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   Politica Interna & Estera
  RESTIAMO UMANI

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Re: RESTIAMO UMANI
#106
Dubito ormai di tutto
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Dignitè, una barchetta dà lezione ai governi del mondo. Ma i media sono imbavagliati.
Posted on 19 luglio 2011
by paola| Leave a comment
COMUNICATO STAMPA
19 Luglio 2011

LIBERTE’, EGALITE’, FRATERNITE’ e una straordinaria fiducia nella vittoria dei principi di giustizia che costituiscono il diritto universale: è questo il carburante della barca francese che, non a caso, si chiama Dignité .
Ma il portavoce del Ministro francese degli Affari Esteri , Francois Valero, alla pari del Ministro canadese John Baird hanno scelto di condannare come “provocatoria” l’azione di cui ogni francese, al contrario, andrebbe fiero, ed hanno chinato la testa al dictat illegale e umiliante di Israele.
Che la Grecia in bancarotta e l’Italia col suo screditato governo abbiano detto “sissignore” alla tracotanza israeliana non stupisce, ma che anche la Francia e il Canada cancellino la loro sovranità per accontentare un paese che non rispetta né le Risoluzioni Onu, né i diritti umani è veramente un segno di pericolo per tutto il mondo democratico.
Non ci basta più chiedere che i cittadini imbarcati sulla Dignitè siano protetti dal loro governo, ma chiediamo che siano anche ringraziati e onorati, perché in un contesto di grave vulnus giuridico stanno mostrando al mondo la forza del diritto contro la barbarie di chi i diritti li calpesta da oltre 63 anni.
Ogni Consolato o Ambasciata francese oggi verrà inondato dalle legittime richieste di protezione dei coraggiosi naviganti, noi chiediamo di più:vogliamo che ad essi si riconosca il merito di aver rischiato per il bene comune del mondo civile. Ufficio Stampa Freedom Flotilla Italia

SEGUI IL LINK “We are all on the Freedom Flotilla” e recati presso l’ambasciata o il consolato della tua città per chiedere il rispetto e la tutela dei cittadini imbarcati sulla “Dignité Al Karma”

Indirizzi:
Milano
+ agenzie consolari al nord (Aosta, Biella, Cuneo, Genova, La Spezia, Parma, Trento, Trieste, Venezia, Ventimiglia)
http://www.ambafrance-it.o​rg/spip.php?article3070

BOLOGNA, Via Guerrazzi, 1 TEL.051 230505

ROMA Piazza Farnese 67 – tel. 06.32111126

Agenzie consolari: Ancona, Cagliari, Firenze, Livorno, Perugia, Pescara, San Marino, Sassari
http://www.ambafrance-it.o​rg/spip.php?article3069

Napoli +Agenzie consolari: Bari, Brindisi, Catania, Cosenza, Palermo,
http://www.ambafrance-it.o​rg/spip.php?article3071

TORINO, via Roma, 366, tel. 011.5732311

CAGLIARI, Piazza Attilio Deffenu n. 9 – tel. 070.664272.

RIMINI, Via Circonvallazione Nuova, 700 – tel. 0541 740106
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Inviato il: 19/7/2011 11:28
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Re: RESTIAMO UMANI
#105
Dubito ormai di tutto
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ULTIMORA – NAVI DA GUERRA ISRAELIANE MINACCIANO LA DIGNITE’ – INTERROTTE LE COMUNICAZIONI
Posted on 19 luglio 2011
by dimitri| Leave a comment
Ore 10.26 – I corrispondenti di Al Jazeera e Amira Hass, da bordo della Dignité, comunicano che navi da guerra israeliane hanno avvicinato la nave della Freedom Flotilla a circa 50 miglia dalla costa di Gaza. I militari hanno chiesto via radio ai passeggeri se trasportano armi e, alla risposta negativa, hanno intimato di allontanarsi. Fonti militari israeliane hanno ribadito che non sarà permesso ad alcuna imbarcazione di avvicinarsi alla Striscia di Gaza.
DA ALCUNI MINUTI, NON E’ PIU’ POSSIBILE COMUNICARE CON LA DIGNITE’.

Freedom Flotilla Italia

La partenza della Dignité dall’isola di Kastelorizo, che in molti conosciamo perchè è l’isola in cui è stato girato il film di Gabriele Salvatores “Mediterraneo(18 luglio)



Tutti i componenti della Dignitè
17/luglio

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Inviato il: 19/7/2011 10:52
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Re: RESTIAMO UMANI
#104
Dubito ormai di tutto
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Fonte

17/07/2011Freedom Flotilla, parte la nave francese alla volta di Gaza


La Dignitè/Karama è partita nella notte, l'unica a essere sfuggita alle maglie dell'ostruzionismo greco
La barca francese Dignité / Karama ha lasciato l'isola greca di Kastellorizo intorno alle 20:30 ora locale ieri, sabato 16 Luglio, 2011, in direzione sud. I dieci passeggeri a bordo rappresentano ora tutta la Freedom Flotilla 2, essendo le altre navi rimaste bloccate in diversi porti greci da ostacoli burocratici, sabotaggi, improvvisi impedimenti e ritiro delle bandiere.

La Dignité, battente bandiera francese, ha lasciato la Corsica il 25 giugno e nelle ultime settimane è rimasta in acque greche, che è riuscita a lasciare senza essere, per ora, seguita dalla Guardia Costiera Greca o dalla Marina.

Tra i passeggeri ci sono Dror Feiler, portavoce di Ship to Gaza Sweden e anche presidente della Rete Ebrei Europei per una Giusta Pace, Vangelis Pissias, portavoce di Ship to Gaza Greece, Claude Léostic, rappresentante di Un bateau français vers Gaza, Omeyya Naoufel Seddik di Tunisiens des Fédération pour une citoyenneté des deux Rives (FTCR), Stéphan Corriveau, coordinatore di Canada Boat to Gaza, Thomas Sommer-Houdeville, portavoce di Un bateau français vers Gaza, e altri rappresentanti delle iniziative canadese, francese e greca della Freedom Flotilla 2. A bordo della Dignité c'è anche la giornalista israeliana Amira Hass, di Haaretz, e una troupe di Al-Jazeera TV.
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Inviato il: 18/7/2011 15:55
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Re: RESTIAMO UMANI
#103
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Inviato il: 16/7/2011 4:22
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Re: RESTIAMO UMANI
#102
Ho qualche dubbio
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Da Umania
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Da: http://silviacattori.net


Le compagnie aeree europee sotto il diktat di Israele
Messaggio inviato da EasyJet a un passeggero svizzero
Le autorità israeliani hanno inviato centinaia di nomi alle compagnie aeree dicendo loro di negare il viaggio alle persone nella lista. A centinaia di persone sulla lista, che avevano prenotato i voli, sono state inviate lettere di cancellazione degli stessi da parte delle compagnie aeree, motivate dalla richiesta delle autorità israeliane.
9 luglio 2011 | Temi : Lobbies pro-Israeliani

Ecco la lettera ricevuta il 7 luglio dal cittadino svizzero:

Original Message
Subject: Your easyJet flight to TLV on 08/07/2011
Date: Thu, 7 Jul 2011 19:33:11 +0000 (GMT)
From: easyJet Customer Services

Reply-To: easyJet Customer Services

Booking Ref :(...)
Caro M.

Ci dispiace informarla che le autorità di immigrazione israeliane ci hanno informato che sarà rigettato il suo ingresso in Israele e pertanto la sua riserva sul volo EasyJet 1525 per Tel Aviv il 08/07/2011 è stata cancellata. Per favore, non si rechi in aeroporto poiché le autorità dell’ufficio di immigrazione israeliano ci hanno dato istruzione di rifiutare la sua prenotazione.

Poiché stiamo agendo in base alle istruzioni delle autorità israeliane, non rimborseremo questo volo. Questo è stabilito nei termini delle condizioni di imbarco, art. 8.1(b), che stabilisce:

"Diritto al rifiuto dell’imbarco
(b) tale azione è necessaria per rispettare tutte le leggi, regolamenti o ordini di stati o paesi di provenienza o arrivo, incluse le leggi o i regolamenti relativi alle ’Advanced Passenger Information requirements’ (richieste di informazioni anticipate sui passeggeri)".

Comprendiamo il disguido che ciò può averle causato, e come gesto di buona volontà vorremmo offrirle un biglietto di viaggio per il valore di quello da lei pagato. Questo biglietto sarà valido per sei mesi e potrà essere usato in viaggi futuri con easyJet. (...)

Ci scusiamo per il disagio che le abbiamo creato ma le assicuriamo che stiamo lavorando in base alle istruzioni delle autorità di immigrazione israeliane, e che non siamo in grado di accettarla fino a nuovo ordine delle autorità.

Cordiali saluti,
easyJet Customer Services

Traduzione di InfoPal (09.07.2011):
http://www.infopal.it/leggi.php?id=18876

Testo originale in inglese (08.07.2011):
http://www.silviacattori.net/article1723.html

Sullo stesso argomento, si veda anche:
- “Il ’Big Brother system’ vince su libertà e democrazia”, di InfoPal, 9 luglio 2011.
- “Challenging Israeli apartheid — by plane”, di Mazin Qumsiyeh, The Electronic Intifada, 5 luglio 2011.

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Inviato il: 11/7/2011 8:10
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  •  astro7
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Re: RESTIAMO UMANI
#101
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Fly-tilla,linea dura di Israele :
incarcerati 124 attivisti


dal quale copio-incollo :

Citazione:
Espulsione in arrivo per 124 attivisti della "Fly-tilla" arrestati ieri al loro arrivo in Israele, dove erano giunti per manifestare la loro solidarietà al popolo palestinese. A renderlo noto è la portavoce del sevizio immigrazione israeliano, Sabine Hadad, spiegando che "l'accesso al territoro israeliano è stato impedito a 124 militanti filo-palestinesi in arrivo dall'Europa, attualmente detenuti nelle carceri israeliane", che saranno espulsi "non appena ci saranno ci saranno posti liberi sui voli appropriati"


Citazione:
I manifestanti arrestati, provenienti in maggior parte da Francia, Stati Uniti, Belgio, Bulgaria, Olanda e Spagna, sono attualmente detenuti in due carceri, uno nei pressi di Tel Aviv e uno nel deserto del Negev e, assicura la Hadad, "stanno ricevendo lo stesso trattamento corretto * di tutti gli altri prigionieri".




Citazione:
La "Fly-tilla", com'è stata ribattezzata l'iniziativa pro-Palestina dopo che il blocco navale sollecitato da Israele ha impedito la partenza della "Freedom Flotilla 2" 1 dalla Grecia, prevedeva l'arrivo in aereo di oltre 800 manifestanti da tutto il mondo per una visita pacifica alle famiglie palestinesi di Gaza. La maggior parte dei manifestanti sono stati però bloccati negli aeroporti di partenza dalle stesse compagnie aeree, a cui le autorità israeliane avevano inviato 'liste nere' con i nomi degli 'indesiderati'.



* = il grassetto è mio.
Inviato il: 9/7/2011 17:02
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  •  florizel
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Re: RESTIAMO UMANI
#100
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Inviato il: 6/7/2011 11:26
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Re: RESTIAMO UMANI
#99
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Mi sbagliavo l'articolo non è il 180 ma il 128,fatto stà che quì un avvocato chiarisce le mie affermazioni(in fin dei conti ero un semplice cap di lungo corso )

DOMENICO GALLO – Se la Grecia arresta la Freedom Flottilla
Se la Grecia arresta la Freedom Flottilla diretta a Gaza, agendo per conto di Israele, rinnega la sua storia e perde la sua anima.

Nel DNA della Grecia moderna c’è quell’indomabile spirito di indipendenza, quella fierezza nazionale che portò i greci, primi fra tutti i popoli a ribellarsi ai Turchi ed a piantare sulla loro terra la bandiera della libertà, nel 1829, sciogliendosi dal giogo dell’impero Ottomano. Una lotta per la libertà e l’indipendenza che si è conclusa solo nel secolo scorso, con le travagliate vicende che hanno fatto seguito alla prima guerra mondiale, concluse con l’ingiusto trattato di Losanna del 1922, che pose fine alla civilizzazione greca dell’Asia minore.

In questa lotta per la libertà la Grecia non è stata sola, ma ha ricevuto l’apporto entusiasta della migliore parte della società civile dell’epoca accorsa in Grecia a combattere per la libertà, basti pensare al poeta inglese, Lord Byron ed all’italiano Santorre di Santarosa.

E’ un tradimento contro la sua storia se un popolo che ha costruito la sua identità combattendo contro l’oppressione straniera, accetta di diventare la longa manus di uno Stato militarmente prepotente che schiaccia ed opprime la popolazione di Gaza con un blocco disumano ed illegale.

Ma è proprio questo il senso dell’ordine che il Ministro della difesa greco ha impartito alle navi della Freedom Flottilla 2, impedendo loro di prendere il largo per portare il loro carico di aiuti umanitari, e la solidarietà umana della società civile internazionale, alla popolazione di Gaza stremata dall’embargo. Una nazione che ha iniziato la sua esistenza con un atto di ribellione all’oppressione della Potenza militare dell’epoca, oggi capitola di fronte alla prepotenza di Israele ed accetta di fare, per conto di Israele, il lavoro sporco, di bloccare una iniziativa umanitaria della società civile internazionale, che ha come suo unico fine politico quello di far emergere l’insostenibilità giuridica e morale di questo muro invisibile che l’armata israeliana ha costruito intorno alle coste di Gaza.

Non v’è dubbio che questo blocco sia pretestuoso ed illegale. Il Ministro della difesa con il suo provvedimento interdittivo del 1° luglio, ha rilevato che il tentativo di forzare il blocco navale israeliano della striscia di Gaza potrebbe comportare dei rischi per la vita e la sicurezza della navigazione ed ha invocato la necessità di difendere gli interessi nazionali, richiamando un articolo del Codice della navigazione ellenico (l’art. 128) che consente al Ministro della difesa di dare ordini ai capitani delle navi per proteggere gli interessi nazionali o la sicurezza della navigazione.

Orbene, non v’è dubbio che questo articolo consente al Ministro della difesa di dare gli ordini che vuole alle navi di nazionalità greca (battenti bandiera greca). Per le navi che non sono di nazionalità greca, la questione è molto più complessa perchè se – in linea generale – lo Stato che esercita la sovranità sulle acque territoriali, può eseguire ispezioni o sequestri sui natanti stranieri, nel caso violino le sue leggi, non può, certo, impedirgli di riprendere l’alto mare, se non nei limiti in cui ciò sia consentito dalle Convenzioni internazionali.

Al riguardo l’unica limitazione che si potrebbe invocare è quella che deriva dalla XIII Convenzione dell’Aja del 1907 che regola i Diritti e doveri delle Potenze neutrali in caso di guerra marittima. L’art. 8 di tale Convenzione stabilisce che un Governo neutrale è tenuto ad impedire la partenza dai propri porti di qualsiasi nave destinata a compiere operazioni ostili (cioè a partecipare a atti di guerra contro una nazione belligerante). Per compiere atti di ostilità, però, ci vogliono delle armi. Non si può compiere un atto ostile con i sacchi di farina o con le carrozzelle per gli handicappati.

E’ talmente ovvio che la missione dei navigli della Freedom Flottilla non può compiere atti ostili, che il decreto del Ministro della Difesa non vi fa neanche cenno, confermando in tal modo che si tratta di un atto arbitrario. La ragione di Stato contro i diritti dell’uomo!

Domenico Gallo


(4 luglio 2011)

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Inviato il: 4/7/2011 18:55
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Re: RESTIAMO UMANI
#98
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Citazione:

astro7 ha scritto:
non immaginavamo che tutto il Mediterraneo fosse proprietà di Israele” hanno commentato dalla FF2 gli attivisti internazionali determinati a Stay Human.


Immaginano male,è da almeno 20 anni che qualunque nave,qualunque sia il suo porto di partenza,nel caso in cui debba anche solo fare una rotta che sfiori le acque Israelo Palestinesi,tipo Port Said(Egitto)Lattakia (Siria)riceverà una password alla partenza,verra tracciata tutto il tempo della navigazione e dovrà,giunta nei pressi di tali acque,per evitare propabilissime situazioni di pericolo scambiare via radio le informazioni avute antecedentemente

Ancora più è uno scandalo il trattamento subito in questi giorni dalla FF2 dal punto di vista del diritto della navigazione,primo perchè una nave battente bandiera italiana è a tutti gli effetti territorio Italiano anche trovandosi in porti Ellenici questo vale anche per la nave americana che ha subito un vero è propio atto di pirateria,secondo perchè per giustificare tale comportamento si sono appellati ad un fantomatico articolo 180 del codice di navigazione Ellenico praticamente mai usato fino ad oggi
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Inviato il: 4/7/2011 3:06
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Re: RESTIAMO UMANI
#97
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Riporto dal link postato da Rickard:

"Per coloro fra noi che non riescono ancora a cogliere gli slittamenti e le modifiche avvenuti all’interno del sionismo, Edelstein chiarisce: se il sionismo era inizialmente un progetto di reinsediamento degli ebrei a Sion, oggi essere sionisti significa far parte della Diaspora e usare Twitter a favore d’Israele.

Il ruolo degli ebrei americani, francesi ed inglesi, secondo Edelstein, consiste nel coordinarsi con Israele e prendere parte alla guerra dell’Hasbara: “Di fronte alla provocazione della Flottiglia”, afferma il Ministro della Diaspora Edelstein, “abbiamo istituito una speciale situation room che garantirà il coordinamento tra i funzionari del governo, le comunità ebree della Diaspora e gli amici di Israele sparsi per il mondo...

Sono certo che al nostro fianco si schiererà un significativo moltiplicatore di potenza, nella forma di migliaia di attivisti delle comunità ebraiche sparse per il mondo”."


E riposrto dalla pagina FB di Vittoro Arrigoni:

'.... Oggi la nostra Gaza italiana è la Valsusa e anche qui ci aggiorniamo in diretta, forza compa' ! Sara' dura!
Domani ci saranno i presidi per la flottiglia, quanti impegni per coloro che in Italia continuano a lottare! Positive vibrazioni attraversano il Mediterraneo! Grazie a tutti i "rimasti umani"... '


Aggiornamenti dalla Freedom Flotilla:

PASSEGGERI USA INIZIANO SCIOPERO DELLA FAME E PROTESTA DEI GRECI IN PIAZZA SYNTAGMA A FAVORE DELLA FLOTILLA.
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Re: RESTIAMO UMANI
#96
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Inviato il: 3/7/2011 15:34
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Re: RESTIAMO UMANI
#95
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Freedom Flotilla ancora bloccata, arrestato capitano americano .

"Arrestato il capitano della Barca americana, John Klusmire, accusato di aver violato il codice 128 del codice di sicurezza marina che prevede che in caso di guerra o di forti tensioni internazionali i capitani ogni battello di stanza nelle acque della Grecia rispondano agli ordini del Ministero degli Interni."


Ma ci rendiamo conto dei livelli di gravità della situazione???!

"Intanto si annunciano manifestazioni nella capitale ellenica per l'immediata scarcerazione di Klusmire e contro il blocco illegale della Flottilla che vede tutte le altre navi presidiate dalla guardia costiera nei rispettivi porti."
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Inviato il: 3/7/2011 0:53
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Re: RESTIAMO UMANI
#94
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Diritto internazionale, convenzioni, trattati, costituzione... tutta carta straccia, astro7...

Servono solo a far si che ci si attacchi al significato che vorrebbero esprimere, per fornire un punto di arrivo e di riferimento a cui appellarsi, per le società civili.

Quelle PAROLE servono alle popolazioni, non certo alle autorità statuali e nazionali.
Il grande equivoco sta nel volerle difendere, affermando inevitabilmente la loro FUNZIONE posticcia.

Questa cosa è di una gravità assoluta: è sequestro di persona legittimato dai rapporti internazionali tra poteri istituzionali.
Conferma il predominio sionista su tutta l'area mediterranea ed il suo ruolo nella politica internazionale.

La Grecia blocca la Freedom Flotilla.

E' un'esibizione di forza anche verso lo stesso popolo greco, in agitazione da anni.

L'ambasciata greca a Tel Aviv ha emesso un comunicato in cui conferma che è stata impedita la partenza di navi “con bandiere greche o straniere” dirette a Gaza dai porti della Grecia.
La decisione è stata presa dal ministro della Protezione Civile, Christos Papoutsis.

In fondo al comunicato si elencano alcuni elementi che hanno contribuito a far prendere la decisione, tra cui “il blocco navale dichiarato da Israele e l’intenzione espressa dalle autorità israeliane di usare la forza contro coloro che proveranno a violare il blocco”, “l’immediata minaccia alla vita e alla sicurezza dei partecipanti e delle navi” e un più generico “bisogno di difendere gli interessi nazionali”.

Secondo gli organizzatori della Freedom Flotilla, il governo greco avrebbe preso il provvedimento dopo aver subito pesanti pressioni da parte di Israele.


Dal punto di vista della legittimità, per usare il linguaggio del potere, la Grecia avrebbe tutto il "diritto" di bloccare le navi in partenza dai suoi porti: in vista di "accordi internazionali" deve far si che vengano "rispettati".

Freedom Flotilla Italia indice un presidio davanti all’Ambasciata greca in Via Mercadante a Roma

Lunedì 4 luglio alle 17,00 e invita alla mobilitazione in tutta Italia.
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Inviato il: 2/7/2011 11:44
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  •  astro7
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Re: RESTIAMO UMANI
#93
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Il coordinamento italiano chiede protezione a Gianni Letta e annuncia la partenza della nave italiana

Citazione:
La tensione è alta, e lo è anche il coraggio di chi si sta imbarcando, viste le minacce della Marina Militare israeliana che ha annunciato l’intenzione di ricorrere alla forza per fermare le navi, nonostante queste non entrino nelle sue acque territoriali.



..... e Gianni Letta risponde con un comunicato dove dice che non è in grado di garantire la sicurezza degli italiani diretti a Gaza “…trattandosi di iniziative in violazione della vigente normativa israeliana”.


non immaginavamo che tutto il Mediterraneo fosse proprietà di Israele” hanno commentato dalla FF2 gli attivisti internazionali determinati a portare a termine la missione, non solo umanitaria, ma soprattutto politica di fare approdare le navi a Gaza. L’obiettivo è quello di rompere un assedio che si protrae da troppo tempo ai danni di una popolazione che subisce una punizione collettiva, laddove sono proprio il diritto internazionale, le convenzioni e i trattati, nati per salvaguardare le popolazioni oppresse, ad affermare che tutto questo oltre a essere inumano, è fuorilegge.



Stay Human.
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  •  florizel
      florizel
Re: RESTIAMO UMANI
#92
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Mo: flottiglia 2, salpa nave Usa, ma Grecia blocca tutto.

"Uno 'stop', quello di Atene, che e' stato ufficializzato con tanto di comunicato diramato alla Guardia costiera e alle Capitanerie: poche ma secche righe quelle del ministero per la sicurezza interna in cui si ordina di fermare qualsiasi imbarcazione, battente bandiera greca o di altra nazionalita', diretta verso Gaza. Ma non solo: Atene fa scattare anche uno stretto controllo di tutte le acque del Mediterraneo orientale per tracciare i movimenti di navi che potrebbero, potenzialmente, unirsi alla flottiglia."


"Il governo greco non può impedire la partenza della Flottiglia per Gaza".

"E’ decisione che non solo calpesta le regole del diritto, non solo colpisce una missione di solidarietà con un popolo che soffre da anni la barbarie dell'assedio; si tratta anche di un atto che umilia lo stesso governo greco, costretto a subire il ricatto di Israele, degli Stati Uniti e della stessa Unione Europea."

Hanno vinto le pressioni diplomatiche, le ritorsioni militari, i ricatti economici. La Grecia stremata dalla sua crisi si è piegata alla volontà di Israele, degli Stati Uniti e delle istituzioni finanziarie internazionali e ha bloccato con le armi la partenza della Freedom Flotilla 2 per Gaza.

Ecco come lo stato greco ripaga gli "aiuti" economici.
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Re: RESTIAMO UMANI
#91
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"Gli unici eroi sono le persone comuni di Gaza"

Grazie, benitoche. Un video che vale molto più di mille articoli, e di milioni di parole.

Davvero è grazie a video del genere che si arriva a percepire cosa sia oggettivamente la VITA nella Striscia di Gaza, e la condizione di prigionia dei palestinesi.

E che pena nel cuore rivedere Vittorio, sentirlo parlare, e sapere che la sua vita è stata spezzata. La sua vita, NON certo la sua IDEALITA'.

Ancora una volta mi è stato inevitabile riflettere circa il fatto che SE Vittorio circolava liberamente per Gaza City era anche "grazie" alla protezione di Hamas: ad un uomo che incarna il sostegno internazionale alla resistenza del popolo palestinese non sarebbe stato possibile muoversi senza una rete di protezione da parte di chi amministra politicamente quella disgraziata striscia di terra.

Ancora troppe domande sono senza risposte.
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Re: RESTIAMO UMANI
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Re: RESTIAMO UMANI
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Videomessaggio di Vauro ad un ammiraglio israeliano:
http://www.youtube.com/watch?v=iacNxlke3PA&feature=player_embedded


La chiusura:
Sarebbe bello, per concludere, che ci incontrassimo nel mare di fronte a Gaza e che ci salutassimo facendo suonare le sirene, noi delle nostre navi cargo, lei delle sue navi da guerra e potessimo arrivare al porto di quella città e scaricare con gli aiuti anche i sorrisi di quei volti giovani che le raccontavo, per poter dire a quella popolazione che non è sola, non è dimenticata e che ancora vale la pena di non trasformare la disperazione in odio. Lo so è solo un sogno ingenuo. Ma sa, sognare aiuta ad immaginare un mondo che non conosca solo morti e conflitti e quindi anche a costruirlo. Spero che anche lei ammiraglio sia capace di sognare e comunque glielo auguro di cuore. A presto.

Il testo completo:
http://www.cloroalclero.com/?p=7298
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Re: RESTIAMO UMANI
#86
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Inviato israeliano Onu: 'Israele pronto a intercettare la Flotilla, e a fermarla'


Nazioni Unite - Agenzie, InfoPal. L'inviato israeliano presso le Nazioni Unite, Ron Prosor, ha lanciato un monito ai passeggeri di Freedom Flotilla 2: "Israele ha tutta l'intenzione e la capacità di fermare la missione navale diretta verso la Striscia di Gaza.

"Israele è determinato a bloccare quest'iniziativa, che non è altro che un atto di sfida, e non un'impresa umanitaria per rompere l'assedio su Gaza. Israele ha il diritto all'auto-difesa".

Prosor ha poi informato che, nelle prossime ore, Israele invierà dei messaggi di avvertimento a tutti gli Stati i cui cittadini hanno deciso di prendere parte alla Freedom Flotilla 2: "A nessuna nave sarà consentito salpare per Gaza".

Israele è quindi pronto a intercettare la missione navale internazionale per la rottura dell'assedio su Gaza.

Anche Elizier Marom, comandante della Marina israeliana, ha promesso "il massimo dell'impegno nel bloccare la Freedom Flotilla 2".

Fra pochi giorni, la flotilla tenterà, per la seconda volta, di raggiungere il territorio assediato illegalmente da Israele, nonostante lo sfortunato esito della prima missione, nel maggio 2010, quando i commando israeliani l'assaltarono, provocando la morte di nove attivisti turchi, il ferimento di decine di altri, e arrestando tutti gli altri.

Anche quest'anno, saranno a bordo, oltre agli attivisti, personalità politiche di rilievo, deputati e avvocati, difensori dei diritti umani e giornalisti di diversi Paesi del mondo.

Tra le ultime azioni internazionali di Israele per scoraggiare i passeggeri della Freedom Flotilla 2 e i rispettivi governi, l'invito rivolto alla Turchia affinché i suoi cittadini non prendano parte alla missione navale, proprio a causa dell'alta probabilità che Israele faccia nuovamente ricorso all'uso della forza.

In settimana, anche il dipartimento di Stato Usa ha chiesto ai propri cittadini di astenersi dal partecipare alla missione.

In via ufficiale, il blocco che Israele ha imposto sulla Striscia di Gaza risale al 2007, anno in cui Hamas ha iniziato ad esercitare il pieno controllo sul territorio palestinese.

Esperti e agenzie per diritti umani convengono sul fatto che "l'assedio israeliano su Gaza altro non è che una forma di punizione collettiva ai danni dei diritti di 1,6milioni di residenti palestinesi di Gaza".

http://www.paltoday.ps/arabic/News-111994.html

http://www.maannews.net/eng/ViewDetails.aspx?ID=399388




Risposta del coordinamento italiano della FF2 alla Farnesina



Roma, 24 giu. (TMNews) - Il governo italiano "confonde il lupo con l'agnello". Così il coordinamento Freedom Flotilla 2 ha risposto oggi in un comunicato al portavoce della Farnesina.

Nella nota il Coordinamento insiste sul fatto che la missione della Flotilla, che salperà a breve per portare aiuti a Gaza, "non è un ostacolo al processo di pace", come sostenuto dalla Farnesina in merito all'annunciata partecipazione anche di attivisti italiani alla Flotilla.

"I processi di pace - per essere autentici - si fanno togliendo gli ostacoli alla giustizia e non assecondando chi viola sistematicamente i diritti umani e la legalità internazionale", afferma il Coordinamento.

"Ribadiamo che la nostra è un'autentica missione di pace,che la ff2 agisce nel pieno rispetto del diritto internazionale; che non toccherà mai acque israeliane ma soltanto internazionali o territoriali di Gaza", afferma la nota, "Rispondiamo al ministro Frattini, che invita a far passare gli aiuti solamente attraverso 'gli appositi valichi terrestri', che gli abitanti di Gaza hanno il diritto alla dignità e non all'elemosina e all'umiliazione di vedere gli aiuti di chi li sostiene passare solo se filtrati dall'arbitrio israeliano".

"Il governo italiano - si conclude nel comunicato - e nello specifico il Ministero degli Esteri, ha il dovere di tutelare i propri cittadini in missione umanitaria, missione tendente a una politica di costruzione della pace nel pieno rispetto del diritto e nella forma tutelata dalla legalità internazionale".

http://notizie.virgilio.it/notizie/esteri/2011/06_giugno/24/m_o_flotilla_2_coordinamento_italia_chiede_protezione_a_g_letta,30231139.html


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Re: RESTIAMO UMANI
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Al-'Arabiyah. Sono decine di migliaia i palestinesi della Striscia di Gaza che hanno già presentato alle autorità egiziane la documentazione richiesta per poter ottenere la nazionalità egiziana.


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(Cavallo Pazzo)




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Re: RESTIAMO UMANI
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benitoche ha scritto:
Il terminal di Rafah è l'unico a non essere controllato da Israele, e consente solo il transito di passeggeri. Quello delle merci è tuttora in mani israeliane, in quanto dipende dalle autorità di occupazione di stanza ai terminal al confine tra la Striscia di Gaza e Israele

http://www.infopal.it/leggi.php?id=18547

In altre parole se qualcuno vuole andarsene dalla Palestina è libero di farlo


CVD

Migliaia di palestinesi di Gaza presentano domanda per ottenere la cittadinanza egiziana
Scritto il 2011-06-23 in News


Al-'Arabiyah. Sono decine di migliaia i palestinesi della Striscia di Gaza che hanno già presentato alle autorità egiziane la documentazione richiesta per poter ottenere la nazionalità egiziana.

L'ondata di richieste è stata conseguente all'annuncio da parte egiziana della possibilità di concedere ai figli di cittadine egiziane coniugate a palestinesi di ricevere la nazionalità egiziana.

Si tratta di una misura storica dal momento che, sin dai tempi dell'Organizzazione di liberazione della Palestina (Olp) di 'Arafat, tali procedure erano state bloccate da parte di tutti i Paesi arabi, per scongiurare una cancellazione dell'identità palestinese.

Ma oggi, dopo cinque anni di assedio continuato sulla Striscia di Gaza, ai palestinesi di Gaza viene offerta un'occasione senza precedenti.

Almeno questa è la sensazione derivante da alcune testimonianze dei diretti interessati.
Sharif Rafiq Fares, commerciante di calzature di Gaza, è uno dei palestinesi che hanno sottoposto all'Egitto la domanda da due settimane.
Per Fares si tratta di un sogno perché dall'Egitto potrà spostarsi ovunque vorrà.

"Sono commerciante, e avere la cittadinanza egiziana mi permetterà di rilanciare il mio lavoro, del tutto fermo da anni a causa dell'attuale situazione".

"Disprezzati da più fronti governativi, i palestinesi non hanno accesso ad alcun luogo del mondo e le motivazioni sono le più disparate (...), ma è chiaro che i registi sono Israele, Stati Uniti e l'Occidente che hanno un'interpretazione personale dell'occupazione israeliana della Palestina".

A tal riguardo, è intervenuto Mohammed Shihab, deputato del Consiglio legislativo (Clp): "In maniera deliberata, leggi e decreti che permettevano ai palestinesi di acquisire cittadinanza di Paesi arabi subirono un arresto quando l'Olp chiese alla Lega Araba di impedire che l'identità palestinese venisse assorbita da altre nazionalità, lasciando per sempre cadere il problema palestinese nell'oblio".

Tra gli altri, vi è anche Hiam Madi, palestinese di Gaza e madre di 5 figli.
"Un mese fa ho fatto richiesta alle autorità egiziane della nazionalità, voglio una garanzia per l'istruzione dei miei ragazzi, quindi per il loro futuro".

Ziad Abu, Salmiyah direttore del dipartimento di Statistica del ministero dell'Interno di Gaza, ha ammesso che "attualmente sono 1.201 i palestinesi di Gaza che hanno già presentato domanda alle autorità egiziane. Il dato si riferisce alle applicazioni inviate in Egitto negli ultimi due mesi".

A questi palestinesi l'Egitto chiede un certificato di buona condotta e l'assenza di precedenti penali sui quali i tribunali egiziani stanno già lavorando.

Ma non tutti sostengono tali iniziative. Similmente a quelli che furono i timori della dirigenza dell'Olp in passato, oggi, altre personalità come lo scrittore Mohammed Hafez 'Abdallah è contrario a quest'apertura.

"Non è l'interesse nazionale, come la lotta contro assedio e decenni di occupazione: i palestinesi saranno in grado di misurarsi anche con ostacoli come quelli relativi alla libertà di movimento".

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Inviato il: 23/6/2011 20:25
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Re: RESTIAMO UMANI
#83
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benitoche

Citazione:
Conta il resto,benitoche ad esempio che fino a ieri avrebbe chiesto ai Palestinesi di andar via da quella terra per evitare un inutile massacro,ed oggi invece,grazie al signor Arrigoni è quantomai convinto che il popolo Palestinese debba resistere in una logica di giustizia che prevalica gli stessi confini mediorientali


In questo senso, Vittorio ha lasciato un'eredità immensa.
E' riuscito a portare i nostri occhi a Gaza, affinchè vedessimo, e non solo perchè leggessimo.

Ma conta, ahinoi, sapere CHI e PERCHE' ha voluto spegnere quella voce e quella luce. Se non altro, per porre fine alle domande che assalgono chi oggi vede la stessa Hamas "incespicare" quando si parla di Vittorio.
Se non "altro", poichè giustizia sarebbe la liberazione definitiva del popolo palestinese.

Ma va bene, se i tanti "benitoche" riescono a passare dalla compassione alla convinzione che per quel popolo a lotta per RESTARE, e TORNARE, sia necessaria alla sua memoria, ed una speranza per ogni altro popolo.


In merito a quanto accadde l'anno scorso:

Freedom Flotilla, presentato un esposto alla Procura di Torino.

Per la Freedom Flotilla2, non sarebbero previsti rinvii o ritardi:

"La data della partenza non subirà modifiche".

"Israele e gli Stati Uniti chiedono alla Turchia di non autorizzare la partenza della flottiglia. Se la spedizione avverrà ugualmente, scatterà l’abbordaggio delle navi, che verranno anche schermate per impedire che trasmettano informazioni."

"Israele utilizza cani da attacco contro i lavoratori palestinesi."

"Israele seguirà l'esempio dei nazisti nei campi di concentramento di Dachau e Bunchewald e utilizzerà i cani contro gli ebrei, i musulmani e i cristiani che si troveranno a bordo delle navi della Flotilla?

...

Cani da attacco utilizzati contro i manifestanti nel Movimento per i Diritti Civili negli Stati Uniti.
Cani da attacco utilizzati nell'Apartheid in Sud Africa.
L'esercito USA ha utilizzato cani da attacco a Guantanamo e Abu Ghraib."

Il sistema di potere morde.
Spacchiamogli i denti con l'informazione e la solidarietà.
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Inviato il: 22/6/2011 0:31
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Re: RESTIAMO UMANI
#82
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Le navi della Freedom Flotilla 2 – Stay Human partiranno nei prossimi giorni dai porti del Mediterraneo, con destinazione la Striscia di Gaza assediata, per interrompere l’illegale blocco navale israeliano. L’iniziativa della Freedom Flotilla, di cui è parte la nave italiana “Stefano Chiarini”, è assolutamente legale e non violenta. Respingiamo con forza le ridicole insinuazioni della propaganda sionista in merito alle armi o ad altri strumenti offensivi a bordo delle nostre navi. La “Stefano Chiarini” e le altre imbarcazioni della Freedom Flotilla 2 saranno cariche solo dell’umanità solidale di centinaia di difensori dei diritti umani di ogni nazionalità e di ogni fede religiosa, di cittadini del mondo uniti dalla determinazione di colmare il vuoto della colpevole inerzia dei nostri governi, che nulla hanno fatto e nulla fanno per alleviare le sofferenze del popolo palestinese e per sanzionare l’occupazione israeliana. Non porteremo armi, ma aiuti umanitari, materiale per ricostruire le case e gli ospedali bombardati, materiale scolastico e giocattoli per i bambini di Gaza, medicinali e strumenti sanitari.
Facciamo appello a tutti gli amici del popolo palestinese, della pace e della giustizia, così come a tutte le forze politiche democratiche, alle organizzazioni delle lavoratrici e dei lavoratori, ai movimenti ed all’associazionismo affinché nei prossimi giorni mantengano alta l’attenzione sulla partenza e sul viaggio delle nostre navi e siano pronti a mobilitarsi immediatamente nel caso il governo israeliano decida di mettere in atto le sue minacce e di attaccare la Freedom Flotilla, come avvenuto lo scorso anno, quando vennero assassinati dai militari israeliani nove attivisti. Nel caso l’attacco minacciato si verificasse, invitiamo sin da ora a scendere subito in piazza, a Roma all’ambasciata israeliana in Via Michele Mercati, a Milano al consolato israeliano in Corso Europa ed in tutte le altre città nelle piazze principali.
A Roma sarà in funzione, dalla metà di questa settimana, un info point in Via Baldassarre Orero n. 61, che manterrà costantemente il contatto con la “Stefano Chiarini” e diffonderà le informazioni e le comunicazioni. Invitiamo ad attivare iniziative simili ovunque possibile. Saremo vicini ai nostri compagni, amici e fratelli in ogni momento. L’obiettivo della Freedom Flotilla è quello di far cessare, completamente e permanentemente, l’assedio illegale di un milione e mezzo di donne e uomini. Né più, né meno.

Restiamo umani.

Il Coordinamento Nazionale della Freedom Flotilla Italia

Info: 393-5239665 338-1521278 333-5601759

roma@freedomflotilla.it

www.freedomflotilla.it


http://www.freedomflotilla.it/2011/06/21/gaza-stiamo-arrivando-con-vittorio-nel-cuore-2/

Fonte CDC
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Inviato il: 21/6/2011 21:45
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Re: RESTIAMO UMANI
#81
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florizel ha scritto:
Certo che Vittorio era scomodo proprio a tutti.

Una sporchissima faccenda, e la Verità sull'uccisione di Vik sembra venga sapientemente occultata.


Davvero poco importante

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Conta la Freedom Flotilla

Conta un sentimento di compassione di altruismo di umanità che anche grazie al sacrificio di Arrigoni pervade la gente con sempre maggior forza

Restiamo umani
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Inviato il: 20/6/2011 8:53
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Re: RESTIAMO UMANI
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"I primi di giugno, il ministro egli Esteri Ahmet Davutoğlu aveva chiesto agli organizzatori della Flotilla di considerare gli sviluppi conseguenti all’apertura egiziana del valico di Rafah, come anche all’unione tra Hamas e Fatah in Palestina, prima di dirigersi verso la Striscia di Gaza. È stata la prima volta che il governo ha suggerito di riconsiderare i programmi."

Questa "svendita" della missione della Freedom Flotilla non preannuncia nulla di buono... Vittorio l'avrebbe voluta comunque.

Ma Vittorio non c'è più, e nessuna notizia circa le opinioni dei palestinesi riesce ad arrivare nel web. Se non per bocca dei "vertici" di Hamas e di Al Fatah:

Fatah e Hamas chiedono l'aiuto dei loro leader.

DARG TEAM, DA GAZA IN ITALIA NEL NOME DI VITTORIO.

"In pubblico non possono suonare neppure a Gaza, dove vivono. Se fanno un concerto Hamas stacca la luce (almeno loro pensano sia andata così tre settimane fa)."

Ed Hamas, fa sapere al "Manifesto" che "emetterà entro la fine di giugno un comunicato ufficiale sull’andamento delle indagini e rinvierà a giudizio almeno due persone coinvolte a vario livello nel sequestro e nell’assassinio di Vittorio."

Se lo dice Hamas...

"Regna il mistero nel frattempo intorno agli otto oggetti di Vittorio scomparsi dopo il sequestro, in particolare il suo laptop. Le autorità di Hamas aveva riferito in un primo momento che erano stati recuperati e venivano custoditi al comando centrale della polizia. Adesso invece lo negano."


Certo che Vittorio era scomodo proprio a tutti.

Una sporchissima faccenda, e la Verità sull'uccisione di Vik sembra venga sapientemente occultata.
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Re: RESTIAMO UMANI
#79
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Re: RESTIAMO UMANI
#78
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Sul fronte di Piazza Duomo a Milano, ieri c'è stato il presidio annunciato dai primi giorni in cui si è saputo della kermesse israeliana.

"Negato il presidio davanti al Duomo, gli attivisti si sono posizionati dietro la cattadrale, con permformance evocative di Piombo Fuso, l’ultima grande guerra contro Gaza, e del muro di separazione."

Ma il vero e prio appuntamento, nazionale, è per sabato 18 giugno.

Restiamo Umani è stato risptampato, io l'ho trovato facilmente già qualche settimana fa.
Costa poco, comprarne un paio di copie e regalarlo a qualche "ostinato" che ancora non ha capito come stanno le cose, potrebbe essere cosa buona e giusta.


Stay Human.
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Re: RESTIAMO UMANI
#77
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Israele chiude l'unico attraversamento di Gaza per merci e aiuti
Scritto il 2011-06-10 in News


Gaza City - Ma'an. Alcuni funzionari palestinesi hanno dichiarato che le autorità israeliane hanno deciso di chiudere l’unico attraversamento funzionante di Gaza, che fino a domenica consentiva il transito di merci e aiuti.

In una relazione, il funzionario Raed Fattouh sostiene di essere stato informato del fatto che Israele avrebbe chiuso l’attraversamento di Kerem Abu Salaam (Kerem Shalom), il più a sud, nei giorni di venerdì e sabato.

Da quando Israele ha chiuso tutti gli altri terminal di confine, Kerem Shalom è l’unico punto in cui è possibile trasportare merci e aiuti umanitari nella Striscia di Gaza a sotto assedio, in cui vivono più di 1,6 milioni di palestinesi.

Israele impone un blocco navale illegale sulla Striscia di Gaza e controlla lo spazio aereo del territorio.

L’Egitto ha posto fine al proprio ruolo nell’assedio israeliano il 28 maggio, riaprendo in modo permanente il valico di Rafah, sul confine con Gaza.

Tuttavia, anche se tale decisione ha permesso il libero movimento dei residenti di Gaza per la prima volta in quattro anni, il terminal non è predisposto per il transito di merci o di aiuti umani


PS
Grazie Calvè
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