senza mai far nomi e con un silenzio omertoso proprio quello che gli 'onorevoli' hanno quale gruzzolo da salvare in qualche paradiso fiscale le cui tracce vengono debitamente occultate.


Citazione:

Sbagliato, informati meglio, o se ne sei convinto, dimostralo numeri alla mano.
Poi io ti dimostrerò ciò che ho scritto.


no, è esatto. E si sa benissimo che le cose stanno in questa maniera.

I numeri alla mano non li puoi dimostrare per il fatto che i numeri non ci sono e che il resoconto la chiesa cattolica non lo fa ma si trincere di volta in volta sotto la maschera dell'extraterritorialità dello stato a cui non deve rispondere allo stato italiano.

Questo è il trucco che ha sempre usato e che usa tutt'ora.
Calvi ne sapeva qualcosa e anche Moro ne ha fatto le spese.

Quello che vuoi dimostrare non lo puoi dimostrare ma lo puoi solo inventare. Quello che fa il vaticano è una cosa diversa dalla dimostrazioni di qualcuno o dalle invenzioni di qualcun altro.


dall'articolo postato sopra:

«Le norme attuali sono troppo ambigue e lasciano maglie troppo larghe», frutto come sono, nell’opinione di Acquaviva, di un «rapporto di tipo gentiloniano, direi lobbistico, che si è instaurato nella Seconda Repubblica, tra Chiesa e Stato»

il nome a questo rapporto che si è instaurato fra stato e chiesa lo conosciamo bene e per questo le norme sono SEMPRE ambigue e a favore del vaticano e a sfavore degli italiani che devono pagare.

Un referendum nessuno ha mai pensato di proporlo, nè i radicali e nemmeno il PD che in questo momento si dichiarano favorevoi a NON toccare i privilegi della chiesa cattolica.

Il rapporto lobbistico è evidente che ha le basi in vaticano e lo stato italiano ne è intaccato fino alla radice.

PS-

L’ONERE DELLA PROVA. La prova delle condizioni che giustificano il riconoscimento dell’esenzione, come sostiene ormai la consolidata giurisprudenza (Cfr. fra tutte: Corte di Cassazione sentenze n. 555 del 1994; n. 14992 del 2000; n. 12749 del 2 settembre 2002; n. 21728 del 17 novembre 2004; n. 7905 del 15 aprile 2005, n. 20776 del 26 ottobre 2005), spetta a chi sostiene di averne diritto. Detto assunto trova fondamento sui principi che regolano l'incidenza dell'onere probatorio stabiliti dall'art. 2697 del codice civile, per cui “spetta al soggetto che fa valere il diritto ad un'agevolazione tributaria, che costituisce deroga al normale regime di imposizione… di fornire la prova che ricorrono in concreto le condizioni previste dalla legge per poter godere della …esenzione” (Corte di Cassazione sentenza n. 14146 del 24 settembre 2003).

http://www.chiesacattolica.it/cci_new_v3/allegati/5785/circolare_n2DF.pdf


l'onere della prova spetta a chi sostiene di averne diritto? e nessuno controlla se effettivamente il diritto esiste, al di la dell'onere di prova?
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Inviato il: 4/9/2011 18:22
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Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
#58
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Pispax ha scritto:
Se la Chiesa, per fare un esempio, ha convertito in albergo a 5 stelle uno stabile storico con dentro una cappellina, basta che in questa cappellina venga officiata messa al pubblico una volta ogni tanto... perché tutto il lussuoso impianto goda dell'esenzione dall'ICI.


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Inviato il: 4/9/2011 16:23
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Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
#57
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Le parole di Acquaviva sono quanto di più vicino io abbia mai sentito ad un'ammissione da parte di chi ci governa, di essere un incapace, considerando che Acquaviva riprende le parole di Alfano.
Citazione:

redna ha scritto:
[...]Non c’è alcun dubbio che questi soldi «sono sempre stati ben spesi e amministrati, senza che mai siano venuti alla luce episodi neppur minimi di cattiva gestione»,

Su questo non ci sono dubbi, infatti è l'unica organizzazione che riesce a tenere lontano dal gabbio quei suoi dipendenti che stuprano i bambini.
Citazione:
[...]«Il metodo dei radicali non va bene perché non si può strattonare in questo modo un soggetto come la Chiesa cattolica che letteralmente tiene in piedi e unito il nostro Paese: su questo il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha pienamente ragione. È una questione di bene comune»[...]

Tralasciando l'ammissione implicita che il nostro stato è sotto ricatto da un'organizzazione che ha dimostrato tutta la sua violenza in passato, a questo punto delle 2 l'una:
O questa è una bugia, e chi mente dovrebbe dimettersi, oppure è vero. In tal caso si pone un problema: non dovrebbe essere lo stato a tenere in piedi e unito il nostro paese? In Francia, Germania, Paesi Bassi hanno bisogno della chiesa per farlo? Se la chiesa svolge questo lavoro, questo significa che chi lo dice, essendo un governante, è inutile e/o incapace e quindi si dovrebbe dimettere.
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Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
#56
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Tagliamo l'ottopermille


30 agosto 2011
Acquaviva, che lavorò al Concordato: oggi quella percentuale è troppo alta

Zitto zitto, senza il clamore degli altri ma con la tattica della tortura della goccia, il Corriere della Sera continua a portare in pagina la questione dei privilegi della Chiesa. Oggi tocca alle dichiarazioni di Gennaro Acquaviva, che fu il plenipotenziario di Craxi quando il governo italiano revisionò il Concordato nel 1984:

Acquaviva chiarisce cosa intende dire: «Da almeno 10 anni quella percentuale (l’8 per mille appunto) è troppo alta, andrebbe, secondo me, ridotta almeno di un punto, dall’otto al sette per mille». Ex senatore socialista che si definisce «figlio fedele della Chiesa e cattolico praticante», vede ora la necessità di un cambiamento. «Perché— spiega—in questi anni è cresciuto, e grazie a Dio in maniera cospicua, il gettito Irpef». Dalla metà degli anni Novanta la ricchezza personale degli italiani è molto aumentata. «Quindi il meccanismo che avevamo individuato— continua— è andato molto al di là di quello che potevamo immaginare nell’84, sia da parte italiana sia da parte della Cei». Acquaviva non chiede certo alla Chiesa di pensare a «una rinuncia, ma a una riduzione», questo sì, «per coerenza con lo scopo dell’8 per mille».



La questione, secondo Acquaviva, non dev’essere inquadrata nell’ambito di un provvedimento punitivo:

Non c’è alcun dubbio che questi soldi «sono sempre stati ben spesi e amministrati, senza che mai siano venuti alla luce episodi neppur minimi di cattiva gestione», ma secondo l’ex senatore, mantenendo tutto com’è, «si tradirebbe lo stesso spirito del Concordato che è quello di garantire l’autonomia e la libertà della Chiesa, ma— precisa— non oltre: l’ammontare del gettito è invece cresciuto moltissimo». È quello che denunciano anche i Radicali. Ma Acquaviva prende le distanze da quelle accuse: «Il metodo dei radicali non va bene perché non si può strattonare in questo modo un soggetto come la Chiesa cattolica che letteralmente tiene in piedi e unito il nostro Paese: su questo il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha pienamente ragione. È una questione di bene comune». Poi scherza, ma non troppo: «Io dico sempre che se si fermano i preti e le parrocchie si ferma l’Italia». Eppure qualcosa va migliorato. «Oggi come oggi si pone il problema di un gesto autonomo della Cei, cui il Concordato ha demandato i rapporti con lo Stato italiano: sta alla Conferenza episcopale italiana pensare al da farsi, al di là delle polemiche agostane».

La commissione mista per rivedere nel tempo il meccanismo, che fine ha fatto?



«Non so niente e non conosco neppure il nome dei suoi componenti ma —aggiunge Acquaviva—quello è un luogo di valutazione, non di decisione». Quindi non si può pretendere dalla commissione quello che essa non può dare: «In sostanza la prima mossa è in mano alla Cei», come ha sostenuto sul Corriere Alberto Melloni, conferma l’ex senatore. Resta poi la questione delle agevolazioni Ici che potrebbero essere oggetto di emendamenti alla nuova manovra. «Le norme attuali sono troppo ambigue e lasciano maglie troppo larghe», frutto come sono, nell’opinione di Acquaviva, di un «rapporto di tipo gentiloniano, direi lobbistico, che si è instaurato nella Seconda Repubblica, tra Chiesa e Stato». Un’ultima considerazione scettica riguarda la tesi del complotto, enunciata in un editoriale di Avvenire, che starebbe dietro le polemiche di questi giorni. «Se la massoneria fosse così organizzata in Italia —conclude —il Psi sarebbe ancora al potere».
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Inviato il: 4/9/2011 11:38
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Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
#55
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Citazione:

Pispax ha scritto:

Ma perché vuoi imporre a ME di finanziarla con le MIE tasse, visto che questo buco di bilancio poi devo coprirlo IO?


Da incorniciare tutto quello che hai scritto, la citazione in particolare.

Ho letto QUESTO libro, se avete voglia di rodervi un po' il fegato è un libro perfetto.
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Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
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Citazione:

inquisitor ha scritto:
Per prima cosa, se dici che per tutte quelle strutture la Chiesa non paga ICI, devi dimostrarlo.
Al di fuori della città del Vaticano l' esenzione e valida solo per le strutture a intero carattere non di lucro.
Ciò vuol dire che, altrove che non sia al Vaticano, se un complesso di proprietà della Chiesa contiene uffici, punti di ristoro, alloggi etc, tutti questi devono pagare le tasse come tutti, e di fatto lo fanno.
Che mi risulti l' ultima delibera in merito é del governo Prodi che stabilisce l' esenzione per le sedi di attività che abbiano fini "non esclusivamente commerciali".

Questa controversia va avanti da più di 15 anni, a Milano quando studiavo vidi manifestanti lamentarsi dei locali dei cinema porno di proprietà della Chiesa (scandaloso, si) e degli alberghi della Chiesa tirando fuori questa solita storia della esenzione delle tasse. Era una bufala allora (che richiese l'intervento del sindaco Formentini) e lo é adesso.
Dimostra il contrario.

Oltre a quello già detto da pispax, vorrei aggiungere un grosso
Citazione:
Seconda cosa, sbagli alla fonte.
Non devi chiederti Ma è l'unico argomento possibile quello che recita: "Rubano anche gli altri, perché mettete in prigione proprio me?"

devi chiederti Ma con tutte le categorie di attività che usufruiscono di queste e di maggiori esenzioni (coop, sedi di sindacati, etc), perchè scrivere soltanto contro la chiesa e miratamente contro la chiesa?

Ecco, inizia da questa domanda. Poi magari rivolgila al sig. DeGregorio.

Che io sappia, per entrare a far parte di una coop o di un sindacato devi avere la maggiore età, non puoi farne parte quando ancora non riesci a tenere in mano una penna. Solo questo basterebbe per farne pagare di più di tasse alla chiesa, altroché esenzioni e balle varie.
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Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
#53
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inquisitor

Citazione:
Per prima cosa, se dici che per tutte quelle strutture la Chiesa non paga ICI, devi dimostrarlo. Al di fuori della città del Vaticano l' esenzione e valida solo per le strutture a intero carattere non di lucro. Ciò vuol dire che, altrove che non sia al Vaticano, se un complesso di proprietà della Chiesa contiene uffici, punti di ristoro, alloggi etc, tutti questi devono pagare le tasse come tutti, e di fatto lo fanno. Che mi risulti l' ultima delibera in merito é del governo Prodi che stabilisce l' esenzione per le sedi di attività che abbiano fini "non esclusivamente commerciali".


Sarebbe carino se prima di postare uno si fosse letto un paio di cose del thread.
In mancanza, sarebbe carino se almeno prima di postare uno riflettesse quantomeno sulle cose che scrive lui stesso.

"al di fuori della città del Vaticano l' esenzione e valida solo per le strutture a intero carattere non di lucro

Ribadisci questa affermazione poche righe oltre.
Che mi risulti l' ultima delibera in merito é del governo Prodi che stabilisce l' esenzione per le sedi di attività che abbiano fini "non esclusivamente commerciali".



Anche se tu "astutamente" fingi che non sia così, in realtà questo è proprio il nocciolo del problema.
La Chiesa PUO' avere l'esenzione sulle sue attività a fini di lucro.
Basta solo che non siano ESCLUSIVAMENTE a fini di lucro.
E infatto ce l'ha.


Se la Chiesa, per fare un esempio, ha convertito in albergo a 5 stelle uno stabile storico con dentro una cappellina, basta che in questa cappellina venga officiata messa al pubblico una volta ogni tanto... perché tutto il lussuoso impianto goda dell'esenzione dall'ICI.
Però i prezzi restano quelli di un hotel a 5 stelle, e il bilancio produce un utile.
Cioè un LUCRO.

Su quel "esclusivamente" si sono ricamati interi poemi, ognuno dei quali porta la Chiesa a non pagare alcune tasse locali per edifici che non sono di culto, ma che sono a fini di lucro.
Però il fatto che siano edifici PREVALENTEMENTE a fini di lucro, anche se questa prevalenza è assolutamente soverchiante, non basta per fargli pagare le stesse tasse che pagano i suoi concorrenti.

Tanto per dare un ordine di grandezza al problema, si stima che questa sola esenzione (quella dell'ICI per gli edifici che sono PREVALENTEMENTE a fini di lucro, ma che grazie a qualche magheggio non lo sono esclusivamente) porti un danno alle casse degli enti locali intorno ai 400 ml. di euro.
(fonte: Repubblica)
Ci si limita alla stima PERCHE' QUESTI DATI NON SONO DISPONIBILI PER NESSUNO, IVI COMPRESA L'INTENDENZA DI FINANZA.
Quello che si riesce a vedere è solo la punta dell'iceberg


Come vedi, la dimostrazione ha preso davvero molto poco tempo.






Domanda: se tu vuoi finanziare la Chiesa sei libero di fare un'offerta. Fino a 1000 euro puoi anche scaricarla dalle tasse (sic).
Ma perché vuoi imporre a ME di finanziarla con le MIE tasse, visto che questo buco di bilancio poi devo coprirlo IO?





Citazione:
Seconda cosa, sbagli alla fonte.
Non devi chiederti Ma è l'unico argomento possibile quello che recita: "Rubano anche gli altri, perché mettete in prigione proprio me?"

devi chiederti Ma con tutte le categorie di attività che usufruiscono di queste e di maggiori esenzioni (coop, sedi di sindacati, etc), perchè scrivere soltanto contro la chiesa e miratamente contro la chiesa?

Ecco, inizia da questa domanda. Poi magari rivolgila al sig. DeGregorio.


In primo luogo devi DIMOSTRARE che questa affermazione è vera.
In particolare che le esenzioni degli altri soggetti siamo maggiori.

Credi che tu e mangog siate gli unici capaci di giocare al gioco del Piccolo Debunker?



Una volta che l'avrai dimostrata, e solo DOPO che lo avrai fatto, toccherà anche capire per quale motivo io debba finanziare con le MIE tasse lo IOR, che è uno dei maggiori paradisi fiscali europei.


Non è per niente vero che tutte queste figure siano uguali, sai.
Per dire, coop e sindacati sono soggetti ai controlli della Guardia di Finanza. Ogni abuso viene punito.
La Chiesa non lo è.

Rileggi i post precendenti per ulteriori distinzioni. Ma prima, dimostra.
Inviato il: 4/9/2011 2:12
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Notturno ha scritto:
Ma è l'unico argomento possibile quello che recita: "Rubano anche gli altri, perché mettete in prigione proprio me?"

Anche perché non è che l'immagine di una Chiesa perseguitata e vittimizzata sia proprio credibile-credibile, eh?

Qui a Roma la Chiesa possiede DECINE DI MIGLIAIA di alloggi, appartamenti, strutture, locali commerciali di ogni genere, senza pagare un cent di ICI.

Se a voi sta bene sol perché anche le COOP sono merdose, allora è un modo di pensare settario e partigiano.

E mettere sullo stesso piano gli enti pubblici con gli enti ecclesiastici è così insensato e fallace da fare vergogna.

Per principio un ente pubblico fa gli interessi del cittadino.

Poi, magari, di fatto non li fa.

Un ente ecclesiastico non lo fa nemmeno per principio.

Fa i cazzi suoi e basta, senza alcun controllo da parte di chicchessia.

Ma come si fa a difendere una ignominia simile?


Per prima cosa, se dici che per tutte quelle strutture la Chiesa non paga ICI, devi dimostrarlo.
Al di fuori della città del Vaticano l' esenzione e valida solo per le strutture a intero carattere non di lucro.
Ciò vuol dire che, altrove che non sia al Vaticano, se un complesso di proprietà della Chiesa contiene uffici, punti di ristoro, alloggi etc, tutti questi devono pagare le tasse come tutti, e di fatto lo fanno.
Che mi risulti l' ultima delibera in merito é del governo Prodi che stabilisce l' esenzione per le sedi di attività che abbiano fini "non esclusivamente commerciali".

Questa controversia va avanti da più di 15 anni, a Milano quando studiavo vidi manifestanti lamentarsi dei locali dei cinema porno di proprietà della Chiesa (scandaloso, si) e degli alberghi della Chiesa tirando fuori questa solita storia della esenzione delle tasse. Era una bufala allora (che richiese l'intervento del sindaco Formentini) e lo é adesso.
Dimostra il contrario.

Seconda cosa, sbagli alla fonte.
Non devi chiederti Ma è l'unico argomento possibile quello che recita: "Rubano anche gli altri, perché mettete in prigione proprio me?"

devi chiederti Ma con tutte le categorie di attività che usufruiscono di queste e di maggiori esenzioni (coop, sedi di sindacati, etc), perchè scrivere soltanto contro la chiesa e miratamente contro la chiesa?

Ecco, inizia da questa domanda. Poi magari rivolgila al sig. DeGregorio.
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Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
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Calvero ha scritto:
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Fondamentalmente, mi sfugge il nesso che ci può essere tra un personaggio del calibro di Gesù e la ridicolezza di pagare un tributo a Cesare. Pensare, che tal personaggio, si sia "scomodato" per consigliarci questo, mi fa sorridere.

Se vogliamo stare più "terra terra", anche quello che dice notturno non è poi sbagliato.


Obiettivamente il nesso non esiste, se vogliamo parlare da persone mature, sensate e intelligenti. Ma non è colpa mia se nella Storia questo nesso lo hanno inventato e sopra di esso ci hanno creato un impero e una S.p.A.

Se hai voglia di leggere senza pre-concetti cosa ho risposto a Notturno, potrai comprendere che non solo non contesto in sé quel che Notturno rileva come "indagine", ma che la frase "di" Gesù .. è perfettamente in tema nel Topic.


Non è il senso LOGICO che mancava, Calvero.

E' il senso CIVICO.

Cerco di spiegarmi con più calma.

Per valutare la giustezza di un'imposta o di una tassa da far pagare o no alla Chiesa è un tantinello ridicolo fare riferimento alle parole del suo fondatore, no?

Anche ammesso che sia esistito.

Quel che insisto a farti notare è che un cittadino consapevole NON se lo domanderebbe.

Un cittadino valuterebbe i presupposti, la logica e le conseguenze di quella tassa e di quell'imposta.

Poi valuterebbe se ritenerla giusta o no.

Invece qui si "svicola" verso le presunte parole di Cristo.

No, Calvero, non è colpa tua se nella storia quel nesso lo hanno "inventato", come dici tu.

Ma lo diventa se lo avalli.

Ne ho le palle piene di gente che detta regole che non osserva.

E di gente che osserva leggi che non legge.
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Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
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Sono certo di non sapere
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02-09-2011
Finché siamo “una lobby”, finché siamo “massoni”, finché siamo “solo dei Radicali”, una certa strategia di agenda-setting rischia di essere vincente: i “pochi appestati” che chiedono di mettere fine ai privilegi del Vaticano sono per definizione dei signori nessuno (ripetiamo, nell'ordine: lobby, massoni, Radicali), ergo non meritano nemmeno di essere presi in considerazione nel dibattito pubblico.

Questa volta qualcosa ha iniziato a mutare, a cominciare dai 140 mila che sul web chiedono apertamente di mettere fine ai vantaggi fiscali di cui gode il Vaticano, specie in un momento drammatico in cui agli italiani – di ogni classe sociale o fascia d’età – si chiedono sacrifici notevoli per salvare i conti pubblici.

Addirittura tutto può cambiare – e bisogna esserne consapevoli – se il primo quotidiano economico d’Italia e d’Europa, il Sole 24 Ore, dellibera con un editoriale “l’ultima chiamata” per mettere fine a questi privilegi inspiegabili. Sembrerà strano, ma è proprio quello che è successo il 31 agosto con l’editoriale apparso sulla prima pagina del quotidiano confindustriale a firma di Roberto Perotti (“Rigore draconiano, ultima chiamata”).


L’economista della Bocconi – quello, per intenderci, la cui proposta di anticipare il pareggio di bilancio al 2013 fu sposata pubblicamente dalla presidente di Confindustria in occasione della manovra di luglio – ieri tornava a spiegare che “l’Italia è nei guai perché i mercati considerano il suo debito pubblico troppo alto”. E aggiungeva che se l’obiettivo è quello di “distribuire i sacrifici più uniformemente”, anche per rendere politicamente accettabile la correzione dei conti, allora è urgente “l’eliminazione dell’esenzione fiscale della Chiesa”.

Il giornale degli industriali italiani, nel suo editoriale di ieri, insiste: tra Ici, Irpef, Ires, Imu e tasse immobiliari varie non pagate dalla Chiesa, parliamo di “introiti difficili da quantificare, ma anche in questo caso i simboli contano almeno quanto il cash”. Se i simboli contano, da oggi siamo decisamente meno soli a chiedere che il Vaticano faccia la sua parte nel pagare la manovra e liberare l’economia da un’ingiusta manomorta.




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°°°°°°°°°°°°



Vergogna Italiana: tutti pagano l'ICI tranne la Chiesa ... UE processa l'Italia "sono aiuti di stato"


Finalmente qualcuno se n'è accorto!!!! L'italia sprofonda nella crisi ma c'è chi continua a godere di privilegi inimmaginabili per qualunque altro cittadino! Parliamo al solito della Chiesa , del Vaticano, che nonostante possa vantare oltre 100 mila fabbricati nel nostro territorio (di cui molti donati proprio dallo stesso Stato Italiano), continua ad usufruire dell'assurda e inspiegabile esenzione del pagamento dell'ICI.

"Le esenzioni fiscali concesse alla Chiesa costano allo Stato italiano un'indagine formale dell'Ue per aiuti di Stato incompatibili con le norme sulla concorrenza"

Infatti il commissario alla Concorrenza Joaquin Almunia dichiara in un documento: "Alla luce delle informazioni a disposizione la Commissione non può escludere che le misure costituiscano un aiuto di Stato e decide quindi di indagare oltre"

L'esenzione totale dell' ICI fu inizialmente inserita dal governo Berlusconi nel dicembre 2005 e poi in seguito rivista dal governo Prodi che sotto pressione dell'Ue ridusse in parte i benefici concessi.

Se l'Italia sarà condannata, dovrà chiedere il rimborso delle tasse non pagate dalla Chiesa e la conseguente fine di tutti i privilegi verso lo stato Vaticano.

Il risparmio annuo per la Chiesa (dovuto all'esenzione sul pagamento dell'ICI) è da calcolarsi intorno all'enorme cifra di 2 miliardi di euro , che sommato al regalo che già gli concediamo ogni anno con 8xmille (unico paese dell'Unione Europea a cedere completamente, a meno che qualcuno non specifichi destinazioni diverse, alla Chiesa Cattolica l'8xmille), che nel 2009 ha sfiorato il miliardo di euro di entrate nella casse Vaticane, fa la stratosferica cifra di 3 miliardi di euro (annui) regalati al Vaticano dallo stato Italiano...


Alla faccia della povertà!



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      Calvero
Re: Vaticano SpA, un macigno sulla democrazia
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Sono certo di non sapere
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